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La non linearità della regolazione del volume sui nostri dispositivi dipende dal nostro udito

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Quando si regola il volume di uno smartphone, di un computer o di cuffie, si potrebbe erroneamente supporre che un’impostazione al 50% corrisponda esattamente alla metà del suono prodotto a pieno volume. In realtà, la percezione dei suoni da parte dell’orecchio umano è di natura logaritmica. Ciò significa che un suono percepito come il doppio rispetto a un altro ha in effetti una potenza sonora dieci volte superiore, non semplicemente il doppio. principio è alla base della scala dei decibel (dB), che non segue una crescita uniforme ma esponenziale.

Percezione del suono e scala logaritmica

L’ umano si basa su una scala logaritmica; per percepire un suono come due volte più forte, l’intensità reale deve aumentare di dieci volte. Questa caratteristica biologica ha portato a una della scala dei decibel in non lineare. Ad esempio, un suono di 60 dB non è il doppio di un suono di 30 dB, ma mille volte più potente in termini di energia sonora. Se fosse adottata una progressione lineare, le prime metà della regolazione sarebbero quasi impercettibili, mentre gli ultimi incrementi avrebbero un impatto molto significativo.

Curve logaritmiche e regolazione del volume

Per affrontare questa sfida, il controllo del volume è implementato con curve logaritmiche. Quando l’utente imposta il volume al 50%, l’output non corrisponde semplicemente alla metà della potenza sonora di un’impostazione a 100%, ma a un valore intermedio calibrato per risultare più naturale possibile. Questa metodologia è comune nei sistemi operativi mobile, come Android e iOS, i quali regolano il volume per evitare salti bruschi o variazioni troppo piccole. Tuttavia, non tutti i software adottano tecniche adeguate. Un caso noto è YouTube su desktop, dove il controllo del volume è meno reattivo nelle prime impostazioni, mentre negli ultimi incrementi il suono cresce in modo sproporzionato.

Diversità nei di output

Un’altra complicazione nella regolazione del volume deriva dalla diversità dei dispositivi audio. Cuffie e altoparlanti reagiscono in modo differente ai cambiamenti di volume, e alcuni dispositivi possono enfatizzare determinate frequenze sonore, influenzando così ulteriormente la percezione del volume. Per questo motivo, i produttori sviluppano profili specifici per adattare il comportamento del controllo in base al dispositivo utilizzato. Ad esempio, molte cuffie wireless sul mercato sono dotate di curve di volume personalizzate per migliorare la percezione dell’audio a volumi bassi.

La regolazione del volume, sebbene possa sembrare un aspetto secondario, implica un complesso equilibrio tra ingegneria del suono, percezione umana e design dell’interfaccia utente. Comprendere questi meccanismi aiuta a riconoscere piccole incongruenze che possono rendere meno intuitive certe esperienze d’uso rispetto ad altre.

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Mi scuso, ma non hai fornito un titolo originale da riscrivere. Per favore, forniscilo e procederò con la rielaborazione richiesta.

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La lingua inglese presenta una varietà di differenze tra le sue varianti britannica e americana. Queste differenze si manifestano in vari aspetti, come il lessico, la pronuncia, l’ortografia e la grammatica. Gli elementi distintivi derivano da evoluzioni storiche e influenze culturali. Di seguito sono elencate 10 coppie di parole con significato equivalente in inglese britannico e americano.

1. Biscuit (UK) – Cookie (US)

Nel Regno Unito, il termine biscuit viene utilizzato per riferirsi a ciò che negli Stati Uniti è chiamato cookie. Questa differenza di terminologia portare a confusione, poiché richiedere un biscuit negli USA comporta ricevere un panino.

2. Flat (UK) – Apartment (US)

In inglese britannico, il termine flat indica un appartamento situato all’interno di un edificio, mentre in inglese americano è più comune utilizzare apartment.

3. Lift (UK) – Elevator (US)

Per riferirsi all’ascensore, gli inglesi usano lift, mentre negli Stati Uniti si utilizza elevator. Questa differenza è rilevante in contesti architettonici e ingegneristici.

4. Lorry (UK) – Truck (US)

Il termine per “camion” varia tra le due culture: lorry è utilizzato nel Regno Unito, mentre truck è il termine usato negli Stati Uniti. Altri termini americani per camion includono rigs, semi e tractor.

5. Holiday (UK) – Vacation (US)

Le vacanze, in cui ci si allontana dal o dalla scuola, sono indicate con holiday nel Regno Unito e vacation negli Stati Uniti. È importante notare che in America holiday è utilizzato occasionalmente, riferendosi a festività ufficiali.

6. Boot (UK) – Trunk (US)

La parte posteriore di un’auto è conosciuta come boot in inglese britannico e trunk in inglese americano.

