back to top
Home Blog Pagina 37

Proteggiti da EvilLoader: l’exploit che utilizza Telegram per attaccare i dispositivi Android

0

Cos’è EvilLoader che attacca gli Android tramite Telegram

EvilLoader è un exploit progettato per i attraverso l’app di messaggistica . Creato da un ricercatore di sicurezza noto come 0x6rss, permette agli aggressori di mascherare file dannosi, come video, inducendo gli utenti a eseguirli. Questo porta alla compromissione dei dati sensibili e all’installazione di malware sui dispositivi colpiti.

Meccanismo di funzionamento

L’exploit sfrutta la vulnerabilità della piattaforma per aggirare le difese degli utenti. Anche se Telegram ha già rilasciato una correzione per una vulnerabilità simile in passato, gli utenti rimangono a rischio se non adottano misure di sicurezza adeguate. EvilLoader si presenta come un file innocuo, ma in realtà attiva codice dannoso che compromette il dispositivo.

Misure di protezione

Per tutelarsi da EvilLoader, è essenziale che gli utenti prestino attenzione ai file che scaricano e alle fonti da cui provengono. È consigliabile mantenere i dispositivi aggiornati e utilizzare software di sicurezza efficaci. La consapevolezza delle minacce informatiche può fare la differenza nella prevenzione di attacchi dannosi.

Come proteggersi da EvilLoader, l’exploit video che sfrutta Telegram per attaccare gli Android

EvilLoader è un exploit video che potrebbe mettere a rischio la sicurezza di milioni di dispositivi Android tramite Telegram, una delle applicazioni di messaggistica più utilizzate al mondo. Questo malware, scoperto da un ricercatore di sicurezza che online è conosciuto come 0x6rss, consente agli aggressori di camuffare file dannosi – ad esempio un video – e di indurre gli utenti a eseguirli. In questo modo l’utente svela inconsapevolmente dati sensibili oppure permette l’installazione di malware. Nonostante una correzione lato server sia stata già distribuita da Telegram per sistemare una vulnerabilità analoga scoperta in passato, il problema rimane una minaccia per gli utenti che non adottano precauzioni adeguate. In questo articolo, oltre a spiegarvi come funziona tecnicamente EvilLoader e perché è pericoloso, vi indicheremo anche cosa potete fare di concreto per proteggervi.

Cos’è EvilLoader che attacca gli Android tramite Telegram

EvilLoader è sostanzialmente un exploit, termine informatico che indica una tipologia di virus in grado di causare comportamenti imprevisti in software,…

Per approfondire l’argomento sulla fonte originale

Immagini della Luna dal lander Blue Ghost: guarda il video dell’allunaggio

0

L’atterraggio della Blue Ghost 1

Firefly Aerospace ha annunciato con entusiasmo l’atterraggio della sua sonda Ghost 1 sulla , diventando il secondo lander privato a farlo, ma il a completare con successo la missione. La sonda, partita il 15 gennaio 2025, ha toccato il suolo lunare nel Mare Crisium il 2 marzo, dopo un volo di 47 giorni.

Immagini e missione scientifica

Al suo arrivo, Blue Ghost 1 ha trasmesso le prime della superficie lunare, catturando panorami straordinari come l’alba lunare e la Terra vista dalla Luna. La missione prevede un periodo di attività di almeno 14 giorni, durante i quali la sonda utilizzerà oltre 10 strumenti scientifici per studiare l’ambiente e l’interno del nostro satellite.

Riprese video dell’atterraggio

Firefly Aerospace ha pubblicato un in alta definizione che documenta gli ultimi momenti prima dell’atterraggio, mostrando i gas espulsi dal propulsore e una nuvola di polvere di regolite che si solleva rapidamente, evidenziando la mancanza di atmosfera sulla Luna.

Le immagini della Luna del lander privato Blue Ghost: il video dell’allunaggio

Credits: Firefly Aerospace.

