Solfuri: solubilità e influenza sul pH
I solfuri metallici possono avere differenti livelli di solubilità, influenzando il pH delle soluzioni in cui sono presenti. L’ione solfuro è un anione inorganico derivato dallo zolfo, trovato in diversi composti, sia inorganici che organici come il gas mostarda e la metionina.
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Influenza del pH su solfuri solubili
Ad eccezione dei solfuri di sodio, potassio e ammonio, la maggior parte dei solfuri metallici sono poco solubili in acqua. Ad esempio, in presenza di solfuro di sodio (Na2S) in soluzione acquosa, si ha la seguente dissociazione:
Na2S → 2 Na+ + S2-
L’idrolisi dell’ione solfuro (S2-) crea uno spostamento dell’equilibrio verso la formazione di idrossido (OH–) e dell’anione acido solfidrato (HS–), influenzando il pH della soluzione.
Calcolo del pH per solfuri poco solubili
Per calcolare il pH di solfuri poco solubili come CdS, CoS, CuS, FeS, PbS, MnS, HgS, NiS, SnS, è necessario considerare due equilibri: la dissociazione del sale e l’idrolisi dell’ione solfuro. Utilizzando il generico metallo Me, si considerano i seguenti equilibri:
MeS(s) ⇄ Me2+(s) + S–(aq)
S2-(aq) + H2O(l) ⇄ HS– (aq)+ OH–(aq)
La costante dell’equilibrio complessivo dovuto alla somma dei due equilibri influenzerà il pH della soluzione. A valori di pH elevati, l’equilibrio si sposterà a sinistra, diminuendo la solubilità del solfuro a causa dell’elevata concentrazione di ioni idrossido.
Queste considerazioni sottolineano l’importante relazione tra la solubilità dei solfuri metallici e il pH delle soluzioni in cui si trovano. Tale comprensione può risultare fondamentale in ambito chimico e ambientale.