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Configurare il modem o il router di casa: la guida definitiva pubblicata da Geopop che fa impazzire il web

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Scandalo domestico: Configurare il / è facile, ma non per tutti!
Configurare il modem di casa può sembrare un’impresa da 007, ma con un po’ di know-how, diventa semplice come preparare un caffè. In questo articolo, vi guideremo attraverso i passaggi essenziali per configurare correttamente il vostro modem/router. Vi diremo come scegliere la posizione giusta, come collegarlo in base alla connessione disponibile e come regolare le impostazioni Wi-Fi. Naturalmente, non possiamo entrare nei dettagli specifici, perché ogni è un caso a sé, ma diamo una panoramica generale.

Come scegliere dove posizionare il modem/router
Il primo passo è trovare il posto giusto per il vostro router. In linea di massima, è meglio piazzarlo al centro della casa, lontano da muri spessi, per una distribuzione uniforme del segnale Wi-Fi. Se dovete metterlo vicino a una parete esterna, preparatevi a estendere la connessione con cavi Ethernet o Wi-Fi extender, magari usando una rete mesh. Questi dispositivi si collegano automaticamente, creando una rete Wi-Fi unica.

Come collegare il modem/router alla rete Internet
Una volta scelta la posizione, è il momento di collegarlo alla rete fissa. Questo varia a seconda del tipo di linea che avete in casa:

  • FTTH (Fiber To The Home): qui la fibra ottica arriva direttamente a casa vostra, garantendo velocità da paura e una connessione stabile. Un tecnico specializzato si occupa del collegamento tramite l’ONT, che trasforma il segnale ottico in digitale. Poi, basta un cavo Ethernet per collegare il modem/router all’ONT, e siete pronti a navigare.

  • FTTC (Fiber To The Cabinet): la fibra arriva fino a un cabinet vicino, poi il rame prende il sopravvento. Qui, il modem/router si collega tramite una porta RJ-11 al filo telefonico di casa.

  • ADSL (Asymmetric Digital Subscriber Line): una vecchiotta ma ancora in uso, soprattutto dove la fibra non c’è. Anche qui, la connessione si fa tramite la porta RJ-11.

  • FWA (Fixed Wireless Access): qui si usa un segnale radio, con il modem/router che riceve il segnale da una stazione base e lo distribuisce. Un tecnico monta un’antenna esterna per catturare il segnale e lo collega al modem/router.

Dopo aver collegato tutto, accendete il modem/router e aspettate qualche minuto. Le luci LED vi diranno se è tutto a posto o se c’è qualche casino. Se la luce di Internet è fissa, siete a posto; se lampeggia, c’è qualche problema. Commento: Potrebbe essere colpa del vicino che ha rubato il segnale o del gatto che ha masticato il cavo, chi lo sa!

Come regolare le impostazioni del modem/router
Ora, bisogna mettere le mani nelle impostazioni. Se il vostro provider vi ha dato un’app, potete evitare il computer e configurare tutto da lì. Scaricate l’app, connettetevi al Wi-Fi del modem/router con l’SSID e la password preimpostati (trovate tutto su un adesivo sul router), e seguite le istruzioni per personalizzare nome e password del Wi-Fi. Usate il protocollo WPA3 per sicurezza e aggiornate il firmware, se disponibile. Se non avete un’app, usate la buona vecchia dashboard web: collegate il router al PC con un cavo Ethernet, digitate l’indirizzo IP (192.168.1.1 o 192.168.1.254) nel browser, e inserite nome utente e password predefiniti per accedere alle impostazioni.
Commento: Se vi sentite persi, benvenuti nel club dei tecnologicamente disabili!

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Congiunzione tra Luna e Marte: stasera 5 aprile l’Italia vedrà il bacio celeste tra due pianeti, un evento che farà impazzire complottisti e astrofili

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Sabato 5 aprile, tra le 21:00 e le 22:00, preparatevi per spettacolo celeste vi lascerà a bocca aperta: la congiunzione tra la Luna al primo quarto e Marte, il pianeta rosso, promette di essere un celeste da non perdere. Visibile a occhio nudo, anche se vivete in città dove l’inquinamento luminoso è un vero e proprio crimine contro la bellezza naturale, questa congiunzione sarà un evento da urlo. Commento: che anche la natura ci regala momenti di poesia, persino tra i grattacieli e i lampioni delle nostre metropoli.