«Siamo sulla Luna!»: con queste parole la compagnia Firefly Aerospace ha celebrato l’atterraggio sul nostro satellite naturale della sonda Blue Ghost 1. Si tratta del secondo lander privato a riuscire ad atterrare sulla Luna, ma il primo nella storia a farlo con pieno successo. Blue Ghost 1, partita il 15 gennaio 2025, è atterrato sul Mare Crisium la mattina del 2 marzo, alle 9:34 circa ora italiana, dopo ben 47 giorni di volo. La sonda ha inviato a Terra le prime immagini mozzafiato della superficie del nostro satellite, dell’alba lunare e della Terra vista dalla superficie selenica. La missione è destinata a durare almeno 14 giorni durante i quali verranno attivati più di 10 strumenti scientifici dedicati allo studio dell’ambiente e dell’interno lunare. Firefly Aerospace ha diffuso il video in HD che riepiloga in modo dettagliato gli ultimi momenti prima dell’allunaggio in cui sono visibili i gas espulsi dal propulsore che generano una nuvola di polvere di regolite lunare che si posa rapidamente a causa della mancanza di atmosfera.

C’è anche un po’ di Italia in…

Per approfondire l’argomento sulla fonte originale

Scudo di protezione o rischio? La proposta di Macron crea divisioni in Europa

0

Proposta di Macron

Il presidente francese Emmanuel ha recentemente suggerito di estendere l’ombrello nucleare francese agli alleati europei, suscitando dibattiti in tutta Europa. Questa proposta rispecchia le preoccupazioni relative ai cambiamenti dell’assetto geopolitico globale. Tradizionalmente, l’ombrello nucleare più influente è stato quello degli Stati Uniti attraverso la NATO, ma la proposta di Macron rappresenta una potenziale alternativa strategica, data la crescente apprensione per un possibile disimpegno americano nella difesa .

Scudo nucleare francese

Lo “ nucleare” si riferisce alla dotazione di testate nucleari da parte della Francia. Esso è definito “scudo” perché agisce come deterrente contro attacchi da parte di potenze nucleari, basandosi sul principio di Mutua Distruzione Assicurata. Questa strategia mira a garantire la sicurezza degli alleati europei e a mantenere l’ di potere nel contesto internazionale. La proposta di Macron rappresenta una fase significativa nel dibattito sulla difesa e la sovranità europea nell’ scenario geopolitico.

scudo di protezione o rischio? La proposta di Macron divide l’Europa

Credit: Christophe Licoppe / European Union, 2025 / EC – Audiovisual Service, via Wikimedia Commons

Il presidente francese Emmanuel Macron negli ultimi giorni ha proposto di estendere l’ombrello nucleare o scudo nucleare francese agli alleati europei, si tratta di un’idea che sta facendo discutere tutta l’Europa perché concretizza i timori sul cambiamento dell’assetto geopolitico mondiale. Storicamente, l’ombrello nucleare più rilevante è stato quello offerto dagli Stati Uniti ai propri alleati attraverso la NATO. Tuttavia, l’idea di estendere l’ombrello nucleare francese agli alleati europei emerge come una possibile garanzia strategica alternativa a quella americana. Questa proposta nasce dall’apprensione sempre più concreta di un possibile disimpegno degli Stati Uniti nella difesa del continente europeo.

Cos’è lo scudo nucleare

Lo scudo nucleare di cui tanto si sta parlando altro non è che il possesso di testate nucleari, da parte della Francia. Viene definito “scudo” perché funziona da deterrente per eventuali attacchi di potenze nucleari, dato il principio di Mutua Distruzione Assicurata…

Per approfondire l’argomento sulla fonte originale

Quali sono le aree più a rischio e vulnerabili?

0

Mappa di Vulnerabilità

Il Dipartimento della Civile ha recentemente pubblicato una mappa di ricognizione areale della vulnerabilità degli edifici privati nei Campi Flegrei, un’area colpita da attività bradisismiche. Questo studio ha identificato e censito 9078 edifici, organizzandoli in 442 celle e 4 fasce di vulnerabilità, per valutare la loro resistenza agli eventi sismici.

Zone a Rischio

Le con alta e media vulnerabilità includono importanti località urbanizzate come Bacoli, Bagnoli e Pozzuoli. Queste analisi forniscono una base per pianificare interventi mirati e sopralluoghi approfonditi, permettendo così di proteggere meglio la popolazione e il patrimonio edilizio.

