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Incidente a Washington, un aereo di linea e un elicottero militare si sono scontrati, almeno 19 vittime: cosa sappiamo

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Un troncone dell’aereo CRJ–700 nel fiume Potomac dopo il disastro aereo di .

Un grave aereo si è verificato a Washington: alle 2:48 italiane di questa notte (20:48 locali), un aereo di linea CRJ-700 dell’American Airlines (volo AA5342), in arrivo da Wichita, Kansas, ha colliso in volo con un elicottero H60 Black Hawk, di base a Fort Belvoir, Virginia. L’elicottero stava effettuando un volo di addestramento nei pressi dell’aeroporto nazionale Reagan di Washington, a breve distanza dalla Casa Bianca. Il CRJ-700, che operava a un’altitudine di circa 100 metri e a una velocità prossima ai 200 km/h, trasportava 60 passeggeri e 4 membri dell’equipaggio. I passeggeri includevano due atleti di pattinaggio artistico. L’elicottero volava a circa 130 km/h con a bordo 3 militari.

Al momento, sono stati recuperati i corpi di almeno 19 vittime, mentre le operazioni di ricerca di eventuali superstiti continuano. Questa attività potrebbe richiedere diversi giorni. Le indagini sulle cause dell’incidente sono in corso e al momento non emergono ipotesi certe. Tuttavia, l’FBI ha escluso la possibilità di un attacco terroristico. La Farnesina ha fornito contatti per assistenza tramite l’ambasciata italiana a Washington e l’Unità di Crisi.

incidente aereo washington Ultime posizioni, velocità e altitudini registrate prima dello scontro per l’aereo di linea (JIA5342) e per l’elicottero militare (PAT25). Credit: FlightRadar24

In seguito all’impatto, entrambi i velivoli sono caduti nel fiume Potomac, dando inizio immediato alle operazioni di recupero. Secondo il comandante dei Vigili del Fuoco del District of Columbia, non è ancora chiaro se ci siano sopravvissuti. Il jet CRJ-700 si è fratturato in almeno due tronconi, mentre l’elicottero è rinvenuto capovolto nel fiume. Lo schianto, avvenuto a bassa quota, ha generato un luminoso bagliore visibile dalla torre di controllo e da videocamere di sorveglianza presenti nell’area.

aereo washington Immagine con visione notturna dell’aereo CRJ–700 sul fiume Potomac.

Le registrazioni audio della torre di controllo indicano che il controllore aveva chiesto all’equipaggio dell’elicottero se avessero visto il CRJ-700, ordinando di posizionarsi dietro l’aereo di linea. Tuttavia, dopo pochi secondi senza risposta, si è verificato l’impatto. Al momento dell’incidente, le condizioni di visibilità erano buone, con circa 10 miglia statutarie (16 km) di visibilità e venti a circa 28 km/h, con raffiche fino a 46 km/h.

Articolo in aggiornamento

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Il motivo per cui non esiste neanche un ponte sul Rio delle Amazzoni

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Il delle Amazzoni, nonostante la sua considerevole lunghezza, il numero elevato di affluenti e la vastità del bacino idrografico, è uno dei pochi fiumi di rilevanza mondiale a non avere alcuna opera di attraversamento da una riva all’altra. Non esiste, infatti, alcun ponte lungo tutto il suo corso. Le ragioni di questa assenza sono molteplici, comprendendo sia difficoltà tecniche che una scarsa necessità di infrastrutture.

Caratteristiche del Rio delle Amazzoni

Il Rio delle Amazzoni si estende da Ovest verso Est in America Meridionale, con sbocco nell’Oceano Atlantico. Attraversa il Perù, la Colombia e il Brasile, raggiungendo una lunghezza stimata di circa 7.000 km (6992 km per l’esattezza), e una portata di circa 15 mila metri cubi al secondo, rendendolo il fiume con la maggiore portata al mondo. Per quanto riguarda la lunghezza, il Rio delle Amazzoni compete con il Nilo per il titolo di fiume più lungo. La determinazione del punto di inizio preciso del corso d’ può variare, rendendo così la definizione della sua lunghezza non sempre chiara e suscettibile a discussioni scientifiche.