La congiunzione è quando due astri sembrano così vicini da farci pensare che stiano flirtando nel cielo notturno. Sabato 5 aprile, la Luna, illuminata al 57%, e Marte si daranno appuntamento per una serata romantica sotto le stelle. Il momento clou sarà tra le 21:00 e le 22:00, con una distanza minima di 2°06′. Castore e Polluce, le stelle superstar della costellazione dei Gemelli, faranno da chaperon a questa coppia celeste. Commento: Chissà se anche le stelle provano imbarazzo quando vedono certe scene!

Nonostante la distanza tra Marte e la Luna sia un abisso cosmico, con la Luna a "soli" 380.000 km e Marte a ben 173 milioni di km dalla Terra, la proiezione ci regala questa illusione romantica. Alle 21:30, osservando da Roma, troverete questo duo celeste a circa 65° di altezza sull’orizzonte sud-ovest, con Castore e Polluce a fare da testimoni. La Luna è ovviamente la regina del cielo, ma Marte non è da meno, trovandosi a pochi gradi di distanza. Commento: Se anche il cielo ci fa vedere queste meraviglie, noi terrestri siamo così complicati?

Per chi vuole davvero godersi lo spettacolo, consigliamo di scappare dalla città, dove le luci artificiali sono una vera piaga, e di munirsi di binocolo o telescopio. Anche se, diciamocelo, persino in città questo evento sarà uno schiaffo alla monotonia quotidiana. Commento: Un binocolo, un telescopio, e un po’ di voglia di evadere dalla routine: ecco la ricetta per una serata da ricordare.

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Scienziati rivelano che i profumi ai ferormoni non funzionano davvero: una delusione per gli amanti del raggiro sentimentale

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Nel mondo dei cosmetici, le aziende hanno lanciato una nuova moda: i profumi ai feromoni, che promettono di attirare l’anima gemella come per magia. Ma come funzionano davvero? Partiamo dal principio: i feromoni sostanze chimiche naturali che influenzano il comportamento di altri individui della stessa specie. Negli insetti, bastano pochi pizzichi di questi messaggeri odorosi per far i maschi alla ricerca delle femmine. Nei mammiferi, però, la situazione è ben diversa e l’idea di "feromoni umani" è ancora una bufala scientifica.

Non esiste alcuna prova scientifica che i feromoni influenzino il comportamento umano. Nonostante ciò, i profumi ai feromoni sono nati da questa “idea”: aggiungere feromoni umani ai profumi maschili dovrebbe, in teoria, attirare le donne come mosche sul miele e viceversa. Commento: Come se bastasse un profumo per risolvere la crisi degli appuntamenti! Ma quando si spruzza di questi profumi, non succede nulla di magico: la scienza non conferma l’esistenza dei feromoni umani e il loro uso in un profumo è più una truffa che una scoperta scientifica. Proprio come un genio della lampada non può esaudire un desiderio amoroso, questi profumi non possono far cadere nessuno ai nostri piedi.

Cosa sappiamo di eventuali feromoni umani

Nel regno degli insetti, i feromoni sono la norma. Le api regine, per esempio, gestiscono l’intera società dell’alveare grazie a questi. Quando si parla di mammiferi, però, la faccenda si complica. Alcuni studi suggeriscono comportamenti simili, ma dipendono da mille variabili. umani, come i mammiferi, preferiscono segnali visivi, tattili o uditivi per comunicare con il partner, non certo un odore magico.

La scienza ha investigato l’esistenza dei feromoni umani, trovando composti come androstenone, androstenolo e androstadienone. Ma i risultati sono un casino: alcuni trovano l’odore attraente, altri lo detestano o non lo sentono affatto. Per la riproduzione, gli esseri umani sembrano affidarsi più alla vista che all’olfatto o ai feromoni. La comunicazione olfattiva umana è un enigma complesso, dipendente da un milione di personali e ambientali. Quindi, parlare di feromoni umani è come credere alle favole.

Esistono profumi ai feromoni che sono efficaci e attraggono veramente?

Dato che la scienza non ha trovato feromoni umani, i profumi che promettono miracoli amorosi sono più una farsa che una realtà. Non c’è nessuna base scientifica che dimostri che questi profumi funzionino: spesso contengono feromoni animali o piante, ma non hanno effetto sugli umani. La FDA non regola questi prodotti, quindi le aziende possono vendere sogni senza bisogno di prove.

Certo, un bel profumo può farci sentire più sicuri e, indirettamente, renderci più attraenti. Ma l’effetto "magico" è solo un placebo: è la nostra mente a darci la sicurezza, non il profumo. L’attrazione e le relazioni si basano su qualità profonde, non su qualcosa che si compra in un flacone. Commento: Peccato, sarebbe stato più facile se bastasse un profumo per trovare l’amore!

