Elementi del Terzo Periodo: Caratteristiche e Proprietà
Gli elementi del Terzo Periodo della tavola periodica, che vanno dal sodio con numero atomico 11 all’argon con numero atomico 18, occupano gli orbitali 3s e 3p. Questo periodo comprende diversi elementi di interesse chimico quali il sodio, il magnesio, l’alluminio, il silicio, il fosforo, lo zolfo, il cloro e l’argon.
Configurazione elettronica degli elementi del Terzo Periodo
Quando analizziamo la configurazione elettronica degli elementi del Terzo Periodo, notiamo che vi sono due elementi appartenenti al blocco s e sei elementi appartenenti al blocco p. Inoltre, tra questi elementi si trovano tre metalli mentre gli altri elementi sono non metalli.
Energie di ionizzazione degli elementi del Terzo Periodo
Le energie di ionizzazione degli elementi del terzo periodo seguono un andamento crescente da sinistra verso destra nella tavola periodica. Tuttavia, ci sono eccezioni rappresentate dall’alluminio e dallo zolfo. Ciò è influenzato da diversi fattori tra cui la carica nucleare, la distanza dell’elettrone più esterno dal nucleo, la schermatura operata dagli elettroni interni e la presenza di uno o due elettroni nell’orbitale.
Per esempio, nel caso dell’alluminio, l’elettrone più esterno si trova nell’orbitale p, che è più distante dal nucleo rispetto agli elettroni presenti nell’orbitale s, e è parzialmente schermato dagli elettroni 3s. Questo determina una minore energia necessaria per rimuoverlo rispetto a uno dei due elettroni che si trovano nell’orbitale 3s del magnesio.
Nel caso dello zolfo, la repulsione tra gli elettroni nell’orbitale 3p rende più facile la rimozione di uno di essi.
Considerazioni finali sugli elementi del Terzo Periodo
Gli elementi del Terzo Periodo formano varie sostanze, tra cui ossidi, che presentano differenti punti di fusione e altre proprietà chimiche peculiari.
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Per approfondire gli argomenti trattati, visita la sezione “Chimica Generale” su Chimica Today.Le temperature di fusione degli ossidi variano a seconda della struttura molecolare o ionica che formano. Ad esempio, ossidi come magnesio, sodio e alluminio hanno un elevato punto di fusione a causa delle loro strutture reticolari ioniche giganti, che richiedono un’alta energia per rompere le forze elettrostatiche di attrazione tra gli ioni.
Al contrario, il biossido di silicio ha un punto di fusione più elevato rispetto al decaossido di tetrafosforo a causa della formazione di strutture giganti molecolari che richiedono una certa quantità di energia per rompere i legami covalenti tra silicio e ossigeno che si estendono su tutta la struttura. Allo stesso modo, gli ossidi di fosforo e zolfo, con le loro semplici strutture molecolari, richiedono una bassa energia per vincere le deboli forze di attrazione delle forze di van der Waals tra le molecole, risultando in temperature di fusione più basse.
Gli elementi del periodo, ad eccezione di cloro e argon, reagiscono con l’ossigeno per formare ossidi o perossidi. Ad esempio, sodio, magnesio, alluminio, silicio, fosforo e zolfo mostrano reazioni diverse con l’ossigeno, producendo diversi composti ossigenati.
Similmente, essi reagiscono con l’acqua in modo diverso: il sodio reagisce vigorosamente producendo idrossido di sodio e idrogeno gassoso, mentre il magnesio reagisce lentamente formando idrossido. Inoltre, altri elementi come l’alluminio, il silicio e il cloro mostrano reattività specifiche in presenza di acqua.
Queste reazioni sono fondamentali per comprendere i comportamenti chimici e le proprietà degli elementi e dei loro composti. Per saperne di più su queste reazioni e le proprietà degli ossidi, puoi consultare articoli e risorse su Chimica oggi, come l’articolo sul biossido di silicio o sui legami covalenti polarizzati.