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Eclissi totale di luna: la ‘Luna di sangue’ visibile parzialmente dall’Italia

Eclissi Totale di Luna

Questa notte si è verificata un’eclissi di Luna, conosciuta come "Luna di Sangue", in cui la Terra ha ostruito la luce del Sole alla Luna. Questo è stato reso unico dal fatto il nostro satellite ha assunto una colorazione rossa mentre si trovava nell’ombra della Terra.

Fasi dell’Eclissi

L’evento è iniziato alle 4:57 ora italiana con l’ingresso della Luna nella penombra. La fase più impressionante, in cui la Luna si trovava completamente nell’ombra terrestre, è cominciata alle 6:09. Il culmine dell’eclissi, il momento in cui la Luna ha raggiunto il massimo della colorazione rossa, è avvenuto alle 7:59.

Osservabilità in Italia

Sebbene l’eclissi fosse in tutta la sua magnificenza in altre parti del mondo, in Italia è stato possibile osservare solo le prime fasi del fenomeno. Questo ha deluso gli appassionati che attendevano il pieno spettacolo del cielo notturno, ma ha comunque offerto un momento affascinante di osservazione astronomica.

Lo spettacolo dell’eclissi totale lunare: la “Luna di sangue” vista dall’Italia (parzialmente)

Questa notte c’è stata un’eclisse totale di Luna, la cosiddetta “Luna di Sangue” con la Terra che si è interposta tra il Sole e la Luna. In Italia è stato possibile osservare solo le prime fasi del fenomeno

@The Virtual Telescope Project/YouTube

Nella notte tra ieri e oggi il cielo ha regalato uno spettacolo straordinario: un’, che ha visto il nostro satellite tingersi di rosso mentre attraversava l’ombra della Terra. Questo fenomeno, noto anche come “Luna di sangue“, si verifica quando il nostro pianeta si interpone tra il Sole e la Luna, bloccando la luce diretta e filtrandola attraverso l’atmosfera terrestre.

L’evento è iniziato alle 4:57 ora italiana, con l’ingresso della Luna nella penombra. La fase più evidente, quella in cui il satellite è entrato nell’ombra terrestre, è cominciata alle 6:09, mentre il massimo dell’eclissi si è verificato alle 7:59. Tuttavia dall’Italia è stato possibile osservare solo le prime fasi del fenomeno, poiché la Luna…

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I Paesi europei con armi nucleari: quali sono e quante ne possiedono?

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Arsenali Nucleari in Europa

In Europa, solo Gran Bretagna e Francia possiedono armi , per un di circa 515 ordigni, equivalenti al 4% dell’arsenale nucleare mondiale. In contrasto, Stati Uniti e Russia detengono insieme circa l’88% di tutte le armi nucleari globali.

Impatti della Geopolitica

L’invasione russa dell’Ucraina e le recenti dichiarazioni di Donald Trump aumentano la vulnerabilità dei Paesi europei. Questo scenario spinge a considerare la creazione di un esercito comune europeo, come suggerito dalla proposta ReArm Europe.

Deterrenza Nucleare

Il dibattito sulle armi nucleari come strumento di deterrenza si intensifica. In particolare, si discute la possibilità di istituire un ombrello nucleare europeo per proteggere i Paesi continente dalle minacce, soprattutto provenienti dalla Russia. Tuttavia, è importante notare che il numero esatto di armi nucleari in possesso di ogni nazione rimane una questione riservata e i dati forniti basati su stime.

Quali sono i Paesi europei che possiedono armi nucleari e quante sono

In Europa sono solo due i Paesi che hanno a disposizione arsenali nucleari: Gran Bretagna e Francia, per un totale di circa 515 ordigni pari al 4% circa dell’arsenale nucleare mondiale. A livello globale, invece, gli Stati Uniti e la Russia da sole detengono circa l’88% delle armi nucleari mondiali. L’invasione dell’Ucraina da parte Russia di Putin e le recenti dichiarazioni di Donald Trump, che sembra voler prendere le distanze dal conflitto, aumentano il rischio di vulnerabilità per i Paesi europei. In questo scenario delicato in cui si sta ipotizzando l’istituzione di un esercito comune europeo con la proposta ReArm Europe, si torna a parlare di armi nucleari, come strumento di deterrenza (ovvero, scongiurare un’eventuale azione del nemico con lo “spauracchio” delle potenti armi atomiche). In particolare, nelle ultime settimane circola sempre più l’idea di costituire un ombrello nucleare europeo, come strumento di deterrenza nei confronti della Russia.

