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La Levich Equazione

L’equazione di Levich, elaborata dal chimico fisico russo Veniamin Grigorievich Levich, descrive la variazione del flusso di diffusione e soluzione attorno a un elettrodo a disco rotante (RDE), dispositivo di lavoro utilizzato sistemi a tre elettrodi per la .

L’elettrodo a disco rotante è l’elettrodo idrodinamico più comune, poiché fornisce un flusso convettivo ben definito della soluzione alla superficie dell’elettrodo, consentendo così misurazioni in stato stazionario. In questo tipo di elettrodo, gli vengono fatti scorrere sopra l’elettrodo per convezione. Con l’aumento della velocità di rotazione, il flusso di specie elettroattive sulla superficie aumenta, determinando un incremento della corrente.

Quando l’elettrodo ruota, il potenziale varia e la corrente tra l’elettrodo e un controelettrodo viene misurata, consentendo la generazione di un voltammogramma ciclico (CV). Questo pattern fornisce informazioni a seconda dei reagenti presenti, della velocità di variazione del potenziale, della velocità di rotazione e dei potenziali utilizzati. L’equazione di Levich applicata alla corrente limite implica che i risultati di un esperimento di Levich sono frequentemente presentati in un grafico della corrente limite rispetto alla radice quadrata della velocità di rotazione.

Formulazione matematica dell’equazione di Levich

L’equazione di Levich esprime la corrente osservata in un elettrodo a disco rotante, rivelando che la corrente è proporzionale alla radice quadrata della velocità di rotazione. La formulazione matematica è la seguente:

i = 0.620 nFAD²/³ ω¹/² v⁻¹/₆ C

Dove:
– i è la corrente limitata dalla diffusione nel voltammogramma (Ampere),
– n è il numero di elettroni trasferiti,
– F è la costante di Faraday (C/mol),
– A è l’area dell’elettrodo (cm²),
– D è il coefficiente di diffusione (cm²/s),
– ω è la velocità di rotazione (radianti/sec),
– n è la viscosità cinematica della soluzione (cm²/s),
– C è la concentrazione delle specie elettroattive (mol/(cm³)).

L’equazione può essere utilizzata per calcolare il coefficiente di diffusione D in relazione alla velocità di rotazione ω e alla corrente i, con la specifica che le grandezze debbano essere indicate con le unità di misura corrette.

Studi di Levich

L’equazione di Levich è comunemente utilizzata nei studi che prevedono l’impiego di un elettrodo a disco rotante, dove vengono acquisiti diversi voltammogrammi in un intervallo di velocità di rotazione. Durante un voltammogramma, quando è applicata una tensione sufficientemente alta, si misura la velocità di reazione, che è regolata dal trasporto di massa alla superficie dell’elettrodo.

La corrente misurata in queste circostanze è definita come corrente limitata dalla diffusione, la quale dovrebbe aumentare in proporzione alla radice quadrata della velocità di rotazione. Le correnti ottenute durante studio di Levich vengono spesso tracciate in un diagramma di Levich, mostrando che la corrente limite cresce linearmente in base alla radice quadrata della velocità di rotazione, con una pendenza data dalla formula citata.

Tale permette di visualizzare la relazione diretta tra la corrente limite e la velocità di rotazione, facilitando la comprensione delle dinamiche elettrochimiche in gioco.

Fonte Verificata

WhatsApp ha introdotto l’intelligenza artificiale per analizzare i messaggi degli utenti, rivela studio controverso

ha recentemente lanciato una nuova funzione che ha mandato in tilt la degli : l’intelligenza artificiale, sotto forma di un inquietante cerchio blu, è ora parte integrante dell’app di messaggistica. Denominata Meta AI, questa novità è basata sul modello Llama 3.2 e si manifesta come un occhio blu nell’angolo inferiore destro dell’interfaccia. L’introduzione di questa AI ha provocato una vera e propria tempesta di reazioni, specialmente tra chi è già paranoico per la propria privacy. Commento: Sembra che il Grande Fratello di Orwell abbia trovato una nuova casa.

Una volta attivata, Meta AI diventa un compagno di chat, capace di rispondere a domande, generare testi e persino organizzare eventi, trasformando WhatsApp in una specie di segretario virtuale. Non solo, ma questa AI si sta espandendo anche su Messenger e Instagram, invadendo così tutto l’ecosistema Meta. Commento: Da semplice messaggistica a controllo totale, un passo da gigante per Meta.