7. Tap (UK) – Faucet (US)

Il rubinetto è chiamato tap nel Regno Unito, mentre in America si usa faucet. Sebbene tap sia utilizzato negli Stati Uniti, lo è in meno frequente e in contesti specifici come tap water.

8. Autumn (UK) – Fall (US)

L’autunno è denominato autumn in inglese britannico e fall in inglese americano. La parola britannica deriva dal latino, mentre la versione americana è un’abbreviazione di “fall of the leaf“.

9. Sweets (UK) – Candy (US)

Per quanto riguarda i dolci, gli inglesi si riferiscono a essi come sweets, mentre negli Stati Uniti il termine candy include anche i prodotti a base di cioccolato.

10. Nappy (UK) – Diaper (US)

Il termine utilizzato nel Regno Unito per il pannolino è nappy, mentre negli Stati Uniti è diaper. Questa distinzione è particolarmente importante per i genitori e i professionisti nel campo della prima infanzia.

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Ritrovano l’orientamento in montagna grazie alle mappe di Pokémon Go

Neanche Google Maps riusciva ad aiutarli a causa del fatto che alcuni sentieri non apparivano: così tre escursionisti dispersi in Spagna si sono affidati a Pokémon Go ed è stata la soluzione vincente.

@stux/Pixabay

Un’escursione tra le montagne spagnole si è trasformata in un’esperienza di puro terrore per tre escursionisti, che si sono trovati disorientati in una fitta foresta punti di riferimento chiari. ore di tentativi di trovare una via d’uscita, l’idea di utilizzare l’app di Pokémon Go ha rivelato una soluzione inaspettata. alle del gioco, il gruppo è riuscito a identificare percorsi corrispondenti alla loro posizione, non visibili su altre piattaforme. Seguendo questi tracciati, gli escursionisti sono riusciti a tornare al punto di partenza in sicurezza.

Pokémon Go, sviluppato da Niantic, utilizza una mappa alternativa rispetto a servizi analoghi come Google Maps o Apple Maps. La piattaforma si basa su Open Street Map (OSM), un sistema open source che permette agli utenti di contribuire direttamente alla creazione delle mappe, rendendo visibili anche aree meno battute e sentieri di montagna solitamente ignorati dalle mappe commerciali.

Accuratezza delle mappe e applicazioni in contesti di emergenza

La mappa di Pokémon Go si è rivelata sorprendentemente accurata rispetto al terreno esplorato, dimostrando la potenziale utilità di strumenti creati per il divertimento in situazioni di emergenza. Questa esperienza evidenzia come la tecnologia possa avere applicazioni inaspettate e salvavita.

Il ruolo della comunità nella mappatura

Niantic evidenzia il ruolo fondamentale della community di Pokémon Go nel mantenere aggiornata la mappa del gioco. I giocatori possono registrare nuovi percorsi semplicemente camminando con il gioco attivo, contribuendo a una rete di informazioni sempre più completa e dettagliata.

Innovazioni future nella mappatura

L’azienda sta inoltre sviluppando un modello avanzato di mappatura 3D basato su intelligenza artificiale, sfruttando i dati forniti dagli utenti per creare rappresentazioni spaziali più precise. Questo sistema potrebbe rivoluzionare il in cui i videogiochi interagiscono con il mondo reale, migliorando non solo l’esperienza di gioco, ma anche la sicurezza e l’esplorazione in ambienti naturali.

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La “terza guerra mondiale a pezzi” è davvero.

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Come indicato da enti come l’ACLED e lo IED, attualmente nel mondo si stanno verificando 56 conflitti, il numero più alto dalla Seconda Guerra . Questi eventi coinvolgono direttamente o indirettamente almeno 92 Paesi, inclusa l’Italia, e hanno costretto oltre 100 milioni di persone a migrare, sia all’interno dei confini nazionali che all’estero, per sfuggire alla violenza. Negli ultimi cinque anni, i casi di violenza associabili a situazioni di conflitto sono quasi raddoppiati, passando da oltre 104.000 nel 2020 a quasi 200.000 nel 2024, di cui metà rappresentati da bombardamenti. Questi eventi hanno causato oltre 233.000 decessi solo nel 2024, con stime che potrebbero essere al ribasso. La situazione è considerata così instabile che vari analisti parlano di una “terza guerra mondiale a “.

Le cause delle guerre attuali

La crescente violenza nel mondo e la militarizzazione di molti Stati sono attribuibili a diversi fattori, dei quali due sono particolarmente significativi: i cambiamenti tecnologici e l’aumento della competizione geopolitica globale. L’uso militare di tecnologie come i droni, cresciuto di oltre il .400% dal 2018, insieme all’impiego di ordigni esplosivi improvvisati, ha facilitato e reso più economico per i gruppi non statali condurre attacchi significativi. In Yemen, ad esempio, i ribelli Houthi hanno impiegato queste tecnologie per sfidare potenze maggiori, mentre nel conflitto russo-ucraino l’uso di simili strumenti è ampiamente testimoniato.