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Utensili in pietra in stile Neanderthal trovati in Cina riscriveranno la preistoria

Scoop archeologico in Cina: trovati strumenti in pietra identici a quelli dei Neanderthal europei, vecchi di 50.000 anni! Ma chi diavolo li ha fatti? Un team di archeologi ha scovato nel sito di , nella provincia dello Yunnan, una serie di chiamati Quina, che sembrano usciti direttamente da un workshop preistorico in . Questi raschietti, caratterizzati da bordi affilati e segni di ritocco, sono la firma tecnologica dei Neanderthal, ma stavolta sono stati trovati a ben 8.000 chilometri di distanza. scavi, condotti nel 2019 e 2020, hanno rivelato non solo gli strumenti finiti, ma anche i nuclei e le schegge di ritocco, confermando la loro antichità tramite datazione con luminescenza ottica. Questi ritrovamenti stravolgono le teorie secondo cui l’Asia orientale avrebbe saltato il Paleolitico medio, periodo in cui umanità sperimentava nuove tecnologie e si incrociava un po’ troppo liberamente tra specie diverse.

Il mistero più intrigante è chi abbia creato questi strumenti. Nessun resto umano, nessun DNA, solo un’enorme somiglianza con gli utensili neanderthaliani. Secondo Hélène Monod, questi raschietti sono stati usati per lavorare pelli, carne e legno, proprio come facevano i Neanderthal. Ma come sono arrivati in Cina? Forse i Neanderthal hanno fatto un viaggio on the road fino in Asia, o forse i Denisoviani hanno deciso di copiare i loro cugini europei. Oppure, chissà, c’è stata una sorta di scambio culturale preistorico più avanzato di quanto pensassimo.

Perché nessuno aveva trovato questi strumenti prima in Asia orientale? Perché, diciamocelo, gli archeologi occidentali erano troppo impegnati a scavare in Europa e ignoravano tutto ciò che non entrava nei loro schemi eurocentrici. Come spiega Ben Marwick, autore dello studio su PNAS, future ricerche potrebbero rivelare se questa tecnologia è nata lì o è stata importata. In ogni caso, chiunque li abbia fatti ha dimostrato una certa flessibilità e inventiva, adattando la tecnologia all’ambiente in cambiamento. Questa scoperta apre un nuovo, sconvolgente capitolo nella nostra comprensione dei movimenti e interazioni umane preistoriche.

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Perché il costo della Nintendo Switch 2 è aumentato rispetto al precedente modello: 5 fattori che hanno influenzato l’incremento dei prezzi

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ha appena sganciato la bomba: la nuova console portatile Switch 2 è tra noi, disponibile dal 5 giugno a 469,99 euro. Ma se vuoi il bundle Mario Kart World, preparati a sborsare 509,99 euro! Eh sì, avete letto bene, un salasso che fa impallidire il vecchio modello. E i giochi? Mario Kart World vi costerà 79,99 euro in digitale e 89,99 euro in fisico, mentre Donkey Kong Bananza si aggirerà tra i 69,99 euro e i 79,99 euro. La gente è già in subbuglio, ma perché questi aumenti da capogiro?

1. Crisi dei semiconduttori e aumento dei costi di produzione

La pandemia di COVID-19 ha mandato in tilt la catena di approvvigionamento globale, creando una penuria di semiconduttori che ha colpito duramente l’elettronica. Nonostante la Switch 2 arrivi anni dopo, la sua progettazione è stata influenzata da quel caos, e la crisi continua a pesare sui prezzi. Commento: Sembra che il virus abbia deciso di fare straordinari anche nei chip!

2. Inflazione globale e aumento dei costi delle materie prime

L’inflazione ha colpito tutto il mondo, facendo lievitare i prezzi delle materie prime come il litio e il rame. Questi costi extra si riflettono direttamente sul prezzo finale della console. Switch 2, come gli smartphone, è piena di terre rare che generano guerre commerciali globali. Commento: Insomma, comprare una console ora è come investire in una piccola guerra economica!

3. Dazi e tensioni commerciali internazionali

Le tensioni tra Stati Uniti e Cina portato a dazi pesanti su elettronica, e anche se Nintendo è giapponese, produce in Vietnam e Cambogia. Dazi fino al 49% su questi prodotti, e poi Trump ha aggiunto un 24% sui prodotti giapponesi. Commento: Sembra che comprare una Switch 2 sia diventato un atto geopolitico!