Le preoccupazioni sulla privacy sono esplose quando Meta ha rivelato che, nonostante le conversazioni siano crittografate end-to-end, i dati condivisi con Meta AI potrebbero essere usati per migliorare il servizio e condivisi con partner selezionati. Un messaggio di avviso avverte gli utenti di non condividere informazioni sensibili, ma chi ci crede più? Soprattutto dopo che nel 2024 le autorità europee avevano bloccato il rilascio tecnologia per sospetta raccolta dati senza consenso. Commento: Meta ci rassicura, ma noi siamo qui a chiederci: "Chi ci spia oggi?"

La reazione degli utenti è stata immediata e disperata: molti cercano di liberarsi di questo occhio blu. Tuttavia, la funzione non può essere completamente disabilitata, ma alcuni hanno trovato soluzioni fai-da-te per nasconderla, come disattivare l’opzione "Mostra pulsante Meta AI" dalle impostazioni, o addirittura modificare l’app con metodi che potrebbero comprometterne la stabilità. Commento: La lotta per la privacy continua, ma sembra una battaglia persa in partenza.

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Trump impone dazi del 20% a UE e Italia: ecco cosa cambia e quali prodotti sono colpiti

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«Liberation Day», il «giorno liberazione», è così che Donald ha soprannominato il giorno in cui ha annunciato una nuova serie di dazi contro il resto del mondo. La sua amministrazione crede che questi, annunciati il 2 aprile, riporteranno in pareggio la bilancia commerciale Stati Uniti, ormai trasformati in un grande importatore di merci. La scommessa è riportare capitali e industrie nel territorio yankee, ma secondo l’Economist questa decisione medievale causerà solo un’esplosione dell’inflazione e una conseguente recessione. L’introduzione di nuovi dazi su scala globale, colpendo ben 60 paesi a partire dal 5 e 9 aprile, ha mandato in tilt le borse mondiali. In questo caos, l’Italia si ritrova a gestire l’impatto di queste decisioni, con specifici che saranno colpiti dalle nuove tariffe. Commento: sembra che Trump stia giocando a Risiko con l’economia mondiale!

Dazi Usa contro tutto il mondo: la lista completa

Andando nel dettaglio, tutte le importazioni negli Stati Uniti saranno colpite a partire dal 5 aprile da un dazio base del 10%. Tra i Paesi interessati ci sono Regno Unito, Singapore, Brasile, Australia, Nuova Zelanda, Turchia, Colombia, Argentina, El Salvador, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita. Dal 9 aprile scatteranno invece i dazi verso una sessantina di Paesi che Trump definisce «i peggiori trasgressori», con misure specifiche: Cina (34%, arrivando al 54% con il 20% già in vigore), Vietnam (46%), Thailandia (36%), Giappone (24%), Cambogia (49%), Sudafrica (30%), Taiwan (32%), India (26%), Israele (17%), Pakistan (29%) e i Paesi membri dell’Unione europea (20%). Non sono stati imposti altri dazi contro Messico e Canada, già abbastanza malmenati. Confermato anche il dazio del 25% su tutte le auto e componentistica auto prodotte fuori dagli Stati Uniti. Commento: un autentico rodeo economico globale!

Cosa sono i "dazi reciproci" e come funziona il calcolo fatto da Trump: i dubbi degli esperti

I dazi reciproci rappresentano una strategia commerciale in cui un paese risponde alle tariffe imposte da un altro applicando a sua volta dazi sulle importazioni. A far discutere è il metodo usato da Trump per calcolare questi dazi, che secondo lui sarebbero reciproci rispetto a quelli imposti sulle mercimade in Usa. Washington ha incluso nel calcolo l’IVA, tasse sulle emissioni inquinanti o su tecniche di lavorazione, che valgono su tutte le merci, non solo quelle americane. Ora tocca ai Paesi colpiti capire su basi si siano fatti questi calcoli. Commento: una matematica da saloon del Far West!

