Xilitolo: il dolcificante naturale e i suoi usi
Il xilitolo, conosciuto anche come zucchero del legno, è un solido cristallino bianco estratto principalmente da alcuni tipi di alberi, come la betulla, e fu scoperto dal chimico tedesco Emil Fischer nel 1891. Si tratta di un alditolo con una molecola composta da cinque atomi di carbonio e cinque gruppi -OH.
Sintesi del xilitolo
La sintesi del xilitolo avviene per idrogenazione dello xilosio, utilizzando come catalizzatore il rutenio supportato da biossido di titanio. Proprietà del xilitolo
Il xilitolo ha una dolcezza simile al saccarosio, ma con un valore calorico inferiore, di circa 2,4 kcal/g. Ha un indice glicemico minore rispetto al glucosio e al saccarosio ed è in grado di proteggere le proteine e rafforzare le interazioni idrofobiche. Inoltre, il xilitolo è stabile al calore, poco reattivo e non ha capacità riducenti. Usi del xilitolo
Il xilitolo, approvato per l’uso alimentare in molti paesi, è utilizzato in prodotti da forno, gelatine, gomme da masticare e gelati. Grazie alla sua natura non cariogenica, è impiegato anche in dentifrici per prevenire le carie. Rispetto allo zucchero, il xilitolo non può essere decomposto dai batteri presenti in bocca, rendendolo una scelta ideale per la prevenzione della carie. Questo dolcificante naturale è ampiamente impiegato nell’industria alimentare sin dagli anni ’70 per la sua versatilità e i benefici per la salute. Oltre all’uso alimentare, il xilitolo trova impiego anche in ambito farmaceutico per la prevenzione e il trattamento di diverse patologie come diabete, obesità, otite, osteoporosi e fibrosi cistica. La sua capacità di non caramellizzare durante il processo di cottura lo rende una scelta ideale per molti prodotti.