Piano Straordinario di Analisi

Il straordinario di analisi della vulnerabilità nelle zone colpite dal bradisismo è avviato in base al Decreto Legge 140 del 2023. Grazie a queste valutazioni, la comunità potrà beneficiare di misure preventive e interventi efficaci volti a garantire la sicurezza e la stabilità degli edifici.

quali sono le zone più vulnerabili

Mappa di ricognizione areale della vulnerabilità nel Campi Flegrei, Fonte: DPC

Il Dipartimento della Protezione Civile ha reso pubblica la mappa di ricognizione areale della vulnerabilità degli edifici privati nella zona dei Campi Flegrei, maggiormente interessata dalle attività bradisismiche. Gli edifici censiti sono 9078 divisi in 442 celle e in 4 fasce di vulnerabilità che esprimono la probabile concentrazione di edifici all’interno di ogni cella. Le zone ad alta e media vulnerabilità comprendono le zone urbanizzate di Bacoli, Bagnoli e Pozzuoli. Queste analisi permetteranno un organizzazione di interventi mirati e sopralluoghi approfonditi. Il piano straordinario di analisi delle vulnerabilità delle zone interessate dal fenomeno bradisismico, previsto dal Decreto Legge 140 del 2023, comincia a dare i suoi frutti al servizio della comunità.

Le informazioni nella mappa vulnerabilità degli edifici ai Campi Flegrei

Sono 9078 gli edifici censiti e analizzati da tecnici specializzati inclusi nel lavoro digitale a servizio della comunità da qualche giorno. Tramite ispezioni da…

Per approfondire l’argomento sulla fonte originale

Perché i gatti adorano le scatole e gli spazi ristretti? Scopri il loro affascinante comportamento!

0

Il comportamento dei gatti nelle scatole

I gatti mostrano un notevole affetto per le scatole, spesso preferendole ai letti. Questo ha radici evolutive: cercando rifugi sicuri e ristretti, i gatti si sentono più protetti e tranquilli. La loro attrazione per gli chiusi è così forte che possono anche inserirsi in contorni disegnati sul pavimento, come ad esempio un quadrato di nastro adesivo. Questo suggerisce che i gatti percepiscono i contorni in modo simile agli esseri umani, rendendoli sensibili a illusioni ottiche che li inducono a cercare riparo.

La scatola come rifugio sicuro

Il motivo principale per cui i gatti amano le scatole è il senso di sicurezza che esse offrono, simile a quello che proviamo nelle nostre case. Questi piccoli spazi delimitati forniscono un ambiente dove possono sentirsi al sicuro, lontani da predatori e stimoli esterni. I gatti, infatti, sono istintivamente cauti e predatori, e le scatole rappresentano un rifugio ideale per rilassarsi e osservare il loro ambiente.

Perché i gatti amano le scatole e gli spazi ristretti?

Credits: Wirestock su Freepik

Chiunque abbia un gatto lo sa benissimo: i nostri amici felini adorano infilarsi dentro le scatole, a volte preferendo passare il tra mura di cartone piuttosto che nelle loro cucce e nei loro lettini. La ragione di questo comportamento ha radici evolutive: i gatti si sentono protetti e tranquilli in ambienti ristretti, e quindi tendono a infilarsi in qualsiasi cosa presenti queste caratteristiche. Un fenomeno che funziona anche quando la scatola “non esiste”: se disegnate un quadrato sul pavimento col nastro adesivo, infatti, è molto probabile che il vostro gatto vi si metta in mezzo. I gatti sembrano infatti percepire i contorni degli oggetti in maniera simile a noi esseri umani, e sono quindi suscettibili agli stessi tipi di illusioni ottiche.

Il fascino delle scatole per i gatti: un ambiente protetto

La ragione principale per la quale i gatti amano stare dentro le scatole è la stessa per la quale noi ci sentiamo più al sicuro quando siamo tra le mura domestiche: il senso di protezione offerto dalle quattro pareti, ma in scala ridotta. L’affinità da…

Per approfondire l’argomento sulla fonte originale

ReArm Europe: tutto ciò che bisogna sapere sul piano di riarmo dell’Unione Europea.