Assenza di ponti sul Rio delle Amazzoni

La mancanza di ponti Rio delle Amazzoni può essere attribuita principalmente all’assenza di una reale necessità. La rete stradale nella regione è relativamente modesta e vi è un numero limitato di grandi centri abitati. Di conseguenza, la domanda di spostamenti attraverso il fiume è ridotta. A differenza di altri corsi d’acqua, come il Nilo, dove città come Il Cairo sono attraversate dal fiume e richiedono una rete di infrastrutture per facilitare gli spostamenti.

In aggiunta, ci sono vari fattori che complicano la costruzione di ponti:

  • Le condizioni del terreno nei pressi del fiume pongono sfide alla costruzione, considerate le significative oscillazioni della falda acquifera. La scelta di fondazioni profonde appare necessaria, ma la loro realizzazione deve tenere conto delle specificità del terreno.
  • Le condizioni climatiche e le variazioni stagionali rappresentano ulteriori ostacoli. In particolare, le abbondanti piogge della stagione umida incidono sul livello dell’acqua, influenzando la progettazione delle strutture.
  • Le variazioni del livello idrico richiedono studi approfonditi per garantire che le strutture possano sopportare eventuali aumenti significativi dell’acqua durante i periodi di piogge intense.

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Sebbene queste problematiche siano valide motivazioni per l’assenza di ponti, non esistono attualmente progetti ufficiali di fattibilità per infrastrutture che attraversino il Rio delle Amazzoni. Anche se le difficoltà tecniche sono significative, l’evoluzione delle tecnologie e le metodologie d’ potrebbero rendere realizzabile un’opera di attraversamento, sempre a condizione che l’investimento economico sia giustificato.

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Superate le dimensioni di Napoli con più di 5 milioni di pannelli

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Il parco fotovoltaico di Midong, situato nella regione dello Xinjiang in Cina, rappresenta attualmente l’impianto fotovoltaico più grande al mondo. Con una potenza di 5 GW e una superficie totale di 133 km², l’impianto ha la capacità di fornire energia a circa 2 di abitazioni, superando per dimensione la città di , che è di 117 km².

L’impianto fotovoltaico più grande del mondo

Questo parco fotovoltaico è stato realizzato in un’area desertica nella parte nordoccidentale della Cina grazie alla China Green Development Group, compagnia statale cinese. Con una dotazione di circa 5,26 milioni di pannelli solari, i lavori di costruzione sono iniziali nel 2020 e si sono conclusi a maggio 2024. La capacità di produzione energetica di questo impianto supera i 6 miliardi di kWh all’anno, un dato significativo che permetterà di circa 2 milioni di abitazioni. A confronto, il più grande impianto fotovoltaico in Italia, situato in Puglia, dispone di 275 mila pannelli e copre una superficie di ,5 km², fornendo energia a una popolazione di 200 mila abitanti.

Inquadratura del parco fotovoltaico di Midong dal satellite (Google Earth)

Oltre alla grandezza, il parco di Midong si distingue per l’efficienza energetica dei pannelli utilizzati, che sono bifacciali e monocristallini. I pannelli bifacciali possono assorbire l’energia solare da entrambi i lati, massimizzando la captazione della luce riflessa. I pannelli monocristallini, caratterizzati da un alto grado di purezza del silicio, offrono una maggiore efficienza rispetto ai pannelli policristallini, consentendo una migliore raccolta dell’energia solare.

