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La modalità scura degli smartphone: risparmia davvero batteria? Scopri la verità in questo studio!

Risparmi energetici della Dark Mode

Uno studio della Purdue University ha rivelato che la Dark Mode, quando utilizzata su con schermo OLED, può portare a significativi risparmi energetici. Questa funzione non solo migliora l’estetica del dispositivo, ma contribuisce anche a ridurre il consumo di , e di conseguenza l’impatto ambientale. La ricerca sottolinea l’importanza di tale come piccolo passo verso una maggiore sostenibilità.

Impatto della Dark Mode sulla batteria

La Dark Mode è diventata comune su smartphone, computer e applicazioni. Secondo i risultati, l’efficacia del risparmio energetico varia a dell’intensità della luminosità dello schermo e del tipo di contenuti visualizzati. L’adozione di questa modalità può prolungare la durata della batteria, rendendo i dispositivi più efficienti e contribuendo a una minore necessità di ricarica, con effetti positivi a lungo termine sull’ambiente.

La modalità scura nello smartphone fa davvero risparmiare batteria? Lo studio che svela la verità

La modalità scura aiuta a risparmiare batteria? Uno studio della Purdue University svela il reale risparmio energetico della funzione e il suo impatto ambientale

©Purdue University

Fonte: https://www.wired.it/mobile/smartphone/2021/08/02/quanta-batteria-risparmia-modalita-scura/

La Dark Mode, o modalità scura, è diventata sempre più popolare negli ultimi anni, e non solo per una questione di stile. Secondo uno studio condotto nel 2021 dalla Purdue University, questa funzione, quando utilizzata su dispositivi con schermo OLED, può portare a notevoli risparmi energetici, contribuendo così alla riduzione dell’impatto ambientale. In questo articolo analizzeremo i risultati di questa ricerca e vedremo come l’adozione della dark mode possa essere un piccolo ma significativo passo verso un futuro più sostenibile.

Dark mode e batteria: quanto si risparmia davvero?

L’uso della dark mode si è ormai diffuso su smartphone, computer e applicazioni. Ma il suo impatto sulla durata della batteria è il…

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Scopri cos’è il Codex Gigas: il misterioso “Libro del Diavolo” e la sua affascinante storia.

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Descrizione del Codex Gigas

Il , o "Bibbia del Diavolo", è il manoscritto medievale più grande e pesante conosciuto, con dimensioni di 92 cm di altezza, 50 cm di larghezza e 22 cm di spessore, per un peso di circa 75 kg. Si ritiene che sia stato creato nel XIII secolo nel monastero benedettino di Podlažice, in Boemia (oggi Repubblica Ceca).

Leggenda e Teorie

Il soprannome "Bibbia del Diavolo" deriva da una rappresentazione di Satana presente nel testo. Secondo una leggenda, un monaco boemo avrebbe stipulato un patto con il per completare l’enorme tomo in una sola notte. Tuttavia, recenti analisi hanno contestato questa storia folkloristica.

Contenuto del Codex

Inizialmente, il Codex Gigas conteneva 320 pergamene, ma otto di esse sono state rimosse in epoche successive. Il manoscritto include l’intera versione in latino della Bibbia, ad eccezione degli Atti degli Apostoli. La grandezza e il suo contenuto lo rendono un’opera di notevole interesse storico e culturale.

ecco cos’è il Codex Gigas

Il Codex Gigas (anche conosciuto come “Bibbia del Diavolo”) è il manoscritto medievale più grande e pesante ad oggi conosciuto. Misura 92 centimetri di altezza per 50 di larghezza e 22 di spessore, e il suo peso complessivo è di circa 75 chilogrammi! Si pensa che il testo sia stato scritto nel XIII secolo presso il monastero benedettino di Podlažice, in Boemia (odierna Repubblica Ceca). Il soprannome esoterico di testo è legato ad una particolare rappresentazione di Satana al suo interno: secondo la leggenda, un monaco boemo avrebbe fatto un patto col diavolo per riuscire a scrivere questo enorme tomo tutto in una notte… anche se recenti analisi sul testo hanno smentito questa folkloristica teoria.

