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Scienziati rivelano che i profumi ai ferormoni non funzionano davvero: una delusione per gli amanti del raggiro sentimentale

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Nel mondo dei cosmetici, le aziende hanno lanciato una nuova moda: i profumi ai feromoni, che promettono di attirare l’anima gemella come per magia. Ma come funzionano davvero? Partiamo dal principio: i feromoni sono sostanze chimiche naturali che influenzano il comportamento di altri individui della stessa specie. Negli insetti, bastano pochi pizzichi di questi messaggeri odorosi per far impazzire i maschi alla ricerca femmine. Nei mammiferi, però, la situazione è ben diversa e l’idea di "feromoni umani" è ancora una bufala scientifica.

Non esiste alcuna prova scientifica che i feromoni influenzino il comportamento umano. Nonostante ciò, i profumi ai feromoni sono nati da questa “idea”: aggiungere feromoni umani ai profumi maschili dovrebbe, in teoria, attirare le come mosche sul miele e viceversa. Commento: Come se bastasse un profumo per risolvere la crisi degli appuntamenti! Ma quando si spruzza uno di questi profumi, non succede nulla di magico: la scienza non conferma l’esistenza dei feromoni umani e il loro uso in un profumo è più una truffa che una scoperta scientifica. Proprio come un genio della lampada non può esaudire un desiderio amoroso, questi profumi non possono far cadere nessuno ai nostri piedi.

Cosa sappiamo di eventuali feromoni umani

Nel regno degli insetti, i feromoni sono la norma. Le api regine, per esempio, gestiscono l’intera società dell’alveare grazie a questi. Quando si parla di mammiferi, però, la faccenda si complica. Alcuni studi suggeriscono comportamenti simili, ma dipendono da mille variabili. Gli umani, come i mammiferi, preferiscono segnali visivi, tattili o uditivi per comunicare con il partner, non certo un odore magico.

La scienza ha investigato l’esistenza dei feromoni umani, trovando composti come androstenone, androstenolo e androstadienone. Ma i risultati sono un casino: alcuni trovano l’odore attraente, altri lo detestano o non lo sentono affatto. Per la riproduzione, gli esseri umani sembrano affidarsi più alla vista che all’olfatto o ai feromoni. La comunicazione olfattiva umana è un enigma complesso, dipendente da un milione di personali e ambientali. Quindi, parlare di feromoni umani è come credere alle favole.

Esistono profumi ai feromoni che sono efficaci e attraggono veramente?

Dato che la scienza non ha trovato feromoni umani, i profumi che promettono miracoli amorosi sono più una farsa che una realtà. Non c’è nessuna base scientifica che dimostri che questi profumi funzionino: spesso feromoni animali o piante, ma non hanno effetto sugli umani. La FDA non regola questi , quindi le aziende possono vendere sogni senza bisogno di prove.

Certo, un bel profumo può farci sentire più sicuri e, indirettamente, renderci più attraenti. Ma l’effetto "magico" è solo un placebo: è la nostra mente a darci la sicurezza, non il profumo. L’attrazione e le relazioni si basano su qualità profonde, non su qualcosa che si compra in un flacone. Commento: Peccato, sarebbe stato più facile se bastasse un profumo per trovare l’amore!

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Utensili in pietra in stile Neanderthal trovati in Cina riscriveranno la preistoria

Scoop archeologico in Cina: trovati strumenti in pietra identici a quelli dei Neanderthal europei, vecchi di 50.000 anni! Ma chi diavolo li ha fatti? Un team di archeologi ha scovato nel sito di Longtan, nella provincia dello Yunnan, serie di utensili chiamati Quina, sembrano usciti direttamente da un workshop preistorico in . Questi raschietti, caratterizzati da bordi affilati e segni di ritocco, sono la firma tecnologica dei Neanderthal, ma stavolta sono stati trovati a ben 8.000 chilometri di distanza.Gli scavi, condotti nel 2019 e 2020, hanno rivelato non solo gli strumenti finiti, ma anche i nuclei e le schegge di ritocco, confermando la loro antichità tramite datazione con luminescenza ottica. Questi ritrovamenti stravolgono le teorie secondo cui l’Asia orientale avrebbe saltato il Paleolitico medio, periodo in cui umanità sperimentava nuove tecnologie e si incrociava un po’ troppo liberamente tra specie diverse.

Il mistero più intrigante è chi abbia creato questi strumenti. Nessun resto umano, nessun DNA, solo un’enorme somiglianza con gli utensili neanderthaliani. Secondo Hélène Monod, questi raschietti sono stati usati per lavorare pelli, carne e legno, proprio come facevano i Neanderthal. Ma come sono arrivati in Cina? Forse i Neanderthal hanno fatto un viaggio on the road fino in Asia, o forse i Denisoviani hanno deciso di copiare i loro cugini europei. Oppure, chissà, c’è stata una sorta di scambio culturale preistorico più avanzato di quanto pensassimo.