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Gli impianti per energie rinnovabili in Cina

La compagnia responsabile della costruzione del parco fotovoltaico di Midong ha comunicato che l’impianto contribuirà alla riduzione delle emissioni di CO2 di circa 6 milioni di tonnellate all’anno, sostituendo fonti energetiche fossili con energia rinnovabile. La Cina, attualmente il paese con le maggiori emissioni di CO2 a livello mondiale, sta affrontando la sfida di completare la transizione energetica entro il 2060 con l’obiettivo di raggiungere la carbon neutrality.

Negli ultimi anni, la Cina ha visto la realizzazione di alcuni dei parchi fotovoltaici più grandi ed efficienti al mondo. Ad esempio, il parco di Jinchuan, con una superficie di 90 km² e una potenza di 1 GW, rappresenta uno degli investimenti significativi nel settore. L’obiettivo a lungo termine della Cina è di raggiungere una potenza complessiva di 455 GW attraverso nuove costruzioni di parchi energetici che sfrutteranno sia l’energia solare che quella eolica, con il totale previsto che è cento volte la capacità del parco di Midong.

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A causa della fusione dei ghiacci, aumenteranno le eruzioni vulcaniche in Antartide.

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Un team di ricercatori statunitensi ha pubblicato uno studio che documenta come la progressiva fusione della calotta glaciale in Antartide, causata dall’attuale riscaldamento globale, stia incrementando l’attività vulcanica nel continente. Sono stati identificati un centinaio di vulcani antartici, molti dei quali sono completamente nascosti sotto la calotta glaciale, mentre altri, come il Monte Erebus, sono visibili in superficie. Con la diminuzione del peso del ghiaccio che li ricopre, il magma nelle camere magmatiche dei vulcani può espandersi, provocando , che possono essere anche molto intense. Questo fenomeno ha implicazioni gravi, in quanto le eruzioni vulcaniche possono causare ulteriore fusione del ghiaccio e contribuire al riscaldamento globale attraverso l’emissione di anidride carbonica.

Lo studio vulcani dell’Antartide

Il gruppo di ricerca ha analizzato i ghiacciai dell’Antartide occidentale, un’area particolarmente a rischio di fusione. Questo territorio è percorso dal West Antarctic Rift System, un sistema di fratture lungo circa 3000 km, che ospita un’alta concentrazione di vulcani attivi situati prevalentemente sotto la calotta glaciale. Il magma di questi vulcani, quando entra in contatto con il ghiaccio, accelera il processo di fusione. Questo fenomeno si somma al riscaldamento globale, che porta a una progressiva riduzione dello spessore della calotta glaciale.

Il team di ricerca ha utilizzato simulazioni al computer per analizzare l’impatto dell’assottigliamento dei ghiacci sull’attività vulcanica. È noto che un legame tra questi fenomeni: per esempio, vi sono prove che circa 18.000 anni fa, al termine dell’ultima era glaciale, la fusione della calotta della Patagonia portò a un aumento dell’attività vulcanica nelle Ande, come nel caso del vulcano Calbuco. Nello studio recente, sono state simulate le variazioni di spessore dei ghiacci sopra le camere magmatiche dei vulcani antartici. Si è evidenziato che la fusione della calotta provoca un sollevamento della crosta terrestre, diminuendo la pressione nelle camere magmatiche, che permette così al magma di espandersi.

Le conseguenze delle eruzioni dei vulcani antartici

I vulcani antartici, frequentemente situati sotto i ghiacci, possono generare eruzioni difficilmente osservabili in superficie ma comunque pericolose. Il emesso da tali eruzioni può fondere il ghiaccio sottostante, riducendo ulteriormente la pressione sulle camere magmatiche e aumentando la probabilità di ulteriori eruzioni. La fusione della calotta glaciale in Antartide è principalmente causata dal riscaldamento globale, il quale è a sua volta alimentato da questo processo. Dove il ghiaccio si scioglie, le rocce scure che emergono riflettono meno radiazione solare e assorbono di più, riemettendo quindi una quantità maggiore di calore, aumentando la temperatura dell’aria. Questo processo genera un meccanismo di feedback autoalimentato. In aggiunta, le eruzioni vulcaniche immettono nell’atmosfera anidride carbonica, un gas serra che contribuisce al riscaldamento globale.

