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L’indovinello veronese: la prima frase in italiano ha oltre 1000 anni. Cosa rivela?

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Il ritrovamento dell’indovinello veronese

Nel 1924, Luigi Schiaparelli scopre l’indovinello alla Biblioteca Capitolare di Verona. Si tratta di un enigma scritto margine di un altro documento, redatto da un amanuense sconosciuto tra l’VIII e l’inizio del IX secolo. Il testo, in una forma di italiano volgare, descrive buoi che arano un campo bianco e spargono un seme nero.

Importanza del documento

Il del testo è inizialmente oscuro, ma Schiaparelli, esperto di paleografia e diplomatica, riconosce il suo valore storico. La datazione rende questo documento la forma di italiano volgare, considerato l’antenato della lingua moderna.

Il contributo di Schiaparelli

Grazie alle sue competenze, Schiaparelli può datarlo correttamente e contestualizzarlo, attestando così l’autenticità del documento e la sua importanza nel panorama linguistico italiano. L’indovinello rappresenta quindi un elemento fondamentale per comprendere l’evoluzione della lingua nel .

La prima frase scritta in italiano è l’indovinello veronese che ha più di 1000 anni: cosa dice

Credit: Public domain, via Wikimedia Commons

Nel 1924, lo storico Luigi Schiaparelli rinviene alla Biblioteca Capitolare di Verona l’indovinello veronese, un testo scritto sul margine di un altro documento: si tratta di un piccolo enigma, scritto da un amanuense sconosciuto, tra l’VIII secolo e l’inizio del IX, in forma di annotazione in una forma di italiano volgare, che racconta di buoi che muovono l’aratro in un campo bianco e spargono un seme nero

Non si capisce subito a cosa alluda quel testo, sicuramente un po’ criptico, ma Schiaparelli, grande esperto di paleografia – la scienza grazie alla quale si leggono, datano e contestualizzano i documenti antichi – e diplomatica – disciplina che studia e accerta l’autenticità dei documenti, per determinarne il valore come testimonianza storica – si rende conto in fretta di essere davanti a qualcosa di prezioso. La datazione tra l’VIII e il IX secolo d.C rende il documento la prima forma di italiano volgare, l’antenato della lingua che parliamo oggi.

La storia dell’indovinello: chi lo ha scritto come è arrivato fino a noi

Quel testo di…

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5 suggerimenti pratici per velocizzare un telefono Android lento

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Riavviare il dispositivo

Il riavvio è un metodo semplice e spesso efficace per migliorare le prestazioni. Spegnere e riaccendere il può liberare memoria occupata da processi in background, contribuendo a velocizzare il sistema, soprattutto se il dispositivo ha rallentamenti evidenti.

Controllo degli aggiornamenti

Verificare regolarmente se ci sono aggiornamenti di sistema o delle app installate è cruciale per garantire funzionamento ottimale. Gli aggiornamenti possono risolvere problemi di prestazioni e sicurezza, apportando miglioramenti significativi.

Gestione dello spazio di archiviazione

Mantenere una quantità adeguata di spazio libero è fondamentale. Eliminare file non necessari, come immagini e app obsolete, libera memoria e rende il dispositivo più reattivo.

Uso di app più leggere

Optare per versioni “light” delle app o per app alternative meno pesanti contribuisce ad un uso più efficiente delle risorse del telefono, riducendo il carico sulla memoria e sulla CPU.

Ripristino alle impostazioni di fabbrica

Se i problemi persistono, il ripristino alle impostazioni di fabbrica può essere una soluzione drastica ma efficace per riportare il dispositivo alle condizioni iniziali, eliminando file e app che rallentano il sistema.

Come velocizzare un telefono Android lento: 5 suggerimenti pratici

Uno Android che si impalla o risponde con ritardo può diventare frustrante, soprattutto se è vecchio o sovraccarico di dati, per questo motivo è utile sapere come velocizzarlo e ottimizzare le sue prestazioni. di pensare di sostituirlo con un modello nuovo e performante, è mettere in atto alcuni pratici per velocizzare un telefono Android lento, tra cui dispositivi Samsung o Huawei. Tra gli step che è possibile seguire in questi casi c’è il riavvio del dispositivo, il controllo degli aggiornamenti di sistema e delle app, una gestione più efficiente dello spazio di archiviazione l’uso di app più leggere e, nei casi più estremi, il ripristino del dispositivo alle impostazioni di fabbrica.

