Il termine “eschimese” si riferisce a due grandi gruppi etnici che abitano un vasto territorio dalla Groenlandia fino allo stretto di Bering, coprendo una distanza di circa 15.000 chilometri: gli Inuit, presenti nelle regioni settentrionali dell’Alaska, del Canada e della Groenlandia, e gli Yupik, principalmente in Alaska e nella Siberia orientale. Questo appellativo è stato utilizzato in modo generico per riferirsi agli abitanti dell’Artico, ma oggi è considerato offensivo e dispregiativo, in quanto può essere tradotto come “mangiatori di carne cruda”. Il termine è stato coniato dai primi colonizzatori dell’Artico, e la questione su come questi popoli dovrebbero essere chiamati è importante per riconoscere la loro storia e cultura.
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Origine del termine “eschimese”
L’origine del termine “eschimese” è oggetto di dibattito. Si pensa che sia stato coniato dagli Algonchini, un popolo indigeno del Nord America, per riferirsi agli Inuit. Alcuni studiosi sostengono che provenga dall’espressione anishinaabeg ashkipok (“mangiatori di carne cruda”), e che sia stato adottato dai colonizzatori francesi nel XVII secolo, diffuso in seguito dagli inglesi. Questo termine generale non tiene conto delle differenze culturali e storiche tra le varie popolazioni indigeni dell’Artico, come dimostrano le identità distinte degli Inuit e degli Yupik.
Credits: Alaska, Western Canada and United States Collection
Identità e vita quotidiana degli Inuit e Yupik
Gli Inuit si trovano principalmente nelle aree artiche del Canada, Groenlandia e Alaska, e la loro lingua, l’inuktitut, appartiene alla famiglia eschimo-aleutina. Tradizionalmente, sono cacciatori e pescatori e hanno sviluppato competenze uniche per adattarsi a condizioni climatiche estreme, come la costruzione di igloo. La caccia a foche, balene e caribù è fondamentale per la loro cultura. Gli Yupik, situati nell’Alaska sud-occidentale e nella Siberia orientale, parlano una variante della lingua eschimo-aleutina e condividono la tradizione di caccia e pesca. Entrambi i gruppi praticano rituali spirituali legati alla natura, incluso un bagno di vapore tradizionale chiamato maqi.
Credits: John N. Cobb Photographs
Entrambi i gruppi affrontano sfide legate ai cambiamenti climatici, come lo scioglimento dei ghiacci e l’erosione costiera, oltre a minacce legate all’industrializzazione. Nonostante ciò, continuano a impegnarsi nella conservazione dei loro territori, cultura e diritti.
Riconoscimento politico e culturale
Negli ultimi anni, Inuit e Yupik hanno ottenuto un crescente riconoscimento politico e culturale. In Canada, gli Inuit hanno stabilito un accordo significativo con il governo federale, creando nel 1999 il Nunavut, un territorio autonomo. Comuni inuit e yupik in Alaska e Groenlandia lavorano per riaffermare la propria autodeterminazione e proteggere i diritti territoriali. L’approccio contemporaneo alla loro identità non può più essere visto attraverso il termine “eschimese”, ma piuttosto attraverso i nomi che questi popoli stessi scelgono, come Inuit e Yupik, che riflettono la loro storia e la lotta per il riconoscimento.
Fonti
Minaldi S. (2011) “Culture dell’Artico”
Maggiari M. (2009) “Al canto delle balene: Storie di esploratori e sciamani inuit”
Maisuradze N. (2018) “Le lingue eschimesi”