Perché nessuno aveva trovato questi strumenti prima in Asia orientale? Perché, diciamocelo, gli archeologi occidentali erano troppo impegnati a scavare in Europa e ignoravano tutto ciò che non entrava nei loro schemi eurocentrici. Come spiega Ben Marwick, autore dello su PNAS, future ricerche rivelare se questa tecnologia è nata lì o è stata importata. In ogni caso, chiunque li abbia fatti ha dimostrato una certa flessibilità e inventiva, adattando la tecnologia all’ambiente in cambiamento. Questa scoperta apre un nuovo, sconvolgente capitolo nella nostra comprensione dei movimenti e delle interazioni umane preistoriche.

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Perché il costo della Nintendo Switch 2 è aumentato rispetto al precedente modello: 5 fattori che hanno influenzato l’incremento dei prezzi

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Nintendo ha appena sganciato la bomba: la nuova console portatile Switch 2 è tra noi, disponibile dal 5 giugno a 469,99 euro. Ma se vuoi il bundle con Mario Kart World, preparati a sborsare 509,99 euro! Eh sì, avete letto bene, un salasso fa impallidire il vecchio modello. E i giochi? Mario Kart World vi costerà 79,99 euro in digitale e 89,99 euro in fisico, mentre Donkey Kong Bananza si aggirerà tra i 69,99 euro e i 79,99 euro. La gente è già in subbuglio, ma perché questi aumenti da capogiro?

1. Crisi dei e aumento dei costi di produzione

La pandemia di COVID-19 ha mandato in tilt la catena di approvvigionamento globale, creando una penuria di semiconduttori che ha colpito duramente l’elettronica. Nonostante la Switch 2 arrivi due anni dopo, la sua progettazione è stata influenzata da quel caos, e la crisi continua a pesare sui prezzi. Commento: Sembra che il virus abbia deciso di fare gli straordinari anche nei chip!

2. Inflazione globale e aumento dei costi delle materie prime

L’inflazione ha colpito tutto il , facendo lievitare i prezzi delle materie prime come il litio e il rame. Questi costi extra si riflettono direttamente sul prezzo finale della console. Switch 2, come gli smartphone, è piena di terre rare che generano guerre commerciali globali. Commento: Insomma, comprare una console ora è come investire in una piccola guerra economica!

3. Dazi e tensioni commerciali internazionali

Le tensioni tra Stati Uniti e hanno portato a dazi pesanti su elettronica, e anche se Nintendo è giapponese, produce in Vietnam e Cambogia. Dazi fino al 49% su questi prodotti, e poi Trump ha aggiunto un 24% sui prodotti giapponesi. Commento: Sembra che comprare una Switch 2 sia diventato un atto !

4. Innovazioni tecnologiche e miglioramenti hardware

Switch 2 vanta uno schermo da 7,9 pollici a 1080p, supporto per il 4K in modalità docked e nuovi Joy-Con avanzati. Tutti questi upgrade tecnologici hanno un costo che si riflette sul prezzo. Commento: Paghi di più per vedere Mario più bello che mai!

5. Aumento dei costi di sviluppo dei videogiochi

Sviluppare giochi oggi costa un occhio della testa, con aspettative di grafica avanzata e mondi complessi. Questo ha portato a un aumento dei prezzi dei giochi. Mario Kart World è un esempio lampante di questo trend. Commento: Ora anche i giochi costano come un piccolo affitto!

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Giappone e Corea del Sud sviluppano innovativi prototipi di batterie nucleari in una mossa che sfida le convenzioni energetiche globali

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Giappone e Corea stanno facendo saltare il banco con i loro prototipi di “batterie nucleari”. Il Japan Atomic Energy Agency (JAEA) ha sviluppato il primo prototipo al mondo di batteria ricaricabile a base di uranio, mentre un team di ricercatori del Daegu Gyeongbuk Institute of Science & Technology (DGIST) in Corea del Sud ha creato una batteria nucleare al carbonio-14 che, incredibile ma vero, non ha bisogno di ricarica. Commento: Perché preoccuparsi di ricaricare quando puoi avere energia nucleare nel tuo smartphone?