4. Innovazioni tecnologiche e miglioramenti hardware

Switch 2 vanta uno schermo da 7,9 pollici a 1080p, supporto per il 4K in modalità docked e nuovi Joy-Con avanzati. Tutti questi upgrade tecnologici hanno un costo che si riflette sul prezzo. Commento: Paghi di più per vedere Mario più bello che mai!

5. Aumento dei costi di sviluppo dei videogiochi

Sviluppare giochi oggi costa un occhio della testa, con aspettative di grafica avanzata e mondi complessi. Questo ha portato a un aumento dei prezzi dei giochi. Mario Kart World è un esempio lampante di questo trend. Commento: Ora anche i giochi costano come un piccolo affitto!

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Giappone e Corea del Sud sviluppano innovativi prototipi di batterie nucleari in una mossa che sfida le convenzioni energetiche globali

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Giappone e stanno facendo saltare il banco con i loro di “batterie nucleari”. Il Japan Atomic Energy Agency (JAEA) ha sviluppato il primo prototipo al di batteria ricaricabile a base di uranio, mentre un team di ricercatori del Daegu Gyeongbuk Institute of Science & Technology (DGIST) in Corea del Sud ha creato una batteria nucleare al carbonio-14 , incredibile ma vero, non ha bisogno di ricarica. Commento: Perché preoccuparsi di ricaricare quando puoi avere energia nucleare nel tuo smartphone?

Le batterie nucleari, o più tecnicamente batterie a energia atomica o a radioisotopi, sfruttano gli elettroni rilasciati dal decadimento di isotopi radioattivi per generare corrente elettrica. Queste soluzioni potrebbero essere la svolta per la transizione energetica vista la loro autonomia potenzialmente infinita. L’anno scorso, la Cina con Betavolt e il Regno Unito con la prima batteria nucleare al diamante hanno fatto parlare di sé. Commento: Finalmente un’alternativa alle batterie che durano meno di un fine settimana?

Il primo prototipo di batteria nucleare ricaricabile giapponese

Il prototipo giapponese usa uranio impoverito, un materiale che non si fissa (cioè non subisce fissione nucleare) e che è praticamente uno scarto del processo di arricchimento dell’uranio. La JAEA l’ha usato come elettrodo negativo, mentre il ferro serve per quello positivo, generando una tensione di 1,3 V, quasi come una comune batteria alcalina. Dopo 10 cicli di carica e scarica, la batteria ha mantenuto le sue prestazioni, dimostrando una buona resistenza alla degradazione. La JAEA stima che ci siano 16.000 tonnellate di uranio impoverito in Giappone e 1,6 milioni nel mondo. Commento: un modo per riciclare scorie nucleari: mettiamole nei nostri gadget!

La Corea del Sud propone una batteria nucleare che non deve essere ricaricata

Le classiche batterie a ioni di litio, ormai onnipresenti nei telefoni e nelle auto elettriche, hanno una vita breve, richiedendo ricariche continue. Il prototipo coreano, invece, si basa sulle celle betavoltaiche che sfruttano il decadimento del carbonio-14 per generare energia, superando così i limiti delle batterie al litio. Commento: Chi ha tempo per ricaricare le batterie quando si può avere una che dura millenni?

Il carbonio-14, usato sia per l’anodo che per il catodo, emette elettroni sicuri che possono essere schermati con un semplice foglio di alluminio. Per ottimizzare l’efficienza, i ricercatori coreani hanno usato biossido di titanio ricoperto di rutenio, che innesca una valanga di elettroni per produrre corrente. Il tempo di dimezzamento del carbonio-14 è di circa 5730 anni, quindi questa batteria potrebbe mantenere il 50% della sua capacità per quasi 6000 anni. Commento: Pacemaker alimentati per millenni? Il futuro sembra davvero eterno!

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Asteroidi pericolosi: scoperto che l’asteroide 2024 YR4 potrebbe colpire la Luna con un impatto simile a Tunguska, rivela la NASA con il James Webb

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ATTENZIONE: ASTEROIDE "DI CLASSE TUNGUSKA" POTREBBE LA LUNA! Secondo le ultime osservazioni telescopio spaziale Webb, l’asteroide near-Earth 2024 YR4, con un diametro di circa 60 metri, è stato classificato come “di classe Tunguska”. Questo significa che è grande quanto il meteorite che ha devastato la Siberia nel 1908, abbattendo 80 milioni di alberi. Ma non temete, la Terra è al sicuro!