Inoltre, il passaggio da un ordine mondiale unipolare, dominato dagli Stati Uniti, a un contesto multipolare ha favorito la proliferazione dei conflitti. La relativa debolezza degli Stati Uniti, insieme alle divisioni interne e alla difficoltà di intervento nei vari quadranti, ha consentito a Paesi e gruppi armati di attivarsi e condurre operazioni che prima non avrebbero considerato. Potenze come , Russia e Turchia stanno cercando di espandere la loro influenza in aree colpite da conflitti, mentre l’Unione Europea sembra avere difficoltà a esercitare la propria capacità di prevenzione e risoluzione dei conflitti.

I principali conflitti in corso nel mondo

Tra i principali conflitti attuali, si evidenzia la guerra in Palestina, che dal 2023 ha causato oltre 50.000 vittime, soprattutto nella Striscia di Gaza. Israele ha intensificato l’uso della forza in risposta agli attacchi di Hamas, mirando a consolidare la propria posizione militare in Medio Oriente e a indebolire i nemici regionali, come Hezbollah e l’Iran. Quest’ultimo si trova in una situazione critica sia internamente che a livello internazionale, complicata dal recente cambiamento di regime in Siria.

In Ucraina, la guerra continua ad essere il conflitto più mortale al mondo, con la Russia che cerca di negoziare da una posizione di forza. In Myanmar, operano quasi 200 gruppi armati legati a diverse etnie locali. In Pakistan, il 2024 è stato uno degli anni più violenti dell’ultimo decennio, con un deterioramento della sicurezza, soprattutto lungo il confine con l’Afghanistan. In Africa, regioni come il Sahel, il Sudan e il Corno d’Africa sono teatro di conflitti tra gruppi jihadisti e mercenari russi. In America Latina, Paesi come Haiti, Venezuela e Messico continuano a fronteggiare situazioni di estrema precarietà, aggravate dall’attività dei cartelli della droga.

future

Il crescente numero di conflitti e Paesi coinvolti suggerisce un panorama allarmante. La proliferazione di gruppi armati, l’uso di nuove tecnologie, l’aumento della spesa militare e l’instabilità geopolitica contribuiscono a un incremento della violenza contro i civili, con un reale rischio di guerre più estese. Le prospettive future rimangono quindi preoccupanti, rendendo necessario un impegno collettivo per la pace.

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La pastorizzazione del latte avviene in questo modo.

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La pastorizzazione, processo di riduzione della carica microbica negli alimenti, fu sviluppata dal chimico francese Louis Pasteur nella seconda metà dell’Ottocento. metodo aumenta la sicurezza e la durata di conservazione degli alimenti, con particolare riferimento al latte. La pastorizzazione del latte implica il riscaldamento a temperature superiori ai 60 °C per vari intervalli di , a seconda del procedimento utilizzato. L’alta temperatura riduce la proliferazione di microrganismi, rendendo il prodotto microbiologicamente sicuro, in conformità con le normative nazionali. Tuttavia, i contaminanti chimici, come pesticidi, richiedono monitoraggi e controlli specifici prima del processo.

La pastorizzazione: da vino a latte

Nel 1863, Pasteur indagò sui problemi dell’industria vinicola francese, scoprendo che il deterioramento del vino durante il trasporto era causato da batteri che provocavano fermentazione acetica. Concepite per eliminare questi microrganismi senza alterare le proprietà organolettiche, le tecniche di riscaldamento a circa 60°C/70°C permisero di estendere l’applicazione del metodo anche ad altri alimenti, in particolare al latte.

Nel latte, l’obiettivo della pastorizzazione è ridurre i microrganismi indesiderati, prolungando il periodo di conservazione. Il latte crudo ha una shelf life significativamente inferiore rispetto al latte pastorizzato, poiché i microrganismi possono proliferare e alterare le sue caratteristiche.

Come avviene la pastorizzazione del latte

La pastorizzazione coinvolge temperature elevate per ben definiti. Esistono tre principali tipologie:

– LTLT (Low Temperature Long Time): riscaldamento a 63°C per 30 minuti.
– HTST (High Temperature Short Time): riscaldamento a 72°C per 15 secondi.
– UHT (Ultra High Temperature): temperature superiori a 100°C per meno di 10 secondi.

Temperature più elevate consentono un trattamento più breve, necessario per mantenere la qualità del prodotto e prevenire alterazioni indesiderate. A livello industriale, i pastorizzatori utilizzano scambiatori di per riscaldare il latte senza contatto diretto tra il latte e il fluido termico. Dopo la pastorizzazione, il latte viene rapidamente raffreddato tra i 4°C e i 6°C per prevenire la proliferazione di batteri termofili.