0

ReArm Europe: Piano di Riarmo

Il 6 marzo, il Consiglio europeo ha approvato il Europe, destinato a rafforzare la Difesa comune con un investimento di 800 miliardi di euro. Questo piano è annunciato dalla Presidente della Commissione Ursula von der Leyen il 4 marzo, in concomitanza con la decisione degli Stati Uniti di interrompere il supporto militare e l’intelligence all’Ucraina, impegnata nella sua difesa contro l’invasione russa.

Impatto della Decisione Statunitense

La cessazione del supporto da parte degli Stati Uniti ha provocato un senso di tradimento tra molti ucraini e ha suscitato preoccupazioni nelle cancellerie europee. Si teme che la fine dell’assistenza americana potrebbe segnare la disgregazione di uno dei pilastri dell’ordine europeo post-Seconda Guerra Mondiale, ovvero la militare fornita dagli Stati Uniti. L’Unione Europea deve quindi prepararsi a una propria autonomia difensiva in un contesto di crescente instabilità.

Cosa sappiamo su ReArm Europe, il piano di riarmo dell’UE

Il 6 marzo, il Consiglio europeo dei capi di Stato e di governo riunito in seduta straordinaria a Bruxelles ha approvato ufficialmente ReArm Europe, il piano per il riarmo europeo da 800 miliardi di euro per potenziare la Difesa comune europea annunciato il 4 marzo dalla Presidente della Commissione Ursula von der Layen. La data dell’annuncio di von der Layen non è casuale e coincide con la drastica interruzione del supporto all’Ucraina da parte degli Stati Uniti, che hanno comunicato che non forniranno più armamenti e informazioni di intelligence a Kiev, impegnata da 3 anni a difendersi dall’invasione su larga scala da parte del regime russo di Vladimir Putin. Quello che da molti ucraini è stato vissuto come un vero e proprio tradimento ha reso evidente alla maggior parte delle cancellerie europee che potrebbe presto venire a mancare uno dei fondamenti dell’ordine europeo nato dopo la Seconda Guerra Mondiale: presto l’ombrello difensivo offerto dagli Stati Uniti potrebbe venire meno anche per l’Unione europea.

Riarmo in Europa, 800 miliardi di investimenti

L’amministrazione del Presidente Donald Trump…

Per approfondire l’argomento sulla fonte originale

Equilibrio tra Fede e Pratica Religiosa

0

Islam: Fondamenti e Principi

L’Islam è una delle tre religioni monoteiste principali, insieme all’Ebraismo e al Cristianesimo, e il nome deriva dall’arabo “s-l-m”, che indica “sottomissione” a Allah. I principi centrali della islamica sono contenuti nel Corano, sacro libro rivelato a Maometto, e nella Sunnah, che documenta gli insegnamenti del Profeta. La fede si fonda su sei articoli essenziali, tra cui la credenza in Allah, negli angeli, nei libri sacri, nei profeti, nel Giorno del Giudizio e nella predestinazione divina.

Shahada – La Professione di Fede

La Shahada è il e più importante dei cinque pilastri dell’Islam. Essa rappresenta la professione di fede, affermando: “Lā ilāha illa-Llāh, Muḥammadun rasūlu-Llāh”. Questa dichiarazione sottolinea il monoteismo assoluto e la centralità della missione profetica di Maometto nella vita del musulmano, segnando l’ingresso nel mondo islamico e la totale sottomissione a Allah.

tra fede e pratica religiosa

L’Islam è una delle tre grandi religioni monoteiste, accanto all’Ebraismo e al Cristianesimo, il termine deriva dalla radice araba s-l-m, che significa “sottomissione” o “resa”, implicando una totale dedizione alla volontà di Allah. I suoi principi fondamentali sono contenuti nel Corano, il libro sacro rivelato a Maometto, e nella Sunnah, che raccoglie gli insegnamenti e le azioni del Profeta. La fede islamica si basa su 6 articoli fondamentali: la fede in Allah, negli angeli, nei libri sacri, nei profeti, nel Giorno del Giudizio e nella predestinazione divina (qadar). Tuttavia, la quotidiana dell’Islam è strutturata attorno a 5 pilastri fondamentali, che regolano la vita spirituale e sociale del credente.