Inizialmente, questo asteroide aveva una probabilità relativamente alta di schiantarsi sul nostro pianeta il 22 dicembre 2032, ma ora sappiamo che non rappresenta alcuna minaccia per noi. Tuttavia, secondo il CNEOS della NASA, c’è una probabilità del 3,8% che 2024 YR4 colpisca la Luna proprio in quella data. Questo numero non è definitivo, cambia con nuovi dati, ma è comunque una probabilità relativamente alta per un asteroide di questo tipo.

Un sulla Luna non avrebbe alcun effetto sulla Terra, anzi, sarebbe un’occasione d’oro per gli astronomi. studiare “in tempo reale” come si formano i crateri lunari e come reagisce la regolite lunare. Immaginatevi gli scienziati con gli occhi spalancati davanti ai loro telescopi, pronti a catturare ogni dettaglio di questo spettacolo cosmico!

La probabilità di impatto con la Luna era inizialmente dell’1,7% a fine febbraio, ma grazie alle osservazioni di James Webb è salita al 3,8%. Se l’asteroide dovesse colpire la Luna, potrebbe creare un cratere di impatto con un diametro di 1,5-2 km. Ecco un bel buco da osservare!

Le dimensioni dell’asteroide sono state precisate grazie alle capacità infrarosse del James Webb, riducendo l’incertezza da un range di 40-90 metri a un diametro di 60 metri con un’incertezza di soli 7 metri. Insomma, il James Webb ha fatto un lavoro davero preciso, quasi come un sarto spaziale!

Commento: E mentre gli scienziati si eccitano per questa possibilità, noi comuni mortali possiamo solo sperare che l’asteroide ci regali un bello spettacolo senza causare troppi problemi. Dopotutto, chi non vorrebbe vedere un evento cosmico dal vivo, anche se a distanza di sicurezza?

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Omega-6: scoperto cosa sono, quali sono i benefici e quali alimenti li contengono in uno studio rivoluzionario – criticano i sostenitori delle diete tradizionali

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BOMBA NUTRIZIONALE: GLI OMEGA-6 NON SONO IL NEMICO PENSAVI! Scoperta sconvolgente nel mondo della nutrizione: gli Omega-6, quei grassi polinsaturi che tutti pensavano fossero i cattivi dell’infiammazione, potrebbero essere i nostri migliori alleati per la salute! Presenti in oli vegetali, frutta secca, semi e perfino nei prodotti animali, questi acidi grassi essenziali sono una manna dal cielo per cuore, sistema immunitario e pelle. Il capo della banda è l’acido linoleico (LA), che si trasforma in acido arachidonico (AA), cruciale per le membrane cellulari e la segnalazione biochimica. E non dimentichiamo il misterioso GLA, che segue strade metaboliche alternative e potrebbe avere effetti sorprendenti. Commento: Sembra proprio che la scienza stia riscrivendo il copione dei cattivi della nutrizione.

COSA SONO GLI OMEGA-6? Sono come i cugini degli Omega-3, ma con una differenza chiave: il primo doppio legame è sul sesto carbonio. Grazie al cielo, sono diffusi negli il nostro corpo non può produrli. Li troviamo negli oli di girasole, mais, nella frutta secca, nei semi e perfino nella carne e nelle uova. L’acido linoleico (LA) è la star del gruppo, ma c’è anche l’acido arachidonico (AA) che gioca un ruolo da protagonista nei processi fisiologici. E poi ci sono i meno noti GLA e DGLA, che seguono percorsi meno battuti ma altrettanto importanti. Commento: Insomma, se pensavi che gli Omega-6 fossero solo per pochi eletti, ti sbagliavi di grosso!

GLI OMEGA-6: VERITÀ E FALSITÀ Nonostante la cattiva fama di aumentare l’infiammazione, l’EFSA ha rilasciato claim salutistici sull’acido linoleico: mantiene i livelli di lipidi nel sangue, promuove la salute del cuore e delle arterie, sostiene il sistema immunitario e, ciliegina sulla torta, tiene la pelle idratata come una star di Hollywood. L’acido linoleico è il cemento che tiene unito il muro della nostra pelle, le ceramidi. Commento: Sembra che la verità stia finalmente emergendo, e gli Omega-6 potrebbero essere i nostri migliori amici per la pelle!

E mentre il dibattito infuria, alcuni scienziati del Dipartimento di Scienze Alimentari e Nutrizione Umana dell’Università dell’Illinois stanno capovolgendo le carte in tavola. Commento: Chi l’avrebbe mai detto che gli Omega-6 potessero essere così affascinanti?

