back to top
Home Blog Pagina 412

Bauxite: diffusione, proprietà, usi

0

La bauxite è una fonte primaria di alluminio ed è composta da una combinazione di ossidi di alluminio idrati e idrossidi di alluminio, insieme a minerali argillosi, , ematite, magnetite, siderite e . Altri minerali contenenti alluminio presenti nella bauxite includono gibbsite, böhmite e diasporo.

Si forma tramite l’erosione delle rocce argillose e contiene solitamente dal 15% al 25% di alluminio. Trovata negli strati superficiali, è spesso associata a minerali argillosi, ossidi di ferro e . Il suo nome deriva da Les Baux, in Provenza, dove furono scoperti i primi giacimenti.

La diffusione della bauxite

La bauxite si trova in molte parti del mondo, con i depositi più estesi situati nelle regioni tropicali. Australia, che è diventata il principale produttore mondiale di bauxite all’inizio del 21° secolo, ha scoperto importanti depositi di ghiaia mescolata a sabbia negli anni ’50. Altri grandi produttori sono Cina, Indonesia, Brasile e India, mentre la Francia, l’Italia, la Grecia e altri paesi hanno estratto minerali di alluminio.

Proprietà della bauxite

La bauxite di solito è un materiale morbido con una durezza compresa tra 1 e 3 nella e un basso peso specifico tra 2.0 e 2.5. La sua colorazione varia da bianca a grigia e marrone rossastro, talvolta macchiata di altri colori come giallo, arancione, rosso e rosa.

Usi principali

La bauxite è fondamentale per la produzione di alluminio metallico ed è impiegata anche nell’industria chimica, nella produzione di mattoni refrattari, , acciaio e nel settore petrolifero. La forma calcinata della bauxite è ottenuta tramite il processo di calcinazione a temperature comprese tra 1650-1700 °C.

Essendo un materiale molto duro, con una durezza di 9 nella scala di Mohs, l’allumina calcinata viene utilizzata come abrasivo. La carta vetrata all’ossido di alluminio, le polveri per lucidatura e le sospensioni per lucidatura sono solo alcune delle applicazioni derivate dalla bauxite calcinata.

Corindone: diffusione, proprietà, usi

Il : caratteristiche e diffusione

Il corindone è un minerale che appartiene al gruppo dell’ ed è una forma cristallina di ossido di alluminio con la formula Al2O3. Questo minerale si forma in ambienti geologici ricchi di alluminio e poveri di biossido di silicio, come rocce ignee di colore chiaro come pegmatiti, sieniti e sienite a nefelina. In rocce metamorfiche derivate da sedimenti alluminosi o carbonatici, come calcari e marmi cristallini, il corindone può trovarsi come minerale accessorio.

Diffusione del Corindone

Il corindone si trova spesso concentrato nei depositi alluvionali ed è una fonte significativa di rubini e zaffiri in diverse parti del mondo. Le principali fonti di rubini e zaffiri alluvionali includono Birmania, Cambogia, Sri Lanka, India, Afghanistan e Montana. Negli ultimi decenni, diverse aree dell’Africa, come Madagascar, Kenya, Tanzania, Nigeria e Malawi, sono diventate importanti produttori di rubini e zaffiri.

Il corindone è spesso associato a minerali come , albite, muscovite, spinello, almandino e cianite.

Proprietà del Corindone

Una delle caratteristiche più rilevanti del corindone è la sua durezza, seconda solo a quella del diamante nella scala di Mohs, con un peso specifico che varia da 3,9 a 4,1. Il corindone assume colorazioni e nomi diversi a seconda degli ioni metallici presenti: ad esempio, con incluse di cromo è noto come , mentre in presenza di ferro e titanio diventa .

Utilizzi del Corindone

Il corindone viene utilizzato come pietra preziosa per la realizzazione di gioielli di alto pregio, grazie alla sua durezza. Trova impiego anche come abrasivo e nei refrattari per via dell’elevato punto di fusione. Nel settore delle ceramiche, il corindone conferisce caratteristiche antiusura e antiscivolo alle piastrelle. Originariamente sintetizzato per produrre rubini, il corindone viene ora sintetizzato su larga scala per realizzare lenti per satelliti, vetro resistente ai graffi e altri materiali ottici ad alta resistenza.