Dobbiamo precisare che il numero esatto di armi nucleari possedute da ogni Paese è un dato altamente riservato, quindi i dati che forniamo in questo articolo…

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Il mistero del Tempio di Serapide a Pozzuoli: storia e curiosità.

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Il Macellum di Pozzuoli

Il , noto anche come Tempio di Serapide, è un importante sito archeologico a Pozzuoli, Napoli. Si trova al centro della caldera vulcanica flegrea ed è considerato un “laboratorio scientifico” per la comprensione movimenti del suolo nella regione. Le imponenti colonne marmoree che caratterizzano il sito sono testimoni del bradisismo, un fenomeno di sollevamento e abbassamento del suolo legato all’attività vulcanica.

Storia e Funzione

Scoperto nel 1750, il Macellum risale al I o II secolo d.C. e faceva parte del mercato pubblico dell’antica città romana di Puteoli. Attraverso i secoli, il sito ha subito diversi cambiamenti, e le colonne in marmo cipollino presentano fori dovuti a litodomi, indicando che un tempo erano sommerse nelle acque del Golfo di Napoli. Questa evidenza geologica aiuta a ricostruire la del bradisismo e l’ del paesaggio costiero dell’area flegrea.

il caso del Tempio di Serapide a Pozzuoli

Il Tempio di Serapide a Pozzuoli (NA).

Il Macellum (chiamato impropriamente anche Tempio di Serapide o Serapeo) di Pozzuoli è più che un sito archeologico: è anche un “laboratorio scientifico” che ci permette di ricostruire i movimenti del suolo dei negli ultimi due millenni. Trovandosi quasi perfettamente al centro della caldera vulcanica flegrea, il simbolo indiscusso della città di Pozzuoli caratterizzato da tre imponenti colonne marmoree è un testimone geologico del bradisismo presente nell’area flegrea, caratterizzato dal movimento del suolo dovuto all’attività vulcanica sottostante.

Scoperto nel 1750 ma risalente al I o II secolo d.C., la struttura che oggi si trova di fronte alla marina del porto di Pozzuoli faceva parte del mercato pubblico – il macellum, appunto – dell’antica città città romana di Puteoli, l’attuale Pozzuoli. Oggi le tre colonne in marmo cipollino mostrano fori prodotti dai litodomi, molluschi marini. Come se un tempo il macellum puteolino fosse stato sommerso nelle acque del Golfo di Napoli. La spiegazione è semplice: le colonne erano un tempo…

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I record più curiosi sul Pi greco a dieci anni dalla sua nascita: scopriamoli insieme!

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Pi Day e la sua importanza

Il si celebra ogni anno il 14 marzo, un giorno scelto perché, nel formato anglosassone, corrisponde a 3/14, un richiamo al numero π, che è approssimativamente 3,14. Questo giorno è dedicato a una delle costanti matematiche più importanti, che si presenta in numerose formule, dai calcoli di superfici e volumi, alla forza elettrica, fino alla misurazione degli angoli e lo studio delle onde.

I record del Pi greco

Il pi ha ispirato molte persone a tentare di stabilire memorabili. Una delle sfide più popolari è quella di recitare il maggior numero possibile di cifre del π in un minuto. Queste competizioni non solo celebrano il numero, ma sottolineano anche la ubiquità e rilevanza in vari campi matematica e della scienza, rendendolo un simbolo di ingegno e creatività.

ecco i record più curiosi sul Pi greco a dieci anni dalla sua nascita

Il Pi Day, giorno del pi greco, si terrà il 14 Marzo 2025. Questa ricorrenza cade tutti gli anni in questa data perché il 14 marzo nella consuetudine anglosassone viene scritto come 3/14, mettendo prima il mese e poi il giorno, e questa data ricorda proprio il numero π che a scuola abbiamo imparato a conoscere come 3,14 (anche se questa è solo un’approssimazione!).