Contaminanti non eliminati dalla pastorizzazione

Il processo di pastorizzazione riduce i contaminanti biologici, ma non elimina quelli chimici, come pesticidi e micotossine. Questo richiede controlli preventivi e monitoraggio prima della pastorizzazione. La pastorizzazione, pur essendo efficace nella riduzione della carica microbica, non garantisce una sterilizzazione totale. Alcuni batteri, come quelli del genere Bacillus, possono sopravvivere a questo trattamento.

Secondo la normativa , il latte bovino deve presentare un numero limite di germi mesofili aerobi per millilitro. La pastorizzazione deve soddisfare specifici criteri di verifica per garantire che il latte sia sicuro per il consumo.

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Trump e J.D. Vance sono seguiti sui social senza volerlo: la spiegazione non è un complotto

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La recente transizione amministrativa negli Stati Uniti ha portato a un cambiamento automatico dei follower su piattaforme come Facebook e Instagram, dove molti utenti si sono ritrovati a seguire gli account ufficiali di Donald e J.D. . Si tratta di un processo standard legato alla gestione degli account istituzionali della Casa Bianca. In occasione di ogni nuovo insediamento, gli account ufficiali, come @potus per il Presidente e @vp per il Vicepresidente, vengono trasferiti alla nuova leadership mantenendo intatti i follower e archiviando i contenuti precedenti. Gli utenti che seguivano Joe Biden e Kamala Harris tramite questi account ora seguono automaticamente Trump e Vance. Meta, la società proprietaria di Facebook e Instagram, ha confermato che tale procedura è prassi consolidata in occasione dei cambi di amministrazione.

Distinzione tra account personali e istituzionali

La confusione generata da fenomeno è attribuibile alla mancanza di consapevolezza da parte di molti utenti riguardo alla differenza tra account personali e istituzionali. Gli account personali di Trump e Vance sono distinti da quelli ufficiali della Casa Bianca, gestiti dall’amministrazione attuale. Non si tratta di un tentativo di influenzare il seguito di determinati politici, ma di una procedura tecnica finalizzata a garantire la continuità delle comunicazioni governative su canali ufficiali.

Alcuni utenti hanno reso noto di aver avuto difficoltà nel disattivare il follow di questi account, dando origine a diverse teorie del su presunti abusi da parte di Meta. Un portavoce della società ha spiegato che potrebbero esserci ritardi nel processamento delle richieste di follow e unfollow, specialmente durante il passaggio di amministrazione. Questa prassi è stata già adottata in transizioni precedenti, come quella da Barack Obama a Donald Trump nel 2016 e da Trump a Biden nel 2020. Il portavoce ha chiarito: “Le persone non sono state obbligate a seguire automaticamente nessuno degli account ufficiali di Facebook o Instagram del Presidente, del Vicepresidente o della First Lady. Questi account sono gestiti dalla Casa Bianca, quindi con una nuova amministrazione, il contenuto di quelle Pagine cambia.”

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A sinistra uno screenshot dell’account @POTUS su X durante l’amministrazione Biden; a destra lo stesso account @POTUS aggiornato dopo l’insediamento di Trump.

Archiviazione dei contenuti precedenti

Per quanto riguarda i post delle amministrazioni precedenti, questi non vengono eliminati, ma archiviati presso la NARA (National Archives and Records Administration), l’agenzia federale responsabile della conservazione dei documenti ufficiali. Ciò garantisce che le comunicazioni di ogni amministrazione rimangano accessibili sia per motivi di trasparenza sia per la ricerca storica. Anche altri account ufficiali, come quello del portavoce della Casa Bianca, seguono un processo simile durante i passaggi amministrativi.

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Il Fact Checking: definizione, modalità di svolgimento e importanza

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Il Fact , ovvero il processo di verifica delle informazioni, riveste un ruolo fondamentale nel panorama attuale della comunicazione. Questa pratica è essenziale per combattere la disinformazione, smascherare le fake news e garantire un dibattito pubblico basato su dati confermati. Recentemente, il tema è tornato al centro dell’attenzione dopo le dichiarazioni sull’approccio di Meta riguardo alla gestione della verifica delle informazioni network.

Cosa significa Fact Checking e come funziona

Il processo di Fact Checking si articola in diverse fasi:

  • Identificazione dell’informazione da verificare: si focalizzano affermazioni con un impatto significativo sul pubblico.
  • Raccolta delle fonti: si cercano fonti attendibili, tra cui documenti ufficiali e articoli di giornalismo accreditato.
  • Verifica incrociata: le informazioni raccolte confrontate per garantirne coerenza e aggiornamento.
  • Valutazione: le affermazioni vengono classificate, utilizzando scale come “Vero”, “Parzialmente vero” o “Falso”.
  • Pubblicazione dei risultati: il processo di verifica viene documentato, consentendo al pubblico di valutare l’affidabilità delle conclusioni.

