Il disolfuro dinitruro è un solido cristallino incolore che tende a sublimare, poco solubile in acqua ma solubile in etere etilico in cui lo zolfo ha numero di ossidazione +3.
Le lunghezze di legame zolfo-azoto, determinate attraverso diffrazione di raggi X sono di 165.1 e 165.7 pm, l’angolo di legame S-N-S è di 90.4° mentre l’angolo di legame N-S-N è di 89.9°.
Il disolfuro dinitruro è un composto eterociclico inorganico con formula N2S2 e costituito da atomi di zolfo e azoto alternati che formano una struttura ad anello a 4 membri che è praticamente quadrata e planare. I ricercatori del Lawrence Berkeley National Laboratory pubblicarono nel 1969 ampi e dettagliati studi su questo composto.
Sintesi del disolfuro dinitruro
Viene ottenuto a partire dal tetrasolfuro tetranitruro che viene fatto reagire ad elevata temperatura e alla pressione di 1 mm Hg su lana metallica di argento.
La reazione avviene in due stadi:
- Nel primo stadio si ha una decomposizione termica del tetrasolfuro tetranitruro che, in presenza di argento, dà luogo alla formazione di solfuro di argento e azoto:
N4S4 + 8 Ag → 4 Ag2S +2 N2
- Nel secondo stadio il solfuro di argento formatosi catalizza la reazione del tetrasolfuro tetranitruro in disolfuro dinitruro:
N4S4 → 2 N2S2
Reazioni
È sensibile agli urti e si decompone in modo esplosivo oltre i 30°C secondo la reazione endotermica:
4 N2S2 → 4 N2 + S8
L’energia della reazione è fornita dalla differenza di energia tra i prodotti, sono altamente stabili, e il disolfuro dinitruro
A seguito di pirolisi dà luogo alla formazione di un polimero conduttore (SN)x
Usi
Il disolfuro dinitruro reagisce con acidi di Lewis per dare addotti. Esso reagisce con i residui delle impronte digitali e della stampa a getto d’inchiostro per fornire potenzialmente una preziosa tecnica forense