Topazio: diffusione, proprietà, usi

Il è un silicato di alluminio e fluoro con formula Al2(SiO4)(F,OH)2. Si forma all’interno delle vene o negli spazi intergranulari delle rocce ignee come pegmatite e riolite, durante le fasi finali del raffreddamento del magma.

Formazione del Topazio

I cristalli di topazio si formano rilasciando fluoro durante l’allontanamento di gas nel magma. Si trova in molte località del mondo dove sono presenti rocce di pegmatite e riolite, come Brasile, Pakistan, Sri Lanka, Australia, India, Madagascar, Messico, Myanmar, Namibia, Nigeria, Russia, e Zimbabwe. Negli Stati Uniti, in particolare nello Utah, il topazio è la pietra preziosa statale dal 1969.

Proprietà del Topazio

Il topazio si presenta in diversi colori tra cui incolore, giallo, arancione, marrone, rosso, rosa, blu e verde. I colori più pregiati per la gioielleria sono il rosa, l’arancione, il rosso, il viola e il blu, anche se il topazio naturale tende ad essere incolore. Può essere trattato con varie tecniche per alterarne il colore. Ha un peso specifico tra 3.4 e 3.6 e una durezza di 8 nella , rendendolo uno dei più duri.

Utilizzi del Topazio

Il topazio di tutti i colori viene utilizzato in gioielleria, ma le varietà blu, arancione e rosa sono le più comunemente impiegate come pietre preziose. Il topazio giallo, marrone e incolore può essere trattato per modificare il colore e renderlo più attraente per la gioielleria.

In conclusione, il topazio è un minerale versatile con varie applicazioni nell’industria della gioielleria, apprezzato per i suoi colori vivaci e la sua durezza.

Acquamarina: diffusione, proprietà, usi

L’acquamarina, appartenente alla famiglia del berillio come lo , è un silicato di alluminio e berillio con la formula Be3Al2(SiO3)6. La di questa gemma risale al 480 a.C., quando gli antichi Greci scolpivano amuleti con essa, derivando il suo nome dal latino “aqua” che significa acqua e “marina” che significa mare, per il suo colore affascinante.

Come si Formano i Cristalli di Acquamarina

La maggior parte dei cristalli di acquamarina si formano nelle cavità sotto la superficie terrestre durante le fasi finali della cristallizzazione del magma. Il raffreddamento lento fornisce il tempo necessario per lo sviluppo di cristalli di grandi dimensioni.

Diffusione della Gemma

L’acquamarina si trova principalmente in Brasile, nelle pegmatiti e nelle vene delle rocce metamorfiche mineralizzate, oltre che in altri paesi come Afghanistan, Kenya, Madagascar, Malawi e molti altri. In India e Sri Lanka si può trovare in depositi alluvionali.

Proprietà Caratteristiche

La gemma mostra una varietà di tonalità che vanno dal blu verdastro al blu, dovute alle tracce di ferro. Esistono due stati di ossidazione del ferro, Fe2+ e Fe3+, che influenzano il colore della pietra. Il trattamento termico può alterare la tonalità della gemma, eliminando eventuali colori indesiderati.

Ha un peso specifico che oscilla tra 2.6 e 2.8 e una durezza di 7.5-8 nella scala di Mohs, rendendola una delle gemme più dure dopo il , , , topazio e crisoberillo, anche se è considerata fragile e può essere facilmente scheggiata.

Acquamarina Sintetica e Usi

A partire dagli anni ’80 in Russia e dai primi anni 2000 nella Repubblica Ceca, è stata creata acquamarina sintetica colorata grazie a cobalto, rame e nichel. Tuttavia, l’uso principale dell’acquamarina rimane nella gioielleria, dove viene utilizzata per realizzare anelli, orecchini, bracciali e pendenti.

Zaffiro: diffusione, proprietà, usi

L’origine e i significati dello

Il

zaffiro

, con il suo nome che deriva dal greco σάπφειρος che significa pietra blu, è una pietra preziosa appartenente alla famiglia del

, insieme al . Questa varietà di corindone è costituita da ossido di alluminio con struttura cristallina α-Al2O3, e tra i suoi molteplici colori spicca il blu.

Formazione e citazioni storiche

Gli zaffiri naturali si sono formati circa 150-200 milioni di anni fa in rocce ignee contenenti feldspatoidi, a causa di processi di origine magmatica e metamorfica. Il loro valore simbolico è antico, trovando menzione nel libro di Tobia della Bibbia. Si narra che le porte di Gerusalemme sarebbero state costruite con zaffiri insieme ad altre pietre preziose.

