Il Meraviglioso Mondo del Prosecco: Origini e Varie Tipologie
Il Prosecco è un rinomato vino italiano che ha la sua zona di produzione situata in cinque province del Veneto (Treviso, Venezia, Vicenza, Padova, Belluno) e in quattro province del Friuli Venezia Giulia (Gorizia, Pordenone, Trieste, Udine).
Indice Articolo
Le denominazioni più conosciute del Prosecco includono il DOC di Conegliano e Valdobbiadene e il DOC del Montello e dei Colli Asolani.
Le varietà di Prosecco presenti nella regione della DOC di Conegliano e Valdobbiadene comprendono il Prosecco Tondo e il Prosecco Lungo. Queste varietà si distinguono per differenze morfologiche nei grappoli e negli acini.
Composizione del Prosecco:
La composizione chimica media del succo d’uva di Prosecco include:
1. Zuccheri (glucosio e fruttosio) 150-240 g/L
2. pH = 3.1-3.4
3. Acidità totale 7-9 g/L
4. Acido malico 3.5-4 g/L
5. Acido tartarico 4-4.5 g/L
6. Azoto prontamente assimilabile 150-210 mg/L
Il Prosecco è noto per la presenza di sostanze aromatiche nelle uve, che variano a seconda della varietà. Il Prosecco Tondo, ad esempio, contiene una maggiore quantità di composti aromatici come il linalolo, il geraniolo e il nerolo, conferendogli un profilo aromatico distintivo. Al contrario, il Prosecco Lungo ha un contenuto meno pronunciato di sostanze aromatiche.
Per la produzione del Prosecco, è essenziale estrarre i mosti e chiarificarli prima di avviare la fermentazione alcolica con lieviti selezionati.
Vinificazione:
Una volta ottenuto il vino, è necessario stabilizzarlo sia dal punto di vista chimico-fisico che biologico attraverso un processo di chiarificazione utilizzando caseinato di potassio e bentonite per eliminare polifenoli e catechine e garantire la qualità del prodotto finale.
Produzione del Prosecco: dal processo di fermentazione alla stabilizzazione
La produzione del Prosecco è un processo complesso e articolato che richiede tecnologia e competenze specializzate. Dopo la fase di fermentazione del mosto d’uva, si passa alla fase di chiarifica. Durante questa fase, sono impiegati coadiuvanti come il bitartrato di potassio che favorisce la precipitazione di eventuali residui presenti nel vino.
Successivamente, il vino viene sottoposto a refrigerazione a -4°C per alcuni giorni per favorire la precipitazione. In aggiunta, si procede con la filtrazione e la conservazione del vino a una temperatura di 8-10°C per preservarne le caratteristiche organolettiche.
Metodo Charmat
Il Prosecco viene sottoposto al metodo Charmat per ottenere le caratteristiche bollicine. Questo processo prevede una rifermentazione in autoclave a temperatura controllata, al fine di mantenere la CO2 disciolta nel vino e garantire l’effervescenza tipica dello spumante.
Durante la rifermentazione, si aggiunge una dose calibrata di zucchero e lievito attivo per avviare nuovamente la fermentazione. Si controlla la pressione all’interno dell’autoclave, mantenendola intorno a 5 atm per circa 10 giorni a una temperatura di 14-16°C. Una volta raggiunta la pressione desiderata, si blocca la fermentazione a -4°C per la stabilizzazione tartarica.
Il Prosecco nel mondo
Il Prosecco è uno dei vini italiani più celebri a livello internazionale, rappresentando un’eccellenza dell’enologia italiana. È consigliato in abbinamento a piatti di pesce o crostacei, oltre ad essere apprezzato come aperitivo o per la preparazione di cocktail iconici come Rossini, Cosmopolitan, e il famoso Bellini a base di prosecco e polpa di pesca bianca.
In conclusione, il Prosecco è un prodotto che incarna l’arte e la tradizione vinicola italiana, apprezzato in tutto il mondo per la sua qualità e versatilità.