Analisi qualitativa dei saggi al coccio
I saggi al coccio costituiscono una tecnica analitica a secco di tipo qualitativo insieme ai saggi alla fiamma, alla perla e ai tubicini. Questa tecnica è utilizzata sia nell’ambito dell’analisi qualitativa organica che per la ricerca di alcuni cationi e anioni.
Ricerca dei cationi tramite i saggi al coccio
I cationi ricercati tramite i saggi al coccio includono il manganese e il cromo. Per la ricerca di questi cationi, si prepara prima una miscela fondente-ossidante composta da carbonato di sodio (Na2CO3) come parte fondente e nitrato di potassio (KNO3) come parte ossidante, mescolate in rapporto 3:1. La sostanza da analizzare è posta su un coccio o in una capsula di porcellana insieme alla miscela preparata.
Saggio per il manganese
Il manganese, con numero di ossidazione +2, si ossida a caldo e in presenza della miscela fondente-ossidante, passando a numero di ossidazione +6 con la formazione di manganato, il cui colore è verde intenso.
Saggio per il cromo
Analogamente, il cromo, con numero di ossidazione +3, si ossida a caldo e in presenza della miscela fondente-ossidante, passando a numero di ossidazione +6 con la formazione di cromato, caratterizzato da una colorazione gialla.
Applicazioni dei saggi al coccio
I saggi al coccio, insieme ad altri saggi per via secca, possono essere utilizzati come saggi preliminari per orientarsi nella ricerca degli anioni e dei cationi per via umida e per confermare la presenza di alcuni ioni dopo l’analisi per via umida. Per saperne di più sui saggi alla fiamma e alla perla, puoi visitare i link seguenti.