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Il pH del Terreno: Un Fattore Cruciale per la Salute delle Piante

Il pH del terreno, ovvero la misura della sua acidità o alcalinità, è un parametro chiave nella chimica del suolo. Questo valore influenza profondamente numerose reazioni chimiche che coinvolgono nutrienti essenziali per le piante, elementi fitotossici e inquinanti. Sia direttamente che indirettamente, il pH del terreno determina la solubilità delle specie presenti, influenzando la loro disponibilità biologica e mobilità.

“Il pH del terreno è uno dei fattori più importanti che influenzano la crescita e la produttività delle piante. Un pH adeguato garantisce la disponibilità dei nutrienti essenziali e previene la tossicità di elementi dannosi.” – Dott.ssa Maria Rossi, esperta in agronomia

Impatto del pH sulla Disponibilità dei Nutrienti

Valori di pH bassi possono limitare la disponibilità di nutrienti vitali come il fosforo, compromettere l’attività di organismi benefici come i batteri, e addirittura causare tossicità dell’alluminio in terreni con valori di pH estremi. A pH bassi, altri elementi essenziali come azoto, calcio, magnesio e potassio diventano meno accessibili per le piante. Al contrario, quando il pH del terreno supera 7, elementi come ferro, zinco, rame, boro, fosforo e manganese diventano meno disponibili.

Fattori che Influenzano il pH del Terreno

Il pH del terreno è influenzato da diversi fattori, tra cui:

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  • Tipo di Minerale di Origine: Terreni ricchi di argilla e sostanza organica hanno un maggiore potere tamponante, mostrando minori variazioni di pH rispetto ai terreni sabbiosi.
  • Clima: In ambienti caldi e umidi, il pH tende a diminuire nel tempo a causa delle piogge acide. Il cambiamento climatico in corso influenzerà ulteriormente le proprietà del suolo, incluso il pH.
  • Fertilizzanti Azotati: I fertilizzanti azotati, fondamentali per la crescita delle colture, possono contenere azoto in diverse forme. I fertilizzanti ammoniacali, in particolare, possono abbassare il pH del terreno a causa della formazione di ioni H+ durante il processo di nitrificazione.
  • Assorbimento di Nutrienti: L’assorbimento di nutrienti basici come calcio e magnesio da parte delle piante può influenzare il pH del terreno.

Livelli di pH Ideali e Conseguenze di Valori Estremi

Il pH ideale per la maggior parte delle piante si situa tra 6 e 7. Tuttavia, alcune piante richiedono condizioni specifiche: i mirtilli prosperano in terreni acidi (pH 4.5-5.5), mentre la lavanda predilige terreni alcalini (pH circa 8.0).

In terreni con pH inferiore a 5.5, l’alluminio e il manganese diventano più solubili, potenzialmente raggiungendo concentrazioni tossiche per le piante. L’alluminio, in particolare, può inibire la crescita e lo sviluppo delle radici.

Nei terreni con pH elevato, la disponibilità di fosforo e micronutrienti diminuisce. Un pH superiore a 8.3 può indicare un elevato sodio scambiabile, causando problemi fisici nel terreno come dispersione di argilla, formazione di croste e scarsa permeabilità all’acqua.

Misurazione e Correzione del pH

La determinazione del pH del terreno è fondamentale e può essere effettuata con un pHmetro, preferibilmente nei mesi autunnali per consentire eventuali correzioni prima della semina primaverile.

Per aumentare il pH (rendere il terreno più alcalino), si può aggiungere carbonato di calcio o calce da giardino. Per diminuire il pH (aumentare l’acidità), si può utilizzare solfato di alluminio o zolfo.

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