Si ritiene che il testo sia stato realizzato nel XIII secolo nel monastero benedettino di Podlažice, in Boemia (attuale Repubblica Ceca). Si tratta di un volume dalle enormi dimensioni e inizialmente conteneva 320 pergamene, anche se 8 di queste furono rimosse da altri monaci in epoche successive. Il testo contiene l’intera versione in latino della Bibbia, esclusi gli Atti degli Apostoli e il…

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Scopri il segreto dei salti spettacolari delle pulci!

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Caratteristiche delle pulci

Le sono insetti ematofagi di piccole dimensioni, con le femmine che misurano 4-5 mm e i maschi più piccoli. Questi insetti si rifugiano in ambienti umidi e ombreggiati, sia interni che esterni, e si nutrono di sangue. Nonostante la loro piccola statura, possiedono una straordinaria capacità di salto, potendo raggiungere distanze fino a 30 volte la loro lunghezza, e in alcuni casi persino 100 volte.

Meccanismo del salto

Il salto delle pulci è reso grazie a una proteina chiamata resilina, che funziona come una molla biologica. meccanismo consente loro di immagazzinare elastica e rilasciarla rapidamente, generando un’accelerazione straordinaria. Negli ultimi decenni, studi scientifici hanno approfondito la comprensione di come funziona il salto, mettendo in evidenza l’importanza della resilina e la particolare struttura delle zampe posteriori, che permette una migliore direzione e orientamento del salto.

Fasi del salto

Il salto delle pulci avviene attraverso un processo complesso che si articola in diverse fasi, in cui l’accumulo e il rilascio di energia giocano un ruolo fondamentale. I dettagli di queste fasi evidenziano l’adeguatezza evolutiva di questi insetti nel sfruttare efficacemente il loro habitat.

Come riescono le pulci a saltare così tanto?

Le pulci, piccoli insetti ematofagi, si nutrono di sangue e si rifugiano in ambienti umidi e ombreggiati, sia dentro che fuori gli edifici. Nonostante le loro dimensioni ridotte, con femmine lunghe 4-5 mm e maschi più piccoli, sono dotate di una straordinaria abilità: saltare distanze incredibili, fino a 30 volte la loro lunghezza, e in alcuni casi addirittura 100 volte. Questi sono possibili grazie a un “trucco evolutivo” straordinario rappresentato dalla resilina, una proteina che funziona come una sorta di “molla biologica”. Essendo prive di ali sfruttano la resilina che permette loro di immagazzinare energia elastica e rilasciarla in un attimo per un’accelerazione fulminea. Negli ultimi decenni, studi scientifici hanno progressivamente chiarito il meccanismo del salto, evidenziando il ruolo della resilina e della struttura delle zampe posteriori che permette di direzionare e orientare al meglio il salto.

Le pulci saltano in tre fasi

Il salto delle pulci è un meccanismo complesso che si basa su un sistema di accumulo e rilascio di energia. Il processo avviene attraverso diversi passaggi…

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Il Far West che conosciamo è solo un mito: la realtà è ben diversa da come la immaginiamo.

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Origini e sviluppo del Far West

Il termine “Far ” si riferisce al territorio occidentale degli Stati Uniti, conquistato dai cittadini bianchi durante il XIX secolo. processo di espansione ha portato alla creazione di un’immagine romantica e selvaggia del West, influenzando enormemente il genere western. Tale genere ha trovato espressione in vari ambiti artistici, tra cui teatro, cinema e letteratura, rappresentando un paesaggio popolato da cowboy e pistoleri.

La realtà del Far West

Contrariamente alla visione popolare, il Far West non era un territorio completamente privo di leggi. Sebbene fosse lontano dai centri di potere e il governo di Washington avesse difficoltà a controllarlo, il territorio comprendeva aree organizzate e definite, oggi corrispondenti a stati come Arizona, Utah e California. L’immagine che si ha del Far West è quindi una costruzione artistica più che una verità storica.