Shahada – La professione di fede

Il primo e più fondamentale dei cinque pilastri dell’Islam è la Shahada, la dichiarazione di fede che recita: “Lā ilāha illa-Llāh, Muḥammadun rasūlu-Llāh”, ovvero “Non c’è dio all’infuori di Allah e Maometto è il suo Profeta”. Questa affermazione esprime il monoteismo assoluto dell’Islam e sottolinea la centralità della missione…

Per approfondire l’argomento sulla fonte originale

Occhiali smart: innovazione o fallimento? Scopri le loro funzionalità e lo stato attuale del settore.

0

Cosa sono gli occhiali smart e a cosa servono

Gli smart sono dispositivi indossabili dotati di tecnologia avanzata per fornire funzionalità digitali immediatamente visibili. Questi dispositivi possono includere caratteristiche come realtà aumentata (AR), assistenti vocali, notifiche intelligenti e fotocamere che registrano che l’utente osserva. La progettazione mira a rendere l’interazione con il digitale più intuitiva e meno intrusiva rispetto a smartphone e smartwatch, consentendo di accedere a informazioni online senza distogliere lo sguardo dal mondo circostante.

I modelli attuali sul mercato

Tra i modelli disponibili, spiccano i Ray-Ban Stories, lanciati da Meta e Ray-Ban, che combinano funzionalità smart con un design iconico, e i Vision Pro di Apple, che promettono esperienza immersive. Questi occhiali rappresentano un passo verso una nuova era tecnologica, ma suscitano anche interrogativi sulla loro utilità e potenziale di rimanere di nicchia piuttosto che una vera rivoluzione nel settore.

Occhiali smart, innovazione o flop? A cosa servono e a che punto siamo

Negli ultimi anni, gli occhiali smart hanno catturato l’attenzione di aziende tecnologiche e consumatori. Promessi come il futuro dell’interazione digitale, questi dispositivi indossabili hanno generato grande entusiasmo, ma anche diversi fallimenti. Tra i modelli sul mercato troviamo i Ray-Ban Stories lanciati da Meta e Ray-Ban con funzioni smart integrate e i Vision Pro di Apple. Siamo davvero di fronte a una rivoluzione o si tratta di un’idea destinata a rimanere di nicchia?

Cosa sono gli occhiali smart e a cosa servono

Gli occhiali smart sono dispositivi indossabili che integrano tecnologia avanzata per offrire funzionalità digitali direttamente davanti ai nostri occhi. Alcuni modelli includono realtà aumentata (AR), assistenti vocali, notifiche smart e addirittura fotocamere per registrare ciò che vediamo.

Questi dispositivi nascono con l’obiettivo di rendere l’interazione con il digitale più naturale e meno invasiva rispetto a smartphone e smartwatch. Grazie ai loro display integrati, consentono di accedere a informazioni online senza interrompere la visione del mondo reale. Ma quanto…

Per approfondire l’argomento sulla fonte originale

Primo semestre aperto a tutti con pubblicazione delle graduatorie

0

Riforma del Test di Medicina

La Camera dei Deputati è in procinto di approvare una modifica alla legge 264/1999 che attualmente regola l’accesso al test di Medicina nazionale. La ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha proposto l’eliminazione del test preliminare per chi desidera iscriversi alla Facoltà di Medicina e Chirurgia, ispirandosi al modello francese.

Nuovo Modello di Selezione

Secondo il nuovo approccio, gli studenti potranno iscriversi al del corso di laurea. Una selezione avverrà solo dopo il primo semestre, in base agli esami sostenuti, ai voti e ai crediti formativi acquisiti. Questa graduatoria sostituirà l’ sistema del test d’ingresso a quiz.

Facoltà Coinvolte

Le riforme riguarderanno le facoltà di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Veterinaria, attualmente soggette al test d’ingresso. Se approvata, la riforma potrebbe entrare in vigore già per l’anno accademico 2025-2026.

primo semestre aperto a tutti e graduatorie

La Camera dei Deputati si sta preparando ad approvare per l’anno 2025 la riforma alla legge 264/1999 che regola l’accesso al test di Medicina nazionale. La ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini ha proposto le modifiche con l’obiettivo di eliminare il test preliminare per chi, dopo la formazione superiore, vuole scegliere la Facoltà di Medicina e Chirurgia. Sulla base del modello francese, gli studenti si iscriverebbero quindi tutti al primo semestre, dopo il quale verrebbe effettuata una selezione. Se la riforma verrà approvata, questi cambiamenti potrebbero già entrare in vigore dall’anno accademico 2025-2026.