Le batterie nucleari, o più tecnicamente batterie a energia atomica o a radioisotopi, sfruttano gli elettroni rilasciati dal decadimento di isotopi radioattivi per generare corrente elettrica. Queste soluzioni essere la svolta per la transizione energetica vista la loro autonomia potenzialmente infinita. L’anno scorso, la Cina con Betavolt e il Regno Unito con la prima batteria nucleare al diamante hanno fatto parlare di sé. Commento: Finalmente un’alternativa alle batterie che durano meno di un fine settimana?

Il primo prototipo di batteria nucleare ricaricabile giapponese

Il prototipo giapponese usa uranio impoverito, un materiale che non si fissa (cioè non subisce fissione nucleare) e che è praticamente uno scarto del processo di arricchimento dell’uranio. La JAEA l’ha usato come elettrodo negativo, mentre il ferro serve per quello positivo, generando una tensione di 1,3 V, quasi come una comune batteria alcalina. Dopo 10 cicli di carica e scarica, la batteria ha mantenuto le sue prestazioni, dimostrando una buona resistenza alla degradazione. La JAEA stima che ci siano 16.000 tonnellate di uranio impoverito in Giappone e 1,6 milioni nel mondo. Commento: un modo per riciclare scorie nucleari: mettiamole nei nostri gadget!

La Corea del Sud propone una batteria nucleare che non deve essere ricaricata

Le classiche batterie a ioni di litio, ormai onnipresenti nei telefoni e nelle auto elettriche, hanno una vita breve, richiedendo ricariche continue. Il prototipo coreano, invece, si basa sulle celle betavoltaiche che sfruttano il decadimento del carbonio-14 per generare energia, superando così i limiti delle batterie al litio. Commento: Chi ha tempo per ricaricare le batterie quando si può avere una che dura millenni?

Il carbonio-14, usato sia per l’anodo che per il catodo, emette elettroni sicuri che possono essere schermati con un semplice foglio di alluminio. Per ottimizzare l’efficienza, i ricercatori coreani hanno usato biossido di titanio ricoperto di rutenio, che innesca una valanga di elettroni per produrre corrente. Il tempo di dimezzamento del carbonio-14 è di circa 5730 anni, quindi questa batteria mantenere il 50% della sua capacità per quasi 6000 anni. Commento: Pacemaker alimentati per millenni? Il futuro sembra davvero eterno!

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Asteroidi pericolosi: scoperto che l’asteroide 2024 YR4 potrebbe colpire la Luna con un impatto simile a Tunguska, rivela la NASA con il James Webb

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ATTENZIONE: "DI CLASSE TUNGUSKA" POTREBBE COLPIRE LA ! Secondo le ultime osservazioni del , l’asteroide near-Earth 2024 YR4, con un diametro di circa 60 metri, è stato classificato come “di classe Tunguska”. Questo significa che è grande quanto il meteorite che ha devastato la Siberia nel 1908, abbattendo 80 milioni di alberi. Ma non temete, la Terra è al sicuro!

Inizialmente, questo asteroide aveva una probabilità relativamente alta di schiantarsi sul nostro pianeta il 22 dicembre 2032, ma ora sappiamo che non rappresenta alcuna minaccia per noi. Tuttavia, secondo il CNEOS della , c’è una probabilità del 3,8% che 2024 YR4 colpisca la Luna proprio in quella data. Questo numero non è definitivo, con nuovi dati, ma è comunque una probabilità relativamente alta per un asteroide di questo tipo.

Un impatto sulla Luna non avrebbe alcun effetto sulla Terra, anzi, sarebbe un’occasione d’oro per gli astronomi. Potrebbero studiare “in tempo reale” come si formano i crateri lunari e come reagisce la regolite lunare. Immaginatevi gli scienziati con gli occhi spalancati davanti ai loro telescopi, pronti a catturare ogni dettaglio di questo spettacolo cosmico!

La probabilità di impatto con la Luna era inizialmente dell’1,7% a fine febbraio, ma grazie alle osservazioni di James Webb è salita al 3,8%. Se l’asteroide dovesse colpire la Luna, potrebbe creare un cratere di impatto con un diametro di 1,5-2 km. Ecco un bel buco da osservare!

Le dimensioni dell’asteroide sono state precisate grazie alle capacità infrarosse del James Webb, riducendo l’incertezza da un range di 40-90 metri a un diametro di 60 metri con un’incertezza di soli 7 metri. Insomma, il James Webb ha fatto un lavoro davero preciso, quasi come un sarto spaziale!

Commento: E mentre gli scienziati si eccitano per questa possibilità, noi comuni mortali possiamo solo sperare che l’asteroide ci regali un bello spettacolo senza causare troppi problemi. Dopotutto, chi non vorrebbe vedere un evento cosmico dal vivo, anche se a distanza di sicurezza?