Come rendere veloce un Android in 5 step

Riavviare il dispositivo

Il primo rimedio che vi suggeriamo di provare, talvolta bistrattato e banalizzato, è il riavvio del telefono. Spegnere e riaccendere il dispositivo aiuta a terminare i processi in background che possono occupare memoria e rallentare il sistema. Questo passaggio è particolarmente utile se il telefono ha una…

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Cebuano: la seconda lingua più parlata su Wikipedia con oltre 5,3 milioni di voci. Come è possibile?

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Lingue su Wikipedia

è una delle enciclopedie online più utilizzate al mondo e, sorprendentemente, dopo l’inglese, la più presente è il , una lingua principalmente nelle Filippine.

Il cebuano

Il cebuano è parlato da circa 16 milioni di persone, un numero significativo, ma inferiore rispetto all’inglese, che conta circa 1,3 miliardi di parlanti, e altre lingue come il tedesco e il francese. La sua popolarità su Wikipedia non deriva da una diffusione globale ma piuttosto dall’uso di un bot automatizzato.

Lsjbot e Sverker Johansson

Il fisico e linguista svedese Sverker Johansson ha creato un bot chiamato Lsjbot, progettato per tradurre automaticamente le pagine in inglese di Wikipedia in cebuano. Questo strumento ha reso accessibili molte informazioni alla moglie filippina di Johansson, contribuendo così all’espansione del contenuto in cebuano su Wikipedia.

Su Wikipedia la seconda lingua più parlata è il Cebuano con 5.3 milioni di voci, come è possibile?

Wikipedia è una delle enciclopedie online più famose e utilizzate nel mondo… ma quali sono le lingue più utilizzate al suo interno? A differenza di quello che potremmo pensare, in seguito all’inglese che fa da padrone, troviamo il cebuanoSe non ne avete mai sentito parlare non preoccupatevi, è in realtà una lingua non molto comune e parlata principalmente in alcune zone delle Filippine. Ma come ha fatto a diventare così popolare su Wikipedia?

La cosa da sapere, come anticipato poco fa, è che il cebuano è una lingua parlata da circa 16 milioni di persone nelle Filippine. Certo, si tratta di un numero importante, ma nulla a che vedere con l’inglese (circa 1,3 miliardi), il tedesco (circa 200 milioni) o il francese (circa 300 milioni). La popolarità di questa lingua su wiki è quindi legata non tanto a un fattore di popolarità, quanto a un fisico e linguista svedese chiamato Sverker Johansson. Lui ha sviluppato un bot chiamato Lsjbot il cui compito è quello di tradurre in automatico le pagine inglese di wiki in cebuano, così da permettere alla moglie filippina di avere accesso a molte…

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Significato della Festa della Donna e origine della scelta dell’8 marzo.

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La “festa della donna” e il suo significato

La Giornata Internazionale della , riconosciuta dalle Nazioni Unite, non è semplicemente una festa, ma un momento di riflessione sulle conquiste del movimento femminista e una rivendicazione dei diritti delle ancora da ottenere. Sebbene l’8 sia spesso celebrato con festeggiamenti tra amiche e il dono di mimose, la ricorrenza ha un forte contenuto politico, risalente all’inizio del ‘900 quando fu istituita in gran parte dalle donne di orientamento socialista e comunista. Negli anni, ha guadagnato accettazione anche tra altre correnti politiche. In Italia, la mimosa è diventata della giornata nel 1946, grazie all’Unione Donne Italiane.

Le origini della Giornata internazionale delle donne

Le origini della Giornata risalgono agli anni tra fine Ottocento e inizio Novecento, periodo in cui cresceva la lotta per la parità di diritti in vari Paesi. Movimenti e manifestazioni iniziarono a comparire, ponendo l’accento sulla necessità di trasformazioni sociali e politiche. Queste prime azioni hanno contribuito a gettare le basi per quella che oggi è riconosciuta come Giornata Internazionale della Donna.