Riforma test di medicina 2025: cosa cambia e quando entrerà in vigore

Le facoltà coinvolte nella riforma saranno Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Veterinaria, ad oggi tutte regolate dal test d’ingresso in formato quiz.

Secondo quanto discusso fino a ora, il primo semestre di lezioni sarà libero, dopodiché in base agli esami sostenuti, ai voti e ai crediti formativi conseguiti, si provvederà a stabilire una graduatoria. Questo modello prende dichiaratamente…

Per approfondire l’argomento sulla fonte originale

Impatto di A23a sugli ecosistemi animali

0

L’Iceberg A23a

L’Iceberg , che misura oltre il doppio di Londra, ha interrotto il lungo viaggio partito dall’Antartide 39 anni fa, arenandosi su una piattaforma sottomarina a circa 80 km dalla Georgia del Sud. Il British Antarctic Survey (BAS) ha comunicato che, nonostante le preoccupazioni iniziali riguardo alla biodiversità locale, l’iceberg al momento si trova in una posizione stabile, senza ostacolare le rotte di approvvigionamento della fauna dell’isola, inclusi foche, pinguini e uccelli marini.

Possibili conseguenze future

Restano incerti gli effetti a lungo termine dell’iceberg. Con il suo progressivo scioglimento, A23a potrebbe rompersi in iceberg più piccoli, presentando rischi per la navigazione, e rilasciare nutrienti nell’oceano, potenzialmente alterando l’ dell’ecosistema. Il monitoraggio di A23a è fondamentale per comprendere l’ degli iceberg alla deriva, in particolare considerando l’innalzamento delle temperature in Antartide e il potenziale aumento di eventi di distacco.

effetti di A23a sulla fauna

L’Iceberg A23a, grande oltre il doppio di Londra, ha interrotto il suo viaggio alla deriva partito dall’Antartide 39 anni fa, arenandosi su una piattaforma sottomarina a circa 80 km dalle coste della Georgia del Sud. Questo è l’ultimo comunicato del British Antartic Surveey (BAS), l’ente di ricerca britannico specializzato nel monitoraggio del continente antartico, dei suoi ghiacciai e . Nonostante le iniziali preoccupazioni per la biodiversità locale, attualmente la posizione dell’iceberg è stabile e non sembra ostacolare le rotte di approvvigionamento della fauna dell’isola, che ospita foche, pinguini e uccelli marini.

Restano da verificare gli effetti a lungo termine. Con il progressivo scioglimento, A23a potrebbe frammentarsi in iceberg più piccoli, pericolosi per la navigazione, e rilasciare nell’oceano grandi quantità di nutrienti, con conseguenze ancora da valutare sugli equilibri dell’ecosistema. Il monitoraggio di A23a è cruciale anche per comprendere meglio l’impatto degli iceberg alla deriva. Con l’innalzamento delle temperature in Antartide, il distacco di…

Per approfondire l’argomento sulla fonte originale

L’anti-D: l’anticorpo di James Harrison che ha salvato migliaia di bambini e il suo significato.

0

Il Super Donatore James Harrison

Harrison, noto come “Braccio d’”, è un “super donatore” australiano, deceduto il 17 febbraio all’età di 88 anni. Il suo sangue conteneva una rara immunoglobulina, la Ig anti-D, che ha salvato migliaia di bambini dalla malattia emolitica del neonato. Con oltre 1100 donazioni, Harrison ha detenuto fino al 2022 il record di quantità di plasma donato.

Malattia Emolitica del Neonato

La malattia emolitica del neonato si verifica quando una madre Rh negativa porta in grembo un feto Rh positivo. In questo caso, il sistema immunitario della madre può riconoscere il feto come estraneo e iniziare a produrre anticorpi contro i globuli rossi fetali, causando gravi conseguenze, come l’anemia nel neonato.