Ma come mai il π è così importante da doverlo festeggiare? Il pi greco è una costante matematica che troviamo in moltissime formule che vanno dal calcolo di superfici e volumi alla forza elettrica, passando per la misura degli angoli, lo studio delle onde e molto altro. Chissà, magari anche per questo è diventato talmente popolare da stimolare la fantasia di molte persone che sono entrate nel Guinness dei primati per aver stabilito dei record ispirati proprio a questo numero! In questo articolo vi raccontiamo alcuni dei più curiosi tra questi record.

I record del Pi greco: quante cifre del π puoi recitare a memoria in un minuto?

Una sfida da sempre molto in voga è quella di riuscire a dire più cifre possibili del pi greco….

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La straordinaria vicenda di Randy Gardner, il giovane che rimase sveglio per 11 giorni consecutivi.

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Record di privazione del sonno

Randy Gardner, un ragazzo americano di 17 di San Diego, nel 1977 stabilì il di privazione del sonno, rimanendo sveglio per 11 giorni consecutivi, ovvero 264 ore. La sua impresa ha attirato l’attenzione, rendendolo noto per questo primato.

Problemi legati alla privazione del sonno

Nonostante il record di Gardner sia stato superato volte, il Guinness World Records ha smesso di monitorare tali tentativi a causa dei rischi associati alla privazione del sonno, come allucinazioni, problemi di concentrazione, memoria e disturbi dell’umore. È emerso che anche brevi periodi di veglia prolungata possono portare a microsonni, evidenziando i gravi effetti della mancanza di sonno.

Importanza del sonno

Il sonno è essenziale per il benessere fisiologico; durante il riposo, il corpo si rigenera, consolida la memoria e mantiene l’equilibrio ormonale, metabolico e cardiovascolare. La privazione del sonno può causare significative disfunzioni nel corpo umano.

Giornata Mondiale del Sonno

Dal 2008 si celebra annualmente la Giornata Mondiale del Sonno, promossa World Sleep Society, per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del sonno e dei suoi effetti sulla salute.

L’incredibile storia di Randy Gardner, il ragazzo che non dormì per 11 giorni

In occasione della Giornata Mondiale del Sonno del 14 marzo 2025 ripercorriamo la del record di privazione del sonno stabilito da un ragazzo americano, Randy Gardner, che non dormì per 11 giorni, ovvero 264 ore consecutive. L’americano nativo di San Diego – California è nato nel 1946 l’anno del record era diciassettenne e oggi ha 78 anni. che riuscì a stare sveglio per oltre 11 giorni. Sebbene il suo primato sia stato battuto più volte, il Guinness ha cessato di monitorare questo tipo di record per i rischi legati alla privazione del sonno (allucinazioni, problemi di concentrazione e memoria, e disturbi dell’umore) e alla scoperta dei microsonni. Questa decisione evidenzia quanto il sonno sia essenziale per il benessere fisiologico: durante il riposo, il corpo si rigenera, consolidando la memoria, modulando le infiammazioni e mantenendo l’equilibrio ormonale, metabolico e cardiovascolare. La sua assenza può portare a gravi disfunzioni per l’organismo. Proprio per sensibilizzare sull’importanza del sonno, dal 2008 si celebra ogni anno la Giornata Mondiale del Sonno, un evento promosso dalla World Sleep Society e, in…

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Quali potrebbero essere le conseguenze per l’Italia?

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Tariffe sui Prodotti Europei

Il Presidente Donald Trump ha confermato l’introduzione di sui prodotti “made in Europe”, come e champagne, in risposta alle tariffe imposte dall’Unione Europea whisky americano. Questa misura potrebbe danneggiare gravemente l’export europeo, specialmente quello dell’Italia, che ammonta a circa 66,4 miliardi di euro all’anno. I dazi su acciaio e alluminio sono già stati attuati dal 12 marzo 2025, e altri Paesi come Canada, Messico e Cina sono stati colpiti da nuove tariffe da parte degli Stati Uniti.

