Olio di lavanda: profumo e proprietà benefiche
Il profumo inconfondibile e le proprietà della pianta di lavanda, conosciuta anche come lavandula, sono ampiamente apprezzati sin dall’antichità. Gli antichi Romani adoperavano mazzetti di fiori di lavanda nei bagni termali e per produrre decotti, infusi e profumi.
L’olio essenziale di lavanda, ottenuto tramite la distillazione in corrente di vapore dei suoi fiori, risulta essere un componente molto apprezzato per le sue azioni lenitive, antisettiche e dermopurificanti, utilizzato sia in ambito cosmetico che alimentare.
Un fatto storico particolarmente interessante è la storia dell’ingegnere chimico René-Maurice Gattefossé, considerato uno dei padri dell’aromaterapia. Nel 1910, vittima di un’esplosione in laboratorio che gli procurò gravi ustioni, riuscì a guarire le ferite applicando l’olio essenziale di lavanda, constatandone le straordinarie proprietà curative.
Le virtù antisettiche e antinfiammatorie dell’olio di lavanda si rivelarono cruciali durante la Prima Guerra Mondiale, quando venne utilizzato negli ospedali militari come efficace coadiuvante nella cura dei soldati. Oggi, l’olio di lavanda è impiegato nell’ambito della fitoterapia per trattare una vasta gamma di disturbi, dall’emicrania all’insonnia.
Una delle proprietà meno conosciute ma altrettanto apprezzate dell’olio di lavanda è la sua capacità di tenere lontane le zanzare. Bastano poche gocce diffuse nell’ambiente per allontanarle efficacemente e favorire un sonno rilassante.
Composizione dell’olio di lavanda
L’olio di lavanda è costituito principalmente da due componenti: il linalolo e l’acetato di linalile, i quali conferiscono il suo caratteristico profumo fruttato. Il linalolo è un monoterpenoide noto per la sua fragranza, utilizzato in prodotti per l’igiene come detergenti, saponi, lozioni e shampoo, nonché come repellente per insetti.
L’acetato di linalile, presente in percentuale più elevata, è celebre per l’odore fruttato e le sue proprietà antinfiammatorie. Entrambi i componenti sono anche oggetto di numerosi studi proprio per le loro proprietà benefiche.
Oltre a questi, l’olio di lavanda contiene oltre 300 sostanze, tra cui lavandulolo alcol monoterpenico, acetato di lavandulile, canfora, limonene ed eucaliptolo, con svariati utilizzi in ambito cosmetico e terapeutico.
L’utilizzo della lavanda per profumare la biancheria rimane un ricordo tangibile, legato alla tradizione delle nonne che usavano i sacchettini con i fiori essiccati, donando un inconfondibile profumo all’ambiente.