Perché il Fact Checking è fondamentale

La disinformazione si propaga in modo rapido attraverso le piattaforme digitali. Le fake news possono avere conseguenze gravi, influenzando eventi significativi come elezioni o sanitarie. Durante la pandemia da COVID-19, si sono diffuse molte informazioni false, rendendo il Fact Checking cruciale per garantirne una corretta informazione.

Fact Checking, Facebook e altri social media

Le piattaforme digitali svolgono un ruolo centrale nella diffusione delle informazioni e hanno iniziato ad adottare strategie di Fact Checking. Facebook, ora Meta, ha collaborato con organizzazioni indipendenti per verificare i contenuti pubblicati. Recentemente, Zuckerberg ha annunciato un cambiamento nell’approccio al Fact Checking, orientandosi verso una maggiore trasparenza e autonomia degli utenti, consentendo loro di accedere a fonti alternative per la verifica delle informazioni.

Questa scelta implica un processo distribuito di Fact Checking, coinvolgendo la comunità digitale. Tuttavia, ci sono preoccupazioni riguardo alla potenziale diffusione di fake news in assenza di un’autorità centrale.

Anche se non tutti possono essere esperti di verifica, esistono semplici linee guida per riconoscere le fake news, come controllare la fonte, verificare la data, cercare conferme presso altre testate e prestare attenzione a titoli sensazionalistici.

Con l’avvento dell’intelligenza artificiale, il Fact Checking si sta evolvendo, con strumenti di machine learning che possono analizzare rapidamente i dati. Tuttavia, la componente umana rimane imprescindibile, poiché il contesto culturale e sociale è complesso e richiede una comprensione profonda.

Infine, è cruciale educare il pubblico a riconoscere e combattere la disinformazione, soprattutto in un contesto dove gli utenti sono sempre più coinvolti nella verifica delle informazioni.

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Il settore dei videogiochi è in crisi e le prospettive future vengono analizzate

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Il mondo dei videogiochi sta attraversando un periodo complesso, nonostante la qualità dei titoli rilasciati sembri essere ai massimi storici. Il 2023 ha visto l’uscita di opere significative come The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom e Baldur’s Gate 3, che hanno rappresentato traguardi importanti per l’industria. Tuttavia, dietro a questa facciata soddisfacente si celano sfide organizzative, economiche e culturali che pongono interrogativi sul futuro del .

L’annuncio della chiusura di quattro studi da parte di Microsoft nel giugno 2024 ha sollevato preoccupazioni nel panorama videoludico, evidenziando l’instabilità che può interessare anche le aziende più grandi e affermate. Le questioni in atto riguardano le cause profonde di questa e i suoi effetti sul settore.

Pressioni sul settore videoludico

La discordanza tra la creatività degli sviluppatori e le scelte strategiche aziendali è diventata sempre più marcata. I cicli di sviluppo si sono allungati e complicati, generando costi elevati, mentre le aspettative economiche sono cresciute in modo esponenziale. Molte aziende puntano a produrre giochi “tripla A”, alcuni arrivando a concepire titoli “quadrupla A” o “quintupla A”. Questa situazione incrementa la pressione sugli sviluppatori, spesso costretti a lavorare in condizioni di crunch culture, con ore straordinarie e fine settimana di forzato.

Progetti ambiziosi, sviluppati con impegno nel corso degli anni, possono concludere con insuccessi a causa di scelte strategiche discutibili. Un caso rappresentativo è quello di Skull and Bones, il cui lungo percorso di sviluppo è stato segnato da ritardi e rinvii, simbolo di una gestione critica in alcune aziende del settore.

La chiusura degli studi Microsoft

La recente decisione di Microsoft di chiudere quattro studi di sviluppo ha sorprendentemente colpito il settore, poiché l’azienda era considerata una delle più solide. Gli studi colpiti sono Roundhouse Studios, Alpha Dog Studios, Arkane Austin e Tango Gameworks, tutti parte di ZeniMax, acquisita nel 2020 per 7,5 miliardi di dollari.

La chiusura di Tango Gameworks, noto per il recente successo di Hi-Fi Rush, ha sollevato interrogativi. Nonostante il gioco abbia raggiunto 3 milioni di giocatori nei suoi primi mesi e sia stato bene accolto dalla critica, non è bastato a garantire la continuità per lo studio. La scelta di chiudere un’entità con risultati significativi, mentre altri titoli, come Starfield, non hanno ottenuto lo stesso riscontro, aumenta la confusione riguardo alle motivazioni aziendali.

Matt Booty, a capo di Xbox Game Studios, ha descritto la chiusura come una scelta necessaria per concentrare risorse su progetti prioritari. Tuttavia, questa non chiarisce del tutto le ragioni di tali decisioni drastiche, alimentando speculazioni su potenziali motivazioni interne.