Obiettivi dei Dazi

La giustificazione ufficiale di queste tariffe è il tentativo di riequilibrare la bilancia commerciale degli Stati Uniti, che registra un deficit di circa 1100 miliardi di dollari rispetto alle importazioni. Attualmente, l’America importa circa 290 miliardi di dollari dalla Cina e quasi 230 miliardi dall’Unione Europea. A partire dal 12 marzo 2025, entreranno in vigore dazi del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio dall’UE.

quali sono le possibili conseguenze per l’Italia

Come aveva annunciato il Presidente statunitense Donald Trump durante il suo discorso di gennaio al World Economic Forum di Davos, anche i Paesi membri dell’Unione Europea saranno presto colpiti da tariffe sui prodotti “made in Europe“, come vino e champagne, in risposta alle tariffe dell’UE sul whisky americano. Questa guerra commerciale potrebbe danneggiare l’export europeo, in particolare quello italiano, che vale circa 66,4 miliardi di euro all’anno. Dal 12 marzo 2025 sono già stati introdotti dazi su acciaio e alluminio. Recentemente, anche Canada, Messico e Cina sono stati colpiti dai nuovi dazi annunciati, minacciati, sospesi e poi riconfermati dagli Stati Uniti.

I primi dazi USA-UE di Trump

La scusa ufficiale è sempre equilibrare la bilancia commerciale degli Stati Uniti il resto del mondo: al momento, infatti, il Paese importa circa 1100 miliardi dollari di merci in rispetto a quelle che esporta (290 miliardi dalla Cina e quasi 230 dall’Unione europea). Da mercoledì 12 marzo sono quindi scattati dazi del 25% sull’acciaio e l’alluminio che gli Stati Uniti importano dall’UE: a…

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L’incredibile impiego dei gusci di ostrica: sorprese e innovazioni!

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Scoperte a Pompei

continua a sorprendere , artistiche e scientifiche. Recentemente, gli archeologi hanno identificato l’uso di gusci di ostrica come materiale da costruzione. I ritrovamenti, avvenuti nella "stanza blu" e nella "Casa del Tiaso", hanno rivelato cataste di gusci nelle aree adibite a cantiere al momento dell’eruzione del Vesuvio.

Utilizzo dei gusci di ostrica

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, questi non i resti di un pasto, ma un importante materiale edile. I romani trituravano i gusci per ottenere una polvere fine di carbonato di calcio, utilizzata come ultimo strato sugli affreschi per garantire luminosità e brillantezza.

Atmosfera delle stanze

Immaginando l’illuminazione tenue di queste stanze, grazie a candelabri e lucerne, si evoca un’atmosfera magica. La luce colpiva le pareti, creando un effetto visivo simile a un cielo stellato, con migliaia di puntini luminosi che abbellivano gli ambienti.

il sorprendente utilizzo dei gusci di ostrica

Credit: Pompeii Sites

Pompei regala sempre straordinarie scoperte di natura storica, artistica, scientifica e tecnologica. È proprio questo il caso della scoperta dell’utilizzo di un particolare elemento naturale come materiale edile: i gusci di ostrica. È accaduto in più di un ritrovamento, per esempio nella stanza blu scavata nel 2024 e nella Casa del Tiaso emersa nel 2025, che siano state ritrovate dagli studiosi delle cataste di gusci di ostrica nei pressi delle aree che, al dell’eruzione del Vesuvio che seppellì Pompei, erano adibite a cantiere. Non si tratta dei resti di un pasto sontuoso, ma di preziosi materiali edili usati in contesti di ristrutturazione e costruzione. Infatti dai gusci triturati di queste conchiglie i romani ricavavano una polvere molto fine, quasi trasparente, di carbonato di calcio, che veniva passata come ultima mano sugli affreschi per farli luccicare.

