La tecnica analitica quantitativa di tipo ossidimetrico, conosciuta come permanganometria, si basa sulla semireazione di riduzione dello ione permanganato. In questo processo, il permanganato con manganese con un numero di ossidazione +7 si riduce a manganese (II) secondo la seguente semireazione: MnO4^- + 8 H^+ + 5 e^- → Mn^2+ + 4 H2O, con un potenziale normale di riduzione di +1.507 V, conferendo al permanganato un elevato potere ossidante.
Condizioni di reazione
La reazione avviene in un ambiente acido, comunemente con acido solforico, poiché l’acido cloridrico verrebbe ossidato a cloro in presenza di permanganato. Questo tipo di titolazione rientra nell’ambito delle titolazioni ossidimetriche e richiede la standardizzazione del permanganato di potassio con l’ossalato di sodio prima dell’utilizzo.
Utilizzi
Le titolazioni permanganometriche sono impiegate per l’analisi quantitativa di vari ioni e specie. Ad esempio, vengono utilizzate per la determinazione del ferro (II), del perossido di idrogeno e dell’acido ossalico. In particolare, la permanganometria permette di valutare quantitativamente la presenza di queste sostanze attraverso reazioni specifiche.
Per ulteriori approfondimenti sulla permanganometria, puoi consultare questo (https://www.youtube.com/watch?v=WV1_Ajst5C8).
La permanganometria rappresenta una tecnica di analisi molto utilizzata in ambito chimico per la sua precisione e affidabilità nel determinare la concentrazione di sostanze ossidabili.