Diffusione dei giacimenti di zaffiro

I giacimenti di zaffiro sono presenti in varie parti del globo, con pietre di diversa qualità a seconda della provenienza. Paesi come Sri Lanka, Myanmar, Thailandia, Afghanistan, Australia, Tanzania, Kenya, Nigeria, Madagascar e Montana negli Stati Uniti ospitano miniere di zaffiro con caratteristiche chimiche e inclusioni diverse.

Proprietà e variazioni di colore

Lo zaffiro si presenta principalmente di colore blu, ma può variare in base alla composizione. Presenza di conferisce un colore giallo, mentre il porta tonalità viola e la combinazione di ferro e titanio dona il caratteristico blu intenso. Il valore della pietra dipende principalmente dall’intensità del blu, con esemplari rari come lo zaffiro padparadscha, che mescola tonalità di rosa e arancione.

Usi e applicazioni dello zaffiro

Oltre ai gioielli, lo zaffiro trova impiego nella creazione di cristalli per orologi, strumenti scientifici, wafer elettronici e finestre ad alta durabilità. Grazie alla sua resistenza elevata, conduttività termica e isolamento elettrico, lo zaffiro è una pietra versatile e preziosa in diverse industrie e applicazioni tecnologiche.

Reazione di Sandmeyer: meccanismo

La reazione di Sandmeyer: una trasformazione importante in chimica organica

La reazione di Sandmeyer è ampiamente utilizzata in chimica organica per la di da derivati dell’ tramite un intermedio diazonio utilizzando alogenuri di rame. Questo metodo è stato scoperto dal chimico svizzero Traugott Sandmeyer nel 1884 e ha aperto la strada alla formazione di diversi composti utili.

Meccanismo della reazione di Sandmeyer

Il meccanismo della reazione di Sandmeyer avviene in più stadi, con il sale di diazonio che, in presenza di alogenuro di rame, subisce la sostituzione del gruppo diazoico con un alogeno. Questo processo avviene per via radicalica e porta alla formazione degli alogenuri arilici desiderati.

Condizioni di reazione

Le condizioni di reazione variano a seconda del tipo di alogenuro arilico che si desidera sintetizzare. Per esempio, per la sintesi di ioduri arilici si utilizza il diiodometano come solvente, per i bromuri arilici si usa il bromoformio e per i cloruri arilici si preferisce il cloroformio.

Applicazioni e importanza della reazione di Sandmeyer

La reazione di Sandmeyer è fondamentale in chimica organica in quanto consente la sintesi di vari composti importanti come nitrili e fenoli a partire da derivati dell’anilina. Questo metodo rappresenta un’importante via per sostituire gruppi amminici aromatici con alogenuri, gruppi -C≡N o gruppi -OH.

In conclusione, la reazione di Sandmeyer ha rivoluzionato il campo della sintesi organica permettendo la produzione di composti chimici di interesse in modo efficiente e controllato. La sua importanza e versatilità ne fanno uno strumento fondamentale per i chimici che operano nel settore della chimica organica.

Agata: diffusione, proprietà, usi

Origine e Formazione delle Agate

Le agate sono formazioni rocciose costituite principalmente da calcedonio che si sono sviluppate nel corso di migliaia di anni all’interno delle cavità di altre rocce come quelle ignee, sedimentarie e metamorfiche che contenevano acque sotterranee ricche di silice. Il calcedonio è una varietà microcristallina di silice che contiene finissime concrezioni di quarzo e moganite. Queste pietre sono spesso associate ad altri minerali come ematite, , , quarzo e alluminosilicati, e si trovano in vari ambienti minerali, con una maggiore presenza nelle rocce magmatiche come il basalto.

Diffusione e Localizzazione

Le agate si trovano in tutto il mondo, soprattutto in luoghi con attività vulcanica passata o presente, come le zone costiere e nei laghi. Paesi come la Germania, il Brasile, l’Uruguay e gli Stati Uniti, in particolare in Arizona, sono famosi per la presenza di agate. Le condizioni fisiche e chimiche come temperatura, pH, concentrazione di SiO2 e contenuto di oligoelementi influenzano il processo di cristallizzazione, dando origine a diverse varietà di agate come quelle a bande, a fortezza, muschiata, a occhio, dendritica e blue lake.