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Scoperto il metodo per produrre acqua infinita sulla Luna dalle rocce e dal vento

Scienziati cinesi hanno sviluppato un processo per estrarre dalla regolite lunare sfruttando il vento solare: questa scoperta potrebbe cambiare il futuro dell’esplorazione spaziale e della colonizzazione umana.

©NASA

La , tradizionalmente considerata un luogo arido e inospitale, nasconde al suo interno una risorsa preziosa come l’acqua. Grazie a recenti ricerche, i ricercatori cinesi hanno proposto un per estrarre acqua dal suolo lunare, utilizzando l’idrogeno presente e imprigionato dal vento solare. Questa innovazione ha il potenziale di trasformare le nostre prospettive sull’esplorazione spaziale e sulla possibile colonizzazione lunare.

Per miliardi di anni, il suolo lunare è soggetto a un bombardamento da parte del vento solare, composto da particelle cariche provenienti dal Sole, che ha portato all’intrappolamento di atomi di idrogeno nei minerali della regolite, il sottile strato di polvere sulla Luna. I campioni raccolti dalla missione cinese Chang’e-5 hanno rivelato che è possibile convertire questi atomi di idrogeno in acqua. Il processo consiste nel riscaldare il suolo lunare a temperature superiori ai .000°C, favorendo l’interazione tra l’idrogeno e gli ossidi di ferro presenti nella regolite, producendo vapore acqueo che, una volta condensato, si trasforma in acqua liquida.

Con un grammo di regolite è possibile produrre tra i 51 e i 76 milligrammi di acqua, mentre una tonnellata di suolo lunare potrebbe generare oltre 50 chilogrammi di acqua, sufficiente per il fabbisogno di 50 persone per un giorno intero.

Ilmenite: il tesoro nascosto nel suolo lunare

Tra i minerali presenti sulla Luna, l’ilmenite (FeTiO3) si è dimostrato particolarmente adatto per l’estrazione di acqua. Questo minerale, abbondante sulla superficie lunare, è ricco di idrogeno e presenta una struttura che permette di assorbire e trattenere particelle del vento solare. La versione lunare dell’ilmenite ha una struttura atomica più ampia rispetto a quella terrestre, consentendo una maggiore immagazzinamento di idrogeno e un processo di estrazione ancora più efficiente.

Inoltre, la ricerca ha mostrato che la temperatura per l’estrazione dell’acqua può essere ridotta a soli 200°C, minore rispetto ai 1.000°C iniziali, abbattendo i costi energetici e aumentando la sostenibilità dell’operazione in un ambiente con risorse limitate.

La missione Chang’e-5

La missione Chang’e-5, completata nel 2020, ha riportato sulla Terra 1.731 grammi di campioni lunari, offrendo l’opportunità di analizzare in dettaglio la composizione del suolo lunare e il suo potenziale come risorsa nell’esplorazione spaziale. I risultati hanno dimostrato che la regolite lunare non è solo polvere inerte, ma una riserva di elementi utili, inclusi idrogeno e acqua necessari per sostentare la vita umana.

Questa capacità di estrarre acqua direttamente dalla Luna è fondamentale non solo per la vita umana, ma anche per la generazione di ossigeno e carburante. La disponibilità di risorse idriche lunari potrebbe ridurre significativamente la necessità di trasporto di acqua dalla Terra, abbattendo costi e complessità logistiche.

Dove trovare l’acqua sulla Luna

La distribuzione dell’idrogeno sulla superficie lunare è variabile. Le regioni equatoriali, esposte al vento solare, risultano particolarmente adatte per la conversione dell’idrogeno in acqua, mentre le aree ad alta latitudine trattengono maggiore idrogeno grazie a una minore esposizione alla radiazione solare. Queste informazioni saranno essenziali per future missioni spaziali per identificare le zone più ricche di risorse.