Cosa comportano i dazi USA per l’Italia: effetti e i settori colpiti

In Italia, colpita da un dazio generale del 20% su tutte le merci esportate negli USA, la decisione di Trump è vista con un misto di terrore e incredulità. Come ha dichiarato il Presidente di Confindustria Emanuele Orsini, l’Italia esporta negli Stati Uniti merci per 67 miliardi di euro contro i 25 importati. Un disastro, dato che la nostra crescita si basa sull’export, mentre i consumi interni sono calati dell’8% dal 2000 al 2023. Secondo Pagella Politica, quasi un quinto delle aziende esportatrici italiane (18%) e degli addetti (17%) è a rischio. Tra i settori più colpiti ci sono macchinari, articoli farmaceutici e mezzi di trasporto. Anche i produttori di vini e alcolici sono in difficoltà, con quasi la metà del loro export verso gli Stati Uniti. Commento: l’Italia travolta da un uragano a stelle e strisce!

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Cosa sono e come funzionano le bande sonore che ti aiutano a rimanere in carreggiata

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Bande sonore: Definizione e Obiettivo

Le bande sono strisce installate lungo le strade con l’obiettivo di avvertire gli automobilisti in caso di uscita dalla corsia o di necessità di rallentare, specialmente in condizioni di scarsa visibilità. Questi segnali sonori e vibratori sono progettati per prevenire incidenti stradali.

Funzionamento delle bande sonore

Queste bande possono essere parte integrante del manto stradale o aggiunte successivamente. Sono realizzate trasversalmente rispetto alla direzione di marcia e, quando un veicolo le attraversa, producono rumore e vibrazioni. Questo meccanismo fornisce un doppio feedback al conducente, attirando la sua attenzione in modo efficace.

Tipologie di bande sonore

Le più comuni si trovano ai margini delle corsie, avvisando il conducente quando si allontana dalla linea bianca delimita la . Altre bande possono essere collocate al centro della corsia per indicare la necessità di rallentare. Tuttavia, i dettagli su queste ultime non sono stati completati testo fornito.

Cosa sono e come funzionano le bande sonore che ti riportano in carreggiata

Le bande sonore sono delle strisce che vengono installate lungo le strade per avvertire gli automobilisti quando stanno per uscire dalla corsia oppure quando c’è bisogno di rallentare come misura di prevenzione per evitare incidenti stradali soprattutto in condizioni di scarsa visibilità. Possono essere ricavate dal manto stradale o aggiunte successivamente. Il funzionamento però è il medesimo: quando il veicolo ci passa sopra produce un rumore e delle vibrazioni che richiama immediatamente l’attenzione del conducente.

Come funzionano e a che cosa servono le bande sonore

Le bande sonore sono realizzate o installate trasversalmente rispetto alla direzione di marcia del veicolo. Quando vengono attraversate con gli pneumatici producono un rumore e causano una vibrazione del veicolo che forniscono dunque un doppio feedback all’automobilista.

Le più comuni sono installate ai margini delle corsie per avvertire il conducente quando sta uscendo fuori dalla linea bianca che delimita la carreggiata. Altre bande sonore possono però essere installate al centro della corsia e suggeriscono al guidatore di rallentare. In…

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ChatGPT riflette il nostro pensiero, includendo errori e bias: uno studio sui difetti dell’IA.

Bias cognitivi in ChatGPT

L’intelligenza artificiale non è completamente imparziale e razionale, come dimostra uno studio pubblicato su . La ricerca rivela che ChatGPT, un avanzato modello linguistico di OpenAI, ripete decisionali umani, tra cui il bias di conferma, la fallacia giocatore e la sovrastima delle proprie capacità. Questi bias sono tipici del umano e portano a decisioni distorte.

Comportamento divergente dell’IA

In aspetti, tuttavia, l’IA dimostra una certa immunità a errori comuni come la fallacia del costo irrecuperabile e il disprezzo della frequenza base, che affliggono frequentemente gli esseri umani. Questo suggerisce che, sebbene ChatGPT possa ripetere determinati , presenta anche caratteristiche decisionali che possono differire dall’umanità.

Percentuale di successo nei test

Lo studio, intitolato “A Manager and an AI Walk into a Bar: Does ChatGPT Make…, evidenzia che ChatGPT ha fallito in circa metà dei test valutativi, ponendo interrogativi sulla sua affidabilità come strumento decisionale.

ChatGPT pensa come noi, difetti inclusi: lo studio che svela gli errori e i bias cognitivi dell’IA

Una ricerca mostra che ChatGPT ripete alcuni errori decisionali umani: bias di conferma, fallacia del giocatore e sovrastima delle proprie capacità

L’intelligenza artificiale può davvero essere un giudice imparziale e razionale? Secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista , la risposta è più complicata di quanto si pensi. Gli autori della ricerca hanno scoperto che ChatGPT, uno dei modelli linguistici più avanzati di OpenAI, riproduce diversi bias cognitivi tipici del pensiero umano, cadendo negli stessi tranelli decisionali che affliggono le persone, come la fallacia del giocatore e l’eccessiva sicurezza nelle proprie risposte.

