Lunghezza di legame: determinazione, fattori che la influenzano
La lunghezza di legame, conosciuta anche come distanza di legame, si riferisce alla distanza tra i centri dei nuclei di due atomi legati tra loro, ed è misurata in angstrom (Å) o picometri (pm). Questa grandezza è determinata utilizzando tecniche di diffrazione dei raggi X o metodi spettroscopici. Nel caso dei legami covalenti, la lunghezza è influenzata dal numero di elettroni di legame e dall’ordine di legame, determinando un’attrazione maggiore tra gli atomi e una minore lunghezza del legame. Per le molecole diatomiche, la lunghezza di legame è il doppio del raggio atomico.
Diversi fattori, tra cui la risonanza, l’elettronegatività, l’ibridazione e gli effetti sterici che influenzano i raggi atomici, hanno un impatto sulla lunghezza di legame. Inoltre, la lunghezza varia tra legami singoli, doppi o tripli, a seconda dell’ibridazione degli atomi coinvolti. Quindi, la lunghezza del legame diminuisce con l’aumentare della percentuale di carattere s negli orbitali ibridi.
Nel caso dei legami covalenti polari, la lunghezza è inferiore rispetto a quella teorica e varia notevolmente in base ai raggi atomici coinvolti.
La determinazione della lunghezza di legame avviene attraverso l’analisi della struttura di Lewis e il riferimento a tabelle specifiche per ottenere i valori del raggio atomico. Ad esempio, la lunghezza del legame tra il carbonio e il cloro in CCl4 è la somma dei rispettivi raggi atomici, mentre nel caso di CO2, la lunghezza del legame C=O è ottenuta sommando i raggi atomici corrispondenti.