Attualmente, la popolazione mondiale raggiunge circa 8,2 miliardi di abitanti, cifra che rappresenta il doppio rispetto a quella registrata nel 1974. Tuttavia, la distribuzione di queste persone sulla superficie terrestre è estremamente irregolare. Esistono vaste aree del pianeta ancora disabitate, con Paesi come Islanda, Mongolia, Australia e Namibia che presentano meno di tre abitanti per chilometro quadrato. D’altro canto, nazione come India e Cina ospitano una quantità di abitanti superiore all’intera popolazione di qualsiasi continente, eccetto l’Asia.
Popolazione concentrata in poche nazioni
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Circa il 51% della popolazione globale risiede in sole sette nazioni, tra cui figurano le già menzionate India e Cina, insieme a Stati Uniti, Indonesia, Pakistan, Nigeria e Brasile. Le spiegazioni per questa disuguaglianza demografica si possono rintracciare in un mix di evoluzioni storiche, economiche e sociali, nonché in fattori naturali come il clima, le migrazioni e le risorse disponibili.
Carta della densità di popolazione nel mondo. Le aree rosse indicano una maggiore densità abitativa.
Il ruolo delle coste nella concentrazione abitativa
Un aspetto significativo della distribuzione mondiale è rappresentato dalle aree costiere, dove vive il 40% della popolazione globale, entro un raggio di 100 chilometri dal mare. Le ragioni di questa preferenza spaziano da condizioni climatiche più favorevoli a un accesso privilegiato alle risorse naturali. Fin dall’antichità, le coste hanno costituito nodi cruciali per il commercio e le interazioni culturali, fenomeni che continuano a oggi. La crescita del turismo di massa nelle località balneari e lo sviluppo urbano hanno trasformato queste regioni in centri economici attrattivi, attirando un gran numero di persone provenienti da contesti rurali.
In Asia, il numero di abitanti è impressionante: circa 4,8 miliardi di individui, pari al 60% della popolazione universale. I due Paesi più popolosi, India e Cina, contano ciascuno oltre 1,4 miliardi di abitanti, insieme rappresentano circa un terzo dell’intera popolazione mondiale. In particolare, il Sud-Est Asiatico e le aree meridionali dell’Asia registrano densità demografiche molto elevate: Singapore e Hong Kong hanno rispettivamente 8.140 e 6.516 abitanti per chilometro quadrato. La presenza di fiumi significativi e condizioni climatiche favorevoli ha storicamente favorito l’insediamento umano in queste aree e la loro integrazione nel commercio globale ha stimolato ulteriormente la crescita demografica a partire dagli anni ’50 del secolo scorso.
Disparità di popolazione nei continenti
La popolazione globale si concentra in modo tale che l’emisfero settentrionale ospita la maggior parte degli esseri umani. Questa distribuzione dipende in gran parte da fattori geografici e climatici. Sebbene le caratteristiche ambientali possano essere simili tra i due emisferi, la superficie terrestre emerge con una maggiore estensione nell’emisfero settentrionale. Pertanto, le terre disponibili per l’abitazione sono più abbondanti, portando al risultato che il 90% della popolazione mondiale si trova sopra l’Equatore.