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Omega-6: scoperto cosa sono, quali sono i benefici e quali alimenti li contengono in uno studio rivoluzionario – criticano i sostenitori delle diete tradizionali

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BOMBA NUTRIZIONALE: OMEGA-6 NON SONO IL NEMICO CHE PENSAVI! Scoperta sconvolgente nel della nutrizione: gli Omega-6, quei grassi polinsaturi che tutti pensavano fossero i cattivi dell’infiammazione, potrebbero essere i nostri migliori alleati per la salute! Presenti in oli vegetali, frutta secca, semi e perfino nei prodotti animali, questi acidi grassi essenziali sono una manna dal cielo per cuore, sistema immunitario e pelle. Il capo della banda è l’acido linoleico (LA), che si trasforma in acido arachidonico (AA), cruciale per le membrane cellulari e la segnalazione biochimica. E non dimentichiamo il misterioso GLA, che segue strade metaboliche alternative e avere effetti sorprendenti. Commento: Sembra proprio che la scienza stia riscrivendo il copione dei cattivi della nutrizione.

COSA SONO GLI OMEGA-6? Sono come i cugini degli Omega-3, ma una differenza chiave: il primo doppio legame è sul sesto carbonio. Grazie al cielo, sono diffusi negli alimenti perché il nostro corpo non può produrli. Li troviamo negli oli di girasole, mais, nella frutta secca, nei semi e perfino nella carne e nelle uova. L’acido linoleico (LA) è la star gruppo, ma c’è anche l’acido arachidonico (AA) che gioca un ruolo da protagonista nei processi fisiologici. E poi ci sono i meno noti GLA e DGLA, che seguono percorsi meno battuti ma altrettanto importanti. Commento: Insomma, se pensavi che gli Omega-6 fossero solo per pochi eletti, ti sbagliavi di grosso!

GLI OMEGA-6: TRA VERITÀ E FALSITÀ Nonostante la cattiva fama di aumentare l’infiammazione, l’EFSA ha rilasciato claim salutistici sull’acido linoleico: mantiene i livelli di lipidi nel sangue, promuove la salute del cuore e delle arterie, sostiene il sistema immunitario e, ciliegina sulla torta, tiene la pelle idratata come una star di Hollywood. L’acido linoleico è il cemento che tiene unito il muro della nostra pelle, le ceramidi. Commento: Sembra che la verità stia finalmente emergendo, e gli Omega-6 potrebbero essere i nostri migliori amici per la pelle!

E mentre il dibattito infuria, alcuni scienziati del Dipartimento di Scienze Alimentari e Nutrizione Umana dell’Università dell’Illinois stanno capovolgendo le carte in tavola. Commento: Chi l’avrebbe mai detto che gli Omega-6 potessero essere così affascinanti?

MA QUANTO DOVREMMO MANGIARNE? Le linee guida italiane dicono che gli Omega-6 dovrebbero rappresentare il 5-10% delle calorie giornaliere. Ma attenzione, l’equilibrio con gli Omega-3 è vitale per evitare di trasformarci in malati cronici. Commento: Ecco il trucco: non demonizzate gli Omega-6, ma amateli e bilanciateli con gli Omega-3 come se fosse una danza perfetta.

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Scoperte sotto i ghiacci della Groenlandia risorse minerarie che potrebbero cambiare il gioco geopolitico

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Il presidente americano Donald Trump ha messo gli occhi sulla Groenlandia, con l’intenzione shock di annetterla agli Stati Uniti. Perché? Beh, non solo per la sua posizione strategica permette di controllare le rotte commerciali e militari, ma anche per le sue ricchezze che si stanno rivelando grazie alla fusione ghiacci. La calotta glaciale si sta sciogliendo a ritmi impressionanti, svelando un tesoro di pietre e metalli preziosi, oltre a enormi riserve di petrolio e gas naturale. Parliamo di terre rare, grafite, nichel, litio, zinco e persino uranio, oro, diamanti e rubini dalla "terra verde". Ma attenzione, non è tutto oro quel che luccica: le infrastrutture sono scarse, il clima è estremo e i costi sono da capogiro, rendendo l’estrazione una vera e propria impresa da film d’avventura. Commento: Sembra che Trump voglia trasformare la Groenlandia in una miniera personale!

Negli ultimi vent’anni, a causa del riscaldamento globale, la Groenlandia ha perso ben 270 miliardi di tonnellate di ghiaccio all’anno, un tasso che è aumentato di cinque volte. Questo ha portato alla scoperta di oltre 1600 km di nuove coste rocciose e numerose isole, prima nascoste sotto il ghiaccio. Attualmente, l’80% della Groenlandia è ancora sotto i ghiacci, ma se il trend continua, chissà quali altre sorprese ci riserva. Le rocce affioranti lungo le coste stanno rivelando materie prime mai viste prima. Commento: Il riscaldamento globale, una volta tanto, sembra fare un favore a qualcuno!

