Analisi e Applicazioni dell’Acido Alginico

L’acido alginico è un polisaccaride idrofilo rinvenibile nelle pareti cellulari di talune specie di alghe brune appartenenti alle Phaeophyceae, dove si presenta come un insieme di sali combinati di sodio, magnesio e calcio. Questo composto organico è anche sintetizzato da certi microrganismi come Azotobacter vinelandii e alcune varietà di Pseudomonas.

Questo polisaccaride si trasforma in un gel denso in presenza di acqua e trova impiego diffuso nell’ambito alimentare, dove si esibisce come emulsionante, stabilizzatore di schiuma o come agente addensante.

Esplorando la Struttura Dell’Acido Alginico

La molecola di acido alginico è costituita da un copolimero lineare che si forma grazie a blocchi omopolimerici di α-D-mannuronato uniti attraverso legami 1,4-glicosidici con residui del suo epimero, il β-L-guluronato. Questa alternanza crea diverse sequenze lungo la catena polimerica.

![struttura acido alginico](https://chimica.today/wp-content/uploads/2022/09/struttura-acido-alginico-300×73.png)

Metodologie di Estrazione e Produzione

Nel lontano 1880, E.C.C. Stanford brevettò una procedura per estrarre l’acido alginico in forma di alginato di sodio, un sale acqua-solubile. Il processo prevedeva l’immersione delle alghe in acqua o in acido diluito, l’estratto poi avviene con carbonato di sodio e la successiva precipitazione dell’alginato mediante l’aggiunta di un acido qualunque.

Un altro metodo in uso è detto Processo Greens, in cui si impiega acido cloridrico per trattare le alghe, seguito dall’estrazione dell’acido con un eccesso di carbonato di sodio a un pH di circa 10. Successivamente, la soluzione filtrata viene trattata con cloruro di calcio che determina la precipitazione di alginato di calcio.

Il processo Le Gloachec-Herters inizia con il trattamento delle alghe con cloruro di calcio, seguito dall’introduzione di un eccesso di carbonato di sodio. Le impurità non solubili vengono rimosse tramite flottazione e, dopo aver aggiunto un acido alla soluzione, si ottiene la precipitazione dell’acido alginico.

Le Proprietà Uniche dell’Acido Alginico

L’acido alginico è un copolimero anionico biodegradabile che, nonostante la sua scarsa solubilità in acqua, mostra una notevole igroscopicità. Tanto l’acido puro quanto i suoi sali sono capaci di trattenere l’umidità dall’aria, simile alla cellulosa, tuttavia in misura superiore.

La trasformazione degli alginati in sali di sodio o potassio idrosolubili si ottiene tramite trattamento con basi quali idrossido di sodio o idrossido di potassio. Queste soluzioni, in presenza di specifici ioni come Ca^(2+), Sr^(2+), Ba^(2+), Fe^(3+), e Al^(3+), possono formare gel utilizzati nell’ambito medico per la realizzazione di sistemi di somministrazione di farmaci, sfruttando le forze intramolecolari e le interazioni ioniche dovute ai gruppi carbossilici.

Alginato di Sodio Contro il Reflusso Gastroesofageo

L’alginato di sodio è un rimedio efficace per la gestione dei sintomi del reflusso gastroesofageo, del bruciore di stomaco e dell’ernia iatale. Questo sale agisce interagendo con l’acido cloridrico dello stomaco per formare un gel protettivo che riveste e difende le mucose gastriche.

Versatilità d’Uso dell’Acido Alginico

L’acido alginico trova applicazione in una vasta gamma di prodotti che comprende alimenti, cosmetici e articoli farmaceutici. Nell’industria alimentare, viene adoperato come emulsionante, addensante e stabilizzante in zuppe e preparati vari.

In panificazione e nella produzione di pasta, l’acido alginico migliora la qualità finale contribuendo a rafforzare la struttura dell’impasto attraverso la sua interazione con amido e proteine.

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