Liquirizia: componenti, acido glicirrizinico, usi

Liquirizia: effetti, composizione e utilizzo

La pianta della liquirizia, conosciuta scientificamente come *Glycyrrhiza glabra*, è appartenente alla famiglia delle *Fabaceae*. Le radici di questa pianta vengono raccolte durante l’autunno, essiccate e successivamente utilizzate per varie applicazioni.

Le radici di liquirizia vengono macinate e lavorate con acqua bollente per estrarne il succo, che viene poi chiarificato e concentrato tramite bollitura per ottenere una pasta densa e profumata. Questa pasta può essere modellata secondo le esigenze dell’utilizzatore. La liquirizia è stata utilizzata fin dai tempi antichi, soprattutto in campo medico, per trattare tosse, disturbi del fegato e intossicazioni alimentari. Si dice che le radici di liquirizia siano state ritrovate sulla tomba del faraone Tutankhamon e che gli antichi Greci e Romani preparassero sciroppi per la tosse con radice di liquirizia. I cinesi furono i primi a scoprirne le proprietà medicinali.

L’acido glicirrizinico è il componente principale della liquirizia. Costituisce il principio attivo dell’estratto di liquirizia ed è una saponina, ovvero un glicoside triterpenoide. Non è molto solubile in acqua, ma il suo sale di ammonio risulta solubile per valori di pH superiori a 4,5.

Oltre all’acido glicirrizinico, la liquirizia contiene derivati della cumarina, glicosidi flavonoidi, asparagina, triterpenoidi, steroli, polisaccaridi e carbenoxolone. Questi componenti conferiscono alla liquirizia le sue proprietà medicinali e terapeutiche.

La liquirizia è utilizzata come protettore dei vasi sanguigni, cicatrizzante, ipertensivo, lassativo e per trattare problemi dell’apparato respiratorio. Tuttavia, è importante ricordare che può avere effetti collaterali, soprattutto se consumata in dosi eccessive. È sconsigliata alle donne gravide e agli ipertesi in quanto può influenzare l’equilibrio dei sali minerali nel corpo, causando ritenzione idrica e gonfiore alle caviglie. Inoltre, l’effetto lassativo della liquirizia può trasformarsi in effetto negativo in caso di abuso, portando a vomito, calo di appetito e dolori intestinali.

In conclusione, è consigliabile consumare la liquirizia con moderazione e consapevolezza degli effetti potenziali, evitando di cadere vittime di presunti effetti miracolosi come la perdita di peso, la riduzione del colesterolo e le proprietà antitumorali.

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