Polimetilmetacrilato: sintesi e applicazioni
Il polimetilmetacrilato, conosciuto come plexiglass, è un tipo di polimero termoplastico spesso utilizzato al posto del vetro per via della sua notevole trasparenza. Questo materiale possiede diverse denominazioni commerciali, tra cui Acrivill, Altuglas, Deglas, Limacryl, Lucite, Oroglas, Perclax, Perspex, Plexiglass, Vitroflex, Trespex e Setacryl.
Il polimetilmetacrilato si ottiene a partire dal metilestere dell’acido 2-metilpropenoico, noto come metilmetacrilato, mediante due processi di sintesi. Un metodo si basa sull’utilizzo di acetone, mentre l’altro impiega etene e metanolo come reagenti.
Nel primo metodo, l’acetone reagisce con cianuro di idrogeno per produrre 2-idrossi-2-metilpropanonitrile, che viene successivamente trasformato in ammide. Quest’ultima reagisce con il metanolo in presenza di un catalizzatore acido per produrre il metil, 2-metilpropenoato, componente fondamentale per la sintesi del polimero.
Nel secondo metodo, l’etene reagisce con monossido di carbonio e metanolo per produrre il metilpropionato, che a sua volta, reagendo con metanale in condizioni specifiche, genera il metil, 2-metilpropenoato.
La polimerizzazione del metil, 2-metilpropenoato avviene per via radicalica, utilizzando un perossido o un azocomposto come catalizzatore. La quantità di iniziatore influisce sia sulla velocità della reazione di polimerizzazione che sul peso molecolare del polimero risultante. Questa reazione può avvenire in massa, in soluzione, in sospensione e in emulsione.
Il polimetilmetacrilato trova numerose applicazioni, quali la fabbricazione di tettoie, vetrate, pannelli decorativi, piani per mobili, lastre per autoveicoli, cupole protettive, insegne pubblicitarie, lenti infrangibili, nonché nell’industria automobilistica, edilizia, produzione di vernici, smalti e inchiostri.
Il PMMA si è dimostrato un materiale estremamente versatile con un’ampia gamma di utilizzi ed è considerato una valida alternativa al vetro grazie alla sua trasparenza e resistenza.