Cosa celebra la “Festa della donna” e perché è stata scelta la data dell’8 marzo

La “festa della donna” – che in realtà è riconosciuta dalle Nazioni Unite come Giornata Internazionale della Donna (International Women’s Day) – è talvolta vissuta come un’occasione per festeggiare tra amiche o ricevere fiori, in particolare le mimose. Tuttavia, la ricorrenza dell’8 marzo non è una vera e propria festa, ma una ricorrenza di politico, che serve a ricordare le conquiste del movimento femminista e a rivendicare i diritti non ancora acquisiti dalle donne. La celebrazione nacque nell’ambito del movimento femminista di inizio ‘900 e per molti anni fu una celebrazione “di parte”, riconosciuta solo dalle donne di area socialista e comunista. Negli ultimi decenni, però, è stata accettata da tutte le correnti politiche. In Italia il simbolo della giornata è il fiore della mimosa, scelto nel 1946 dall’Unione Donne Italiane.

Le origini della Giornata internazionale delle donne

Le origini della Giornata vanno ricercate negli anni tra fine Ottocento e inizio Novecento, quando in molti Paesi si diffusero movimenti per la rivendicazione della parità di…

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È veramente il simbolo della “Festa della Donna”?

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L’8 Marzo e il Simbolo della Mimosa

L’8 marzo, le celebrazioni per la Giornata Internazionale della vedono la mimosa come principale. Questo fiore rappresenta forza, femminilità e sensibilità. Tuttavia, c’è una disinformazione comune riguardo alla vera identità botanica di questa pianta.

La Vera Mimosa

La pianta utilizzata durante la Giornata Internazionale della Donna non è una vera mimosa, bensì una varietà di acacia chiamata Acacia dealbata. La vera mimosa, quella del genere Mimosa, è rappresentata dalla Mimosa pudica, nota anche come mimosa sensitiva.

Confusione Botanica

In aggiunta, si tende a confondere questa acacia con un altro albero: la Robinia pseudoacacia, conosciuta come Acacia falsa, da cui le api producono un molto apprezzato. Queste tre piante, pur appartenendo alla stessa famiglia botanica delle Fabacee, mostrano differenze significative nelle caratteristiche e origini.

Riepilogo delle Piante

  • Acacia dealbata: comunemente chiamata mimosa (simbolo dell’8 marzo)
  • Mimosa pudica: nota come mimosa sensitiva
  • Robinia pseudoacacia: conosciuta come Acacia falsa

è davvero il simbolo della “Festa della Donna”?

L’8 marzo, strade e piazze si tingono del giallo dei mazzi di mimosa, pianta simbolo della cosiddetta “ della donna” – il cui nome corretto è però Giornata Internazionale della Donna – che simboleggia forza, femminilità e sensibilità: ma, da un punto di vista botanico, la pianta dai pennacchi piumosi di colore giallo è davvero una mimosa? In realtà no, perché la vera mimosa è la Mimosa pudica, appunto del genere Mimosa nella nomenclatura scientifica. La pianta simbolo della Giornata Internazionale della Donna è, invece, un’acacia e precisamente Acacia dealbata. Detto questo, è bene cogliere l’occasione per rettificare un altro errore comune: l’acacia dai cui fiori le api producono un ottimo miele è in realtà una Robinia, il cui nome scientifico è Robinia pseudoacacia. Per riassumere: Acacia dealbata comunemente nota come mimosa, Mimosa pudica nota come mimosa sensitiva e Robinia pseudoacacia, nota come Acacia falsa, sono piuttosto diverse per origini e caratteristiche,  accomunate però dal fatto di appartenere tutte alla stessa famiglia, quella delle Fabacee, o Leguminose. E’ semplice ricordare questa…

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Proteggiti da EvilLoader: l’exploit che utilizza Telegram per attaccare i dispositivi Android

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Cos’è EvilLoader che attacca gli Android tramite Telegram

è un exploit progettato per i dispositivi Android attraverso l’app di messaggistica Telegram. Creato da un ricercatore di sicurezza noto come 0x6rss, permette agli aggressori di mascherare file dannosi, come video, inducendo gli utenti a eseguirli. Questo porta alla compromissione dei dati sensibili e all’installazione di malware sui dispositivi colpiti.

