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L’influenza di Cesare Lombroso sulla criminologia

Cesare Lombroso, medico, antropologo e criminologo italiano vissuto tra il 1835 e il 1909, ha avuto un impatto significativo sulla criminologia con la sua teoria del “delinquente nato” introdotta nel 1876. Questa teoria suggeriva che alcune caratteristiche fisiche, come la conformazione del cranio, potessero indicare una predisposizione innata al crimine. Questo approccio, sebbene oggi considerato privo di basi scientifiche concrete, ha rappresentato un momento di svolta nel campo della criminologia.

Cesare Lombroso: un pioniere della criminologia moderna

Lombroso, nato a Verona, è riconosciuto come uno dei precursori della criminologia moderna grazie al suo utilizzo di metodi scientifici per analizzare il comportamento umano. Attraverso studi che coinvolgevano l’osservazione dei crani e dei corpi di detenuti e pazienti psichiatrici, Lombroso ha sviluppato la sua teoria del “delinquente nato”. La sua combinazione di antropologia, medicina e criminologia ha contribuito a creare una nuova disciplina basata su elementi biologici.

L’importanza del cranio nell’analisi criminale

Lombroso ha condotto le sue ricerche osservando detenuti in istituti psichiatrici e carceri, concentrandosi in particolare sui corpi di individui responsabili di crimini violenti. Un caso che lo ha particolarmente colpito è stato quello di Giuseppe Villella, un brigante italiano, la cui analisi del cranio ha portato Lombroso a individuare una fossetta occipitale interpretata come segno di atavismo, ovvero come regressione a uno stadio evolutivo più primitivo. Questi studi portarono Lombroso a concludere che i criminali mostrassero caratteristiche fisiche indicative di una regressione evolutiva.

Critiche e approfondimenti sulla teoria di Lombroso

Pubblicando il suo libro fondamentale “L’uomo delinquente” nel 1876, Lombroso ha lanciato il concetto di “delinquente nato” e ha presentato diversi studi di casi a supporto della sua teoria. Quest’opera ha contribuito a diffondere l’idea che i criminali potessero essere identificati da anomalie fisiche congenite, suggerendo una presunta inevitabilità del crimine in individui con tali caratteristiche. Tuttavia, nel corso del tempo, le teorie di Lombroso sono state oggetto di numerose critiche e revisioni che ne hanno messo in discussione la validità scientifica.

Revisioni e critiche alla teoria di Lombroso

Sebbene abbia rivoluzionato il campo della criminologia, la teoria del “delinquente nato” di Lombroso ha incontrato diverse critiche sin dalle sue prime formulazioni. La sua metodologia e le conclusioni trarre dalle sue osservazioni sono state oggetto di controversie e dibattiti accesi nel corso degli anni. Nonostante il suo ruolo fondamentale nello sviluppo della criminologia, la teoria di Lombroso rimane oggi un punto di discussione all’interno della comunità scientifica interessata allo studio del crimine.

La Teoria del “Delinquente Nato” di Cesare Lombroso

Le teorie di Cesare Lombroso sono state oggetto di critiche e catalogate come pseudoscienza per la loro ambiguità metodologica e per la propensione a generalizzare sulla base di correlazioni fisiche. Questo approccio ha sollevato non solo preoccupazioni etiche e morali, ma ha anche contribuito a giustificare discriminazioni basate sull’aspetto fisico, supportando pratiche razziali.

L’Evouzione della Criminologia Moderna

Con il progresso delle scienze sociali, la criminologia moderna ha abbracciato spiegazioni più complesse del comportamento criminale, tenendo conto di una vasta gamma di fattori, tra cui quelli sociali, psicologici e ambientali. Oggi, la teoria del “delinquente nato” è considerata superata, e la ricerca moderna in ambito genetico e neuroscientifico ha dimostrato che non esiste un “gene del crimine”, sottolineando l’importanza di un’analisi integrata del comportamento criminale.

![Gli studi sui crani di Cesare Lombroso](https://staticgeopop.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/32/2024/09/1600px-thumbnail.jpg)

Museo di Antropologia Criminale di Torino

Per coloro interessati ad approfondire le ricerche di Cesare Lombroso, è possibile visitare il Museo di Antropologia Criminale, fondato dallo stesso Lombroso nel 1876 presso l’Università degli Studi di Torino. Il museo ospita una vasta collezione di reperti tra cui crani, resti scheletrici, cervelli, strumenti di contenzione e molte altre testimonianze dell’epoca. Tra le attrazioni principali, vi è lo scheletro di Lombroso stesso, lasciato alla scienza dopo la sua scomparsa.

Per ulteriori approfondimenti sulla tematica, ti invitiamo a visitare [geopop.it](https://www.geopop.it/la-forma-del-cranio-ci-rende-criminali-la-teoria-smentita-del-delinquente-nato-di-lombroso).

L’aspetto del cranio determina la criminalità? La teoria (confutata) del “delinquente innato” di Lombroso.

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