La scoperta dei ricercatori cinesi rappresenta un importante passo avanti nell’ambito dell’esplorazione spaziale, potenzialmente avvicinando l’umanità al sogno di stabilire una presenza permanente sulla Luna. La valorizzazione delle risorse naturali lunari e lo sviluppo di tecnologie efficienti sono essenziali per il futuro delle missioni spaziali.

Fonte: Nanjing University

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Come riconoscere e difendersi dalle truffe romantiche che fanno leva sui sentimenti

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Il fenomeno delle ha recentemente attirato l’attenzione mediatica, in particolare per il caso di una donna francese di 53 anni che ha perso circa 830.000 euro, convinta di avere una relazione con una celebrità. Questo tipo di truffa, noto come romance scam, si basa su relazioni fittizie cultivate dai truffatori con le vittime, spesso utilizzando profili falsi creati social network o sulle app di incontri. Obiettivo di questa frode è l’instaurazione di un legame emotivo che porti la vittima a inviare denaro in caso di necessità.

Funzionamento delle truffe romantiche

Le romance scam si sviluppano attraverso un rapporto interamente digitale costruito sui social o sulle app di dating, nel quale il truffatore evita incontri diretti creando scuse plausibili. I criminali, infatti, non si limitano a contattare a caso: analizzano dettagliatamente il profilo della vittima per costruire un’immagine credibile di un finto amante, attingendo a informazioni come età, località e interessi. Le foto utilizzate nel profilo sono spesso rubate o generate con intelligenza artificiale, aumentando il grado di partecipazione emotiva della vittima.

Strategie di manipolazione

I truffatori instaurano rapidamente un rapporto di dipendenza emotiva attraverso tecniche di social engineering, mirate a sfruttare la vulnerabilità delle . Con una comunicazione costante e affettuosa, si sforzano di generare una connessione profonda, restandone sempre più distanti fisicamente con scuse. Frasi di amore intenso e promesse di una vita insieme sono frequentemente utilizzate per manipolare le vittime, portandole a inviare denaro sotto varie pretese, come spese mediche o aiuto finanziario per presunti problemi economici.

Statistiche e riconoscimento delle truffe

Dai dati disponibili, si evince che nel 2021 in Italia sono stati segnalati furti per un valore di 4,5 milioni di euro a causa di truffe romantiche, mentre negli Stati Uniti il totale delle perdite ha raggiunto i 547 milioni di dollari, con un incremento del 50% rispetto all’anno precedente. Le fasce d’età maggiormente colpite sono gli over 55, ma anche i più giovani non sono esenti da rischi. Riconoscere una possibile truffa è fondamentale; è utile effettuare ricerche online sull’immagine del profilo sospetto e prestare attenzione a segnali come l’evitamento di videochiamate o la richiesta di denaro.

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Un pontile a Marina di Massa è stato colpito da una nave cargo a causa del maltempo, si teme il danno ambientale

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Credit: Guardia Costiera

Nella tarda serata del 28 gennaio, una cargo di nome Guang Rong, battente bandiera di Cipro e lunga circa 103 metri, ha urtato un a di Massa, in Toscana, a di condizioni meteorologiche avverse e forti mareggiate. L’incidente non ha comportato feriti e i 12 membri dell’equipaggio sono stati evacuati senza difficoltà. Tuttavia, l’imbarcazione rimane incagliata e parte del pontile è stata distrutta. Al momento, si stanno monitorando possibili danni ambientali e le condizioni dello scafo sono oggetto di ispezioni.

Dinamica dell’incidente

La nave era adibita al trasporto di detriti. La dinamica dell’incidente non è ancora chiara, ma si ipotizza che il forte vento e le onde abbiano spinto la nave verso la riva, provocando l’urto della poppa contro il pontile. La Capitaneria di Porto di Marina di Massa è intervenuta rapidamente per evacuare i marinai in attesa delle operazioni di rimorchio.

