Idrogeno bianco: la chiave per una transizione energetica sostenibile.


Il fenomeno dell’idrogeno bianco: una risorsa energetica innovativa

La scoperta dell’ ha destato grande interesse negli ultimi tempi come fonte pulita proveniente dalle profondità della terra. Si tratta di un gas idrogeno di origine naturale presente nel sottosuolo, il quale potrebbe rivestire un ruolo fondamentale nella verso fonti di energia più sostenibili, sostituendo l’idrogeno grigio derivato dai combustibili fossili. Le ricerche scientifiche in corso mirano a individuare nuovi giacimenti di idrogeno naturale e a comprendere meglio il suo potenziale economico.

La formazione e la localizzazione dell’idrogeno bianco

L’idrogeno bianco si forma principalmente attraverso un processo geologico chiamato serpentinizzazione, che avviene nelle rocce del mantello terrestre trasformando le peridotiti in serpentiniti. Durante tali , l’ossidazione del ferro nei minerali delle rocce rilascia idrogeno bianco. Questo gas, una volta generato, si sposta attraverso la crosta terrestre e può accumularsi in giacimenti intrappolandosi in rocce impermeabili. Anche le radiazioni emesse dagli elementi radioattivi presenti nelle rocce possono contribuire alla formazione di idrogeno bianco.

Processi di estrazione, trasporto e stoccaggio dell’idrogeno bianco

Per estrarre l’idrogeno bianco, vengono effettuate perforazioni come nel pozzo di Bourakébougou, Mali. I tubi di estrazione sono rivestiti con calcestruzzo per prevenire fughe, poiché l’idrogeno bianco può formare miscele esplosive con l’ossigeno. Dopo l’estrazione, l’idrogeno può essere separato da altri gas come azoto e metano mediante processi di purificazione. Per il trasporto, si ricorre a tubature criogeniche per trasformare l’idrogeno in stato liquido. Per lo stoccaggio, vengono utilizzate cavità all’interno di depositi di sale per evitare dispersioni del gas.

La presenza di giacimenti di idrogeno bianco nel mondo

Attualmente, l’unico giacimento di idrogeno bianco sfruttato è situato a Bourakébougou in Mali, dove vengono prodotte 5 tonnellate di gas all’anno. Tuttavia, sono stati individuati altri importanti giacimenti in nazioni come gli Stati Uniti, l’Australia e vari paesi europei. La ricerca di nuovi giacimenti è attiva su scala globale, con l’obiettivo di comprendere appieno e sfruttare questa preziosa risorsa.

Il potenziale dell’idrogeno bianco nella transizione energetica globale

L’idrogeno bianco rappresenta una risorsa energetica rinnovabile in continua produzione nel sottosuolo. Questa fonte di energia pulita potrebbe contribuire in modo significativo alla transizione energetica mondiale offrendo un’alternativa all’idrogeno grigio derivato dai combustibili fossili, senza produrre emissioni di anidride carbonica. Benché siano necessarie ulteriori valutazioni sui costi e sulla disponibilità di idrogeno, il futuro potrebbe riservare una maggiore presenza di idrogeno bianco per soddisfare la domanda energetica globale.

Per maggiori informazioni: Geopop – L’idrogeno bianco: il gas naturale nel sottosuolo che servirebbe per la transizione energetica

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