Ruolo dei Tannini nelle Piante
I tannini sono polifenoli che si trovano principalmente nella corteccia di piante come il castagno, la quercia, l’abete e l’acacia. Questi composti venivano utilizzati sin dall’età preistorica per il trattamento delle pelli animali.
Indice Articolo
Le piante producono metaboliti primari essenziali per diverse funzioni vitali, dall fotosintesi alla sintesi di proteine, enzimi e coenzimi. A differenza dei metaboliti primari, presenti in tutte le piante, i metaboliti secondari sono specifici di ogni pianta o famiglia di piante e svolgono un ruolo importante nella protezione della pianta da erbivori, funghi e batteri, nonché nell’attrarre impollinatori e animali dispersori di frutta.
Classificazione dei Tannini
I tannini possono essere classificati in base alle loro caratteristiche strutturali. Esistono i tannini idrolizzabili, composti principalmente da polioli come il glucosio, esterificati con acido gallico (gallotannini) o acido ellagico (ellagitannini). Questi tannini possono essere idrolizzati in carboidrati e acidi fenolici.
I tannini condensati, noti anche come protoantocianidine, sono più diffusi dei tannini idrolizzabili. Sono costituiti da unità di flavonoidi connesse tramite legami carbonio-carbonio e non sono sensibili alla scissione per idrolisi. Questi tannini comprendono da 2 a 50 unità di flavonoidi e, nei polimeri, un numero maggiore. Sono composti principalmente da ripetizioni di catechina ed epicatechina e loro esteri dell’acido gallico.
Le antocianidine, gruppo di pigmenti presenti nei vegetali, rientrano nelle protoantocianidine e sono responsabili dei coloranti rosa, scarlatto, lilla, viola e blu presenti nei fiori, nei frutti e nei petali. Infine, sono anche responsabili del gusto astringente della frutta e del vino, facendo precipitare delle proteine dalla saliva, rendendo la percezione gustativa ruvida.