Formula1 #GranPremio #Disidratazione #DrinkingSystem Piloti di F1 sotto stress estremo: temperature oltre 50°C e perdite di peso fino a 5kg! Un dispositivo salva-vita permette loro di bere in corsa, ma non sempre funziona. Ecco come gestiscono la disidratazione in pista! 🏎️💦
Durante un Gran Premio di Formula 1, il corpo dei piloti è costantemente sottoposto a uno stress fisico e mentale da paura. Le temperature all’interno dell’abitacolo delle monoposto superano facilmente i 50 °C, e i piloti sudano come maiali, perdendo tra i 3 e i 5 kg di peso! Questa combinazione infernale, insieme alla necessità di una concentrazione massima, è una vera e propria sfida per la resistenza fisica dei piloti. Per evitare il rischio della disidratazione, che potrebbe compromettere le loro prestazioni e metterli in pericolo, i piloti devono bere senza distrarsi. Ed ecco che entra in gioco il Drinking System, un dispositivo che permette loro di bere durante la gara senza fare una pausa o perdere il focus, semplicemente premendo un pulsante sul volante. Commento: Se non bevi, ciao ciao vittoria!
Come funziona il sistema che permette ai piloti di bere durante una gara
Ogni monoposto di Formula 1 è equipaggiata con una sacca di liquidi (di solito 1,5 litri di acqua arricchita con sali minerali) posizionata in una parte dell’abitacolo, generalmente dietro il sedile. Da questa sacca parte un tubo che arriva al casco del pilota. Quando ha bisogno di bere, il pilota preme un pulsante sul volante con su scritto Drink che attiva una pompa che spinge il liquido fino alla bocca, senza che il pilota debba distogliere lo sguardo dalla pista. Commento: Un sorso e via, indietro tutta!
Non tutti i team però usano lo stesso sistema. Per esempio, Red Bull impiega una pompa per spingere il liquido, mentre Mercedes preferisce una versione più semplice, con una cannuccia che estrae il liquido dalla sacca senza il bisogno di una pompa. La scelta dipende anche dal fatto che la pompa aggiunge peso e potrebbe guastarsi durante la gara, come successo a molti piloti nel corso degli anni, in cui il sistema di bevande ha smesso di funzionare, lasciandoli disidratati. Commento: Quando la tecnologia ti lascia a secco…
Non riuscire ad usufruire di questo sistema può comportare elevati rischi di disidratazione. Quando un pilota non beve abbastanza durante una gara, il rischio è che i suoi tempi di reazione rallentino, mettendo a rischio la sua sicurezza, in un contesto già di per sé pericoloso. Inoltre, la perdita di liquidi può causare affaticamento muscolare, difficoltà di concentrazione e cali di performance. In passato, alcuni piloti hanno dovuto affrontare gravi difficoltà: nel 2021, Sergio Perez, pilota della Red Bull, ha ammesso di essere arrivato a un punto tale di disidratazione da non riuscire più a mantenere salda la presa sul volante e a vedere chiaramente. La gestione dell’idratazione diventa quindi un fattore cruciale, che i team monitorano attentamente attraverso sensori direttamente dal muretto dei box in tempo reale. Commento: Disidratato e sconfitto, che spettacolo!