La rodopsina è un pigmento rosso contenuto nei bastoncelli retinici che svolge un ruolo fondamentale nella visione notturna e crepuscolare. Questo pigmento si trasforma in varie fasi, fino a diventare un carotenoide denominato retinene, insieme a un residuo proteico.
Storia
Il fisiologo tedesco Friedrich Wilhelm Kühne iniziò lo studio delle proprietà della rodopsina negli anni ’70 dell’Ottocento. Successivamente, Franz Christian Boll osservò che la retina rossastra di una rana diventava pallida in presenza di luce intensa, attribuendo questo cambiamento alla distruzione della rodopsina. Funzioni
La rodopsina svolge un ruolo cruciale nel ciclo visivo, contribuendo alla vista in condizioni di scarsa illuminazione. Si compone di un’opsina, una proteina che lega il retinale, una molecola fotosensibile. Quando il retinale assorbe un fotone, passa da 11-cis-retinale a tutto-trans-retinale attraverso una reazione di isomerizzazione. Questa trasformazione strutturale attiva l’opsina circostante, generando un segnale che porta all’impulso nervoso trasmesso al cervello tramite il nervo ottico. Per consentire la stimolazione delle cellule e l’invio di segnali al cervello, il tutto-trans-retinale deve essere convertito nuovamente in 11-cis-retinale.