Chiusura del Far West

L’era del Far West può essere considerata conclusa all’inizio del XX secolo, quando la conquista e l’integrazione del territorio negli Stati Uniti furono completate. Questo evento segnò il passaggio da un’epoca di esplorazione e conquista a una di stabilità e amministrazione federale.

il Far West così come lo immaginiamo non è mai esistito

Quando si parla del West si intende il territorio occidentale degli Stati Uniti che nel corso dell’800 fu progressivamente conquistato dai cittadini bianchi stanziati sulla costa occidentale. Le caratteristiche “selvagge” del West hanno suscitato la fantasia del pubblico e sin dalla fine dell’800 è nato il genere western, che si è sviluppato attraverso il teatro, il cinema, la letteratura e altre forme d’arte, descrivendo il territorio occidentale americano come un luogo nel quale imperversavano pistoleri e cowboy. La era e, sebbene il Far West (“lontano Ovest”), fosse effettivamente distante dai centri del potere politico e il governo di Washington non riuscisse a controllarlo completamente, il territorio, composto tra gli altri dagli attuali Arizona, Utah, Colorado, Nevada e California, non era il luogo senza legge raccontato dal cinema e dalla letteratura. Il West, per come lo intendiamo, “finì” all’incirca all’inizio del ‘900, nel senso che la conquista fu portata a termine e il territorio fu pienamente integrato negli Stati Uniti.

Perché il Far West si chiama così


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Un weekend romantico con due “baci celesti” sotto una pioggia di stelle cadenti.

Weekend imperdibile

offre eventi astronomici straordinari. La notte dell’8 marzo, possiamo ammirare il “bacio” tra la Luna e Marte, mentre il giorno successivo, 9 marzo, al crepuscolo, il “bacio” tra Venere e Mercurio. Inoltre, ci sarà un picco delle Virginidi, rendendo l’osservazione del cielo un’esperienza unica.

I “baci celesti”

Durante la notte dell’8 marzo, la Luna attraverserà la costellazione dei Gemelli e formerà un quadrilatero con Marte e le stelle Castore e Polluce. Questo allineamento crea un suggestivo spettacolo celeste che offre l’opportunità di osservare la bellezza dell’universo. Sarà un’ottima occasione per chi ama l’astronomia e desidera osservare fenomeni visibili a occhio nudo, a condizione di buon tempo.

Inizia un romantico fine settimana, con due “baci celesti” sotto una pioggia di stelle cadenti

Questo è un fine settimana davvero imperdibile, con il “bacio” Luna-Marte stasera 8 marzo e Venere-Mercurio domani 9 marzo, al crepuscolo. E non finisce qui, perché a distanza di poche ore raggiungeranno un primo picco le stelle cadenti Virginidi. Tempo permettendo, sarà tutto visibile a occhio nudo, non manchiamo!

Canva

Weekend imperdibile con pianeti e stelle: stasera 8 marzo ammireremo il “bacio” Luna-Marte, mentre  domani 9 marzo Venere-Mercurio, al crepuscolo. E non finisce qui, perché a distanza di poche ore raggiungeranno un primo picco le stelle cadenti Virginidi. Tempo permettendo, sarà tutto visibile a occhio nudo, non manchiamo!

I “baci celesti”

Come spiega l’UAI, la notte dell’8 marzo la Luna attraverserà la costellazione dei Gemelli creando un quadrilatero con il pianeta Marte e le due stelle principali della costellazione, Castore e Polluce (nella mappa il cielo dell’8 marzo 2025 alle 20.00 circa).

baci celesti e meteore 8-9 marzo 2025baci celesti e meteore 8-9 marzo 2025

©Stellarium

E la sera successiva, al crepuscolo serale del 9 marzo, potremo…

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L’indovinello veronese: la prima frase in italiano ha oltre 1000 anni. Cosa rivela?

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Il ritrovamento dell’indovinello veronese

Nel 1924, Luigi Schiaparelli scopre l’indovinello alla Biblioteca Capitolare di Verona. Si tratta di un enigma scritto sul margine di un altro documento, redatto da un amanuense sconosciuto tra l’VIII e l’inizio del IX secolo. Il testo, in una forma di volgare, descrive buoi che arano un campo bianco e spargono un seme nero.