MA QUANTO DOVREMMO MANGIARNE? Le linee guida italiane dicono che gli Omega-6 dovrebbero rappresentare il 5-10% delle calorie giornaliere. Ma attenzione, l’equilibrio con gli Omega-3 è vitale per evitare di trasformarci in malati cronici. Commento: il trucco: non demonizzate gli Omega-6, ma amateli e bilanciateli con gli Omega-3 come se fosse una danza perfetta.

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Scoperte sotto i ghiacci della Groenlandia risorse minerarie che potrebbero cambiare il gioco geopolitico

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Il presidente americano ha messo gli occhi sulla Groenlandia, con l’intenzione shock di annetterla agli . Perché? Beh, non solo per la sua posizione strategica che permette di controllare le rotte commerciali e militari, ma anche per le sue ricchezze minerarie che si stanno rivelando grazie alla fusione ghiacci. La calotta glaciale si sta sciogliendo a ritmi impressionanti, svelando un tesoro di pietre e metalli preziosi, oltre a enormi riserve di petrolio e gas naturale. Parliamo di terre rare, grafite, nichel, litio, zinco e persino uranio, oro, diamanti e rubini dalla "terra verde". Ma attenzione, non è tutto oro quel che luccica: le infrastrutture sono scarse, il clima è estremo e i costi sono da capogiro, rendendo l’estrazione una vera e propria impresa da film d’avventura. Commento: Sembra che Trump voglia trasformare la Groenlandia in una miniera personale!

Negli ultimi vent’anni, a causa del riscaldamento globale, la Groenlandia ha perso ben 270 miliardi di tonnellate di ghiaccio all’anno, un tasso che è aumentato di cinque volte. Questo ha portato alla scoperta di oltre 1600 km di nuove coste rocciose e numerose isole, prima nascoste sotto il ghiaccio. Attualmente, l’80% della Groenlandia è ancora sotto i ghiacci, ma se il trend continua, chissà quali altre sorprese ci riserva. Le rocce affioranti lungo le coste stanno rivelando materie prime mai viste prima. Commento: Il riscaldamento globale, una volta tanto, sembra fare un favore a qualcuno!

Secondo il Geological Survey of Denmark and Greenland (GEUS), la Groenlandia è una miniera d’oro per le materie prime critiche, vitali per la tecnologia e la transizione energetica. Le riserve di terre rare sono stimate a 1,5 milioni di tonnellate nel 2023. Ecco una panoramica zone più promettenti: al sud troviamo terre rare e litio; a est ci sono molibdeno e platino; a ovest feldspati e fosforo; e a nord titanio e forse zinco. Commento: La Groenlandia, il nuovo eldorado del futuro tecnologico?

Le della Groenlandia sono letteralmente da capogiro: il 13% delle riserve mondiali di petrolio e il 30% di gas naturale! Ma, sorpresa delle sorprese, l’estrazione è vietata per motivi ambientali. Anche l’uranio abbonda, ma dal 2021 è bandita la sua estrazione per le medesime ragioni. L’oro e i diamanti sono anch’essi presenti, con rubini che scintillano nei fiordi di Aappaluttoq. Commento: Sembra che la Groenlandia sia un forziere chiuso a chiave dalla natura stessa!

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Femminicidi in Italia e in Europa: come la situazione viene analizzata dai numeri

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L’ è di nuovo shock per nuovi casi di femminicidio che hanno riacceso il dibattito sulla con una forza inaudita. Sara Campanella, una studentessa di soli 22 anni alla Facoltà di Tecniche di laboratorio Biomedico, è stata brutalmente accoltellata il 31 marzo a Messina da un ex collega ossessionato da lei da ben due anni. Commento: sembra quasi che l’ossessione sia diventata un hobby nazionale. Il corpo di Ilaria Sula, anche lei 22enne e studentessa di Statistica alla Sapienza di Roma, è stato invece ritrovato il 2 aprile dentro una valigia, gettata in un dirupo a Roma, uccisa dall’ex compagno. Commento: una fine da film horror, ma purtroppo reale. Queste storie di sangue hanno riportato sotto i riflettori l’enorme problema del femminicidio, una piaga che continua a mietere vittime nonostante i dati ufficiali mostrino un calo nel primo trimestre del 2025. Ma chi se ne importa dei numeri quando la realtà è così cruda? Il problema è grave, e viene minimizzato dalle istituzioni, come se fossero troppo impegnate a litigare tra loro per occuparsi delle donne.

