La piroforicità: caratteristiche e impieghi
La piroforicità è un fenomeno in cui sostanze chiamate piroforiche possono prendere fuoco spontaneamente a una temperatura di appena 54°C in presenza di aria. Queste sostanze possono essere solide, liquide o gassose, e la loro capacità di autoaccendersi dipende da diversi fattori, tra cui la finitura del materiale che aumenta la superficie esposta e quindi la piroforicità.
I materiali piroforici sono in genere igroscopici, cioè tendono ad assorbire umidità dall’aria, generando calore che può portare all’autoaccensione. Alcuni di questi materiali vengono utilizzati per la produzione di pietrine per accendisigari o come catalizzatori in sintesi organiche.
Impieghi delle leghe piroforiche
Le leghe piroforiche, composte principalmente da ferro, cerio e lantanio, vengono impiegate nella creazione di dispositivi accendisigari e in altre applicazioni. È fondamentale comprendere i rischi legati ai materiali piroforici per prevenire incidenti, poiché anche sostanze apparentemente innocue come polveri fini di ossidi metallici possono essere pericolose.
Materiali piroforici solidi
Tra i materiali piroforici solidi più comuni troviamo:
1. Il fosforo bianco (P4), che oltre ad essere piroforico può reagire con l’acqua formando acido fosforico e generando calore.
2. Metalli alcalini e altri metalli in polvere come alluminio, magnesio, titanio e zirconio.
3. Reattivi di Grignard.
In conclusione, la conoscenza e la gestione sicura dei materiali piroforici sono essenziali per evitare possibili rischi e sfruttarne le potenzialità in maniera appropriata nelle varie applicazioni industriali e chimiche.Materiali Piroforici Liquidi
Tra i materiali piroforici liquidi si possono trovare diversi composti, tra cui:
1. Composti metallorganici contenenti alluminio, gallio, indio e zinco.
Questi composti possono essere utilizzati in vari processi industriali e chimici.
2. Trietilborano, impiegato per favorire l’accensione dei carburanti in aerei e razzi.
3. t-butillitio, un nucleofilo molto reattivo e energico.
4. Zincodietile, utilizzato come nucleofilo in reazioni di addizione al gruppo carbonilico.
5. Trietilalluminio, impiegato come co-catalizzatore nei catalizzatori Ziegler Natta per la produzione di polietilene e polipropilene. È importante notare che il trietilalluminio è altamente piroforico e reagisce violentemente con l’acqua, rilasciando gas infiammabili.
Materiali Piroforici Gassosi
I materiali piroforici gassosi includono:
1. Idruri di non metalli come fosfina, arsina, diborano e silani.
Questi composti possono essere pericolosi a causa della loro infiammabilità e reattività.
2. Metallocarbonili come Ni(CO)4, Fe(CO)5 e Co2(CO)8, che sono composti utilizzati in varie applicazioni industriali e catalitiche.