Importanza del documento

Il significato del testo è inizialmente oscuro, ma Schiaparelli, esperto di paleografia e diplomatica, riconosce il suo valore storico. La datazione rende documento la prima forma di italiano volgare, considerato l’antenato della lingua moderna.

Il contributo di Schiaparelli

Grazie alle sue competenze, Schiaparelli può datarlo correttamente e contestualizzarlo, attestando così l’autenticità del documento e la importanza nel panorama linguistico italiano. L’indovinello rappresenta quindi un elemento fondamentale per comprendere l’evoluzione della lingua nel .

La prima frase scritta in italiano è l’indovinello veronese che ha più di 1000 anni: cosa dice

Credit: Public domain, via Wikimedia Commons

Nel 1924, lo storico Luigi Schiaparelli rinviene alla Biblioteca Capitolare di Verona l’indovinello veronese, un testo scritto sul margine di un altro documento: si tratta di un piccolo enigma, scritto da un amanuense sconosciuto, tra l’VIII secolo e l’inizio del IX, in forma di annotazione in una forma di italiano volgare, che racconta di buoi che muovono l’aratro in un campo bianco e spargono un seme nero

Non si capisce subito a cosa alluda quel testo, sicuramente un po’ criptico, ma Schiaparelli, grande esperto di paleografia – la scienza grazie alla quale si leggono, datano e contestualizzano i documenti antichi – e diplomatica – disciplina che studia e accerta l’autenticità dei documenti, per determinarne il valore come testimonianza storica – si rende conto in fretta di essere davanti a qualcosa di prezioso. La datazione tra l’VIII e il IX secolo d.C rende il documento la prima forma di italiano volgare, l’antenato della lingua che parliamo oggi.

La storia dell’indovinello: chi lo ha scritto come è arrivato fino a noi

Quel testo di…

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5 suggerimenti pratici per velocizzare un telefono Android lento

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Riavviare il dispositivo

Il riavvio è un metodo semplice e spesso efficace per migliorare le prestazioni. Spegnere e riaccendere il telefono può liberare memoria occupata da processi in background, contribuendo a velocizzare il sistema, soprattutto se il dispositivo ha rallentamenti evidenti.

Controllo degli aggiornamenti

Verificare regolarmente se ci sono aggiornamenti di sistema o delle app installate è cruciale per garantire funzionamento ottimale. Gli aggiornamenti possono risolvere problemi di prestazioni e sicurezza, apportando miglioramenti significativi.

Gestione dello spazio di archiviazione

Mantenere una quantità adeguata di spazio libero è fondamentale. Eliminare file non necessari, come immagini e app obsolete, libera memoria e rende il dispositivo più reattivo.

Uso di app più leggere

Optare per versioni “light” delle app o per app alternative meno pesanti contribuisce ad un uso più efficiente delle risorse del telefono, riducendo il carico sulla memoria e sulla CPU.

Ripristino alle impostazioni di fabbrica

Se i problemi persistono, il ripristino alle impostazioni di fabbrica può essere una soluzione drastica ma efficace per riportare il dispositivo alle condizioni iniziali, eliminando file e app che rallentano il sistema.

Come velocizzare un telefono Android lento: 5 suggerimenti pratici

Uno che si impalla o risponde con ritardo può diventare frustrante, soprattutto se è vecchio o sovraccarico di dati, per motivo è utile sapere come velocizzarlo e ottimizzare le sue prestazioni. Prima di pensare di sostituirlo con un modello nuovo e performante, è possibile mettere in atto alcuni suggerimenti pratici per velocizzare un telefono Android , tra cui Samsung o Huawei. Tra gli step che è possibile seguire in questi casi c’è il riavvio del dispositivo, il controllo degli aggiornamenti di sistema e delle app, una gestione più efficiente dello spazio di archiviazione l’uso di app più leggere e, nei casi più estremi, il ripristino del dispositivo alle impostazioni di fabbrica.

Come rendere veloce un Android in 5 step

Riavviare il dispositivo

Il primo rimedio che vi suggeriamo di provare, talvolta bistrattato e banalizzato, è il riavvio del telefono. Spegnere e riaccendere il dispositivo aiuta a terminare i processi in background che possono occupare memoria e rallentare il sistema. Questo passaggio è particolarmente utile se il telefono ha una…

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Cebuano: la seconda lingua più parlata su Wikipedia con oltre 5,3 milioni di voci. Come è possibile?

