L’idrolisi delle soluzioni: concetto, impieghi e casi pratici
L’idrolisi delle soluzioni può manifestarsi in forma acida o basica a seconda della presenza di sali derivanti da acidi forti e basi deboli, o viceversa. Per esempio, il NH4Cl si forma da un acido forte e una base debole, mentre il CH3COONa risulte da un acido debole e una base forte. Le caratteristiche acide o basiche delle soluzioni idrosolubili sono influenzate dalle concentrazioni degli ioni [H+] e [OH-], determinando così se la soluzione è neutra, acida o basica.
Una soluzione risulterà acida quando la concentrazione di ioni H+ supera quella di ioni OH-, mentre sarà basica quando accade il contrario. Esempi di soluzioni acide o basiche includono HCl, HF, NaOH e NH3, le quali presentano un pH inferiore o superiore a 7. La presenza di determinati sali in una soluzione può variare il suo pH rendendola neutra, acida o basica. Ad esempio, NaBr non influisce sul pH, mantenendo la soluzione neutra, mentre NaNO2 la rende basica e NH4Cl la rende acida.
La conoscenza delle reazioni di idrolisi dei sali è cruciale per poter predire l’effetto di un sale sul pH di una soluzione. Alcuni ioni in soluzione possono mostrarsi neutri, basici o acidi, e il comportamento degli ioni prodotti dalla dissoluzione di un elettrolita può influenzare il pH. Ad esempio, la presenza di NaF rende la soluzione basica, mentre quella di NH4Cl la rende acida.
Nel campo della stechiometria, può essere necessario determinare il pH di una soluzione salina o calcolare la quantità di elettrolita necessaria per ottenere un dato pH, solitamente considerando le reazioni di idrolisi dei sali. Per esempio, per calcolare il pH di una soluzione di fosfato di sodio 0.20 M è necessario tener conto della costante di equilibrio relativa all’idrolisi.
Un altro esempio potrebbe riguardare il calcolo della quantità di nitrito di potassio richiesta per ottenere un pH di 8.8 in una soluzione, conoscendo la costante di equilibrio Ka. Infine, si potrebbe analizzare il caso di una soluzione di NaHC2O4 con una certa concentrazione e le costanti di dissociazione dell’acido ossalico, per determinare il pH della soluzione.