Ioduro di Argento: Proprietà, Solubilizzazione, Sintesi e Usi
Il ioduro di argento, un sale poco solubile di colore giallo con formula AgI, spesso appare grigio a causa della presenza di argento metallico dovuta alla sua fotosensibilità tipica e alla presenza di altri alogenuri di argento.
Proprietà
La struttura cristallina dello ioduro di argento varia con la temperatura: sotto i 150 °C si presenta in una cella unitaria esagonale o, in forma metastabile, con una struttura cubica. A temperature superiori ai 150°C il reticolo cristallino diventa cubico a corpo centrato.
Meno solubile del cloruro di argento e del bromuro di argento, il ioduro di argento ha un prodotto di solubilità pari a 8.5 x 10^-17. La sua solubilità molare è di 9.2 x 10^-9 mol/L, corrispondente a 2.2 x 10^-6 g/L.
Solubilizzazione
Il ioduro di argento può essere reso solubile formando complessi, come avviene per il cloruro di argento che forma il complesso diamminoargento con l’ammoniaca.
In presenza di eccesso di ione ioduro, si forma il diiodioargentato (I) secondo l’equilibrio:
AgI(s) + I^-(aq) ⇄ [AgI2]^-(aq)
regolato dalla costante di formazione Kf con valore di 1.0 x 10^11.
Il ioduro di argento si solubilizza anche in presenza di tiosolfato per formare il complesso ditiosolfatoargentato (I), regolato da una costante di formazione Kf di 4.7 x 10^13.
Sintesi
Il ioduro di argento può essere ottenuto reagendo nitrato di argento con un sale contenente ione ioduro tramite una reazione di doppio scambio:
AgNO3(aq) + KI(aq) → AgI(s) + KNO3(aq)
Usi
Come gli altri alogenuri di argento, il ioduro di argento è utilizzato nel campo della fotografia, essendo parte essenziale delle pellicole e delle carte fotosensibili.
Nell’inseminazione delle nuvole, il ioduro di argento viene impiegato per alterare le caratteristiche chimico-fisiche delle nuvole al fine di impedirne la formazione di grandine.