Studio di Liebermann

Il saggio di Liebermann: un’importante analisi chimica per rilevare gruppi funzionali fenolici

Il saggio di Liebermann rappresenta un’importante analisi chimica utilizzata per individuare la presenza di gruppi funzionali fenolici in vari composti. Questo test è ampiamente impiegato per identificare sostanze come la cocaina, la morfina, la p-metossiamfetamina e la p-metossi-N-metilamfetamina. Questi composti includono diversi alcaloidi, ognuno con caratteristiche e effetti distintivi.

La funzione dei test chimici nel contesto forense

Insieme ad altri test colorimetrici come quelli di Duquenois-Levine, Marquis, Scott ed Ehrlich, il saggio di Liebermann è parte integrante delle analisi chimiche destinate a rilevare la presenza di specifici farmaci o classi di stupefacenti. Tali test possono essere acquisiti in kit appositi, impiegati dalle forze dell’ordine per fini investigativi. La semplicità del saggio di Liebermann è uno dei suoi punti di forza poiché non richiede competenze specialistiche e può essere eseguito anche in assenza di laboratori attrezzati. Inoltre, il suo costo contenuto e l’immediatezza dei risultati rappresentano ulteriori vantaggi che lo rendono utile in varie circostanze.

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La composizione del reagente e la reazione di Liebermann

Il reagente di Liebermann, denominato così in onore del chimico ungherese Leo Liebermann, è composto da una soluzione di nitrito di potassio (KNO2) o nitrito di sodio (NaNO2) mescolata con acido solforico. Per ottenere questa miscela, si utilizzano 1 g di nitrito di sodio per ogni 10 mL di acido solforico. Il reagente appare limpido e incolore, e durante la reazione, l’acido nitroso instabile e non conservabile si forma partendo da un nitrito combinato con un acido forte, come nell’esempio della reazione che coinvolge il nitrito di potassio e l’acido solforico che produce acido nitroso. In presenza di un ambiente acido, l’acido nitroso viene ulteriormente protonato e la perdita di una molecola d’acqua porta alla formazione del catione nitrosonio (NO+), il quale viene stabilizzato tramite risonanza. Quando questo ione reagisce con il benzene, si verifica una nitrosazione che sostituisce un atomo di idrogeno con il nitrosobenzene.

La procedura del saggio di Liebermann

Per ottenere i risultati, è importante osservare il colore della miscela risultante e il tempo necessario affinché il cambiamento di colore diventi evidente. Il kit per il saggio include, oltre al reagente, materiale assorbente come la vermiculite, una piastra di porcellana, spatola, guanti e istruzioni dettagliate. Prima di eseguire il test, se il campione è solido, è necessario ridurlo in polvere fine; se liquido, è sufficiente far asciugare una goccia su carta assorbente. I reagenti, conservati in flaconi di vetro ambrato per proteggerli dalla luce, devono essere agitati prima dell’uso e applicati per coprire il campione evitando il contatto diretto per prevenire contaminazioni. I cambiamenti di colore devono essere valutati entro tre minuti dall’applicazione del reagente.

Tabella delle colorazioni ottenute con il saggio di Liebermann per alcune sostanze specifiche

Ecco una tabella che mostra le diverse colorazioni ottenute con il saggio di Liebermann per alcune sostanze specifiche:

  • Cocaina alcaloide tropanico – Giallo
  • Morfina alcaloide contenuto nell’oppio – Nero
  • Atropina alcaloide tropanico – Rosso-arancio
  • PMA e PMMA – Viola-marrone
  • Anfetamina – Marrone intenso-nero
  • Metanfetamina – Rosso
  • Catinone alcaloide presente nelle foglie di qāt – Giallo chiaro
  • Pentedrone droga sintetica – Giallo
  • N-etilnorketamina – Giallo pallido

Fonte Verificata: ChimicaMo

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