Interventi in atto

Le autorità locali e le squadre di emergenza stanno attivamente lavorando per monitorare la situazione e garantire la sicurezza dell’area. Secondo le comunicazioni ufficiali, parte del pontile è crollata e la zona è stata delimitata. È richiesto di rispettare le barriere di sicurezza e di non avvicinarsi al pontile.

In risposta alle preoccupazioni ambientali, l’elicottero Nemo della Guardia Costiera sta monitorando costantemente l’area, al momento senza segnalazioni di criticità. Durante la mattinata, il Nucleo Subaquei della Guardia Costiera interverrà per ispezionare lo scavo e valutare i prossimi passi da intraprendere.

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Come si calcola la data e quali tradizioni caratterizzano la festa

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Il capodanno cinese rappresenta la principale festa popolare della Cina. La celebrazione si svolge tra il 21 gennaio e il 20 febbraio, con una data variabile di anno in anno, poiché si basa sull’antico calendario lunisolare in uso fino al 1912. In Cina, le celebrazioni comprendono tre giorni di festa nazionale e danno vita a notevoli festeggiamenti. La vigilia è dedicata alla riunione familiare per la cena, mentre il giorno successivo è caratterizzato da sfilate di carri allegorici e spettacoli. L’intero ciclo di festeggiamenti dura quindici giorni e molte delle tradizioni del capodanno sono osservate anche dalle comunità cinesi all’estero, compresi i residenti in Italia.

Il calendario cinese e la data del capodanno

La Repubblica popolare cinese utilizza il calendario gregoriano, identico a quello adottato in Occidente. Tuttavia, per le festività, come il capodanno, i cinesi seguono il calendario lunisolare, valido fino al 1912. Essendo lunisolare, il calendario determina l’inizio dell’anno in base alle fasi lunari, con la data del capodanno che varia di anno in anno, pur rimanendo compresa tra il 21 gennaio e il 20 febbraio. Per il 2025, il capodanno cinese celebrato il 29 gennaio.

Ogni anno è associato a un segno dello zodiaco cinese in un ciclo di dodici anni. L’anno 2025 sarà quindi designato come l’anno del serpente.

Il drago dello zodiaco cinese (credits Angelus)
Il drago dello zodiaco cinese. Credit: Angelus

Le usanze del capodanno in Cina

Il capodanno cinese, nota ufficialmente come Festa di primavera, ha origini antiche, risalenti alla dinastia Han, tra il III secolo a.C. e il III d.C. Con il si sono sviluppate numerose tradizioni legate a questa festività. Attualmente, il capodanno prevede tre giorni di festa nazionale, che spesso, uniti ai fine settimana, danno vita a una settimana di vacanza. Durante questo periodo, molte rientrano nelle proprie città di origine. Le usanze variano a seconda delle regioni, ma alcune tradizioni sono diffuse, come il cenone della vigilia, nel quale si serve cibo abbondante, spesso accompagnato dall’hot-pot.

Durante la giornata di capodanno, si svolge la Danza del leone, una sfilata di carri allegorici rappresentanti un leone, e vengono accesi fuochi d’artificio. I festeggiamenti culminano al quindicesimo giorno, durante il quale ha luogo la Festa delle lanterne, in le famiglie escono portando lanterne cinesi, talvolta fatte volare dai bambini.

Festival delle Lanterne (credits -Zest)
Festival delle Lanterne. Credit: Zest

allestimenti per il capodanno, il colore rosso è predominante e una delle tradizioni consiste nel regalare denaro, spesso in piccole quantità, all’interno di buste rosse.

Il capodanno cinese fuori dalla Cina

Il capodanno non è celebrato soltanto in Cina, ma anche in numerosi Paesi dell’Estremo Oriente e tra le comunità cinesi emigrate nel resto del mondo. In molte località orientali, la festività è stata introdotta dai cittadini cinesi, che si sono integrati nella cultura locale, rendendo il capodanno un evento riconosciuto, a volte anche come festa nazionale.