Bisogna immaginare queste stanza nella penombra, appena rischiarate dal la luce di candelabri, lucerne e bracieri: la luce, colpendo le pareti, brillava di migliaia di puntini luminosi, come un cielo stellato….

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Importanza della consapevolezza del rischio vulcanico per i Campi Flegrei e la loro popolazione.

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Storia Eruzioni nei Campi Flegrei

Negli ultimi 15.000 anni, la caldera dei Campi Flegrei ha vissuto circa 70 eruzioni vulcaniche, di cui solo 3 o 4 hanno avuto un’intensità veramente violenta. L’eruzione più recente risale al 1538, quando si formò il Monte Nuovo. Sebbene attualmente non ci siano segnali di un’imminente eruzione, esiste la possibilità di eventi futuri.

Rischi e Densità Abitativa

Il vulcanico nella zona è significativo, soprattutto a causa alta densità abitativa. Una modesta eruzione potrebbe causare grossi danni a persone e infrastrutture. Inoltre, la difficoltà di prevedere il luogo esatto di un’eventuale eruzione aumenta la preoccupazione; potrebbe manifestarsi in qualsiasi punto dell’ampia caldera, che misura tra 12 e 13 chilometri di diametro.

Conclusioni

Sebbene il rischio di una imminente eruzione vulcanica possa sembrare basso, le potenziali conseguenze in caso di un evento, anche di piccola intensità, richiedono un’attenta considerazione e preparazione.

Perché è importante per la popolazione dei Campi Flegrei la consapevolezza del rischio vulcanico

Nella vasta caldera dei Campi Flegrei sono avvenute circa 70 eruzioni vulcaniche negli ultimi 15.000 anni. Di queste, soltanto 3 o 4 sono state veramente violente, raggiungendo la massima intensità possibile per questa struttura vulcanica. In caso di una futura eruzione in un futuro più o meno prossimo – di cui, è bene ribadirlo, non c’è alcun segnale al momento attuale – lo scenario più probabile è quello di un’eruzione di intensità medio-bassa, paragonabile quindi all’ultima eruzione verificatasi nei Campi Flegrei, che nel 1538 creò il Monte Nuovo.

Nonostante questo, il rischio legato ai fenomeni vulcanici nei Campi Flegrei non può sottovalutato, soprattutto considerata la densità abitativa della zona: anche una piccola eruzione potrebbe creare danni ingenti a cose e persone. Dobbiamo tenere conto inoltre che non sapremo esattamente potrà avvenire la prossima eruzione: potrebbe colpire un punto qualunque nell’intera area della caldera, che è decisamente estesa i suoi 12-13 chilometri di diametro.

Immagine Mappa della caldera dei Campi Flegrei e dei suoi crateri principali….
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Vantaggi e svantaggi dell’adozione dell’ora legale tutto l’anno in Italia: cosa sapere.

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Pro dell’ora legale permanente

Il mantenimento dell’ tutto l’anno comporterebbe un aumento di luce naturale durante il pomeriggio e le prime ore serali. Questo potrebbe beneficiare le attività lavorative legate ai servizi, che normalmente hanno orari flessibili rispetto ai settori produttivi. Inoltre, ci sarebbe un potenziale risparmio energetico, poiché si ridurrebbe la necessità di illuminazione artificiale. Un’altra conseguenza positiva potrebbe essere un incremento delle attività ricreative all’aperto, promuovendo uno stile di vita più attivo e sano, nonché una diminuzione degli incidenti stradali grazie a una migliore visibilità nelle ore serali.

Contro dell’ora legale permanente

Tuttavia, ci sono anche degli . Un’ora legale permanente potrebbe causare problemi per chi lavora nelle ore mattutine, rendendo scura la partenza al lavoro. Questo potrebbe influire negativamente sulla salute, portando a disturbi del sonno e a un aumento dello stress. Inoltre, ci sono settori, come l’agricoltura, che potrebbero risentire dell’assenza dell’ora solare, poiché il ciclo naturale di luce e buio è essenziale per molte attività produttive. Inoltre, molte persone potrebbero non adattarsi facilmente a un cambiamento così radicale nel ritmo quotidiano.