Eppure, in altri casi, l’IA si comporta in modo opposto all’essere umano, dimostrando una certa immunità a errori comuni come la fallacia del costo irrecuperabile o il disprezzo della frequenza base.

ChatGPT fallisce in metà dei test

Nel corso dello studio intitolato “A Manager and an AI Walk into a Bar: Does ChatGPT Make…

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Processionaria: pericoli per l’uomo e come comportarsi in caso di avvistamento.

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Cos’è e come riconoscere la processionaria

La processionaria pino () è un famiglia dei Notodontidae. Si riconosce per il suo aspetto rosso-bruno e il comportamento caratteristico di muoversi in fila indiana. Durante la primavera, è comune trovarla in numerose aree boschive, in particolare nei parchi urbani come quelli di Napoli, dove causa gravi danni alle foglie delle pinete.

Pericoli per la salute

Questo lepidottero è pericoloso per la salute di persone e animali domestici. La sua peluria contiene peli urticanti che, al contatto, possono provocare sintomi come arrossamenti, congiuntivite e, nei casi più gravi, shock anafilattico. È fondamentale prestare attenzione alla presenza della processionaria, specialmente in aree frequentate da cani e bambini.

Normative e controlli

Un decreto ministeriale del 30 ottobre 2017 stabilisce l’obbligo di segnalare la presenza della processionaria e dei suoi nidi. Questa misura è volta a garantire controlli ambientali efficaci e a limitare la proliferazione di questo insetto, specialmente quando i nemici naturali non riescono a contenerlo in modo sufficiente.

Cos’è la processionaria, perché è pericolosa per l’uomo e cosa fare in caso di avvistamento

La processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa), un lepidottero della famiglia dei Notodontidae, è un un insetto parassita infestante e problematico per la salute degli alberi, persone e degli animali domestici come i cani. Ogni anno, con l’arrivo della primavera, non è raro imbattersi in questi insetti rosso-bruni che si muovono lentamente in fila indiana, come se fossero a  “processione”. Nelle ultime settimane la città di Napoli è stata protagonista dell’infestazione di questi insetti che hanno riempito i parchi urbani del capoluogo della Campania, dove hanno attaccato le foglie delle pinete. Questo lepidottero possiede dei peli urticanti ben visibili che, se toccati accidentalmente, possono provocare sintomi come arrossamenti, congiuntivite e nei casi più gravi shock anafilattico. Secondo il decreto ministeriale del 30 ottobre 2017, la loro presenza (e quella dei loro nidi) va segnalata per poter effettuare controlli ambientali ed evitare la loro proliferazione, quando i loro nemici naturali non bastano.

Cos’è e come riconoscere la processionaria

La processionaria è un lepidottero…

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Guida al distanziamento sociale: come posizionarsi in una stanza per mantenere la distanza dagli altri.

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Distanziamento sociale: i casi più facili

Il distanziamento sociale, sebbene sembri un problema semplice, si rivela complesso quando si tratta di massimizzare la distanza tra più persone in uno spazio. Il caso più semplice è quello di due persone in una quadrata, che possono posizionarsi negli angoli opposti. Per quattro persone, la soluzione intuitiva è collocarle in ognuno degli angoli della stanza. Tuttavia, aggiungendo più persone, diventa necessario esplorare soluzioni più sofisticate. Un approccio utile è quello di considerare le geometrie e le posizioni relative per garantire la massima separazione possibile tra gli individui.

Soluzioni matematiche al problema

La offre strumenti per analizzare e risolvere problemi di distanziamento. L’uso di formule geometriche e approcci combinatori può aiutare a determinare le posizioni ottimali per vari numeri di persone in stanze di diverse dimensioni e forme. Esplorare la disposizione ideale degli spazi può contribuire a creare ambienti più sicuri e confortevoli, non solo durante situazioni di emergenza, ma anche nella vita quotidiana.

