Credit: INGV.
Il 18 febbraio 2025, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha pubblicato un nuovo bollettino settimanale riguardante i Campi Flegrei, in un contesto caratterizzato da uno sciame sismico che ha comportato scosse di terremoto di magnitudo fino a 3.9, avvertite anche a Napoli. Il documento riporta i risultati dei monitoraggi effettuati negli ultimi sette giorni, evidenziando eventuali criticità. Si nota un incremento del numero di terremoti, tuttavia non sono stati riscontrati parametri che possano indicare un’imminente eruzione. Come affermato nel bollettino:
Sulla base dell’attuale quadro dell’attività vulcanica sopra delineato, non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine.
Attività sismica
Dal 10 al 16 febbraio 2025, nell’area flegrea sono stati registrati 335 terremoti con magnitudo superiore a 0.0. La maggior parte delle scosse non è stata avvertita dalla popolazione, ma solo dagli strumenti. Alcuni eventi sismici hanno raggiunto magnitudo significativa, come quelli di magnitudo 3.9 del 16 febbraio, verificatisi alle ore 14:30 e alle 23:19.
Deformazione del suolo
Nel periodo che va dalla metà di aprile a luglio 2024, il sollevamento bradisismico ha registrato valori di circa 20 millimetri al mese, diminuendo successivamente a un valore circa dimezzato. Negli ultimi giorni precedenti allo sciame sismico, si è osservato un sollevamento compreso tra 0,5 e 1 centimetro, ma sarà necessario attendere le prossime settimane per determinare se questa tendenza si stabilizzerà.
Geochimica delle fumarole
Un ulteriore aspetto analizzato nel bollettino riguarda la geochimica delle fumarole, per la quale attualmente non si segnalano variazioni significative rispetto ai dati precedenti. Il trend generale mostra un riscaldamento e una pressurizzazione continua del sistema idrotermale.
Per ulteriori dettagli sui Campi Flegrei, è disponibile un video ad hoc sull’argomento: