Idroformilazione: processo oxo


L’Idroformilazione: processo di produzione di aldeidi da alcheni

L’idroformilazione, noto anche come processo oxo, è un procedimento industriale utilizzato per la produzione di aldeidi a partire dagli alcheni. Durante questa reazione avviene la rottura del doppio legame carbonio-carbonio e l’aggiunta di un gruppo aldeidico e di un atomo di idrogeno ai due atomi di carbonio coinvolti.

Storia dell’idroformilazione

Il chimico tedesco Otto Roelen scoprì l’idroformilazione nel 1938 durante uno studio sull’origine dei prodotti ossigenati ottenuti nel processo di Fischer-Tropsch. Le reazioni sono catalizzate da una miscela contenente cobalto, torio e ossido di magnesio, con l’idrocobaltotetracarbonile come specie attiva.

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Durante la Seconda Guerra Mondiale, la costruzione di impianti industriali per la produzione di alcoli grassi attraverso il processo oxo fu rallentata. Negli anni ’60, la maggior parte degli impianti utilizzava catalizzatori al cobalto, operando ad alte pressioni e temperature.

In seguito, l’Union Carbide Corporation e un gruppo di ricercatori guidati da Geoffrey Wilkinson, vincitore del Premio Nobel per la Chimica nel 1973, scoprirono che i composti del rodio contenenti fosfine catalizzavano l’idroformilazione a pressioni e temperature minori, con maggiore selettività per le aldeidi lineari.

La reazione di idroformilazione

L’idroformilazione di un alchene asimmetrico può portare alla formazione di due prodotti di reazione. Ad esempio, il propene può produrre butanale e 2-metilpropanale. L’industria si concentra principalmente sulla produzione di aldeidi lineari e sono in corso studi per migliorare la regioselettività della reazione.

I catalizzatori nell’idroformilazione

I catalizzatori giocano un ruolo fondamentale nella resa e nelle condizioni di reazione. Gli studi sono focalizzati sullo sviluppo di catalizzatori che possano aumentare l’efficienza e la selettività del processo di idroformilazione.L’idroformilazione è un processo chimico che porta alla formazione di aldeidi. Durante questo processo, vengono studiati diversi tipi di catalizzatori, tra cui il cobalto HCo(CO)₄, i cobalto modificati HCo(CO)₃(PR₃), e il rodio come HRh(CO)(PPh₃)₃ e HRh(CO)₂(PPh₃)₂.

Il catalizzatore più antico ancora in uso per l’idroformilazione è l’idrocobaltotetracarbonile, che produce un rapporto di 4:1 tra aldeide lineare e aldeide ramificata. Questo catalizzatore opera a pressioni tra 200 e 300 bar e temperature comprese tra 110 e 180°C, ma si decompone ad alte temperature.

Il catalizzatore al rodio, invece, è noto per essere da 100 a 1000 volte più attivo rispetto a quello al cobalto, operando a pressioni più basse (15-25 bar) e temperature più moderate (80-120°C). Con questo catalizzatore si ottiene un rapporto di 15:1 tra aldeide lineare e aldeide ramificata.

Le aldeidi formate durante l’idroformilazione possono essere successivamente trasformate in vari prodotti, come alcoli, ammine, acidi carbossilici e molti altri. Questo processo industriale svolge un ruolo fondamentale nella produzione di molecole utilizzate in diversi settori.

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