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Il primo videogioco mai realizzato: esploriamo OXO.


La genesi di OXO: un’anteprima dei videogiochi moderni

Sebbene molti considerino “PONG” di Atari del 1972 come il mai creato, la verità è che il primo videogioco della storia risale a ben due decenni prima e si chiama . Questo pionieristico gioco ha una storia affascinante che vale la pena esplorare per capire le sue origini e l’impatto sulle generazioni future.

Il prototipo innovativo di Alexander S. “Sandy” Douglas

Nel lontano 1952, un brillante ricercatore di nome Alexander S. “Sandy” Douglas, visionario dell’Università di Cambridge, decise di sfruttare al massimo una delle prime macchine calcolatrici per creare un gioco interattivo. Nacque così OXO, un semplice simulatore del celebre tris o “tic-tac-toe”. Le regole erano elementari: il giocatore che riusciva a creare una fila di tre simboli uguali (cerchi o croci) su una griglia 3×3 era il vincitore. Nonostante la sua basilare meccanica, OXO fu un esperimento all’avanguardia, poiché rappresentava la prima interazione tra uomo e macchina nel mondo dei giochi.

Per piazzare il proprio simbolo, i giocatori usavano un disco telefonico per scegliere un numero da 1 a 9, corrispondente a una casella specifica sulla griglia. Successivamente, il computer elaborava una mossa strategica per contendere o battere il giocatore umano. Tutto ciò avveniva su un piccolo schermo a tubo catodico da 6 pollici, dove i movimenti erano visualizzati tramite puntini luminosi di colore verde.

Secondo Nicolò Mulas Marcello, attuale presidente dell’associazione bolognese Insert Coin APS, dedita alla conservazione storica dei videogiochi, OXO rappresentava un’incredibile nel mondo dell’intelligenza artificiale e dell’interazione uomo-macchina.

La contestata primogenitura di OXO nel mondo dei videogiochi

Pur essendo un pilastro nella storia dei videogiochi, diversi esperti sollevano dubbi sulla vera natura di OXO come “primo videogioco”. La controversia risiede nell’origine accademica del gioco, nato per mera dimostrazione tecnica anziché intrattenimento di massa. A differenza di titoli successivi come PONG, OXO non fu mai concepito per il mercato di massa.

Inoltre, OXO era progettato esclusivamente per l’hardware specifico dell’EDSAC (Electronic Delay Storage Automatic Calculator), utilizzato solo a fini accademici all’Università di Cambridge. Questo aspetto lo rendeva un prodotto elitario, lontano dall’idea comune di “videogioco”. Altri titoli come Tennis for Two (1958) e Spacewar! (1962) sono stati proposti come alternative al titolo di “primo videogioco della storia”.

Infine, alcuni critici ritengono che un vero videogioco debba incorporare grafica interattiva e manipolazione di elementi visivi, aspetti che in OXO sono presenti in modo rudimentale. Nonostante le discussione sulle definizioni, OXO ha senza dubbio gettato le basi per un settore tecnologico destinato a rivoluzionare l’intrattenimento e la .

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Per approfondire la lettura: Qual è il primo videogioco della storia? Alla scoperta di OXO.

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