Melanina: forme, funzioni

La melanina e le sue forme sono pigmenti di vari colori presenti negli uomini in quantità diverse a seconda dei fattori genetici.
Gli esseri umani sono caratterizzati, a seconda delle etnie di appartenenza sviluppate per adattamento ambientale, da un diverso colore della pelle, degli occhi e dei capelli.

Questa biodiversità che ha portato nei secoli a discriminazioni e a pregiudizi è solo dovuta a una sostanza chimica ovvero alla melanina termine ampio utilizzato per denotare un gruppo di pigmenti naturali presenti nell’organismo.

Forme di melanina

Le diverse forme di melanina ovvero l’eumelanina, la feomelanina e la neuromelanina, prodotte dalla ossidazione enzimatica della tirosina, sono contenute nel citoplasma dei melanociti, cellule presenti nell’epidermide.

L’eumelanina è il tipo di melanina più presente nel corpo umano e particolarmente nelle persone dalla pelle scura che, rispetto a quelle dalla pelle chiara si abbronzano con maggiore facilità e sono maggiormente protetti dai raggi UV.

La feomelanina è particolarmente abbondante in persone dalla pelle chiara e in quelle dai capelli rossi e  pigmenta le labbra, i capezzoli e altre parti rosate del corpo

La neuromelanina è la meno conosciuta delle melanine sia per quanto attiene la struttura che il suo ruolo.

La melanina è un polimero chinonico ad elevato peso molecolare la cui struttura completa non è ancora stata chiarita ed è oggetto di studio.

Il colore della pelle è determinato dalla quantità e dal tipo di melanina presente nella pelle. Essa è assente negli albini mentre è presente dall’1 al 3% nelle etnie caucasiche e dal 18 al 43% negli africani. Il processo di sintesi e distribuzione  è chiamato melanogenesi ed è un processo che si basa sui melanociti presenti tra le cellule basali dell’epidermide.

Dal punto di vista embriologico, i melanociti derivano dai melanoblasti della cresta neurale, da dove migrano durante i primi mesi di vita nella pelle, nell’occhio, nella coclea, nelle ossa, nel sistema nervoso periferico, nel cuore e nel tessuto adiposo.

Funzioni

La sua funzione principale è quella di essere un fotoprotettore. Essa  infatti agisce da filtro assorbendo e in parte respingendo le radiazioni solari.  Limita così la produzione di radicali liberi a seguito dell’esposizione a raggi UV e quindi protegge la pelle dall’invecchiamento.

L’esposizione ai raggi solari provoca un aumento di melanina con imbrunimento della carnagione e comparsa della tipica abbronzatura.
E’ tuttavia necessario, prima di esporsi al sole, utilizzare creme solari protettive con un adeguato fattore di protezione solare.

Una lunga esposizione alla luce solare può portare a un danno del DNA delle cellule cutanee. Si ha quindi  la possibilità di insorgenza di un tumore della pelle tra cui il melanoma.
E’ dimostrata la correlazione tra la possibilità di insorgenza di una grave patologia e il colore della pelle. Le persone dalla pelle chiara sono infatti notevolmente più colpite.

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