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Lingue su Wikipedia

Wikipedia è una delle enciclopedie online più utilizzate al mondo e, sorprendentemente, dopo l’inglese, la più presente è il , una lingua parlata principalmente nelle Filippine.

Il cebuano

Il cebuano è parlato da circa 16 di persone, un numero significativo, ma inferiore rispetto all’inglese, che conta circa ,3 miliardi di parlanti, e altre lingue come il tedesco e il francese. La sua popolarità su Wikipedia non deriva da una diffusione globale ma piuttosto dall’uso di un bot automatizzato.

Lsjbot e Sverker Johansson

Il fisico e linguista svedese Sverker Johansson ha creato un bot chiamato Lsjbot, progettato per tradurre automaticamente le pagine in inglese di Wikipedia in cebuano. strumento ha reso accessibili molte informazioni alla moglie filippina di Johansson, contribuendo così all’espansione del contenuto in cebuano su Wikipedia.

Su Wikipedia la seconda lingua più parlata è il Cebuano con 5.3 milioni di voci, come è possibile?

Wikipedia è una delle enciclopedie online più famose e utilizzate nel mondo… ma quali sono le lingue più utilizzate al suo interno? A differenza di quello che potremmo pensare, in seguito all’inglese che fa da padrone, troviamo il cebuanoSe non ne avete mai sentito parlare non preoccupatevi, è in realtà una lingua non molto comune e parlata principalmente in alcune zone delle Filippine. Ma come ha fatto a diventare così popolare su Wikipedia?

La prima cosa da sapere, come anticipato poco fa, è che il cebuano è una lingua parlata da circa 16 milioni di persone nelle Filippine. Certo, si tratta di un numero importante, ma nulla a che vedere con l’inglese (circa 1,3 miliardi), il tedesco (circa 200 milioni) o il francese (circa 300 milioni). La popolarità di questa lingua su wiki è quindi legata non tanto a un fattore di popolarità, quanto a un fisico e linguista svedese chiamato Sverker Johansson. Lui ha sviluppato un bot chiamato Lsjbot il cui compito è quello di tradurre in automatico le pagine inglese di wiki in cebuano, così da permettere alla moglie filippina di avere accesso a molte…

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Significato della Festa della Donna e origine della scelta dell’8 marzo.

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La “festa della donna” e il suo significato

La Giornata Internazionale della Donna, riconosciuta dalle Nazioni Unite, non è semplicemente una , ma un momento di riflessione sulle conquiste del movimento femminista e una rivendicazione dei diritti delle donne ancora da ottenere. Sebbene l’8 sia spesso celebrato con festeggiamenti tra amiche e il dono di mimose, la ricorrenza ha un forte contenuto politico, risalente all’inizio del ‘900 quando fu istituita in gran parte dalle donne di orientamento socialista e comunista. Negli anni, ha guadagnato accettazione anche tra altre correnti politiche. In Italia, la mimosa è diventata simbolo della giornata nel 1946, grazie all’Unione Donne Italiane.

Le origini della Giornata internazionale delle donne

Le origini della Giornata risalgono agli anni tra fine Ottocento e inizio Novecento, periodo in cui cresceva la lotta per la parità di diritti in vari Paesi. Movimenti e manifestazioni iniziarono a comparire, ponendo l’accento sulla necessità di trasformazioni sociali e politiche. Queste prime azioni hanno contribuito a gettare le per quella che oggi è riconosciuta come Giornata Internazionale della Donna.

