I composti interalogeni sono sostanze chimiche contenenti due o più atomi appartenenti al gruppo degli alogenici, ossia al Gruppo 17 della tavola periodica. Questi composti sono principalmente binari e si presentano con la formula generica XYn, dove X rappresenta l’alogeno con maggiore raggio atomico e minore elettronegatività, mentre Y è l’alogeno con minore raggio atomico e maggiore elettronegatività.
Caratteristiche dei composti interalogeni
Indice Articolo
I composti interalogeni binari possono avere diverse formule: XY, XY3, XY5 e XY7. Di seguito sono elencati alcuni esempi di composti interalogeni in base alla loro formula:
–
XY
– ClF: gas incolore
– BrF: gas marrone chiaro
– IBr: solido nero
–
XY3
– ClF3: gas incolore
– BrF3: liquido giallo-verde
– ICl3: solido arancione
–
XY5
– IF5: liquido incolore
– BrF5: liquido incolore
– ClF5: gas incolore
–
XY7
– IF7: gas incolore
Proprietà dei composti interalogeni
Alcune proprietà rilevanti dei composti interalogeni includono:
– Nelle molecole degli interalogeni XY3, XY5 e XY7, l’alogeno di maggiori dimensioni si trova al centro della molecola.
– Il legame presente in tali composti è di natura covalente.
– La stabilità termica aumenta con l’aumentare della polarità del legame, rendendo ad esempio il ClF più stabile dell’IBr.
– Presentano capacità ionizzante in soluzione.
– Sono noti per essere forti agenti ossidanti.
– La presenza del fluoro è predominante in molti composti interalogeni a causa delle sue minori dimensioni e maggiore elettronegatività.
Sintesi dei composti interalogeni
I composti interalogeni possono essere ottenuti sia per combinazione diretta degli alogenici che tramite reazioni di alogenici con altri composti. Tale processo di sintesi è cruciale per la produzione di questi composti chimici con caratteristiche specifiche e definite.
Utilizzi e reattività dei composti interalogeni
I composti interalogeni sono particolari composti formati da due differenti alogeni. Possono subire diverse reazioni e hanno svariati utilizzi in ambito chimico. Vediamo più nel dettaglio alcuni aspetti della loro reattività e dei loro impieghi.
Reazioni dei composti interalogeni
I composti interalogeni, come ad esempio il Cl2, il F2 e il ClF, possono reagire tra loro per formare nuovi composti, come nel caso della reazione:
Cl2 + F2 → 2 ClF
Inoltre, i composti interalogeni possono subire autoionizzazione, come mostrano le reazioni:
2 ICl ⇌ I+ + ICl2−
2 ICl3 ⇌ ICl2+ + ICl4−
Analogamente, tramite l’idrolisi, i composti interalogeni possono generare alogenuri e ossialogenuro, come evidenziato nelle reazioni:
ICl + H2O → Cl− + IO− + 2 H+
BrF5 + 3 H2O → 5 F− + BrO− + 6 H+
Utilizzi dei composti interalogeni
I composti interalogeni trovano impiego come solventi non acquosi, catalizzatori e agenti fluoruranti. Ad esempio, il ClF3 è utilizzato nella trasformazione dell’uranio in esafluoruro di uranio, secondo la reazione:
U + 2 ClF3 → UF6 + Cl2
L’esafluoruro di uranio così ottenuto viene impiegato nel processo di arricchimento dell’uranio, essenziale per la produzione di energia nelle centrali nucleari.
Inoltre, i composti interalogeni del tipo XY reagiscono con metalli e alcheni, dando luogo alla formazione di alogenuri metallici e dialogenuri vicinali, ampliando così le loro possibilità applicative.
In conclusione, i composti interalogeni sono composti versatile che possono essere utilizzati in diverse reazioni chimiche e processi industriali, rendendoli importanti nella chimica e nelle applicazioni tecnologiche.