Come disporsi in una stanza per stare il più lontano possibile dagli altri: il distanziamento sociale

Il distanziamento sociale è stato protagonista delle nostre vite durante la pandemia. Ma la sua applicazione va ben al di là di un periodo di emergenza. Per esempio, vi è mai capitato di entrare in ascensore con degli estranei e cercare di mettervi il più lontano possibile da tutti? O magari al ristorante per una cena romantica vi piacerebbe che il vostro tavolo fosse lontano da tutti gli ?
Può sembrare un problema facile da risolvere ma in realtà è molto difficile che non è stato risolto del tutto.  In questo articolo vediamo alcune delle soluzioni che ci offre la matematica per il caso semplificato delle stanze di forma quadrata.

Distanziamento sociale: i casi più facili

Sembra un problema banale, ma cercare di disporsi in uno spazio in modo da essere il più distante possibile gli uni dagli altri è un problema ben complesso. Ma andiamo per gradi.
Il caso più facile di tutti è quando, in una stanza quadrata, le persone solo due in quanto basta che si mettano in due angoli opposti. Analogamente se le persone sono quattro la soluzione è quella che verrebbe in mente a tutti: basta…

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Cosa è, a cosa serve e perché non è ancora possibile disattivarlo

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Introduzione al tasto Meta AI su WhatsApp

Il nuovo tasto su , rappresentato da un cerchietto azzurro e fucsia, consente di accedere all’assistente Meta AI, sviluppato da Meta. Questa funzionalità è recentemente disponibile in Italia e in altri paesi europei e si sta integrando in tutte le app di Meta, come Facebook, Instagram e Messenger. È alimentata dal modello linguistico Llama 3.2, sviluppato internamente da Meta. Attualmente, non è disattivare la funzione o rimuovere il tasto.

Funzionalità del Meta AI

Il pulsante di accesso a Meta AI permette di interagire direttamente con l’assistente virtuale, il quale offre attualmente un set limitato di funzioni. Tra le principali capacità, figura la generazione di testi coerenti con il contesto, rendendo l’assistente utile per varie attività quotidiane. Nonostante le limitazioni attuali, Meta prevede di espandere ulteriormente le funzionalità offerte, migliorando così l’esperienza utente dell’assistente basato sull’intelligenza .

cos’è, a cosa serve e perché non si può (ancora) disattivare

Se avete notato un nuovo tasto su WhatsApp con la forma di un cerchietto azzurro e fucsia nella schermata Chat dell’applicazione e vi state chiedendo di cosa si tratti, la risposta è semplice: è il tasto che permette di richiamare Meta AI, l’assistente basato sull’intelligenza artificiale di Meta. Questa funzione, approdata in Italia e altri Paesi europei nei giorni scorsi, si sta diffondendo su tutte le app del gruppo di Mark Zuckerberg, tra cui Facebook, Instagram e Messenger, ed è alimentata da Llama 3.2, il modello linguistico proprietario e open source sviluppato dall’azienda. Al momento non è possibile disattivare la funzione e rimuovere il cerchietto colorato.

Cos’è e come funziona il nuovo tasto su WhatsApp

Il pulsante circolare su WhatsApp ad accedere direttamente alla chat con l’assistente Meta AI, sviluppato sulla base del modello Llama 3.2 del colosso di Menlo Park. Meta AI, nel momento in cui scriviamo questo articolo, offre un set limitato di funzionalità, incentrate però su strumenti utili nella vita quotidiana, come la generazione di testi coerenti con il contesto, la…

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Cile lancia il sacchetto che si dissolve in acqua: addio plastica!

SoluBag: Una Rivoluzione Biodegradabile

In , è stata sviluppata SoluBag, una borsa biodegradabile e solubile in , che rappresenta un’innovazione significativa nella lotta contro l’inquinamento da plastica. Questa borsa non lascia residui tossici ed è destinata a cambiare il modo in cui utilizziamo e smaltiamo i sacchetti di plastica.

Problema dei Sacchetti di Plastica

La borsa di plastica, introdotta nel 1965, ha avuto un grande impatto quotidiano, con un consumo globale di circa 4 trilioni di sacchetti ogni anno. Tuttavia, la loro natura non biodegradabile porta a un accumulo devastante nell’ambiente, dove possono persistere per secoli.

Scoperta Inaspettata

Roberto Astete e Cristian Olivares, due ricercatori cileni, non cercavano inizialmente di affrontare il problema della plastica. Lavorando su per detersivi biodegradabili, hanno inavvertitamente scoperto una combinazione innovativa in grado di creare una borsa adatta a sostituire i tradizionali sacchetti di plastica, dando vita a SoluBag.