Proprietà delle Agate

Le agate presentano una vasta gamma di colori intensi e multipli dovuti alle tracce di ossidi di , manganese, titanio, cromo e nichel. Queste pietre possono variare dal marrone al bianco, rosso, grigio, rosa, nero e giallo, con bande di colori alternati all’interno dell’agata. La struttura zonata dell’agata, a occhio nudo, è caratterizzata da differenze di colore, spessore e trasparenza delle diverse zone. La pietra ha un peso specifico di 2.6 e un grado di durezza che varia da 6.5 a 7.0 sulla .

Utilizzi delle Agate

Le agate sono considerate pietre semipreziose e vengono spesso utilizzate come amuleti o nella cristalloterapia, grazie alla credenza che possano influire sulla salute e sul benessere spirituale. Sono apprezzate anche dai collezionisti per i loro colori unici. È importante notare che molte agate con colorazioni particolarmente spettacolari presenti sul mercato sono state sottoposte a trattamenti di tinteggiatura a causa della loro porosità.

Muscovite: diffusione, proprietà, usi

La Muscovite: Caratteristiche e Utilizzi Principali

La muscovite è un minerale appartenente alla famiglia delle miche, presente in una vasta gamma di rocce, inclusi i graniti. È un fillosilicato idrato con formula generale KAl2(AlSi3O10)(OH)2, in cui il potassio può essere sostituito da altri elementi come il sodio, il rubidio o il cesio, mentre l’alluminio può essere sostituito da , , litio e altri elementi. Quando il cromo sostituisce l’alluminio, il minerale assume un colore verde ed è noto come fuchsite.

Diffusione della Muscovite

La muscovite è un minerale abbastanza comune, spesso trovato insieme ad altri minerali come l’albite, il quarzo, il microclino, l’ e lo spodumene. Sebbene sia diffusa in molte regioni, esemplari di particolare rilevanza si trovano in Brasile, Namibia e Cina, oltre che negli Stati Uniti, in luoghi come il North Carolina, la California, il New Mexico e il Colorado.

Proprietà della Muscovite

La muscovite ha la peculiare proprietà di dividere in sottili fogli trasparenti, con esemplari spessi che appaiono di colore nero, marrone o argenteo. Tuttavia, quando viene divisa in fogli sottili, la muscovite risulta incolore o con una leggera tinta di marrone, giallo, verde o rosa. Ha un peso specifico compreso tra 2,8 e 2,9 e una durezza sulla tra 2,5 e 3.

Usi della Muscovite

La muscovite è un pessimo conduttore di calore ed elettricità, rendendola ideale come isolante in diversi prodotti elettrici e semiconduttori. Trova impiego anche nella produzione di pneumatici, dove viene utilizzata in forma di rottami, scaglie o polveri come riempitivo in vari manufatti, e prodotti manifatturieri, contribuendo a mantenere il pigmento in sospensione e migliorando la resistenza all’acqua.

Nel settore cosmetico, la muscovite viene impiegata per la sua particolare lucentezza perlacea in diversi prodotti come fard, eyeliner, ombretti, fondotinta, rossetti, lucidalabbra, mascara e smalti per unghie. Inoltre, viene utilizzata anche in alcune vernici automobilistiche per creare un effetto lucente e perlescente.

In conclusione, la muscovite non solo è un minerale comune nelle rocce, ma ha anche una vasta gamma di utilizzi nelle industrie e nei prodotti di consumo come isolante, filler e pigmento cosmetico.

Glicole etilenico, propilenico, caprilico

Glicoli: Caratteristiche e Applicazioni

Il termine “glicoli” si riferisce a una classe di alcoli che presentano due gruppi funzionali -OH legati a due atomi di carbonio adiacenti, noti anche come dioli vicinali. Questi composti sono ampiamente impiegati in diversi settori.

Il glicole etilenico, con formula HOCH2CH2OH o 1,2-etandiolo, è il più semplice tra i dioli ed è ampiamente utilizzato in vari prodotti di consumo. Trova impiego come componente essenziale nei liquidi refrigeranti per i radiatori.

