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Il primo modem 5G Apple e un chip A18 “depotenziato” presenti nell’iPhone 16e: ecco cosa significa

Apple ha annunciato il lancio dell’iPhone 16e, un modello che amplia la sua famosa gamma di smartphone e si distingue per innovazioni tecnologiche mirate a garantire elevate prestazioni a un prezzo più contenuto rispetto ai modelli di punta. Tra le principali novità del dispositivo spicca il modem 5G proprietario C1, il primo sviluppato internamente dall’azienda, che permetterà di convertire il segnale 5G in segnale Wi-Fi per connettere più dispositivi a Internet. Questo modem rappresenta un passo significativo verso l’autonomia di Apple dai fornitori esterni, con l’obiettivo di ottenere migliore efficienza energetica e riduzione dei costi di produzione, mantenendo però prestazioni elevate della connettività 5G.

Dettagli del modem C1

Indice Articolo

Il modem C1 segna un’importante novità nel panorama dei componenti hardware di Apple. Fino a ora, l’azienda si era affidata a Qualcomm per i suoi modem 5G, ma con il nuovo chip C1, si punta a ottimizzare la sinergia tra hardware e software e a migliorare la gestione delle risorse del dispositivo. La progettazione avanzata del C1 consente una maggiore efficienza energetica, contribuendo a migliorare l’autonomia della batteria dell’iPhone 16e. Nonostante il C1 sia un modem 5G avanzato, non supporta le frequenze mmWave, tecnologia che permette velocità di trasferimento dati estremamente elevate, ma Apple ha scelto di focalizzarsi sulle bande 5G più diffuse e utilizzate.

Chip A18 depotenziato

Un’altra caratteristica dell’iPhone 16e riguarda il chip A18, presente anche nei modelli 16 e 16 Plus, ma in una versione depotenziata. In questo caso, la GPU è dotata di un core in meno, passando da 5 a 4 core. Questa scelta si basa sulla pratica del “binning”, adottata nel settore dei semiconduttori, che permette di utilizzare chip che non soddisfano tutte le specifiche richieste, evitando così sprechi. Nonostante la GPU ridotta, le prestazioni generali non dovrebbero risultare compromesse per l’uso quotidiano, mentre gli utenti impegnati in attività grafiche intense potrebbero avvertire un leggero calo delle performance. Nel complesso, l’esperienza d’uso dell’iPhone 16e rimane fluida per la maggior parte degli utenti.

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