Secondo il Geological Survey of Denmark and Greenland (GEUS), la Groenlandia è una miniera d’oro per le materie prime critiche, vitali per la tecnologia e la transizione energetica. Le riserve di terre rare sono stimate a 1,5 milioni di tonnellate nel 2023. Ecco una panoramica delle zone più promettenti: al troviamo terre rare e litio; a est ci sono molibdeno e platino; a ovest feldspati e fosforo; e a nord titanio e forse zinco. Commento: La Groenlandia, il nuovo eldorado del futuro tecnologico?

Le della Groenlandia sono letteralmente da capogiro: il 13% delle riserve mondiali di petrolio e il 30% di gas naturale! Ma, sorpresa delle sorprese, l’estrazione è vietata per motivi ambientali. Anche l’uranio abbonda, ma dal 2021 è bandita la sua estrazione per le medesime ragioni. L’oro e i diamanti sono anch’essi presenti, con rubini che scintillano nei fiordi di Aappaluttoq. Commento: Sembra che la Groenlandia sia un forziere chiuso a chiave dalla natura stessa!

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Femminicidi in Italia e in Europa: come la situazione viene analizzata dai numeri

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L’Italia è di nuovo sotto shock per due nuovi casi di femminicidio che riacceso il dibattito sulla violenza di genere con una forza inaudita. Sara Campanella, una studentessa di soli 22 anni alla Facoltà di Tecniche di laboratorio Biomedico, è stata brutalmente accoltellata il 31 marzo a Messina da un ex collega ossessionato da lei da ben due anni. Commento: sembra quasi che l’ossessione sia diventata un hobby nazionale. Il corpo di Ilaria Sula, anche lei 22enne e studentessa di Statistica alla Sapienza di Roma, è stato invece ritrovato il 2 aprile dentro una valigia, gettata in un dirupo a Roma, uccisa dall’ex compagno. Commento: una fine da film horror, ma purtroppo reale. Queste storie di sangue hanno riportato sotto i riflettori l’enorme problema del femminicidio, una piaga che continua a mietere vittime nonostante i dati ufficiali mostrino un calo nel primo trimestre del 2025. Ma chi se ne importa dei quando la realtà è così cruda? Il problema è grave, e viene minimizzato dalle istituzioni, come se fossero troppo impegnate a litigare tra loro per occuparsi delle donne.

Il femminicidio è un cancro che l’Italia deve estirpare, ma cosa significa esattamente? L’omicidio di una donna compiuto come atto estremo di violenza misogina è quello che chiamiamo femminicidio. Non tutti omicidi di donne rientrano in questa categoria; il movente deve essere la sua femminilità, una condanna in sé. Questi crimini sono spesso opera di ex fidanzati, mariti, familiari o conoscenti, preceduti da violenze di ogni tipo per mantenere il controllo. Dietro c’è una mente malata che vede la donna non come essere umano, ma come oggetto, una proprietà. Commento: deumanizzare una persona è come toglierle il diritto di esistere, e in Italia sembra che questo sia un passatempo popolare.

E mentre il nostro Bel Paese cerca di fare i conti con questa realtà, i numeri raccontano una storia agghiacciante. Secondo il Ministero dell’Interno, i femminicidi sono diminuiti del 6% tra il 2023 e il 2024, ma l’anno scorso sono state uccise 113 donne, di cui 61 dal compagno o dall’ex. Commento: un calo che non consola, perché ogni vita spezzata è una tragedia. I dati saranno ora pubblicati trimestralmente, ma chi ci dice che non stiamo solo diventando più bravi a nascondere la polvere sotto il tappeto?

E non pensiamo che sia solo un problema italiano. Nel , secondo l’ultimo report delle Nazioni Unite del 2024, oltre 51.100 donne e ragazze sono state uccise da uomini con cui avevano avuto una relazione o da familiari stretti nel 2023. Commento: ogni dieci minuti una donna viene uccisa, come se fosse un appuntamento fisso. In Europa, la situazione non è migliore. La Francia ha registrato 93 femminicidi nel 2024, la Spagna 57, e la Germania un’impressionante 360 solo nel 2023. Commento: sembra che l’Europa tutta abbia bisogno di una seria lezione di .

In conclusione, il femminicidio è una piaga che richiede interventi su più fronti. Leggi, educazione, sensibilizzazione. Ma finché continueremo a trattare le donne come proprietà, questi numeri continueranno a raccontare storie di sangue. Commento: forse è tempo di svegliarsi e smettere di vedere le donne come oggetti da possedere.