Ora legale tutto l’anno in Italia, quali sarebbero i pro e i contro

L’ora legale, in arrivo la notte tra il 29 e il  30 marzo alle :00, ci farà spostare le lancette dell’orologio avanti di un’ora, per permetterci di godere al massimo della luce nei mesi più luminosi risparmiando energia. Da anni si parla di eliminare l’ora solare (quella in vigore da ottobre a marzo e legata al passaggio del Sole sopra i nostri meridiani) e di lasciare tutto l’anno l’ora legale. Ma se così fosse, sarebbero i vantaggi di questa scelta, e quali gli svantaggi? Diciamo subito che non esiste una risposta univoca e condivisa, ma possiamo stilare un elenco ipotetico di alcuni degli ambiti influenzati – in positivo o in negativo – dall’adozione di un’ora legale permanente.

Quali sarebbero i pro nel mantenere l’ora legale tutto l’anno

In primis, avremmo più luce naturale durante le ultime ore del pomeriggio e le prime ore serali, favorendo le attività lavorative legate ai servizi e al terzo settore, che tendenzialmente hanno orari d’ufficio che iniziano e terminano più tardi rispetto ai lavori del settore produttivo e industriale, che negli ultimi anni sono in contrazione in…

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Quando, dove e come osservare il fenomeno

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Dettagli sull’eclissi lunare del 14 marzo 2025

Il 14 marzo 2025 si verificherà una eclissi lunare parziale, dall’ poco prima dell’alba. La copertura disco lunare varierà: Napoli avrà l’11% di oscuramento, mentre Torino raggiungerà il 51%. Il picco dell’eclissi è previsto tra le 6:17 e le 6:45, a seconda località, immediatamente prima del tramonto della Luna.

Fasi dell’eclissi

Prima dell’eclissi parziale, ci sarà una fase di eclissi penombrale a Roma, che inizierà intorno alle 4:57 e si trasformerà in eclissi parziale alle 6:09. Gli osservatori del continente americano potranno invece assistere a una eclissi totale, con la Luna completamente immersa nell’ombra della Terra.

Consigli per l’osservazione

Per poter l’eclissi in modo ottimale, si consiglia di trovare un luogo con un orizzonte ovest libero da ostacoli, poiché il massimo dell’eclissi coinciderà con il tramonto della Luna. Prepararsi con binocoli e caffè sarà ideale per questa esperienza astrale.

a che ora, dove e come osservarla

Credits: NASA/Brad Riza.

Armatevi di caffè e binocoli perché il 14 marzo, poco prima dell’alba, sarà visibile la prima di due eclissi lunari che avverranno nel 2025. Dall’Italia il fenomeno non sarà totale – come si legge in giro – ma parziale, con una percentuale variable di copertura del disco lunare oscurato dall’ombra terrestre che va dall’11% di Napoli al 51% di Torino. Il massimo dell’eclissi è previsto tra le 6:17 e le 6:45 a seconda della posizione sulla penisola, pochi minuti prima del tramonto della Luna sull’orizzonte ovest. La fase di totalità sarà invece visibile solo agli osservatori del continente americano, che vedranno il nostro satellite completamente immerso nel cono d’ombra della Terra. L’eclissi parziale sarà preceduta da quella penombrale che, alle coordinate di Roma, avrà inizio intorno alle 4:57 del mattino per poi trasformarsi in eclissi parziale alle 6:09.

Dal momento che il massimo dell’eclissi dall’Italia avviene in concomitanza con il tramonto della Luna, per poter osservare l’evento vi consigliamo di recarvi in un luogo avente l’orizzonte ovest completamente…

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Nessuna Evoluzione Imminente: Ecco i Motivi

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Terremoto nei Campi Flegrei

Il 13 marzo, un di magnitudo 4.4 ha colpito Bagnoli, nei , spaventando la popolazione di Napoli. La scossa ha causato danni significativi, tra cui il crollo di un solaio a Pozzuoli e la caduta di calcinacci su auto parcheggiate, con una persona ferita. Le scuole della zona state chiuse e sono in corso controlli riguardanti la sicurezza della rete stradale e ferroviaria.