Le comunità cinesi negli Stati Uniti e in Europa festeggiano il capodanno, anche se in misura limitata rispetto agli altri cittadini in alcune località. Tuttavia, in California e nello Stato di New York, la celebrazione è particolarmente viva e riconosciuta.

In Italia, le celebrazioni del capodanno si svolgono nelle città con una significativa presenza di comunità cinesi, come Milano, Roma e Prato.

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Negli USA il Golfo del Messico sarà denominato “Golfo d’America” su ordine di Trump su Google Maps

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ha annunciato che nella versione di Google Maps il del Messico rinominato in “Golfo d’America”, mentre la montagna Denali in Alaska tornerà a chiamarsi “Monte McKinley”. Questa decisione è stata confermata dalla piattaforma delle mappe di Alphabet ed è il risultato di recenti ordini esecutivi firmati dal Presidente degli Stati Uniti. Google segue la prassi di adeguarsi alle denominazioni ufficiali adottate dal governo federale, che provengono dal Geographic Names Information System (GNIS). Di conseguenza, una volta aggiornati i nomi nel GNIS, essi appariranno automaticamente modificati su Google Maps per gli utenti americani.

Modifiche e Denominazioni Globali

Le modifiche non saranno tuttavia uniformi a livello globale. In Messico, il nome “Golfo del Messico” resterà invariato, mentre in altri Paesi, come l’Italia, Google mostrerà entrambe le denominazioni per garantire un’informazione più completa. Situazioni di questo tipo sono già state riscontrate in passato per altre località. La scelta di rinominare queste aree ha suscitatore reazioni contrastanti, poiché la toponomastica rappresenta una parte importante della storia e dell’identità culturale di un territorio. Attualmente, Apple, sviluppatore di Apple Maps, non ha preso una posizione ufficiale riguardo alla modifica.

Motivazioni dei Cambiamenti Toponimici

L’ esecutivo risalente al 20 gennaio fa parte di un programma più ampio volto a ripristinare nomi storici rilevanti per la tradizione americana. Il Monte McKinley era il nome usato precedentemente, legato al 25° presidente degli Stati Uniti, William McKinley. Tuttavia, l’attuale denominazione Denali è utilizzata storicamente dalle popolazioni native dell’Alaska. Nel 2015, durante l’amministrazione Obama, il nome venne cambiato per riconoscere tale patrimonio culturale. La decisione attuale segna un’inversione di tendenza rispetto a questa politica.

Per quanto concerne il Golfo del Messico, il cambio di nome a “Golfo d’America” si propone come un’azione simbolica e politica, sottolineando l’importanza strategica di questa area, attraversata da porti, industrie petrolifere e rotte commerciali fondamentali per l’economia americana. Sebbene l’introduzione del nuovo nome possa suscitare questioni diplomatiche, Google ha confermato che il nome “Golfo del Messico” rimarrà visibile agli utenti messicani, mentre in altre nazioni verranno presentate entrambe le denominazioni.

Tempistiche per l’Implementazione delle Modifiche

La tempistica per l’aggiornamento dei nomi nel GNIS non è ancora chiara. Il Dipartimento degli Interni degli Stati Uniti ha reso noto che lo U.S. Board on Geographic Names sta lavorando per modificare rapidamente la nomenclatura ufficiale nel GNIS affinché rifletta questi cambiamenti. Tali modifiche avranno effetto immediato per l’uso federale.

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Ricette con gli avanzi: l’app contro lo spreco alimentare creata da due 17enni quasi per gioco conquista tutti

Basta cibo buttato perché dimenticato nel frigo: con l’app “Cucinalo”, l’IA trova tantissime per poterlo riutilizzare e non sprecare

@cucinalo.app/Instagram

giovani di Lubrense hanno sviluppato un progetto innovativo per combattere lo alimentare: l’applicazione “Cucinalo”. Questa soluzione pratica e sostenibile permette di riutilizzare ingredienti dimenticati in frigorifero o in dispensa grazie all’integrazione di intelligenza artificiale e arte culinaria.

