Louis Pasteur: il genio poliedrico del XIX secolo
Louis Pasteur si distinse come uno dei luminari poliedrici del XIX secolo, spaziando dalla microbiologia alla chimica e alla fisica con un interesse eclettico per un’ampia varietà di campi scientifici. Tra le sue tante imprese, si dedicò con successo alla risoluzione di importanti questioni dell’epoca e contribuì significativamente alle scoperte nel settore dell’agricoltura e dell’allevamento.
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Il contributo di Pasteur alla ricerca sui vaccini
Dopo l’importante scoperta del primo vaccino da parte di Edward Jenner nel 1798, che alla fine portò all’eradicazione del vaiolo, Louis Pasteur fece un altro passo rivoluzionario nel 1885. Utilizzò un virus attenuato per sviluppare un vaccino contro la rabbia, aprendo la strada non solo alla prevenzione della malattia ma anche allo sviluppo di ulteriori ricerche nel campo dei vaccini. Nel corso dei secoli, i vaccini hanno svolto un ruolo cruciale nel ridurre l’incidenza di malattie gravi e spesso letali che affliggono il mondo da tempi antichi.
Gli studi sull’acido tartarico di Louis Pasteur
Nel 1832, il fisico e matematico francese Jean-Baptiste Biot osservò che l’acido tartarico aveva la particolare capacità di far ruotare la luce polarizzata. Solo nel 1847, grazie all’uso di una pinzetta e di un microscopio ottico, Louis Pasteur riuscì a separare singoli cristalli di sodio ammonio tartrato, derivato dall’acido tartarico, dimostrando la sua natura asimmetrica.
L’acido tartarico, conosciuto anche come acido 2,3-diidrossobutandioico, è un acido bicarbossilico con due stereocentri che lo rendono un composto chirale. Questa molecola, presente come acido L-(+) tartarico che ruota a sinistra la luce polarizzata e come acido D-(-) tartarico che la ruota a destra, rappresenta un esempio di enantiomeri. L’acido meso-tartarico, invece, è un diastereoisomero privo di proprietà ottiche.
L’asimmetria dell’Universo secondo Pasteur
Grazie alle sue scoperte sull’asimmetria molecolare, Louis Pasteur fu il primo a teorizzare che l’Universo fosse intrinsecamente asimmetrico. Questa convinzione, apparentemente audace, trova riscontro in numerosi fenomeni osservabili: dalla preferenza per l’uso della mano destra rispetto a quella sinistra negli esseri umani, alla predominanza delle conchiglie a spirale destrorsa, all’evoluzione delle colonie del Bacillus subtilis.
La chiralità, secondo alcune teorie, è legata all’entropia, con la chiralità destrorsa associata all’ordine e quella sinistrorsa al disordine. Questo equilibrio tra le due forme di chiralità sembra rispondere al tessuto originario della vita sulla Terra, manifestandosi in modi sorprendenti e intricati nell’universo che ci circonda.