Le caratteristiche dell’acido alginico
L’acido alginico è un polisaccaride idrofilo presente nelle pareti cellulari di alcune alghe brune. Questo composto si trasforma in un gel denso in presenza di acqua ed è utilizzato nel settore alimentare come emulsionante, stabilizzante di schiuma e agente addensante.
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Struttura dell’acido alginico
La molecola di acido alginico è costituita da un copolimero lineare formato da blocchi omopolimerici di α-D-mannuronato e β-L-guluronato. Questa alternanza crea diverse sequenze lungo la catena polimerica.
Metodi di estrazione e produzione
Ci sono diversi metodi per estrarre l’acido alginico dalle alghe, tra cui il processo Stanford, il processo Greens e il processo Le Gloachec-Herters. Questi processi prevedono l’uso di acido cloridrico, carbonato di sodio e cloruro di calcio per estrarre e precipitare l’acido alginico.
Proprietà uniche dell’acido alginico
L’acido alginico è un copolimero anionico biodegradabile con una notevole igroscopicità. Può trattenere l’umidità e formare gel idrosolubili utilizzati nell’ambito medico per la realizzazione di sistemi di somministrazione di farmaci.
Applicazioni dell’alginato di sodio
L’alginato di sodio, derivato dall’acido alginico, è utilizzato per gestire i sintomi del reflusso gastroesofageo, del bruciore di stomaco e dell’ernia iatale. Si combina con l’acido cloridrico per formare un gel protettivo per le mucose gastriche.
Versatilità dell’uso dell’acido alginico
L’acido alginico trova impiego in diversi settori come alimentare, cosmetico e farmaceutico. Nell’industria alimentare, è usato come emulsionante, addensante e stabilizzante, mentre in panificazione e produzione di pasta migliora la qualità finale rafforzando la struttura dell’impasto interagendo con amido e proteine.