Funzione dell’Immunoglobulina Anti-D

L’immunoglobulina anti-D è somministrata alle donne Rh negative per prevenire la produzione di anticorpi contro i globuli rossi fetali. Questo trattamento, reso possibile anche grazie a donatori come Harrison, ha avuto un significativo sulla salute neonatale, evitando complicazioni gravi durante la gravidanza.

Cos’è l’anti-D e perché l’anticorpo di James Harrison che ha salvato migliaia di bambini è importante

Ultimamente si sta parlando molto del “super donatore” di sangue e plasma australiano James Harrison, soprannominato “Braccio d’oro” e morto lo scorso 17 febbraio all’età di 88 anni, perché il suo sangue conteneva un anticorpo o immunoglobulina (Ig) molto rara, la Ig anti-D, o RhIG, che ha permesso di salvare migliaia – forse addirittura milioni – di bambini da una malattia fetale chiamata malattia emolitica del neonato. Pensate che Harrison ha detenuto fino al 2022 il record di quantità di plasma donato, in oltre 1100 donazioni nell’arco di vari decenni.

Quando il gruppo sanguigno di una madre è Rh negativo e il feto è Rh positivo, il sistema immunitario materno lo riconosce come estraneo e comincia a produrre anticorpi contro i globuli rossi fetali, con gravi conseguenze, come l’anemia, per il nascituro. Grazie a James Harrison e altri donatori è possibile somministrare l’Ig anti-D alle donne Rh- per impedire che il sistema immunitario produca questi anticorpi e attacchi i globuli rossi del feto.

Che cos’è e come funziona l’immunoglobulina anti D

L’immunoglobulina…

Per approfondire l’argomento sulla fonte originale

Quali sono e dove si trovano: esploriamo le loro caratteristiche e locations.

0

Accordo Trump-Zelensky sulle Terre Rare

Secondo fonti recenti, Donald Trump e Volodymyr Zelensky sono vicini a firmare un accordo sulle terre rare, nel quale l’Ucraina cederebbe risorse agli Stati Uniti in cambio di aiuti finanziari e militari. Tuttavia, la situazione è complessa. Sebbene siano presenti giacimenti di terre rare in Ucraina, non è chiaro quanto siano abbondanti e la estrazione è attualmente inesistente, con molte risorse situate nelle regioni orientali già occupate dalla Russia.

Definizione di Terre Rare e Risorse Minerarie in Ucraina

Donald Trump menziona le terre rare in un contesto più ampio, includendo altre materie prime critiche. L’Ucraina possiede infatti risorse significative come titanio, grafite, litio e manganese, oltre a minerali essenziali quali uranio, ferro e . Questi materiali sono fondamentali per l’industria e rappresentano un potenziale economico, ma la loro attuale inattività e la presenza di conflitti geopolitici sollevano interrogativi futuro sfruttamento.

quali sono e dove si trovano

Secondo alcune fonti, Donald Trump e Volodymyr Zelensky starebbero per firmare l’accordo sulle terre rare (Rare Earth Elements – REE), in base al quale l’Ucraina cederebbe queste risorse agli Stati Uniti in cambio di aiuti finanziari e militari. Anche se questo accordo dovesse andare a buon fine, c’è una precisazione che occorre fare in merito alle risorse minerarie a cui Trump si riferisce. Giacimenti di terre rare sono effettivamente presenti in Ucraina, ma non è chiaro quante ne contengano. Inoltre, attualmente non vengono sfruttati e si in gran parte nelle regioni orientali già occupate dalla Russia di Putin. Quindi Donald Trump, quando parla di terre rare, si riferisce genericamente alle materie prime critiche di cui le terre rare fanno parte, ma che comprendono molti altri metalli di cui l’Ucraina è ricca, fondamentali per l’industria. In Ucraina si trovano soprattutto di titanio, grafite, litio e manganese e altre risorse, che pur non essendo materie prime critiche, sono importanti come l’uranio, il ferro e l’oro.

La mappa delle principali materie prime critiche in Ucraina


Per approfondire l’argomento sulla fonte originale

è in caricamento