Il mannitolo è un polialcol noto anche come poliolo o alcol dello zucchero, un composto organico derivante dagli zuccheri in cui ogni carbonio è legato a un gruppo -OH.
Peculiarmente chiamato “zucchero della manna”, il mannitolo si trova nella linfa estratta dalla corteccia di alcune specie di piante del genere Fraxinus. È naturalmente presente in frutta e verdura come anguria, pesche, funghi champignon, cavolfiori, sedano, piselli, zucca e patate dolci.
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Il mannitolo ha formula C6H14O6 ed è un isomero del sorbitolo, differenziandosi per l’orientamento del gruppo -OH sul carbonio 2 e per proprietà fisiche come il punto di fusione, gli utilizzi e le fonti naturali.
Proprietà del mannitolo
Il mannitolo è solubile in acqua, scarsamente solubile in etanolo e poco solubile in etere etilico. Si presenta come un solido bianco, cristallino, inodore e dolce al palato, simile al glucosio ma meno dolce del saccarosio. Apporta una sensazione di freschezza in bocca e non contribuisce alla formazione della carie dentale in quanto resistente alla fermentazione batterica.
Mostra polimorfismo e si presenta in forme α, β e δ. È utilizzato nell’alimentazione con la sigla E421.
Il nostro organismo assorbe parte del mannitolo metabolizzandolo come glucosio, mentre il resto subisce fermentazione, potenzialmente causando gonfiore ed effetti lassativi.
Sintesi
Il mannitolo può essere estratto dalla linfa essiccata della manna e da altre fonti naturali mediante etanolo caldo o solventi selettivi. Commercialmente è prodotto dalla riduzione catalitica o elettrolitica di monosaccaridi come il mannosio e il glucosio.
Titolazione dell’acido borico
L’acido borico è un acido debole con un Kₐ di 6.4 × 10⁻¹⁰. Titrando l’acido borico con NaOH, si verifica la reazione:
B(OH)₃ +Il mannitolo, quando reagisce con l’idrossido di sodio (NaOH), forma il metaborato di sodio (NaBO₂) e acqua (H₂O). Successivamente, il metaborato subisce un processo di idrolisi, trasformandosi in acido boroico (B(OH)₃) e ione idrossido (OH⁻), impedendo così il raggiungimento di un punto di fine preciso durante la titolazione.
L’aggiunta di mannitolo come reagente ausiliario consente di formare un complesso con il metaborato, evitandone l’idrolisi e permettendo di effettuare la titolazione senza problemi. Inoltre, la fenolftaleina viene impiegata come indicatore per rilevare il punto finale della titolazione.
Usi del Mannitolo
Il mannitolo è utilizzato come dolcificante ipocalorico in sostituzione dello zucchero in prodotti alimentari come dessert surgelati, gomme da masticare senza zucchero e bevande. Le sue proprietà dolcificanti lo rendono un’opzione popolare per coloro che cercano alternative più leggere allo zucchero. In campo alimentare, il mannitolo ha anche proprietà anti-agglomeranti grazie alla sua capacità limitata di assorbire acqua. Questa caratteristica lo rende ideale come rivestimento per caramelle dure, frutta secca e gomme da masticare.
Nei settori farmaceutico e cosmetico, il mannitolo viene impiegato come eccipiente e diluente in varie formulazioni. La sua natura versatile lo rende un componente utile in diverse applicazioni.
Infine, il mannitolo, insieme all’acido borico, viene utilizzato nella produzione di condensatori elettrolitici a secco per applicazioni radio e altri settori tecnologici, sfruttando le sue proprietà uniche per scopi specifici.