Scoperta di una strana anomalia radioattiva nell’Oceano Pacifico, che potrebbe essere dovuta a eventi cosmici: le ipotesi

Credits: NASA.

Un team di ricercatori tedeschi e australiani ha scoperto un misterioso accumulo di berillio-10, un isotopo radioattivo del berillio, in due zone dell’Oceano Pacifico. Questa derivare da spiegazioni di natura geologica, climatica o astrofisica, legata a risalenti a circa 10 milioni di anni fa.

La scoperta dell’anomalia radioattiva: l’accumulo di berillio-10

Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature communications, evidenzia come l’anomalia sia stata riscontrata in campioni prelevati dal fondale oceanico nel nord e al centro dell’Oceano Pacifico, databili a circa 10 milioni di anni fa. In questi campioni, la concentrazione di berillio-10 risulta essere doppia rispetto a quanto atteso. Le cause più plausibili, secondo i ricercatori, potrebbero essere di natura terrestre, come una variazione delle correnti oceaniche, oppure di origine astrofisica, a causa di un aumento dei raggi cosmici provocato dall’esplosione di una supernova. Il berillio-10 è generato dall’interazione dei raggi cosmici con l’ossigeno e l’azoto atmosferico. Per determinare la causa specifica, i ricercatori intendono analizzare ulteriori campioni e sollecitare altri gruppi di ricerca a condurre studi approfonditi.

Le possibili spiegazioni dell’accumulo di berillio-10 nell’Oceano Pacifico

L’articolo discute due principali spiegazioni per l’accumulo osservato di berillio-10. La prima riguarda un cambiamento significativo delle correnti oceaniche vicino all’Antartide avvenuto tra 10 e 12 milioni di anni fa, il quale potrebbe aver portato a una distribuzione non uniforme del berillio-10 e a un accumulo nella zona dell’Oceano Pacifico. La seconda spiegazione è di natura astrofisica. Gli scienziati ipotizzano che circa 10 milioni di anni fa una stella di massa superiore alle 8 masse solari possa essere esplosa come supernova, generando un gran numero di raggi cosmici. Se l’esplosione fosse avvenuta sufficientemente vicina alla Terra, il flusso di raggi cosmici in aumento avrebbe potuto causare un incremento nella produzione di berillio-10 attraverso la sua interazione con l’atmosfera.

Un’altra spiegazione astrofisica suggerisce che il nostro Sistema Solare avrebbe attraversato una nube interstellare di gas denso e freddo, modificando l’eliospira, la regione influenzata dal Sole che protegge il pianeta dai raggi cosmici esterni. La diminuzione di questa protezione potrebbe aver portato a un aumento dei raggi cosmici e, di conseguenza, a un incremento della produzione di berillio-10 nell’atmosfera.

Con un approfondimento delle cause dell’anomalia, si potrebbe contribuire a ricostruire eventi significativi della del nostro pianeta.

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