Cosa celebra la “Festa della donna” e perché è stata scelta la data dell’8 marzo

La “festa della donna” – che in realtà è riconosciuta dalle Nazioni Unite come Giornata Internazionale della Donna (International Women’s Day) – è talvolta vissuta come un’occasione per festeggiare tra amiche o ricevere fiori, in particolare le mimose. Tuttavia, la ricorrenza dell’8 marzo non è una vera e propria festa, ma una ricorrenza di politico, che serve a ricordare le conquiste del movimento femminista e a rivendicare i diritti non ancora acquisiti dalle donne. La celebrazione nacque nell’ambito del movimento femminista di inizio ‘900 e per molti anni fu una celebrazione “di parte”, riconosciuta dalle donne di area socialista e comunista. Negli ultimi decenni, però, è stata accettata da tutte le correnti politiche. In Italia il simbolo della giornata è il fiore della mimosa, scelto nel 1946 dall’Unione Donne Italiane.

Le origini della Giornata internazionale delle donne

Le origini della Giornata vanno ricercate negli anni tra fine Ottocento e inizio Novecento, quando in molti Paesi si diffusero movimenti per la rivendicazione della parità di…

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È veramente il simbolo della “Festa della Donna”?

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L’8 Marzo e il Simbolo della Mimosa

L’8 , le celebrazioni per la Giornata Internazionale della Donna vedono la mimosa come principale. fiore rappresenta forza, femminilità e sensibilità. Tuttavia, c’è una disinformazione comune riguardo alla vera identità botanica di questa pianta.

La Vera Mimosa

La pianta utilizzata durante la Giornata Internazionale della Donna non è una vera mimosa, bensì una varietà di acacia chiamata Acacia dealbata. La vera mimosa, quella del genere Mimosa, è rappresentata dalla Mimosa pudica, nota anche come mimosa sensitiva.

Confusione Botanica

In aggiunta, si tende a confondere questa acacia con un altro albero: la Robinia pseudoacacia, conosciuta come Acacia falsa, da cui le api producono un miele molto apprezzato. Queste tre piante, pur appartenendo alla stessa famiglia botanica delle Fabacee, mostrano differenze significative nelle loro caratteristiche e origini.

Riepilogo delle Piante

  • Acacia dealbata: comunemente chiamata mimosa (simbolo dell’8 marzo)
  • Mimosa pudica: nota come mimosa sensitiva
  • Robinia pseudoacacia: conosciuta come Acacia falsa

è davvero il simbolo della “Festa della Donna”?

L’8 marzo, strade e piazze si tingono del giallo dei mazzi di mimosa, pianta simbolo della cosiddetta “ della donna” – il cui nome corretto è però Giornata Internazionale della Donna – che simboleggia forza, femminilità e sensibilità: ma, da un punto di vista botanico, la pianta dai pennacchi piumosi di colore giallo è davvero una mimosa? In no, perché la vera mimosa è la Mimosa pudica, appunto del genere Mimosa nella nomenclatura scientifica. La pianta simbolo della Giornata Internazionale della Donna è, invece, un’acacia e precisamente Acacia dealbata. Detto questo, è bene cogliere l’occasione per rettificare un altro errore comune: l’acacia dai cui fiori le api producono un ottimo miele è in realtà una Robinia, il cui nome scientifico è Robinia pseudoacacia. Per riassumere: Acacia dealbata comunemente nota come mimosa, Mimosa pudica nota come mimosa sensitiva e Robinia pseudoacacia, nota come Acacia falsa, sono piuttosto diverse per origini e caratteristiche,  accomunate però dal fatto di appartenere tutte alla stessa famiglia, quella delle Fabacee, o Leguminose. E’ semplice ricordare questa…

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Proteggiti da EvilLoader: l’exploit che utilizza Telegram per attaccare i dispositivi Android

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Cos’è EvilLoader che attacca gli Android tramite Telegram

EvilLoader è un exploit progettato per attaccare i attraverso l’app di messaggistica . Creato da un ricercatore di sicurezza noto come 0x6rss, permette agli aggressori di mascherare file dannosi, come video, inducendo gli utenti a eseguirli. Questo porta alla compromissione dei dati sensibili e all’installazione di malware sui dispositivi colpiti.

Meccanismo di funzionamento

L’exploit sfrutta la vulnerabilità della piattaforma per aggirare le difese degli utenti. Anche se Telegram ha già rilasciato una correzione per una vulnerabilità simile in passato, gli utenti rimangono a rischio se non adottano misure di sicurezza adeguate. EvilLoader si presenta come un file innocuo, ma in realtà attiva codice dannoso che compromette il dispositivo.