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L’intelligenza artificiale cambia il mondo: scoperti pro e contro dell’AI in uno studio controverso

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L’intelligenza sta rivoluzionando il mondo alla velocità della luce, infiltrandosi in settori cruciali come la , la sanità e l’economia globale. Da una parte, l’AI promette miracoli di automazione, efficienza e innovazione, ma dall’altra semina il panico con la minaccia di perdita di posti di lavoro, invasioni della privacy, pericoli per la sicurezza e un disastro ambientale in arrivo. L’AI generativa, in particolare, ha reso la tecnologia una presenza onnipresente nelle nostre vite, sollevando dibattiti infuocati tra politici e regolatori. “Non possiamo far finta di niente di fronte a queste sfide”, commenta un esperto.

Mentre i governi tentano di mettere un freno con regolamentazioni come il recente AI Act europeo, cerca di rendere l’AI trasparente e affidabile, la comunità scientifica si divide. Da un lato, si esalta per le potenzialità dell’AI nella biotecnologia e nella lotta ai cambiamenti climatici, dall’altro, si teme che affidare decisioni critiche a queste macchine potrebbe portarci dritti all’inferno. Ma quali sono i veri pro e contro dell’AI?

Gli svantaggi dell’AI: quali sono i possibili rischi

Con l’AI che si diffonde come un virus, ignorare i suoi lati oscuri sarebbe pura follia.

  • Mondo lavoro: L’automazione promette produttività da record, ma fa tremare i lavoratori, specialmente in settori come il customer service e la gestione amministrativa. Si stima che un terzo dei lavori potrebbe essere svolto da sistemi AI, lasciando milioni di persone disoccupate. Tuttavia, mentre alcuni lavori svaniscono, la domanda di esperti in machine learning e cybersecurity esplode.

  • Gestione dei dati: L’AI ha un’insaziabile fame di dati, sollevando spettri sulla privacy. Il caso di OpenAI, inchiesta per possibili violazioni della privacy europea, è solo uno dei tanti. Negli USA, l’amministrazione Biden ha proposto un AI Bill of Rights (senza valore legale, per ora), mentre l’UE ha introdotto l’AI Act per garantire un uso sicuro ed equo dell’AI. “La trasparenza è fondamentale”, sottolinea un funzionario europeo.

  • Questioni di equità e sicurezza: I modelli AI, se mal addestrati, possono perpetuare discriminazioni. I sistemi di riconoscimento facciale, per esempio, falliscono più spesso con persone dalla pelle scura, aumentando il rischio di ingiustizie.

  • Diffusione della disinformazione: Con i deepfake, distinguere vero da falso è diventato un’impresa, aprendo le porte a truffe e manipolazioni politiche. “La realtà è diventata un’opinione”, ironizza un giornalista.

  • Impatto ambientale negativo: Addestrare questi mostri di intelligenza artificiale consuma energia come se non ci fosse un domani. Le emissioni potrebbero aumentare dell’80% nei prossimi anni, minando gli sforzi per la sostenibilità. Tuttavia, l’AI potrebbe anche ottimizzare processi produttivi, riducendo sprechi e migliorando l’efficienza energetica. “Dipende tutto da come la utilizziamo”, conclude un ambientalista.

I vantaggi dell’AI: i possibili lati positivi

L’AI non è solo una minaccia; ha anche il potenziale per rivoluzionare il nostro mondo in positivo, analizzando dati a velocità vertiginosa.

  • Favorire la creatività: Automatizzando lavori noiosi, l’AI permette di liberare la creatività umana, massimizzando la produttività industriale.

  • Delegare all’IA compiti pericolosi: L’AI può prendere il nostro posto in missioni ad alto rischio, come la gestione di sostanze tossiche o il disinnesco di bombe.

  • Settore finanziario: Grazie all’AI, banche e istituzioni finanziarie possono individuare frodi e valutare meglio il rischio di credito.

  • Medicina: L’AI accelera diagnosi e scoperte di nuovi farmaci, monitorando pazienti con assistenti virtuali.

  • Istruzione: L’AI digitalizza libri, rileva plagi (saranno contenti i prof. di italiano) e analizza l’attenzione degli studenti, migliorando l’insegnamento.

  • Trasporti: Con la guida autonoma, l’AI promette di rendere i trasporti più efficienti e meno inquinanti, almeno sulla carta.

