I composti organici noti come dichetoni, o dioni, sono caratterizzati dalla presenza di due gruppi chetonici non terminali all’interno della loro struttura molecolare. Si distinguono in α-dichetoni e β-dichetoni, a seconda della posizione reciproca dei gruppi carbonilici.
Il diacetile, noto anche come 2,3-butandione, rappresenta il più semplice degli α-dichetoni e si ottiene come sottoprodotto durante processi di fermentazione. Dall’altro lato, i 1,3-dichetoni (β-dichetoni) sono presenti in diversi composti naturali come il dibenzoilmetano, e sono noti per le loro varie attività biologiche, quali proprietà antiossidanti e antibatteriche.
La presenza del gruppo carbonilico conferisce agli α-dichetoni una certa acidità, poiché gli idrogeni in posizione α possono facilmente essere rilasciati per generare un carbanione. L’acidità di questi idrogeni dipende dalla stabilità del carbanione formato, che a sua volta dipende dalla stabilità della sua base coniugata.
Il carbanione può essere stabilizzato attraverso effetti induttivi da parte di gruppi elettronattrattori e attraverso la risonanza, che porta alla formazione di un enolato stabilizzato per risonanza.
Nei dichetoni aromatici, come i chinoni, che sono pigmenti biologici diffusi in vari organismi viventi, svolgono importanti funzioni nel trasporto degli elettroni durante la fotosintesi e la respirazione cellulare. Alcuni esempi di dichetoni aromatici includono i naftochinoni, come il naftochinone, che presentano significative proprietà farmacologiche quali citotossicità, attività antibatterica e antivirale, e gli antrachinoni, sostanze fitochimiche derivanti dall’antracene, utilizzati come coloranti naturali e lassativi con proprietà antifungine e antivirali.