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Una nova in esplosione il 27 marzo: cosa aspettarsi e dove osservarla?

T Coronae Borealis

La ricorrente di T Coronae Borealis si trova a 2600 anni luce Terra e potrebbe esplodere a breve, rendendo la visibile nel cielo notturno. Attualmente non è osservabile a occhio nudo, ma l’esplosione la farebbe brillare quanto la Stella Polare.

Ciclo di Esplosioni

T Coronae Borealis è nota per i suoi cicli di esplosioni, avvenuti ogni circa 80 anni. Le ultime due esplosioni si sono verificate nel 1946 e nel 1866. Le previsioni iniziali indicavano che l’esplosione potesse avvenire entro settembre 2024, generando un interesse notevole media.

Meccanismo della Nova

Una nova si verifica quando avviene un’esplosione termonucleare sulla superficie di una nana bianca, in un sistema binario con una gigante rossa. Tuttavia, l’esplosione non è così potente da distruggere la stella stessa. Le previsioni riguardanti tali esplosioni rimangono incerte a causa variabilità naturale di questi fenomeni. Al momento, T Coronae Borealis non ha ancora esploso.

Esplosione di una stella nova nel cielo il 27 marzo, accadrà o no? Cosa succederà e dove potremo vederla

Credits: NASA/CXC/M. Weiss

La nova ricorrente di T Coronae Borealis, un sistema stellare a 2600 anni luce da noi, potrebbe esplodere a breve rendendo la stella – che ora non è visibile a occhio nudo – brillante nel cielo notturno quanto la Stella Polare. Non è la prima volta che ve ne parliamo: i media hanno cominciato a discutere della sua “imminente” esplosione circa un anno fa, che inizialmente era prevista entro settembre 2024 analizzando la periodicità con cui questa stella esplode come una nova ogni 80 anni circa, in un ciclo abbastanza regolare (le ultime due esplosioni sono avvenute nel 1946 e nel 1866).

Una nova è un’esplosione termonucleare che avviene sulla superficie di una nana bianca che ha una come stella binaria una gigante rossa; l’esplosione, pur notevole, non è abbastanza potente da distruggere la stella stessa. Naturalmente in questi casi si tratta sempre di previsioni molto approssimative, inevitabili quando si parla di stelle che esplodono vista la naturale variabilità di questi fenomeni, pur se ricorrenti come in questo caso. E infatti la nova non è ancora esplosa.


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