Il femminicidio è un cancro che l’Italia deve estirpare, ma cosa significa esattamente? L’omicidio di una donna compiuto come atto estremo di violenza misogina è quello che chiamiamo femminicidio. Non tutti gli omicidi di donne rientrano in questa categoria; il movente deve essere la sua femminilità, una condanna in sé. Questi crimini sono spesso opera di ex fidanzati, mariti, familiari o conoscenti, preceduti da violenze di ogni tipo per mantenere il controllo. Dietro c’è una mente malata che vede la donna non come essere umano, ma come oggetto, una proprietà. Commento: deumanizzare una persona è come toglierle il diritto di esistere, e in Italia sembra che questo sia un passatempo popolare.

E mentre il nostro Bel Paese cerca di fare i conti con questa realtà, i numeri raccontano una storia agghiacciante. Secondo il Ministero dell’Interno, i femminicidi sono diminuiti del 6% tra il 2023 e il 2024, ma l’anno scorso sono state uccise 113 donne, di cui 61 dal compagno o dall’ex. Commento: un calo che non consola, ogni vita spezzata è una tragedia. I dati saranno ora pubblicati trimestralmente, ma chi ci dice che non stiamo solo diventando più bravi a nascondere la polvere sotto il tappeto?

E non pensiamo che sia solo un problema italiano. Nel mondo, secondo l’ultimo report delle Nazioni Unite del 2024, oltre 51.100 donne e ragazze sono state uccise da uomini con cui avevano avuto una relazione o da familiari stretti nel 2023. Commento: ogni dieci minuti una donna viene uccisa, come se fosse un appuntamento fisso. In Europa, la situazione non è migliore. La Francia ha registrato 93 femminicidi nel 2024, la Spagna 57, e la Germania un’impressionante 360 solo nel 2023. Commento: sembra che l’Europa tutta abbia bisogno di una seria lezione di rispetto.

In conclusione, il femminicidio è una piaga che richiede interventi su più fronti. Leggi, educazione, sensibilizzazione. Ma finché continueremo a trattare le donne come proprietà, questi numeri continueranno a raccontare storie di sangue. Commento: forse è tempo di svegliarsi e smettere di vedere le donne come oggetti da possedere.

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L’intelligenza artificiale cambia il mondo: scoperti pro e contro dell’AI in uno studio controverso

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L’intelligenza sta rivoluzionando il mondo alla velocità della luce, infiltrandosi in settori cruciali come la ricerca scientifica, la sanità e l’economia globale. Da una parte, l’AI promette miracoli di automazione, efficienza e innovazione, ma dall’altra semina il panico con la minaccia di perdita di posti di lavoro, invasioni della privacy, pericoli per la sicurezza e un disastro ambientale in arrivo. L’AI generativa, in particolare, ha reso la una presenza onnipresente nelle nostre vite, sollevando dibattiti infuocati tra politici e regolatori. “Non possiamo far finta di niente di fronte a queste sfide”, commenta un esperto.

Mentre i governi tentano di mettere un freno con regolamentazioni come il recente AI Act europeo, che cerca di rendere l’AI trasparente e affidabile, la comunità scientifica si divide. Da un lato, si esalta per le potenzialità dell’AI nella biotecnologia e nella lotta ai cambiamenti climatici, dall’altro, si teme che affidare decisioni critiche a queste macchine portarci dritti all’inferno. Ma quali sono i veri e contro dell’AI?

Gli svantaggi dell’AI: quali sono i possibili rischi

Con l’AI che si diffonde come un virus, ignorare i suoi lati oscuri sarebbe pura follia.

  • Mondo del lavoro: L’automazione promette produttività da record, ma fa tremare i lavoratori, specialmente in settori come il customer service e la gestione amministrativa. Si stima che un terzo dei lavori potrebbe essere svolto da sistemi AI, lasciando milioni di persone disoccupate. Tuttavia, mentre alcuni lavori svaniscono, la domanda di esperti in machine learning e cybersecurity esplode.

  • Gestione dei dati: L’AI ha un’insaziabile fame di dati, sollevando spettri sulla privacy. Il caso di OpenAI, sotto inchiesta per possibili violazioni della privacy europea, è solo uno dei tanti. Negli USA, l’amministrazione Biden ha proposto un AI Bill of Rights (senza valore legale, per ora), mentre l’UE ha introdotto l’AI Act per garantire un uso sicuro ed equo dell’AI. “La trasparenza è fondamentale”, sottolinea un funzionario europeo.