Addio plastica! In Cile nasce il sacchetto che si dissolve subito a contatto con l’acqua

In Cile nasce SoluBag, una borsa biodegradabile solubile in acqua che non lascia residui tossici: una rivoluzione nella lotta all’inquinamento da plastica

Facebook – @Solubagus

La classica busta di plastica che usiamo quotidianamente è tra noi dal 1965, anno in cui un gruppo di ingegneri e designer svedesi progettò una soluzione pratica per il confezionamento. Oggi, a distanza di oltre mezzo secolo, si stima che ogni anno vengano utilizzati circa 4 trilioni di sacchetti di plastica nel mondo. Il problema? Questi sacchetti non sono biodegradabili e si accumulano a ritmi impressionanti, inquinando l’ambiente per secoli. Tuttavia, una scoperta nata quasi per in Cile potrebbe presto cambiare questo scenario.

Roberto Astete e Cristian Olivares, due ricercatori cileni, non stavano cercando una soluzione contro l’inquinamento da plastica. Inizialmente lavoravano su formule per detersivi biodegradabili, ma durante gli esperimenti hanno scoperto una combinazione innovativa: sostituendo i derivati

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Mappa mensile della sismicità dell’INGV: aggiornamenti e analisi.

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Dati sui Terremoti in Italia – Marzo 2025

L’INGV ha rilasciato la mappa sismica per marzo 2025, evidenziando un totale di 1667 , un aumento rispetto ai 1504 di febbraio. Tra questi, 231 terremoti hanno avuto di almeno 2.0 e 29 hanno superato 3.0. La maggioranza delle scosse è stata di magnitudo inferiore a 2.0, praticamente rilevabile solo strumentalmente.

Confronto con i Mesi Precedenti

Il numero di eventi sismici è leggermente superiore rispetto ai 1188 sismi di gennaio e ai 1504 di febbraio, ma si mantiene in linea con i trend del 2024, dove si registrava media di 46 eventi al giorno. Nei primi tre mesi del 2025, la media si attesa a 48 eventi giornalieri.

Aumento dell’Attività Sismica ai Campi Flegrei

Una parte significativa dell’aumento registrato negli ultimi due mesi è attribuita all’attività sismica nei . Il terremoto più significativo è stato quello del 13 marzo a Bagnoli, con magnitudo 4.6, avvertito anche a Napoli e Bacoli, risultando il più potente mai registrato in quell’area.

la mappa mensile della sismicità dell’INGV

Credit: INGV.

L’INGV ha recentemente pubblicato la mappa dei terremoti avvenuti in Italia nel mese di marzo 2025: complessivamente sono stati registrati 1667 sismi, in lieve aumento rispetto al resoconto di febbraio, dei quali 231 con magnitudo pari o superiore a 2.0 e 29 con magnitudo pari o superiore a 3.0. Ciò vuol dire per la maggior parte si è trattato di scosse con magnitudo inferiore a 2.0, e dunque rilevabile quasi esclusivamente a livello strumentale.

Si tratta di un valore leggermente superiore a quello di gennaio (1188 sismi/mese) e febbraio (1504 sismi/mese), ma nel complesso restano valori in linea con quanto registrato nel 2024. In quel infatti caso la media era di 46 eventi al giorno, mentre in questi primi tre mesi siamo del 2025 siamo attorno a 48 eventi al giorno.

L’aumento negli ultimi due mesi è legato in buona parte ad un aumento dell’attività sismica ai Campi Flegrei: tra tutti i terremoti, vale la pena evidenziare quello del 13 marzo a Bagnoli di magnitudo 4.6, avvertito anche a Napoli e Bacoli. Si tratta di una scossa degna di nota perché è la più forte mai registrata…

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La Storia del Bunker del Monte Soratte: Un Viaggio nel Passato e nei Segreti della Guerra.

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La storia del Bunker Soratte

Il Soratte, situato a Sant’Oreste in provincia di , fu costruito tra il 1937 e la metà anni ’40 per volere di Benito Mussolini. Questa imponente opera di ingegneria militare comprende gallerie sotterranee scavate nel Monte Soratte, progettate per supportare il governo nel caso di conflitti e per proteggere le alte cariche dello Stato. Durante la Fredda, la struttura ha subito modifiche significative, portando all’aggiunta di un bunker interno progettato come rifugio antiatomico.