L’evoluzione dell’AI: dagli anni ’50 a oggi

La "bolla" di ChatGPT del novembre 2022 ha portato l’AI sotto i riflettori, ma questa tecnologia esiste da decenni. Dal 1951, quando Christopher Strachey giocò a dama contro un computer, fino alla vittoria di Deep Blue su Kasparov nel 1997, l’AI ha fatto passi da gigante. Ora, con modelli come quelli di OpenAI, siamo in una corsa sfrenata con Google e altri giganti tech. “L’AI è il futuro, non possiamo più ignorarla”, afferma un pioniere del settore.

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In Russia, una città chiusa ha come bandiera un orso che spezza un atomo: ecco dove si trova

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Una città chiusa in Russia ha scelto un orso che spezza un atomo come bandiera: ecco dove è situata

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Un giallo che spezza un atomo su uno sfondo rosso: sembra uno scherzo, ma è la bandiera vera di Železnogorsk, Russia. E sì, questo posto è noto per produrre plutonio, quindi l’atomo sulla bandiera ha senso, anche se è un design molto strambo. Questa città è delle 42 "città chiuse" della Russia, l’accesso è super controllato, soprattutto per stranieri, a causa delle strutture militari e industriali top secret.

Železnogorsk si trova sulla riva destra del fiume Enisej, ai piedi delle montagne Atamanov, a 64 km da Krasnoyarsk. Con una superficie di 456 km², ospita 94 mila persone e include cinque villaggi: Podgorny, Tartat, Dodonovo, Novy Put e Shivera.

Divenuta città chiusa per via degli impianti di plutonio, essenziali durante la Guerra Fredda, Železnogorsk ha scelto l’orso che spezza un atomo come bandiera, un simbolo che racchiude perfettamente lo spirito del luogo, ma in modo decisamente inusuale. Commento: Chi l’avrebbe mai detto che un orso e un atomo potessero andare così d’accordo?

E non è finita qui. Oggi Železnogorsk è un centro di con aziende chimiche e aerospaziali: il 70% dei satelliti civili russi viene costruito qui. Commento: Quando dici "città chiusa", pensi a segreti, ma qui si fanno anche satelliti!

Una curiosità: dentro la città c’è una replica in scala della Tour Eiffel, che ha preso fuoco a ottobre 2024 per colpa di un drone abbattuto. Commento: Solo a Železnogorsk poteva succedere che una Torre Eiffel in miniatura finisse incendiata da un drone!

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Consumare entro il e preferibilmente entro il: la differenza spiegata in modo politicamente scorretto che vi sconvolgerà

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Le scadenze degli sono un vero e proprio campo minato di regole e dettagli che potrebbero far impazzire anche il più attento dei consumatori! Secondo quanto riportato, "da entro il" è la dicitura che troviamo su prodotti freschi come il latte o la carne, che se non consumati in tempi brevi rischiano di diventare un festino per batteri e altri microrganismi . Commento: praticamente, se non mangi quella bistecca entro la data indicata, potresti ritrovarti con un’esperienza gastronomica che ti farà correre in bagno!

Dall’altra parte, "consumare preferibilmente entro il" è riservato a quei prodotti che non rappresentano un rischio immediato per la salute, come i surgelati o il latte UHT, ma che potrebbero perdere un po’ della loro magia organolettica. Commento: insomma, i tuoi biscotti potrebbero non essere più croccanti, ma almeno non ti avveleneranno!

L’Autorità per la Sicurezza Alimentare Europea (EFSA) detta legge su queste diciture, stabilendo i parametri di sicurezza. E se apriamo un prodotto e lo lasciamo lì, attenzione! Potrebbe diventare un terreno fertile per la contaminazione, motivo per cui spesso vediamo indicazioni tipo "dopo l’apertura consumare in 3 giorni". Commento: apri il latte UHT e il conto alla rovescia per la sicurezza comincia!

Passiamo alle regole europee, perché sì, anche qui c’è una burocrazia da far invidia a qualsiasi ufficio pubblico. Il Reg. EU 1169/2011 stabilisce che la dicitura "da consumare entro il" è per quegli alimenti che possono diventare una minaccia se superano la data di scadenza, mentre "da consumare preferibilmente entro il" è per quelli meno rischiosi. Commento: in pratica, l’UE si preoccupa che tu non rischi la vita per un panino scaduto!

E se pensavi che fosse tutto qui, ti sbagli! Le condizioni di conservazione sono fondamentali. Se il prodotto dice "conservare in luogo buio e fresco" e tu lo lasci vicino ai fornelli, stai giocando alla roulette russa con la tua cena. Commento: metti il formaggio accanto alla finestra e potresti trovarti con del formaggio "stagionato" in un che non ti aspettavi!