  • Questioni di equità e sicurezza: I modelli AI, se mal addestrati, possono perpetuare discriminazioni. I sistemi di riconoscimento facciale, per esempio, falliscono più spesso con persone dalla pelle scura, aumentando il rischio di ingiustizie.

  • Diffusione della disinformazione: Con i deepfake, distinguere vero da falso è diventato un’impresa, aprendo le porte a truffe e manipolazioni politiche. “La realtà è diventata un’opinione”, ironizza un giornalista.

  • Impatto ambientale negativo: Addestrare questi mostri di intelligenza artificiale consuma energia come se non ci fosse un domani. Le emissioni potrebbero aumentare dell’80% nei prossimi anni, minando gli sforzi per la sostenibilità. Tuttavia, l’AI potrebbe anche ottimizzare processi produttivi, riducendo sprechi e migliorando l’efficienza energetica. “Dipende tutto da come la utilizziamo”, conclude un ambientalista.

I vantaggi dell’AI: i possibili lati positivi

L’AI non è solo una minaccia; ha anche il potenziale per rivoluzionare il nostro mondo in positivo, analizzando dati a velocità vertiginosa.

  • Favorire la creatività: Automatizzando lavori noiosi, l’AI permette di liberare la creatività umana, massimizzando la produttività industriale.

  • Delegare all’IA compiti pericolosi: L’AI può prendere il nostro posto in missioni ad alto rischio, come la gestione di sostanze tossiche o il disinnesco di bombe.

  • Settore finanziario: Grazie all’AI, banche e istituzioni finanziarie possono individuare frodi e valutare meglio il rischio di credito.

  • Medicina: L’AI accelera diagnosi e scoperte di nuovi farmaci, monitorando pazienti con assistenti virtuali.

  • Istruzione: L’AI digitalizza libri, rileva plagi (saranno contenti i prof. di italiano) e analizza l’attenzione degli studenti, migliorando l’insegnamento.

  • Trasporti: Con la autonoma, l’AI promette di rendere i trasporti più efficienti e meno inquinanti, almeno sulla carta.

L’evoluzione dell’AI: dagli anni ’50 a oggi

La "bolla" di ChatGPT del novembre 2022 ha portato l’AI sotto i riflettori, ma questa tecnologia esiste da decenni. Dal 1951, quando Christopher Strachey giocò a dama contro un computer, fino alla vittoria di Deep Blue su Kasparov nel 1997, l’AI ha fatto passi da gigante. Ora, con modelli come quelli di OpenAI, siamo in una corsa sfrenata con Google e altri giganti tech. “L’AI è il futuro, non possiamo più ignorarla”, afferma un pioniere del settore.

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In Russia, una città chiusa ha come bandiera un orso che spezza un atomo: ecco dove si trova

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Una città chiusa in Russia ha scelto un orso che spezza un atomo come bandiera: ecco dove è situata

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Un orso giallo che un su uno sfondo rosso: sembra uno scherzo, ma è la bandiera vera di Železnogorsk, . E sì, questo posto è noto per produrre plutonio, quindi l’atomo sulla bandiera ha senso, anche se è un design molto strambo. Questa città è una delle 42 "città chiuse" Russia, dove l’accesso è super controllato, soprattutto per gli stranieri, a causa delle strutture militari e industriali top secret.

Železnogorsk si trova sulla riva destra del fiume Enisej, ai piedi delle montagne Atamanov, a 64 km da Krasnoyarsk. Con una superficie di 456 km², ospita 94 mila persone e include cinque villaggi: Podgorny, Tartat, Dodonovo, Novy Put e Shivera.

Divenuta città chiusa per via degli impianti di plutonio, essenziali durante la Guerra Fredda, Železnogorsk ha l’orso che spezza un atomo come bandiera, un simbolo che racchiude perfettamente lo spirito del luogo, ma in modo decisamente inusuale. Commento: Chi l’avrebbe mai detto che un orso e un atomo potessero andare così d’accordo?

E non è finita qui. Oggi Železnogorsk è un centro di ricerca con aziende chimiche e aerospaziali: il 70% dei satelliti civili russi viene costruito qui. Commento: Quando dici "città chiusa", pensi a segreti, ma qui si fanno anche satelliti!

Una curiosità: dentro la città c’è una replica in scala della Tour Eiffel, che ha preso fuoco a ottobre 2024 per colpa di un drone abbattuto. Commento: Solo a Železnogorsk poteva succedere che una Torre Eiffel in miniatura finisse incendiata da un drone!

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