Meccanismo di funzionamento

L’exploit sfrutta la vulnerabilità della piattaforma per aggirare le difese degli utenti. Anche se Telegram ha già rilasciato una correzione per una vulnerabilità simile in passato, gli utenti rimangono a se non adottano misure di sicurezza adeguate. EvilLoader si presenta come un file innocuo, ma in realtà attiva codice dannoso che compromette il dispositivo.

Misure di protezione

Per tutelarsi da EvilLoader, è essenziale che gli utenti prestino attenzione ai file che scaricano e alle fonti da cui provengono. È consigliabile mantenere i dispositivi aggiornati e utilizzare software di sicurezza efficaci. La consapevolezza delle minacce informatiche può fare la differenza nella prevenzione di attacchi dannosi.

Come proteggersi da EvilLoader, l’exploit video che sfrutta Telegram per attaccare gli Android

EvilLoader è un exploit video che potrebbe mettere a rischio la sicurezza di di dispositivi Android tramite Telegram, una delle applicazioni di messaggistica più utilizzate al mondo. Questo malware, scoperto da un ricercatore di sicurezza che online è conosciuto come 0x6rss, consente agli aggressori di camuffare file dannosi – ad esempio un video – e di indurre gli utenti a eseguirli. In questo modo l’utente svela inconsapevolmente dati sensibili oppure permette l’installazione di malware. Nonostante una correzione lato server sia stata già distribuita da Telegram per sistemare una vulnerabilità analoga scoperta in passato, il problema rimane una minaccia per gli utenti che non adottano precauzioni adeguate. In questo articolo, oltre a spiegarvi come funziona tecnicamente EvilLoader e perché è pericoloso, vi indicheremo anche cosa potete fare di concreto per proteggervi.

Cos’è EvilLoader che attacca gli Android tramite Telegram

EvilLoader è sostanzialmente un exploit, termine informatico che indica una tipologia di virus in grado di causare comportamenti imprevisti in software,…

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Immagini della Luna dal lander Blue Ghost: guarda il video dell’allunaggio

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L’atterraggio della Blue Ghost 1

Firefly Aerospace ha annunciato con entusiasmo l’atterraggio della sua sonda 1 sulla , diventando il secondo privato a farlo, ma il primo a completare con successo la missione. La sonda, partita il 15 gennaio 2025, ha toccato il suolo lunare nel Mare Crisium il 2 marzo, dopo un volo di 47 giorni.

Immagini e missione scientifica

Al suo arrivo, Blue Ghost 1 ha trasmesso le prime immagini della superficie lunare, catturando panorami straordinari come l’alba lunare e la Terra vista dalla Luna. La missione prevede un periodo di attività di almeno 14 giorni, durante i quali la sonda utilizzerà oltre 10 strumenti scientifici per studiare l’ambiente e l’interno del nostro satellite.

Riprese video dell’atterraggio

Firefly Aerospace ha pubblicato un video in alta definizione che documenta gli ultimi momenti prima dell’atterraggio, mostrando i gas espulsi dal propulsore e una nuvola di polvere di regolite che si solleva rapidamente, evidenziando la mancanza di atmosfera sulla Luna.

Le immagini della Luna del lander privato Blue Ghost: il video dell’allunaggio

Credits: Firefly Aerospace.

«Siamo sulla Luna!»: con queste parole la compagnia Firefly Aerospace ha celebrato l’atterraggio nostro satellite naturale della sonda Blue Ghost 1. Si tratta del secondo lander privato a riuscire ad atterrare sulla Luna, ma il primo nella storia a farlo con pieno successo. Blue Ghost 1, partita il 15 gennaio 2025, è atterrato sul Mare Crisium la mattina del 2 marzo, alle 9:34 circa ora italiana, dopo ben 47 giorni di volo. La sonda ha inviato a Terra le prime immagini mozzafiato della superficie del nostro satellite, dell’alba lunare e della Terra vista dalla superficie selenica. La missione è destinata a durare almeno 14 giorni durante i quali verranno attivati più di 10 strumenti scientifici dedicati allo studio dell’ambiente e dell’interno lunare. Firefly Aerospace ha diffuso il video in HD che riepiloga in modo dettagliato gli ultimi momenti prima dell’allunaggio in cui sono visibili i gas espulsi dal propulsore che generano una nuvola di polvere di regolite lunare che si posa rapidamente a causa della mancanza di atmosfera.