Sciame sismico e emissioni di CO2

Parallelamente al terremoto, l’area flegrea è soggetta a uno sciame sismico accompagnato da un aumento delle emissioni di CO2, potenzialmente pericoloso per accumuli in scantinati e piani bassi. Questa situazione ha generato ansia tra i residenti, molti dei quali si interrogano sulla possibilità di un terremoto più intenso o di un’imminente eruzione vulcanica all’interno della caldera.

Analisi esperta

Tuttavia, i dati dell’INGV indicano che al momento non emergono elementi allarmanti che potrebbero suggerire un’ negativa della situazione sismica o vulcanica.

«No evoluzioni a breve termine», i motivi

La forte scossa di terremoto di magnitudo 4.4 del 13 marzo con epicentro a Bagnoli, nei Campi , e avvertita distintamente in tutta la città di Napoli, ha portato un comprensibile spavento nella popolazione, anche per via dei danni che ha provocato, come il crollo di un solaio a Pozzuoli, calcinacci finiti sulle automobili e una persona ferita. Le scuole della zona sono rimaste chiuse e si stanno effettuando numerosi controlli sulla rete stradale e ferroviaria.

Tra le altre cose, il nuovo sciame sismico sta colpendo l’area flegrea mentre si sta registrando un aumento di emissioni di CO2, che può essere pericolosa soprattutto per possibili accumuli in scantinati e piani bassi. La preoccupazione della popolazione è dunque comprensibile. Molti si chiedono se c’è da temere per l’arrivo imminente di un terremoto ben più violento o addirittura un’eruzione all’interno della caldera. Tentiamo quindi di fare chiarezza analizzando i dati degli ultimi bollettini emessi dall’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), secondo cui al momento «non si evidenziano elementi tali da suggerire…

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Motivi per non rispondere e strategie di difesa

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Come funziona la truffa del prefisso +855

La truffa prefisso +855, proveniente dalla , è orchestrata da criminali informatici utilizzano diverse strategie per ingannare le vittime. Tra queste, si trovano le chiamate perse che spingono le persone a richiamare, generando costi elevati. Altre modalità comprendono falsi annunci di lavoro e messaggi che promettono premi o inesistenti, attirando l’attenzione di chi cerca opportunità o affari facili.

Misure di protezione

Per difendersi da queste truffe, è fondamentale ignorare chiamate e messaggi provenienti dal prefisso cambogiano. Inoltre, attivare filtri anti-spam può essere una misura preventiva efficace per bloccare le comunicazioni indesiderate e proteggere le proprie informazioni personali e finanziarie. Adottare comportamenti cauti e informarsi sulle modalità di inganno rappresenta un altro passo importante per evitare di cadere nelle trappole di questi truffatori.

perché non rispondere e come difendersi

Se avete ricevuto in quest’ultimo periodo telefonate e messaggi su Whatsapp da numeri esteri con prefisso +855, corrispondente alla Cambogia, attenzione potrebbero essere dei tentativi di inganno per attirare la vostra attenzione. Si tratta, infatti, dell’ennesima truffa perpetrata con prefisso estero da parte di criminali informatici senza scrupoli che cercano di accalappiare potenziali vittime ignare del raggiro. I truffatori utilizzano diversi schemi per cercare di sottrarvi denaro o dati personali: dalle chiamate perse, che inducono a richiamare numeri a pagamento con esorbitanti, fino ai falsi annunci di lavoro o ai messaggi che promettono premi inesistenti. Oltre a proteggervi da simili frodi ignorando chiamate e messaggi provenienti dal prefisso cambogiano, potete anche adottare misure di sicurezza preventive, come l’attivazione di filtri anti-spam, che inibiscono le comunicazioni provenienti da numeri spam. Ma approfondiamo ora i meccanismi con cui funziona la truffa del prefisso +855 della Cambogia e poi analizziamo le migliori strategie per difendersi.

Come funziona la truffa del prefisso +855 della…

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