La struttura cristallina del disolfuro dinitruro è caratterizzata da lunghezze di legame zolfo-azoto di 165.1 e 165.7 pm, con angoli di legame S-N-S di 90.4° e N-S-N di 89.9°. Questo composto inorganico, poco solubile in acqua ma solubile in etere etilico, sublima facilmente e mostra un numero di ossidazione +3 per lo zolfo.
Sintesi del disolfuro dinitruro
La sintesi del disolfuro dinitruro avviene partendo dal tetrasolfuro tetranitruro, che reagisce ad alta temperatura e pressione su lana metallica di argento. La reazione avviene in due fasi: prima si ha la decomposizione termica del tetrasolfuro tetranitruro, formando solfuro di argento e azoto; in seguito, il solfuro di argento catalizza la formazione di disolfuro dinitruro.
Reazioni
Il disolfuro dinitruro è sensibile agli urti e può decomporsi esplosivamente a temperature superiori a 30°C in una reazione endotermica. Dopo la pirolisi, si forma un polimero conduttore (SN)x.
Usi
Questo composto reagisce con acidi di Lewis per formare addotti e può essere impiegato nella rilevazione di residui di impronte digitali e stampa a getto d’inchiostro, rivelando potenzialmente nuove applicazioni nel campo forense.