C’è anche un po’ di Italia in…

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Scudo di protezione o rischio? La proposta di Macron crea divisioni in Europa

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Proposta di Macron

Il presidente francese Emmanuel Macron ha recentemente suggerito di estendere l’ombrello nucleare francese agli alleati europei, suscitando dibattiti in tutta . Questa rispecchia le preoccupazioni relative ai cambiamenti dell’assetto geopolitico globale. Tradizionalmente, l’ombrello nucleare più influente è stato quello degli Stati Uniti attraverso la NATO, ma la proposta di Macron rappresenta una potenziale alternativa strategica, data la crescente apprensione per un disimpegno americano nella difesa europea.

Scudo nucleare francese

Lo “scudo nucleare” si riferisce alla dotazione di testate nucleari da parte della Francia. Esso è definito “scudo” perché agisce come deterrente contro attacchi da parte di potenze nucleari, basandosi principio di Mutua Distruzione Assicurata. Questa strategia mira a garantire la sicurezza degli alleati europei e a mantenere l’ di potere nel contesto internazionale. La proposta di Macron rappresenta una fase significativa nel dibattito sulla difesa e la sovranità europea nell’attuale scenario geopolitico.

scudo di protezione o rischio? La proposta di Macron divide l’Europa

Credit: Christophe Licoppe / European Union, 2025 / EC – Audiovisual Service, via Wikimedia Commons

Il presidente francese Emmanuel Macron negli ultimi giorni ha proposto di estendere l’ombrello nucleare o scudo nucleare francese agli alleati europei, si tratta di un’idea che sta facendo discutere tutta l’Europa perché concretizza i timori sul cambiamento dell’assetto geopolitico mondiale. Storicamente, l’ombrello nucleare più rilevante è stato quello offerto dagli Stati Uniti ai propri alleati attraverso la NATO. Tuttavia, l’idea di estendere l’ombrello nucleare francese agli alleati europei emerge come una possibile garanzia strategica alternativa a quella americana. Questa proposta nasce dall’apprensione sempre più concreta di un possibile disimpegno degli Stati Uniti nella difesa del continente europeo.

Cos’è lo scudo nucleare

Lo scudo nucleare di cui tanto si sta parlando altro non è che il possesso di testate nucleari, da parte della Francia. Viene definito “scudo” perché funziona da deterrente per eventuali attacchi di potenze nucleari, dato il principio di Mutua Distruzione Assicurata…

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Quali sono le aree più a rischio e vulnerabili?

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Mappa di Vulnerabilità

Il Dipartimento della Civile ha recentemente pubblicato una mappa di ricognizione areale della vulnerabilità degli edifici privati nei Campi Flegrei, un’area colpita da attività bradisismiche. Questo studio ha identificato e censito 9078 edifici, organizzandoli in 442 celle e 4 fasce di vulnerabilità, per valutare la resistenza agli eventi sismici.

Zone a Rischio

Le con alta e media vulnerabilità includono importanti località urbanizzate come Bacoli, Bagnoli e Pozzuoli. Queste analisi forniscono una base per pianificare interventi mirati e sopralluoghi approfonditi, permettendo così di proteggere meglio la popolazione e il patrimonio edilizio.

