L’esaclorobenzene, un composto organico aromatico con formula C6Cl6, è caratterizzato da un anello benzenico nel quale tutti e sei gli atomi di idrogeno sono sostituiti da cloro. Questo composto appartiene alla categoria degli organoclorurati del benzene, che include dodici varianti in totale, a seconda dei diversi gradi di sostituzione dell’idrogeno.
Contesto ambientale e rischi
L’esaclorobenzene è classificato come inquinante organico persistente (POP), sostanze chimiche che non si degradano nell’ambiente e possono accumularsi negli organismi viventi, presentando un pericolo per la salute e l’ecosistema. La sua persistenza nel suolo può superare i venti anni, a seconda delle condizioni ambientali. Nel 2001, è stata firmata la Convenzione di Stoccolma, che ha identificato dodici POP, inclusi l’esaclorobenzene, segnando un importante passo avanti nella regolamentazione di sostanze chimiche dannose.
Proprietà chimiche
L’esaclorobenzene è un solido bianco, poco solubile in acqua e moderatamente volatile, mostrando una reattività chimica e biochimica molto bassa. Ha un punto di fusione di 230 °C e un punto di ebollizione di 332 °C. In presenza di forti ossidanti, può reagire e viene assorbito negli organismi attraverso l’inalazione, il contatto cutaneo e l’ingestione.
Sintesi e applicazioni
La sintesi industriale dell’esaclorobenzene si realizza attraverso la clorurazione del benzene in condizioni di temperatura elevate e con l’ausilio di acidi di Lewis come catalizzatori. Sebbene molti dei suoi usi agricoli siano stati limitati a causa delle preoccupazioni ambientali, l’esaclorobenzene è stato tradizionalmente impiegato nel trattamento delle sementi per proteggere i raccolti da funghi e come ingrediente in vari settori industriali. Recentemente, è stata stabilita una regolamentazione a livello dell’Unione Europea per limitare la presenza di esaclorobenzene in alcune sostanze chimiche, fissando un valore limite di 10 mg/kg.
Non so molto di chimica, ma sembra che l’esaclorobenzene sia complicato. È interessante sapere che può rimanere nel suolo così a lungo.
Ho letto un po’ su questo composto. La sua persistenza è preoccupante, ma non capisco tutto.
Articolo informativo, anche se non sono un esperto. L’idea degli inquinanti persistenti è nuova per me.
È strano pensare che qualcosa possa restare nel terreno per così tanto tempo. Grazie per le informazioni.
Non capisco molto di chimica, ma trovo interessante che ci siano regole per limitare queste sostanze.