La definizione delle scadenze è un’arte, con produttori che devono eseguire analisi dettagliate su ogni prodotto, considerando tutto, dal pH al contenuto d’acqua, fino ai processi di e conservazione. Commento: praticamente, diventano scienziati per dirti quando è sicuro mangiare quel pezzo di formaggio!

I microrganismi da tenere d’occhio sono i soliti sospetti: Salmonella spp, Escherichia coli, Clostridium botulinum, e altri simpatici amici che non vorresti mai invitare a cena. Commento: una festa batterica che preferiresti evitare!

Infine, l’EFSA ha creato un questionario per decidere tra le due diciture, perché sì, anche qui c’è bisogno di un decision tree per evitare il caos. Commento: se hai dubbi, segui il questionario, altrimenti potresti finire per mangiare qualcosa che ha più vita di te!

Ecco alcuni esempi pratici: la carne fresca, con il suo alto rischio di contaminazione, va consumata entro la data indicata, mentre le verdure congelate, grazie al freddo che blocca i batteri, possono aspettare un po’ di più. Commento: la carne fresca è come una bomba a orologeria, mentre le verdure congelate sono più tranquille, come un nonno in poltrona!

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Scoop Sensazionale: Elon Abbandona il ? Fake News, Dice Lui!

Nelle ultime ore, il mondo è rimasto col fiato sospeso per le voci di un presunto abbandono di Elon Musk dal DOGE, il Dipartimento per l’ del Governo. La notizia ha fatto impazzire i social, ma sia la Casa Bianca che lo stesso Musk hanno voluto smontare il caso. Karoline Leavitt, portavoce dell’amministrazione americana, ha definito l’indiscrezione spazzatura, mentre Musk ha rincarato la dose con un secco Yeah, fake news. Commento: Chissà se questa "spazzatura" non sia piuttosto un tentativo di creare caos politico?

Anche Donald Trump è intervenuto, affermando che il CEO di Tesla "a un certo punto tornerà" a occuparsi a tempo pieno sue aziende, ma solo dopo aver portato a termine il lavoro con il DOGE. Come dipendente pubblico speciale, il CTO di SpaceX può lavorare al DOGE solo 130 giorni all’anno, limite che scadrà tra maggio e giugno. La Casa Bianca aveva pensato di prolungare la sua collaborazione, ma ora sembra che sia Musk a voler chiudere bottega.

Cos’è il DOGE e quali sono i suoi compiti? Questo dipartimento, creato da Trump all’inizio del suo mandato, è commissione temporanea con scadenza luglio 2026, incaricata di snellire la burocrazia, digitalizzare i servizi pubblici e tagliare i costi. Musk ne è il coordinatore e collabora con l’USDS, coinvolgendo esperti di vari settori. Le misure adottate hanno suscitato reazioni contrastanti: alcuni funzionari sono entusiasti, altri terrorizzati dalla gestione "alla Musk".

Il ridimensionamento della pubblica amministrazione ha sollevato polemiche: 75.000 dipendenti hanno accettato buonuscite generose, ma questi fondi non erano previsti nel budget. Secondo il New York Times, i risparmi potrebbero essere inferiori alle previsioni, mentre le controversie legali sui licenziamenti potrebbero complicare tutto. Commento: Sembra che il caos sia il nuovo ordine del giorno.

I licenziamenti di massa hanno colpito varie agenzie, dalla HHS alla NASA, fino alla chiusura del Dipartimento dell’Educazione, sollevando dubbi sulla capacità del governo di fornire servizi essenziali. Il DOGE sostiene di aver risparmiato 140 miliardi di dollari, ma le cifre sono contestate. L’obiettivo di ridurre la spesa di 1.000 miliardi di dollari entro la fine del mandato di Musk è considerato una chimera.

La composizione del DOGE è un altro mistero: il decreto non specifica il numero di membri né i loro compiti precisi. Le agenzie devono solo indicare almeno quattro esperti per affiancare il dipartimento. Commento: Una gestione così vaga che persino il Congresso sembra voler prendere le distanze.

Infine, i poteri del DOGE sono al centro di un dibattito: teorico ruolo consultivo, ma con azioni che potrebbero essere dichiarate incostituzionali dalla Corte Suprema, come lo smantellamento dell’USAID. Commento: Un dipartimento che gioca a fare il governo ombra?

Le tensioni non si fermano qui: il ruolo di Musk nel governo Trump ha avuto un impatto significativo su Tesla. Dopo un iniziale aumento del 70% delle azioni, ora le vendite rallentano e gli investitori sono nervosi. Le voci dell’abbandono del DOGE hanno fatto sperare in un ritorno di Musk al timone delle sue aziende, ma ora? Commento: Gli investitori amano Musk, ma forse non il politico Musk.

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