Saggi ai tubicini: analisi qualitativa

Analisi qualitativa dei saggi ai tubicini: procedure e riconoscimenti

I saggi preliminari per via secca su un campione sconosciuto consentono di confermare o escludere la presenza di un catione o di un anione, e sono quindi fondamentali per l’analisi qualitativa.

Per esaminare i cationi, si possono utilizzare i saggi alla fiamma e i saggi alla perla. Gli anioni, invece, vengono identificati sulla base dei composti che possono formare. I saggi ai tubicini sono utilizzati per esaminare il comportamento delle sostanze al riscaldamento.

I tubicini utilizzati per questi saggi devono essere puliti e asciutti. Il campione da analizzare viene posto sul fondo del tubicino tramite un canaletto di carta. Successivamente, il tubicino viene gradualmente riscaldato alla fiamma di un Bunsen con l’ausilio di una pinza di legno, mantenendolo inclinato e con l’estremità aperta in direzione opposta a quella dell’analista.

Durante il riscaldamento, alcuni sali possono dar luogo a reazioni di decomposizione con sviluppo di vapori, o alla formazione di sublimati o variazioni di colore.

I vapori sviluppati possono essere incolori e inodori oppure incolori con odore caratteristico. Ad esempio, il vapore di O2 riattiva la fiamma di un fuscello incandescente e proviene da ossidi metallici, perossidi o sali ricchi di ossigeno come il permanganato di potassio (MnO4-).

Inoltre, il vapore di CO2 rende torbida una soluzione di acqua di barite ed è tipico dei carbonati e degli ossalati. In presenza di CO, si osserva una fiamma azzurra e proviene da ossalati e formiati. Sul fronte degli anioni, il vapore di H2S ha un odore di uova marce e fa diventare nera una carta impregnata di acetato di piombo, tipico degli solfuri, idrosolfiti e idrati di solfito.

Seguendo queste procedure, è possibile identificare la presenza di specifici cationi e anioni nelle sostanze analizzate, attraverso i saggi ai tubicini e l’osservazione dei loro comportamenti al riscaldamento.Riconoscere le sostanze chimiche attraverso le loro caratteristiche è un’abilità fondamentale in laboratorio. Ad esempio, l’ammoniaca (NH₃) emette un odore caratteristico e ha una reazione alcalina, formando sali di ammonio. Inoltre, le emissioni di gas colorati come il NO₂, Cl₂, Br₂ e I₂ possono essere riconosciute dai loro distinti vaporicon riportiamo i loro riconoscimento e provenienza.

Inoltre, alcune sostanze chimiche, come l’HgCl₂ e l’HgCl, formano sublimati con caratteristiche peculiari, mentre altri composti mostrano variazioni di colore in base alla temperatura ambiente.

Nel complesso, riconoscere queste caratteristiche può essere utile per identificare le sostanze chimiche in varie situazioni di laboratorio. Infatti, il riconoscimento accurato delle sostanze chimiche è essenziale per garantire la sicurezza e il successo delle operazioni di laboratorio.

Per ulteriori informazioni sul riconoscimento delle sostanze chimiche e sulle loro proprietà, è possibile consultare articoli come l’ammoniaca, gli alogenuri e le variazioni di colore degli ossidi di zinco, cobalto, rame e nichel.

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