Il legame tra Monet, Turner e l’inquinamento atmosferico
Uno studio condotto dall’Università della Sorbona di Parigi e dall’Università di Harvard ha evidenziato come le opere di Claude Monet e William Turner siano influenzate dall’inquinamento atmosferico. Nel corso degli anni, con l’aumento dell’inquinamento atmosferico industriale, i cieli ritratti nei loro dipinti sono diventati sempre più nebbiosi.
Il contesto della rivoluzione industriale
La rivoluzione industriale ha portato significativi cambiamenti in Europa e nel mondo, trasformando la società da rurale a industriale. Tuttavia, insieme al progresso si sono manifestate problematiche come l’inquinamento atmosferico provocato dalla combustione di grandi quantità di carbone, che ha generato uno spesso smog nelle città industriali.
L’analisi delle opere pittoriche
Lo studio ha esaminato 60 dipinti di Turner dal 1796 al 1850 e 38 dipinti di Monet dal 1864 al 1901, utilizzando un modello matematico per valutare la nitidezza dei contorni degli oggetti e l’intensità della foschia. Si è riscontrato che i cambiamenti di contrasto nei dipinti seguivano l’aumento delle concentrazioni di anidride solforosa durante il periodo preso in considerazione.
Implicazioni sull’arte di Monet e Turner
La ricerca ha evidenziato che i dipinti di Monet mostrano un contrasto più elevato rispetto a quelli di Turner, probabilmente dovuto all’inizio più lento della rivoluzione industriale in Francia rispetto alla Gran Bretagna. È emerso che la progressione degli stili pittorici di Turner e Monet è stata influenzata dall’inquinamento atmosferico.
In sintesi, l’inquinamento atmosferico durante la rivoluzione industriale ha avuto un impatto significativo sulle opere di questi due grandi artisti, rendendo i loro dipinti un riflesso delle condizioni ambientali del loro tempo.