Fattori della crisi nel settore

Un fattore cruciale dietro la chiusura degli studi potrebbe essere il recente acquisto di Activision Blizzard da parte di Microsoft, un’operazione costata circa 70 miliardi di dollari. Tale acquisizione ha posto pressioni enormi sulla divisione gaming dell’azienda, costringendola a garantire profitti nel breve termine per giustificare tale investimento; gli studi come Arkane Austin e Tango Gameworks, con progetti a lungo termine, potrebbero essere stati considerati “sacrificabili”.

Questa visione incontra rischi considerevoli: limitare le risorse creative potrebbe compromettere la capacità dell’azienda di innovare e sviluppare nuovi franchise in un contesto competitivo crescente.

La crisi del settore videoludico mette in risalto le difficoltà affrontate da sviluppatori che lavorano in un contesto sempre più precario. Una mentalità che penalizza gli errori si sta facendo strada e porta a un clima di insicurezza, mettendo in discussione la stabilità anche per chi ha prodotto opere apprezzate.

Dinga Bakaba, capo di Arkane Lyon, ha sottolineato come sia fondamentale che la leadership sostenga gli sviluppatori, promuovendo un ambiente di lavoro favorevole alla creazione di produzioni artistiche e intrattenitive, piuttosto che trasformare l’industria in un contesto aggressivo e mercificato.

Il futuro del settore videoludico richiede cambiamenti sostanziali a livello strutturale e culturale. Saranno necessarie misure come una regolamentazione più rigorosa per contrastare la crunch culture, una sostenibilità economica che ridimensioni le aspettative e l’importanza del talento, investendo nelle competenze degli sviluppatori. Soltanto così il settore potrà affrontare le sfide attuali e continuare a offrire esperienze significative ai giocatori.

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Perché succede e come si può rimediare

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Le borse sotto gli occhi, spesso associate alle occhiaie, sono una manifestazione visibile di stanchezza e mancanza di riposo. Questi inestetismi, sebbene possano apparire preoccupanti, sono generalmente innocui e temporanei. La causa primaria di gonfiore, sia localizzato che generalizzato, è il ristagno dei liquidi, che derivare da diversi fattori, tra cui sonno insufficiente, consumo di alcol e fumo, dieta non equilibrata e stress, che contribuisce anche a una riduzione della qualità del sonno.

Infiammazione e ristagno dei liquidi

Il gonfiore sotto gli occhi, noto anche come “edema periorbitale”, è causato dall’aumento del dei tessuti nella palpebra inferiore. La pelle in questa area è più sottile e sensibile, rendendo il gonfiore particolarmente evidente. In un organismo sano, il ristagno dei liquidi, che può essere esacerbato da fattori come l’alcol e la cattiva alimentazione, porta a questo gonfiore, in particolare nella regione perioculare. Anche una scarsa qualità del sonno può influire, portando ad un accumulo di liquidi che si traduce in borse e occhiaie.

Fattori di età e patologie

Con l’invecchiamento, la perdita di elasticità della pelle e la diminuzione della produzione di collagene ed elastina contribuiscono all’insorgere di borse sotto gli occhi. Il grasso attorno agli occhi può “scivolare” verso il basso, rendendo l’inestetismo più evidente. Oltre ai segni di stanchezza e dell’età, è importante considerare che il gonfiore del viso può anche essere legato a allergie, agenti irritanti o addirittura a patologie sistemiche, come sindrome di Cushing o ipotiroidismo, richiedendo un parere medico per una corretta diagnosi e trattamento.

Azione correttiva e rimedi

Per contrastare le borse sotto gli occhi, la prima raccomandazione è un’alimentazione equilibrata e un adeguato riposo. Inoltre, è consigliabile limitare alcol e fumo. Tra i rimedi comuni ci sono applicazioni di freddo sulla zona, che possono aiutare a ridurre il gonfiore all’azione vasocostrittrice. In campo cosmetico, prodotti contenenti caffeina, escina e amamelide si sono dimostrati efficaci nel ridurre il gonfiore. Anche se esistono tecniche chirurgiche per il trattamento dell’edema perioculare, è spesso opportuno tentare metodi meno invasivi prima di considerare un intervento chirurgico.

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Si terrà ad aprile a Pechino, in Cina

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Immaginate un evento in cui esseri umani e robot corrono fianco a fianco, mettendo alla prova la resistenza, la coordinazione e i progressi della tecnologia. Questo diventerà realtà nell’ 2025, quando a si terrà la prima mezza maratona con la partecipazione di atleti umani e humanoidi avanzati. Il distretto di Daxing ospiterà questa competizione unica, alla quale parteciperanno circa 12.000 corridori e un numero imprecisato di robot provenienti da oltre 20 aziende. L’iniziativa riflette l’attenzione crescente verso lo sviluppo dell’intelligenza artificiale e della robotica in . I robot partecipanti dovranno rispettare specifici requisiti tecnici, come un’altezza compresa tra 50 cm e 2 metri e la capacità di muoversi su due gambe l’ausilio di ruote. Saranno ammessi robot telecomandati e modelli completamente autonomi. Durante il percorso di 21 km, sarà permesso sostituire le batterie ai robot.

