Jack il babbuino ferroviere: la curiosa storia della scimmia assunta in una stazione del Sudafrica

Negli anni ’90 dell’Ottocento, un interessante episodio coinvolse un nero (Papio ursinus) che venne “nominato” per gestire la segnaletica delle ferrovie sudafricane. Questo incredibile racconto si sviluppò durante i nove anni in cui la contribuì al corretto funzionamento del traffico ferroviario. Questa , apparentemente fantastica, è stata confermata in un articolo pubblicato su Nature nel 1990. Ma come si giustificava un assunzione così insolita? E quali furono le circostanze che portarono alla decisione di ingaggiare un babbuino?

Il ruolo di James “Jumper” Wide

La vicenda prende avvio da James “Jumper” Wide, un sudafricano del Servizio Ferroviario di Città del Capo – Port Elizabeth, che si distingueva per il suo stile di lavoro audace. Era noto per saltare tra i vagoni per gestire gli scambi ferroviari. Questa abitudine, sebbene affascinante, si rivelò fatale quando un salto maldestro gli costò entrambe le gambe sotto il ginocchio.

Incapace di continuare nel suo lavoro, Wide decise di affidarsi a un’assistente alquanto singolare: un babbuino di nome Jack, acquistato da un mercato locale. A Jack fu insegnato a manovrare le leve dei segnali ferroviari attraverso l’uso di un fischietto, nonché a prendersi cura della . Inoltre, Wide addestrò Jack per spingere un carrellino su cui si muoveva, simile a una carrozzina su binari. L’abilità di Jack divenne presto nota e il suo supporto si rivelò fondamentale per l’attività ferroviaria.

La sorprendente carriera di Jack

Immaginate di trovarvi su un treno e di scorgere un babbuino intento a dirigere il traffico ferroviario. Nonostante il giusto scetticismo da parte dei viaggiatori, il suo operato fu talmente impressionante che il Servizio Ferroviario decise di avviare un’indagine. Fortunatamente, Mr. Wide riuscì a far testare le capacità di Jack, superando ogni aspettativa. Non solo venne ufficialmente assunto, ma ricevette anche un numero identificativo e uno stipendio, comprendente venti centesimi al giorno e mezza bottiglia di birra settimanale. Tuttavia, è plausibile che gran parte di questi “benefit” finisse nelle mani di Mr. Wide.

Purtroppo, la carriera di Jack giunse al termine dopo nove anni di servizio, in seguito a un’infezione di tubercolosi che portò alla sua morte nel 1890. La storia di Jack ha avuto un impatto significativo, contribuendo a esplorare il complesso rapporto tra umani e scimmie. Oggi, l’eredità di Jack vive attraverso il suo cranio, custodito presso l’Albany Museum di Grahamstown.

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