Il progetto ha preso forma durante un ritorno da una giornata al mare. Un appassionato di tecnologia e un futuro cuoco hanno deciso di unire le loro competenze per creare un’app utile. La rielaborazione dei piatti suggerita dall’intelligenza artificiale risponde a una necessità percepita, specialmente da chi lavora in cucina e osserva quotidianamente sprechi alimentari.

Funzionalità dell’app

“Cucinalo” opera in modo semplice. L’utente deve fotografare gli ingredienti a disposizione e l’app fornisce ricette personalizzate, tenendo conto di intolleranze e preferenze alimentari, incluse opzioni vegane e vegetariane. Le ricette fornite sono accompagnate da istruzioni dettagliate, contenenti quantità, modalità di cottura e consigli per migliorane la presentazione.

Risultati e impatto

Dal lancio avvenuto il 27 dicembre 2024, “Cucinalo” ha attratto oltre 3.000 utenti, con più di 200 chili di cibo riutilizzato grazie ai suggerimenti dell’app. I creatori hanno autofinanziato il progetto, dimostrando fiducia nell’idea. Hanno già in cantiere nuovi sviluppi, inclusa la digitalizzazione di ricettari tradizionali per consentire la condivisione delle ricette familiari.

La combinazione di modernità e tradizione rappresenta un passo avanti nella lotta contro lo spreco alimentare, favorendo pratiche più sostenibili e un maggiore rispetto per il cibo. La comunità culinaria sta così per avvantaggiarsi di una risorsa innovativa pensata per .

Fonte: Cucinalo

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Aereo in pista all’aeroporto di Busan in Corea del Sud prende fuoco, salvate 174 persone nell’Airbus

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Immagine di Stock

Un grave si è verificato ieri, 28 gennaio 2025, intorno alle 22:30 (ora locale), presso l’aeroporto internazionale di Gimhae nella città sudcoreana di Busan. Un Airbus in fase di atterraggio ha preso sulla pista, costringendo le autorità a evacuare i 167 passeggeri e i 7 membri dell’equipaggio a bordo. Non risultano , ma sono stati segnalati 3 feriti lievi, infortunatisi durante le operazioni di evacuazione tramite gli scivoli gonfiabili. L’aereo, gestito da Air Busan, era diretto a Hong Kong e le cause dell’incendio sono ancora in fase di accertamento; secondo le prime indagini, le fiamme sarebbero originate dalla coda del velivolo.

Secondo incidente significativo

Questo evento rappresenta il secondo incidente aereo significativo nella zona di Busan, dopo il disastro del 29 dicembre, che vide coinvolto un aereo della Jeju Air, schiantatosi sulla pista dell’aeroporto di Muan e causando 181 vittime.

Caratteristiche del velivolo

L’aereo coinvolto nell’incidente è un Airbus A321 di 17 anni, con una lunghezza di 44,51 m, una larghezza di 3,97 m e un’apertura alare di 35,80 m. Le autorità, al momento, non hanno raccolto elementi sufficienti per determinare le cause effettive dell’incidente, sebbene vi sia un consenso iniziale sull’origine delle fiamme. L’intervento dei Vigili del Fuoco è avvenuto rapidamente, con una risposta sul posto in otto minuti e le fiamme domate in meno di un’ora.

I passeggeri hanno descritto un’impressionante rapidità con il velivolo si è riempito di fumo nero, ma, fortunatamente, tutti sono riusciti a evacuare in sicurezza dopo soli 21 minuti dalla comparsa delle prime fiamme.

Per approfondire il disastro di Muan e le sue cause, è disponibile un video informativo sull’argomento:

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