Il contesto della competizione

La competizione si inserisce in una strategia volta a rafforzare il settore dell’intelligenza artificiale e della robotica in Cina, con l’obiettivo di raggiungere l’autosufficienza tecnologica e stimolare la crescita economica. Peculiarmente, si svolgerà a Pechino, dove le autorità hanno incentivato lo sviluppo degli umanoidi tramite conferenze, concorsi e investimenti mirati, cercando di posizionare la Cina come leader globale nel settore. La necessità di robot avanzati è ulteriormente accentuata dalla demografia del Paese, con oltre 310 milioni di cittadini cinesi di età superiori ai 60 anni nel 2024, evidenziando l’urgenza di soluzioni robotiche per il welfare e la forza .

Le applicazioni degli umanoidi si stanno ampliando rapidamente, dai settori industriali alle case di cura e ai servizi. Attualmente, alcuni modelli vengono utilizzati come aiuti di compagnia e monitoraggio della salute, mentre altri vengono sperimentati nella manifattura, come evidente nelle fabbriche di veicoli elettrici. Secondo la Federazione Internazionale di Robotica, nel 2023 la Cina ha installato oltre 276.000 robot, rappresentando più della metà dell’installato globale. Si prevede che entro il 2030, l’industria robotica cinese raggiunga un valore di circa 400 miliardi di yuan, consolidando il ruolo del Paese come hub di innovazione tecnologica.

Le sfide della robotica

Nonostante i progressi, la realizzazione di umanoidi sofisticati presenta ancora complesse sfide. Anche grandi aziende del settore, come Tesla con il suo progetto Optimus, stanno incontrando difficoltà nel creare robot capaci di eseguire compiti complessi con efficienza simile a quella umana. Tuttavia, la Cina sta intensificando sforzi per superare questi ostacoli; diverse città hanno già avviato strategie per accelerare lo sviluppo del settore. Hangzhou ha annunciato investimenti in ricerca e produzione di robot umanoidi, mentre Nanchino ha implementato un piano triennale per potenziare la robotica di alta qualità.

L’imminente maratona di Pechino rappresenta un importante banco di prova per le aziende impegnate nel settore, le quali potranno dimostrare i progressi compiuti e testare le capacità dei robot sul campo.

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come è andata in rovina la “Las Vegas” italiana

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Tra tutte le città fantasma presenti in Italia, Consonno è una delle più celebri. Radicalmente trasformata negli anni ’60 dal conte Mario Bagno, luogo passò da essere un villaggio contadino a una sorta di tutta . Al suo interno, case e stalle vennero sostituite da hotel e ristoranti, anche se una gestione ambientale inadeguata portò a diverse frane che, isolando il paese, ne segnarono la fine. Oggi, Consonno rappresenta un simbolo delle ambizioni insostenibili e della forza della natura nel riconquistare i propri spazi.

Il vecchio borgo di Consonno

In Brianza, all’inizio del Novecento, sul versante orientale del monte Regina esisteva un piccolo borgo con una comunità di circa 300 persone, per lo più contadini. Il paese prosperava grazie alla raccolta di castagne, sedano e porri, inviati a Olginate, collegato a Consonno da una lunga mulattiera. Gli abitanti, per lo più poveri, risiedevano in case non di loro proprietà, bensì dell’agenzia Immobiliare Consonno Brianza, controllata da due facoltose famiglie.

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Questa località, abbastanza anonima, conobbe una svolta quando il Conte Mario Bagno vi si interessò.

Chi era il conte Bagno

Nato a Vercelli il 24 febbraio 1901, Mario Bagno era un imprenditore edile noto per il suo approccio visionario. Descritto come un personaggio eccentricamente ambizioso, il conte intendeva trasformare un luogo di festa in un fiore all’occhiello dell’intrattenimento italiano. Quando posò gli occhi su Consonno, comprese immediatamente il potenziale del sito come una nuova Las Vegas. La sua strategia iniziale includette il sedurre i contadini locali, apparendo come un benefattore, e sviluppare infrastrutture per attirare turisti.

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Il conte si attivò anche per la costruzione di una strada camionabile, micidiale per la conservazione del borgo, facilitando il trasferimento dei contadini verso Olginate e aprendo la strada per i lavori di costruzione della nuova città.

La costruzione della “Las Vegas” italiana

Il 8 gennaio 1962 segnò una tappa cruciale: le famiglie proprietarie dell’agenzia immobiliare cedettero le quote al conte, che divenne ufficialmente proprietario di Consonno. Questo atto scatenò la demolizione delle vecchie abitazioni e la trasformazione del paesaggio, lasciando in piedi solo tre edifici: la chiesa di San Maurizio, la canonica e il cimitero. La devastazione del borgo avvenne avvisi ai residenti, costretti ad abbandonare le proprie case.