Funzioni e strategia

Il complesso del Bunker Soratte non è solo un’opera ingegneristica ma rappresenta anche un’importante strategia militare. La sua posizione geografica offre un vantaggio strategico, in quanto il Monte Soratte funge da barriera naturale e da punto di osservazione. Sant’Oreste, ai tempi degli anni ’30, era un paese prevalentemente agricolo, il che lo rese un luogo ideale per il piano di difesa; così, il bunker si inserisce nel contesto delle antiche linee di difesa zona.

Un’importante eredità

Questa struttura rimane oggi un simbolo della storia militare italiana e della strategia di protezione del regime fascista. La sua costruzione e l’evoluzione nel tempo testimoniano le paure e le realizzazioni di un’epoca segnata da tensioni geopolitiche.

storia del bunker del Monte Soratte

A Sant’Oreste, in provincia di Roma, dal 1937 alla metà degli anni ’40 fu costruita nelle viscere del Monte Soratte, per volere di Benito Mussolini, una delle opere di ingegneria militare più imponenti in Europa: le gallerie del Monte Soratte, o più brevemente bunker di Soratte, struttura di supporto militare e di protezione delle alte cariche dello stato. Pensate che lo stesso ha subito, nel corso della Guerra Fredda, una variazione strutturale che ha portato alla costruzione di un bunker dentro al bunker, per garantire un rifugio antiatomico in caso di conflitto nucleare.

Immagine Ricostruzione dell’estensione del complesso interno al Monte Soratte, Fonte: Paolucci, Gaglio 2014.

La storia del Bunker Soratte

Il Bunker Soratte eredita il suo nome dall’omonimo Monte Soratte, una formazione rocciosa che delinea anche i confini e le antiche difese della cittadina di Sant’Oreste, in provincia di Roma. Sant’Oreste è un paesino di circa 2000 abitanti che, negli anni ’30, viveva principalmente di agricoltura e tradizioni. Questa sua particolare conformazione lo rendeva, dunque, un punto militare strategico per i…

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Perché il pesce emana cattivo odore? Scopri le cause!

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Odore del Pesce Fresco

Il pesce fresco ha un odore caratteristico che non è necessariamente . Tuttavia, dopo poche ore dalla cattura, comincia a emanare un forte odore sgradevole dovuto a processi biochimici. Questi processi sono causati dalla proliferazione di batteri sulla pelle e nelle viscere del pesce, dopo la sua morte.

Trimetilammina e Odori Sgradevoli

Tra i composti volatili prodotti, la trimetilammina (TMA) è la molecola principale associata all’odore sgradevole del pesce. Questo composto, presente anche negli esseri umani, si forma insieme ad odori indesiderati generati dalla putrescina e dall’irrancidimento acidi grassi.

Soluzioni per Neutralizzare l’Odore

Sebbene l’odore possa risultare sgradevole, ci sono metodi per neutralizzarlo. L’uso di ghiaccio e spruzzata di limone possono aiutare a mascherare la puzza. Tuttavia, è interessante notare che in alcune circostanze anche gli esseri umani possono emettere un odore simile a quello del pesce.

Perché il pesce puzza?

Il pesce fresco ha un odore caratteristico, ma non necessariamente spiacevole. Tuttavia, dopo poche ore fuori dall’acqua, sviluppa un forte odore particolarmente sgradevole. Questo fenomeno non è dovuto al fatto che il pesce sia morto ma ha le sue radici in specifici processi biochimici a opera di batteri che proliferano sulla pelle e nelle viscere del pesce dopo la sua morte. Da queste reazioni, si formano infatti dei composti volatili, e in particolare, la trimetilammina (TMA, una molecola presente anche negli esseri umani) è stato associato alla caratteristica puzza di pesce. Entrano in gioco anche altre molecole, come la putrescina, e reazioni di ossidazione degli acidi grassi epatici che vanno incontro a irrancidimento, contribuendo alla formazione di odori poco piacevoli per il nostro naso, ma come confermato anche da studi pubblicati dall’American Chemical Society, è la TMA la principale responsabile dell’odore sgradevole del pesce. Non tutto è perduto, perché con il ghiaccio e qualche goccia di limone, è possibile neutralizzare questa puzza. Purtroppo però, in alcuni casi, anche noi umani possiamo letteralmente puzzare di pesce,…

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