Piano Straordinario di Analisi

Il straordinario di analisi della vulnerabilità nelle zone colpite dal bradisismo è stato avviato in base al Decreto Legge 140 del 2023. Grazie a queste valutazioni, la comunità potrà beneficiare di misure preventive e interventi efficaci volti a garantire la sicurezza e la stabilità degli edifici.

quali sono le zone più vulnerabili

Mappa di ricognizione areale della vulnerabilità nel Campi Flegrei, Fonte: DPC

Il Dipartimento della Protezione Civile ha reso pubblica la mappa di ricognizione areale della vulnerabilità degli edifici privati nella zona dei Campi Flegrei, maggiormente interessata dalle attività bradisismiche. Gli edifici censiti sono 9078 divisi in 442 celle e in 4 fasce di vulnerabilità che esprimono la probabile concentrazione di edifici all’interno di ogni cella. Le zone ad alta e media vulnerabilità comprendono le zone urbanizzate di Bacoli, Bagnoli e Pozzuoli. Queste analisi permetteranno un organizzazione di interventi mirati e sopralluoghi approfonditi. Il piano straordinario di analisi delle vulnerabilità delle zone interessate dal fenomeno bradisismico, previsto dal Decreto Legge 140 del 2023, comincia a dare i suoi frutti al servizio della comunità.

Le informazioni nella mappa vulnerabilità degli edifici ai Campi Flegrei

Sono 9078 gli edifici censiti e analizzati da tecnici specializzati inclusi nel lavoro digitale a servizio della comunità da qualche giorno. Tramite ispezioni da…

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Perché i gatti adorano le scatole e gli spazi ristretti? Scopri il loro affascinante comportamento!

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Il comportamento dei gatti nelle scatole

I gatti mostrano un notevole affetto per le scatole, spesso preferendole ai loro letti. Questo comportamento ha radici evolutive: cercando rifugi sicuri e ristretti, i gatti si sentono più protetti e tranquilli. La loro attrazione per gli chiusi è così forte che possono anche inserirsi in contorni disegnati pavimento, come ad esempio un quadrato di nastro adesivo. Questo suggerisce che i gatti percepiscono i contorni in modo simile agli esseri umani, rendendoli sensibili a illusioni ottiche che li inducono a cercare riparo.

La scatola come rifugio sicuro

Il motivo principale per cui i gatti amano le scatole è il senso di sicurezza che esse offrono, simile a quello che proviamo nelle nostre case. Questi piccoli spazi delimitati forniscono un ambiente dove possono sentirsi al sicuro, lontani da predatori e stimoli esterni. I gatti, infatti, sono animali istintivamente cauti e predatori, e le scatole rappresentano un rifugio ideale per rilassarsi e osservare il loro ambiente.

Perché i gatti amano le scatole e gli spazi ristretti?

Credits: Wirestock su Freepik

Chiunque abbia un gatto lo sa benissimo: i nostri amici felini infilarsi dentro le scatole, a volte preferendo passare il tra mura di cartone piuttosto che nelle loro cucce e nei loro lettini. La ragione di questo comportamento ha radici evolutive: i gatti si sentono protetti e tranquilli in ambienti ristretti, e quindi tendono a infilarsi in qualsiasi cosa presenti queste caratteristiche. Un fenomeno che funziona anche quando la scatola “non esiste”: se disegnate un quadrato sul pavimento col nastro adesivo, infatti, è molto probabile che il vostro gatto vi si metta in mezzo. I gatti sembrano infatti percepire i contorni degli oggetti in maniera simile a noi esseri umani, e sono quindi suscettibili agli stessi tipi di illusioni ottiche.

Il fascino delle scatole per i gatti: un ambiente protetto

La ragione principale per la quale i gatti amano stare dentro le scatole è la stessa per la quale noi ci sentiamo più al sicuro quando siamo tra le mura domestiche: il senso di offerto dalle quattro pareti, ma in scala ridotta. L’affinità da…

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ReArm Europe: tutto ciò che bisogna sapere sul piano di riarmo dell’Unione Europea.

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ReArm Europe: Piano di Riarmo

Il 6 marzo, il Consiglio europeo ha approvato il Europe, destinato a rafforzare la Difesa comune con un investimento di 800 miliardi di euro. Questo piano è stato annunciato dalla Presidente della Commissione Ursula von der Leyen il 4 marzo, in concomitanza con la decisione degli Stati Uniti di interrompere il supporto militare e l’intelligence all’Ucraina, impegnata nella sua difesa contro l’invasione russa.