La miscibilità completa del glicole etilenico con l’acqua permette di ottenere un liquido refrigerante con proprietà colligative che consentono di abbassare il punto di congelamento fino a -40°C e di aumentare il punto di ebollizione fino a +135°C. Oltre ai radiatori, questo composto è impiegato in liquidi per freni idraulici, , solventi, , plastica, pellicole e cosmetici.

Glicole Propilenico

Il glicole propilenico, o 1,3-propandiolo, è l’omologo superiore dell’1,2-etandiolo ed è utilizzato in vari settori. Questo composto trova impiego come solvente nella produzione di farmaci e come ingrediente in prodotti cosmetici e per la cura della pelle.

Grazie alla sua capacità igroscopica, il glicole propilenico agisce come umettante e emolliente sulla pelle, prevenendo la perdita di acqua e garantendo idratazione. Trova impiego anche come conservante nei prodotti cosmetici. In campo alimentare è utilizzato come antiagglomerante e solvente per coloranti e aromi.

Inoltre, entrambi i glicoli sono impiegati come materie prime nella produzione di fibre di poliestere, fibra di , resine di e in molti altri prodotti riciclabili.

Questi glicoli rappresentano quindi componenti cruciali in numerose applicazioni industriali e di consumo.

Il Ruolo del Glicole Caprilico nell’Industria Cosmetica

Il glicole caprilico, con formula CH₃(CH₂)₆CHOHCHOH, conosciuto anche come 1,2 ottandiolo, è un diolo ampiamente impiegato nell’industria cosmetica per le sue varie proprietà benefiche. Questo componente è frequentemente utilizzato in creme e unguenti per la pelle, dove agisce come agente condizionante. Grazie alle sue capacità umettanti ed emollienti, il glicole caprilico migliora l’idratazione della pelle, contribuendo a renderla più morbida e liscia.

Benefici e Applicazioni del Glicole Caprilico

Oltre alle sue qualità di idratazione, il glicole caprilico svolge anche un ruolo importante come conservante in molti prodotti cosmetici. La sua azione antimicrobica lo rende un’alternativa efficace ai conservanti tradizionali, come i parabeni, garantendo la sicurezza e la durata dei prodotti. In aggiunta, il glicole caprilico migliora la consistenza delle formulazioni cosmetiche, favorendo una maggiore spalmabilità dei prodotti.

Applicazioni in Prodotti per la Cura dei Capelli e Cosmetici

Oltre alle creme e agli unguenti per la pelle, il glicole caprilico trova impiego anche in numerosi prodotti per la cura dei capelli e nella cosmetica in generale. La sua versatilità e le sue proprietà benefiche lo rendono un ingrediente prezioso per prodotti come shampoo, balsami, lozioni per il corpo e trattamenti per la cura della pelle.

Conclusioni

In conclusione, il glicole caprilico rappresenta un ingrediente chiave nell’industria cosmetica, grazie alle sue molteplici proprietà e benefici per la pelle e i capelli. La sua presenza in creme, unguenti e altri prodotti cosmetici contribuisce a garantire efficacia, sicurezza e piacevolezza nell’utilizzo di tali prodotti, offrendo agli utenti risultati visibili e apprezzabili.

Cloruro di magnesio: sintesi, reazioni, usi

Il Cloruro di : Proprietà, , Reazioni e Usi

Il cloruro di magnesio è un composto binario con formula MgCl2, che si trova frequentemente come esaidrato nel minerale bischofite. Essendo un composto ionico, derivante dalla diversa elettronegatività tra magnesio e cloro, è costituito da ioni Mg2+ e Cl. Questo composto rappresenta uno dei costituenti principali dell’acqua di mare e si trova anche in salamoie naturali e nei depositi di sale formatisi per evaporazione dell’acqua marina.

Proprietà

Il cloruro di magnesio si presenta come un solido cristallino bianco o incolore, altamente solubile in acqua ma moderatamente solubile in etanolo e scarsamente solubile in acetone e piridina. È una sostanza altamente igroscopica, caratterizzata da una struttura a strati con centri ottaedrici di Mg2+ legati a ioni cloruro.

Sintesi

Esistono diverse vie sintetiche per la preparazione del cloruro di magnesio, tra cui la reazione di con ossido di magnesio, carbonato di magnesio con acido cloridrico, magnesio con cloruro di alluminio, idrossido di magnesio con acido cloridrico e magnesio con cloruro di mercurio (II).

