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Scoperta di vomito fossile di 66 milioni di anni fa sulle scogliere della Danimarca

Scoperto in Danimarca raro fossile di vomito: risalente a 66 milioni di anni fa, contiene resti di gigli di mare e rivela dettagli sulle abitudini alimentari di antichi predatori marini del Cretaceo.

©OESM

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Un eccezionale ritrovamento è avvenuto sulla scogliera di Stevns, in Danimarca, dove è stato scoperto un antichissimo grumo di vomito risalente a 66 milioni di anni fa. Questo fossile, raro e prezioso per la paleontologia, fornisce informazioni dettagliate sulle abitudini alimentari di alcuni predatori marini dell’epoca.

All’interno della massa fossilizzata sono stati identificati resti di gigli di mare, organismi marini affini a stelle e ricci di mare. Gli esperti suggeriscono che tali frammenti potrebbero essere stati espulsi da uno squalo o da un altro grande predatore marino vissuto alla fine del Cretaceo, come spiegato da Jesper Milàn, curatore del Museo geologico di Faxe.

Un archivio naturale di fossili riconosciuto dall’Unesco

La scogliera di Stevns, che si affaccia sul mar Baltico, è caratterizzata da rocce calcaree formatesi nel corso di milioni di anni tramite l’accumulo di sedimenti marini. Questo sito rappresenta un’importante riserva di fossili, custodendo i resti di creature vissute in ere passate. L’Unesco ha riconosciuto il suo valore scientifico, dichiarandolo patrimonio dell’umanità.

La scoperta è attribuibile a Peter Bennicke, un appassionato di paleontologia che stava esplorando la scogliera alla ricerca di fossili. Il fossile di vomito sarà conservato in Danimarca e offre spunti unici per comprendere le catene alimentari preistoriche, svelando particolari inediti sui predatori marini del Cretaceo.

Il più antico vomito fossilizzato? Un esemplare di 150 milioni di anni fa scoperto negli USA

Nonostante l’interesse suscitato dalla scoperta danese, essa non rappresenta il più antico vomito fossilizzato mai rinvenuto. Nel 2018, nel Utah, USA, è stato scoperto un esemplare di rigurgito risalente a 150 milioni di anni fa, contenente piccole ossa di anfibi, probabilmente ingeriti da pesci preistorici.

Il ritrovamento di Stevns ha richiamato l’attenzione dei media internazionali. Jesper Milàn ha commentato con ironia riguardo all’interesse suscitato dall’argomento, affermando che “i giornalisti sono dei bambinoni, amano le storie sul vomito.”

Fonte: OESM

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