Impatto della Decisione Statunitense

La cessazione del supporto da parte degli Stati Uniti ha provocato un senso di tradimento tra molti ucraini e ha suscitato preoccupazioni nelle cancellerie europee. Si teme che la fine dell’assistenza americana potrebbe segnare la disgregazione di uno dei pilastri dell’ordine europeo post-Seconda Guerra Mondiale, ovvero la militare fornita dagli Stati Uniti. L’Unione Europea deve quindi prepararsi a una propria autonomia difensiva in un contesto di crescente instabilità.

Cosa sappiamo su ReArm Europe, il piano di riarmo dell’UE

Il 6 marzo, il Consiglio europeo dei capi di Stato e di governo riunito in seduta straordinaria a Bruxelles ha approvato ufficialmente ReArm Europe, il piano per il europeo da 800 miliardi di euro per potenziare la Difesa comune europea annunciato il 4 marzo dalla Presidente della Commissione Ursula von der Layen. La data dell’annuncio di von der Layen non è casuale e coincide con la drastica interruzione del supporto all’Ucraina da parte degli Stati Uniti, che hanno comunicato che non forniranno più armamenti e informazioni di intelligence a Kiev, impegnata da 3 anni a difendersi dall’invasione su larga scala da parte del regime russo di Vladimir Putin. Quello che da molti ucraini è stato vissuto come un vero e proprio tradimento ha reso evidente alla maggior parte delle cancellerie europee che potrebbe presto venire a mancare uno dei fondamenti dell’ordine europeo nato dopo la Seconda Guerra Mondiale: presto l’ombrello difensivo offerto dagli Stati Uniti potrebbe venire meno anche per l’Unione europea.

Riarmo in Europa, 800 miliardi di investimenti

L’amministrazione del Presidente Donald Trump…

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Equilibrio tra Fede e Pratica Religiosa

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Islam: Fondamenti e Principi

L’Islam è una delle tre religioni monoteiste principali, insieme all’Ebraismo e al Cristianesimo, e il suo nome deriva dall’arabo “s-l-m”, che indica “sottomissione” a Allah. I principi centrali della islamica sono contenuti nel Corano, sacro libro rivelato a Maometto, e nella Sunnah, che documenta gli insegnamenti del Profeta. La fede si fonda su sei articoli essenziali, tra cui la credenza in Allah, negli angeli, nei libri sacri, nei profeti, nel Giorno del Giudizio e nella predestinazione divina.

Shahada – La Professione di Fede

La Shahada è il primo e più importante dei cinque pilastri dell’Islam. Essa rappresenta la professione di fede, affermando: “Lā ilāha illa-Llāh, Muḥammadun rasūlu-Llāh”. Questa dichiarazione sottolinea il monoteismo assoluto e la centralità della missione profetica di Maometto nella vita del musulmano, segnando l’ingresso nel mondo islamico e la totale sottomissione a Allah.

tra fede e pratica religiosa

L’Islam è una delle tre grandi religioni monoteiste, accanto all’Ebraismo e al Cristianesimo, il termine deriva dalla radice araba s-l-m, che significa “sottomissione” o “resa”, implicando una totale dedizione alla volontà di Allah. I suoi principi fondamentali sono contenuti nel Corano, il libro sacro rivelato a Maometto, e nella Sunnah, che raccoglie gli insegnamenti e le azioni del Profeta. La fede islamica si basa su 6 articoli fondamentali: la fede in Allah, negli angeli, nei libri sacri, nei profeti, nel Giorno del Giudizio e nella predestinazione divina (qadar). Tuttavia, la quotidiana dell’Islam è strutturata attorno a 5 pilastri fondamentali, che regolano la vita spirituale e sociale del credente.

Shahada – La professione di fede

Il primo e più fondamentale dei cinque pilastri dell’Islam è la Shahada, la dichiarazione di fede che recita: “Lā ilāha illa-Llāh, Muḥammadun rasūlu-Llāh”, ovvero “Non c’è dio all’infuori di Allah e Maometto è il suo Profeta”. Questa affermazione esprime il monoteismo assoluto dell’Islam e sottolinea la centralità della missione…

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