Reazioni

Il cloruro di magnesio è coinvolto in diverse reazioni, tra cui la reazione con che porta alla formazione di cloruro di e nitrato di magnesio, la reazione con ossigeno per formare clorato di magnesio e la reazione con idrossido di sodio che produce cloruro di sodio e idrossido di magnesio.

Usi

Il cloruro di magnesio è ampiamente utilizzato in diversi settori, come l’agricoltura per ridurre le emissioni nocive nel letame, nella produzione di magnesio, nell’industria tessile, nella costruzione, nella refrigerazione e come agente antighiaccio sulle strade. Trova impiego anche nei cosmetici, nei detergenti, nella produzione di tofu, bibite e latte artificiale, nonché come integratore alimentare per trattare la carenza di minerali nei pesci degli acquari, grazie al suo ruolo biologico importante nel corpo umano.

Deliquescenza: sali igroscopici, esempi

Il fenomeno della deliquescenza si verifica quando una sostanza assorbe l’umidità presente nell’atmosfera, perdendo così la sua forma cristallina e trasformandosi in una soluzione saturata. Questo avviene quando l’umidità relativa supera una certa soglia critica per il materiale in questione.

Processo di Deliquescenza

Durante la deliquescenza, la sostanza solidifica passa allo stato di soluzione, a causa della differenza tra la tensione di vapore della soluzione formata e la pressione parziale del vapore acqueo nell’aria.

Esempi di Sostanze Deliquescenti

Numerose sostanze deliquescenti sono rappresentate da sali igroscopici, noti per assorbire l’umidità dall’aria. Alcuni esempi includono idrossido di sodio, idrossido di potassio, carbonato di potassio, cloruro di , cloruro di , nitrato di litio, cloruro di (III), cloruro di litio, e altri composti.

Alcune sostanze, come il cloruro di sodio, possono manifestare deliquescenza in presenza di particelle molto piccole e alta umidità, causando l’agglomerazione e la transizione verso uno stato disciolto.

Impatto della Deliquescenza negli Alimenti

La deliquescenza è un fenomeno rilevante anche in ambito alimentare, dove ingredienti come zuccheri, sali, acidi organici e vitamine cristalline possono subire questo processo. L’effetto delle specie igroscopiche presenti negli alimenti può influenzare le caratteristiche tecnologiche e sensoriali, oltre alla durata di conservazione dei prodotti alimentari.

Utilizzo come

Le proprietà dei composti deliquescenti trovano impiego come agenti essiccanti, utili per rimuovere l’umidità in eccesso da sostanze come e fosforico. Nell’industria chimica, tali sostanze vengono impiegate per estrarre l’acqua da reazioni chimiche, migliorando l’efficienza dei processi produttivi.

Tricloruro di titanio: sintesi, reazioni, proprietà

Il composto binario conosciuto come tricloruro di titanio ha una formula TiCl3, in cui il titanio ha un numero di ossidazione di +3. Questo composto è uno dei più significativi del titanio con tale numero di ossidazione e può esistere in quattro forme polimorfiche.

Caratteristiche

Il tricloruro di titanio si presenta come un solido dal colore viola intenso e può essere soggetto alla deliquescenza. È poco solubile nell’etere etilico ma solubile in acqua e etanolo, con soluzioni che mantengono lo stesso colore viola. Riscaldando la soluzione, essa diventerà blu, ma tornerà al viola una volta raffreddata. Si può anche disciogliere in acido cloridrico formando un sale tetraidrato TiCl3· 4 H2O.

Processo di

Di solito, il tricloruro di titanio viene prodotto riducendo il , ad esempio tramite riduzione catodica in una soluzione acida di acido cloridrico.

Reazioni Chimiche

A temperature superiori a 450°C, si decompone in una reazione di disproporzione passando a numero di ossidazione +2 e +4. Reagisce con l’acqua producendo , acido cloridrico e idrogeno. Può anche essere ossidato a TiCl4 da Cloruro di (III), Bicromato di potassio e Permanganato di potassio.

Applicazioni

Il tricloruro di titanio trova impiego nella produzione di biossido di titanio, come agente dopante del alluminio idruro e come riducente. È usato come catalizzatore nella polimerizzazione delle α-olefine, in particolare del polipropilene isotattico. Nella chimica organica, viene usato per ridurre ossime a immine.
è in caricamento