In pochi mesi, Consonno subì un cambiamento radicale. Tra monumenti e strutture ricettive, spiccò l’Hotel Plaza, il cuore pulsante della nuova attrazione turistica. Il luogo si adornò di fontane, ristoranti e attrazioni che richiamavano il mondo dell’intrattenimento. Artisti noti si esibivano regolarmente e vi si celebravano matrimoni in stile Las Vegas.

La fine del sogno

Nonostante l’iniziale successo, Consonno si trovò a fronteggiare l’ostilità di una parte della politica locale, preoccupata per l’impatto ambientale del sito. A complicare le cose, nel 1976 una frana isolò il borgo, segnando l’inizio della sua lenta caduta nell’oblio. Con i rapporti deteriorati con il comune, la riparazione della strada fu ritardata, contribuendo al declino del luogo.

Il conte tentò di salvarlo convertendo l’Hotel Plaza in una casa di riposo negli anni ’80, ma gli sforzi non portarono ai risultati sperati. Mario Bagno morì nel 1995 e, nei primi anni 2000, anche la casa di riposo chiuse, ufficializzando il fallimento del progetto.

Consonno oggi

Oggi gli edifici abbandonati attraggono giovani in cerca di avventura, mentre il comune tenta di limitare eventi non autorizzati che hanno portato a vandalismi. Consonno è ora vista come una testimonianza dei limiti delle ambizioni umane rispetto alla forza della natura, con gli edifici ancora di proprietà dell’immobiliare di Consonno, messa in vendita nel 2014 per 12 milioni di euro. La località rimane accessibile in auto dalla strada che sale da Villa Vergano.

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Il più grave incidente nucleare della storia dopo Chernobyl e Fukushima avviene a Majak

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L’ di , noto anche come ‘incidente di Kyshtym’, rappresenta il terzo più disastro nucleare mai registrato, superato solo da e Fukushima. Accaduto il 29 settembre 1957, l’esplosione nel serbatoio di stoccaggio di rifiuti radioattivi del complesso nucleare Majak, situato a Chelyabinsk nell’ex Unione Sovietica, liberò una sostanziale quantità di materiale radioattivo, contaminando un’area abitata da 270 mila persone. Questo evento è stato classificato con il sesto livello sulla scala INES, la scala internazionale degli incidenti nucleari, il cui massimo è sette. L’esatto numero di vittime non è noto, ma testimoni dell’epoca riportano centinaia di decessi giornalieri nel periodo immediatamente successivo all’incidente.

Il complesso nucleare di Majak: progetto e costruzione

Il complesso nucleare Majak, inaugurato nel 1948, era uno dei principali centri di riprocessamento del combustibile nucleare esausto durante la Guerra Fredda. Costruito inizialmente per contrastare le rivalità con altri paesi, il sito comprendeva un deposito metallico interrato, rivestito di calcestruzzo, con una capacità di 300 m³. Questi serbatoi, raffreddati ad acqua, contenevano mediamente 80 m³ di materiale radioattivo, prevalentemente sotto forma di nitrati.

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Le cause dell’incidente del 1957

Il malfunzionamento del sistema di controllo della temperatura del serbatoio numero 14, avvenuto il 29 settembre 1957 alle 16:20, ha scatenato l’incidente. Sebbene non sia chiaro se si sia trattato di un errore tecnico o umano, la carenza di acqua di raffreddamento portò a un incremento incontrollato della temperatura, causando l’esplosione. Nonostante un “coperchio” di 560 tonnellate e un ulteriore strato di terreno, l’esplosione fu talmente potente da diffondere materiale radioattivo nell’atmosfera. La maggior parte delle particelle ricadute ha contaminato un’area di circa 10 km attorno all’impianto, mentre un aerosol formato si è disperso su un’area di 23.000 km².

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Area interessata dalla ricaduta di materiale radioattivo.

La risposta dell’Unione Sovietica

Dopo aver appreso dell’incidente, il Governo sovietico adottò misure per limitare i danni, sebbene non fossero particolarmente rapide. Gli abitanti dei tre insediamenti più vicini furono evacuati dai sette ai quattordici giorni dopo l’incidente, con la possibilità di ricevere una nuova casa o un indennizzo di un milione di rubli, pari a circa 30.000 euro attuali. Tuttavia, la gestione di entrambe le soluzioni fu controversa, con molte persone escluse dalla compensazione e ricollocate a breve distanza dall’area contaminata. Attualmente, le persone che risiedono nella zona ricevono un sussidio mensile di 8,50 dollari e 6,80 dollari per spese mediche. Il complesso nucleare di Majak è ancora operativo e varie associazioni ambientaliste segnalano la presenza di materiali contaminati nel fiume Techa, che scorre accanto all’impianto.

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