Misure di protezione

Per tutelarsi da EvilLoader, è essenziale che gli utenti prestino attenzione ai file che scaricano e alle fonti da cui provengono. È consigliabile mantenere i dispositivi aggiornati e utilizzare software di sicurezza efficaci. La consapevolezza delle minacce informatiche può fare la differenza nella prevenzione di attacchi dannosi.

Come proteggersi da EvilLoader, l’exploit video che sfrutta Telegram per attaccare gli Android

EvilLoader è un exploit video che potrebbe mettere a rischio la sicurezza di milioni di dispositivi Android tramite Telegram, una delle applicazioni di messaggistica più utilizzate al mondo. Questo malware, scoperto da un ricercatore di sicurezza che online è conosciuto come 0x6rss, consente agli aggressori di camuffare file dannosi – ad esempio un video – e di indurre gli utenti a eseguirli. In questo modo l’utente svela inconsapevolmente dati sensibili oppure permette l’installazione di malware. Nonostante una correzione lato server sia stata già distribuita da Telegram per sistemare una vulnerabilità analoga scoperta in passato, il problema rimane una minaccia per gli utenti che non adottano precauzioni adeguate. In questo articolo, a spiegarvi come funziona tecnicamente EvilLoader e perché è pericoloso, vi indicheremo anche cosa potete fare di concreto per proteggervi.

Cos’è EvilLoader che attacca gli Android tramite Telegram

EvilLoader è sostanzialmente un exploit, termine informatico che indica una tipologia di virus in grado di causare comportamenti imprevisti in software,…

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Immagini della Luna dal lander Blue Ghost: guarda il video dell’allunaggio

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L’atterraggio della Blue Ghost 1

Firefly Aerospace ha annunciato con entusiasmo l’atterraggio della sua sonda Blue 1 sulla Luna, diventando il secondo privato a farlo, ma il primo a completare con successo la missione. La sonda, partita il 15 gennaio 2025, ha toccato il suolo lunare nel Mare Crisium il 2 marzo, dopo un volo di 47 giorni.

Immagini e missione scientifica

Al suo arrivo, Blue Ghost 1 ha trasmesso le prime della superficie lunare, catturando panorami straordinari come l’alba lunare e la Terra vista dalla Luna. La missione prevede un periodo di attività di almeno 14 giorni, durante i quali la sonda utilizzerà oltre 10 strumenti scientifici per studiare l’ambiente e l’interno del nostro satellite.

Riprese video dell’atterraggio

Firefly Aerospace ha pubblicato un video in alta definizione che documenta gli ultimi momenti prima dell’atterraggio, mostrando i gas espulsi dal propulsore e una nuvola di polvere di regolite che si solleva rapidamente, evidenziando la mancanza di atmosfera sulla Luna.

Le immagini della Luna del lander privato Blue Ghost: il video dell’allunaggio

Credits: Firefly Aerospace.

«Siamo sulla Luna!»: con queste parole la compagnia Firefly Aerospace ha celebrato l’atterraggio sul nostro satellite naturale della sonda Blue Ghost 1. Si tratta del secondo lander privato a riuscire ad atterrare sulla Luna, ma il primo nella a farlo con pieno successo. Blue Ghost 1, partita il 15 gennaio 2025, è atterrato sul Mare Crisium la mattina del 2 marzo, alle 9:34 circa ora italiana, dopo ben 47 giorni di volo. La sonda ha inviato a Terra le prime immagini mozzafiato della superficie del nostro satellite, dell’alba lunare e della Terra vista dalla superficie selenica. La missione è destinata a durare almeno 14 giorni durante i quali verranno attivati più di 10 strumenti scientifici dedicati allo dell’ambiente e dell’interno lunare. Firefly Aerospace ha diffuso il video in HD che riepiloga in modo dettagliato gli ultimi momenti prima dell’allunaggio in cui sono visibili i gas espulsi dal propulsore che generano una nuvola di polvere di regolite lunare che si posa rapidamente a causa della mancanza di atmosfera.

C’è anche un po’ di Italia in…

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